"Sistema Siracusa", il Riesame: l'ex pm Longo ai domiciliari, gli avvocati Amara e Calafiore restano in carcere

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza presentata dalla difesa di Giancarlo Longo, l’ex sostituto di Siracusa arrestato il 7 febbraio con l’accusa di associazione a delinquere, falso e corruzione. Gli sono stati concessi i domiciliari. Lascia, quindi, il carcere di Poggioreale.
Respinte, invece, le istanze di scarcerazione presentate dai difensori degli avvocati siracusani Piero Amara e Giuseppe Calafiore che restano, quindi, in carcere.




Siracusa. Traffico di cocaina, operazione dei carabinieri: 16 arresti nel fortino della droga della Tonnara

Nuova operazione dei carabinieri di Siracusa contro il traffico di droga. Elicottero in volo e auto a sirene spiegate poco dopo le 6.00 del mattino.Custodia cautelare nei confronti di 16 persone, ritenute responsabili di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di cocaina. Il sodalizio aveva creato nel capoluogo un vero e proprio fortino di spaccio, organizzato con vedette, corrieri e spacciatori al minuto, rifornendo giornalmente centinaia di assuntori. Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa ha dato esecuzione alle ordinanze a carico delle  16 persone, in qualche caso soggetti più che noti alle forze dell’ordine. La complessa attività investigativa, svolta avvalendosi sia di metodi tradizionali che di supporti tecnici, oltre che dell’apporto di collaboratori di giustizia, ha disvelato l’esistenza di un’organizzazione da tempo operante nel capoluogo aretuseo, ed in particolare nella area compresa tra la via Aldo Carratore e viale Santa Panagia, meglio conosciuta come zona della “Tonnara”, da cui ha preso il nome l’operazione dei Carabinieri. Il gruppo criminale, ben noto nell’ambiente dei consumatori di stupefacente della città, che vedevano nella “piazza di spaccio della Tonnara” un luogo ove poter acquistare nell’arco dell’intera giornata la cocaina, si era dotato di una vera e propria organizzazione, caratterizzata dalla suddivisione dei compiti tra i sodali.In particolare, sotto la direzione degli indagati  Danilo Briante e Antonio Rizza, individuati come i promotori dell’associazione a delinquere, venivano predisposte le numerose dosi giornaliere di stupefacente che poi venivano distribuite agli spacciatori organizzati in veri e propri “turni di lavoro”, in modo tale da garantire le cessioni di stupefacente senza soluzione di continuità durante l’arco dell’intera giornata. Al fine di scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine l’organizzazione si avvaleva di apposite “vedette” posizionate strategicamente e, in alcune circostanze, utilizzate per essere inviate nei pressi della caserma dei carabinieri al fine di verificare se vi fossero le auto dei militari pronte ad intraprendere servizi anti spaccio.Le indagini hanno inoltre consentito di appurare come la sostanza stupefacente venisse acquistata attraverso due canali di approvvigionamento, uno catanese e uno messinese, per poi essere tagliata e suddivisa in dosi all’interno di un appartamento di via Aldo Carratore, casa popolare in uso a Briante e occupata da Raffaele Ballocco, a cui sarebbe stata affidata la distribuzione delle dosi ai singoli pusher, spesso lanciando dal balcone alcuni involucri appositamente preparati. Nel corso delle indagini, partite da febbraio 2016, sono stati sequestrati oltre tre chili di cocaina, arrestate 20 persone in flagranza di reato e sequestrati circa 5.000 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio.




