Incidente in autostrada, tre mezzi coinvolti sulla Siracusa-Catania, svincolo Lentini. Nessun ferito

Incidente senza particolari conseguenze lungo l’autostrada Siracusa-Catania. Tre i mezzi coinvolti, situazione fortunatamente risolta con il solo intervento del carroattrezzi, nei pressi dello svincolo di Lentini. Interessata la carreggiata direzione Catania.
L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio, poco dopo le 16.30. Coinvolte una Volkswagen Tiguan, una Fiat Seicento e un autoarticolato Volvo Truck. Unica conseguenza, il rallentamento del traffico in carreggiata.




Lentini. Tentato omicidio in piazza Duomo, arrestati due uomini: regolamento di conti per la gestione dello spaccio

Arrestati dai carabinieri di Siracusa due uomini sospettati di essere gli autori del tentato omicidio del 17 novembre. In un bar di piazza Duomo, a Lentini, un 68enne con precedenti per droga venne raggiunto da due colpi di pistola all’addome.
I carabinieri hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di Samuele Grasso e Giuseppe Scandurra.
Nei giorni scorsi erano stati trovati in possesso di due armi clandestine. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a sparare in piazza Duomo sarebbe stato Samuele Grasso.Il suo obiettivo non era però il 68enne, bensì Giuseppe Scandurra, seduto poco distante. Alcune immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza hanno poi immortalato proprio quest’ultimo mentre, subito dopo aver rischiato la vita, si sarebbe messo all’inseguimento di Samuele Grasso ed estraendo la calibro 7,65 che aveva con sè, avrebbe esploso alcuni colpi all’indirizzo del rivale, senza colpirlo.
Alla base della sparatoria, un regolamento di conti per il controllo della piazza di spaccio. I due, nelle scorse settimane, si sarebbero più volte “scontrati” arrivando anche alle mani ed alle intimidazioni.




Siracusa. "Nessuna testata, solo un ceffone": la replica dell'avvocato del 38enne arrestato per lesioni

“Tutto falso, solo uno schiaffo”. Insieme al suo legale di fiducia, Giuseppe Floridia smentisce seccamente la ricostruzione fornita dai carabinieri. L’uomo era stato arrestato negli ultimi giorni dello scorso novembre perchè, secondo l’accusa, avrebbe aggredito fisicamente la sua compagna, la madre di lei ed un terzo uomo intervenuto per calmare gli animi.
In realtà le cose sarebbero andate diversamente. C’era stata della tensione all’interno della coppia, per via di una eccessiva simpatia che la donna avrebbe manifestato verso una terza persona. Per questo Floridia ha chiesto di capire cosa stesse realmente accadendo. Nel nervosismo del momento, la compagna dell’uomo è andata a cercare l’appoggio della madre. A casa di quest’ultima è arrivato anche il 38enne. Ne è nato un chiarimento serrato, con uno schiaffo partito all’indirizzo della compagna. “Solo quello, motivato dall’agitazione del momento. Floridia non è un orco e non ha mai alzato un solo dito contro una donna”, spiega il difensore. Che nega poi l’episodio di una testata contro una terza persona che sarebbe intervenuta per calmare gli animi. “L’intendimento di quell’uomo era in realtà diverso ed abbiamo già fornito elementi validi per confermare la nostra