Siracusa. Ordigno bellico rinvenuto in rete da pesca, artificieri al ponte Umbertino. "Mi sembrava una seppia"

Gran movimento attorno al ponte Umbertino, all’ingresso di Ortigia. Chiusa al traffico Riva forte Gallo e massiccia presenza di forze dell’ordine, polizia in particolare. E’ stato rinvenuto un residuato bellico e per effettuare in sicurezza le operazioni di recupero si è deciso di avere una ampia zona libera dalla presenza di uomini e auto. In una rete da pesca c’era, incagliata, una granata risalente al secondo conflitto mondiale. Sul posto gli artificieri. L’ordigno sarà fatto brillare in luogo sicuro.
In un primo momento si era temuto per un allarme bomba, poi chiariti i contorni della vicenda. Ad allertare le forze dell’ordine, un pescatore. “Stavo tirando su la rete da pesca, ho visto quell’oggetto. Mi sembrava una seppia. Poi ho compreso che era altro”.




Dramma a Floridia: donna di 42 anni si toglie la vita nell'appartamento di via IV Novembre

Ha deciso di farla finita togliendosi la vita in casa, impiccandosi. Una donna di 42 anni, tunisina, è stata così trovata senza vita dentro l’abitazione di via IV Novembre. Ai carabinieri arrivati sul posto insieme ai soccorritori del 118 non è rimasto altro da fare che riscontrare l’avvenuto decesso. La chiamata di auto è arrivata poco dopo le 9.30. Non sono ancora noti i motivi alla base del disperato gesto. Con gli investigatori c’è anche il marito, che lavora in un vicino panificio. Il pm ha disposto l’ispezione cadaverica.




Siracusa. Aggressione in carcere, detenuto italiano manda in ospedale agente della Polizia Penitenziaria

Nel primo pomeriggio, un agente di polizia penitenziaria in servizio a Cavadonna è stato aggredito da un detenuto. Un 30enne italiano si sarebbe scagliato contro l’agente che ha riportato varie escoriazioni sul volto ed un sospetto trauma cranico. E’ stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso dell’Umberto I.
Il detenuto aveva chiesto di poter tornare nella sua sezione detentiva prima del termine dell’ ora d’aria nel cortile dei passeggi. Al rifiuto della richiesta, perchè non in orario stabilito per l’ uscita, è scattata l’aggressione, prima verbale e poi fisica. Lo avrebbe colpito ripetutamente al volto, finchè non è stato trattenuto.
Nei giorni scorsi, le sigle sindacali avevano a più riprese segnalato i rischi correlati al sottodimensionamento degli agenti di polizia penitenziaria all’interno della casa circondariale di Siracusa. “Adesso basta, servono azioni concrete: più personale, più sicurezza”, dice rabbioso il segretario provinciale dell’Ugl P.P., Nello Bongiovanni. Anche l’Osapp alza la voce con Domenico Nicotra. “Nessuna redarguizione sembra giungere dal Dap e dal Provveditore della Sicilia. Questo è il risultato dei tagli della Riforma Madia: organici defalcati che devono provvedere a una popolazione in forte sovrannumero. Organici che lavorano allo stremo delle forze e rischiano la proprio incolumità, giorno per giorno”. Piena e incondizionata solidarietà al poliziotto penitenziario contuso e ferito viene rivolta da Donato Capece e Lillo Navarra, rispettivamente segretario generale e segretario regionale del Sappe. “La situazione nelle carceri della Sicilia è sempre tesa ed allarmante”.




Omicidio a Carlentini, ucciso sotto casa un uomo di 32 anni: colpi di arma da fuoco alla nuca e al collo

Omicidio questa mattina a Carlentini. Un giovane di 32 anni è stato freddato sotto casa, in piazza Marchese, raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco. Contro la vittima, Salvatore Ragusa sarebbero sarebbero stati esplosi almeno quattro colpi. Due di questi lo hanno raggiunto alla nuca e al collo. Sarebbero partiti da una pistola di piccolo calibro.  Erano le 6,30 circa. A richiedere l’intervento dei carabinieri, a cui sono adesso affidate le indagini sul delitto, sono stati alcuni passanti, che hanno notato il cadavere riverso sull’asfalto. Ragusa, sposato, incensurato, padre di tre figli, era un operaio. Si guadagnava da vivere con lavori saltuari. Di recente aveva cominciato a lavorare presso un agriturismo. I carabinieri hanno recuperato alcuni bossoli, che saranno adesso analizzati. Sentite diverse persone, che potrebbero fornire elementi utili per risalire al movente del delitto. Non è escluso che si tratti di vicende legate alla vita privata della vittima.




Augusta. Le telecamere smascherano rapinatore: aveva colpito donna alle spalle per lo smartphone

E’ stato identificato e denunciato il giovane che nella sera dello scorso 22 febbraio ha rubato il cellulare ad una 41enne. Dopo aver spinto la donna contro il muro e averle sferrato un pugno alle spalle, si è impossessato dello smartphone per poi darsi alla fuga.
Le indagini della polizia hanno permesso di risalire ad un 39enne, ripreso dalle telecamere di video sorveglianza della zona teatro della rapina. L’uomo ha ammesso le sue responsabilità e riconsegnato il telefono, nascosto nella sua abitazione. E’ stato denunciato per rapina aggravata.




Siracusa. Spaccio di droga, continuano gli arresti in via Marco Costanzo

Altri due arresti per detenzione ai fini di spaccio operati nella piazza di spaccio nota come “Bronx”.
Controlli ancora attivi da parte dei carabinieri nell’area di via Marco Costanzo. Sono stati così bloccati il 42enne Emanuele Perruccio e Giuseppe Capodieci, 47 anni. Sorpresi a cedere stupefacenti ad assuntori locali, nonostante l’operazione dei carabinieri avvenuta pochi giorni fa, sono stati poi sottoposti ad accurate perquisizioni personali e locali.
Perruccio è stato sorpreso a cedere dosi di cocaina ed hashish a 3 assuntori locali successivamente segnalati in Prefettura per il possesso di modica quantità di droga. Lo stesso aveva inoltre ben occultato vicino alla propria postazione di spaccio ulteriori 4 dosi di cocaina.
Capodieci, qualche ora più tardi, invece, è stato trovato in possesso di 7 dosi di hashish, e contestualmente veniva segnalato alla Prefettura un altro assuntore trovato in possesso di 7 grammi di hashish.
Perruccio è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre Capodieci rimesso in stato di libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Rosolini. Ruba un trapano al supermercato, arrestato e condotto in carcere 19enne marocchinno

Il furto di un trapano al supermercato Lidl di Rosolini è valso l’arresto per Abdenaji Hamzaoui. Il 19enne è accusato di furto aggravato. E’ stato trovato in possesso di utensili da lavoro, tra cui anche punte e chiavi, per un valore complessivo di circa 100 euro. La merce sarebbe stata asportata rimuovendo i dispositivi anti-taccheggio per poi passare dalle casse senza essere notato dal personale. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna a disposizione della magistratura.




Augusta. Bullismo a scuola: "Sei brutta e grassa", ragazzina umiliata e presa a pugni da un compagno di classe

“Sei grassa, brutta, ti spacco la faccia”. Erano più o meno queste, ogni giorno, le parole che un ragazzino di 12 anni rivolgeva ad una compagna di classe, sua coetanea. Un incubo, per la ragazzina, imbattersi quotidianamente in situazioni umilianti di questo tipo, ovviamente davanti agli altri compagni di classe o di chiunque fosse presente. La situazione è degenerata ulteriormente quando l’adolescente è stata presa a pugni in faccia dal compagno di classe, questa volta non solo davanti agli altri alunni, ma anche in presenza dell’insegnante di sostegno, che ha subito provveduto ad avvertire la madre della ragazza aggredita. La giovane ha riportato lesioni, tanto da richiedere l’intervento dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Muscatello. I genitori della ragazzina hanno sporto denuncia. I carabinieri hanno informato dell’accaduto le autorità competenti. Partiranno degli incontri nelle scuole per spiegare il tema del bullismo e la gravità delle sue conseguenze, per chi lo subisce e per chi lo pone in essere.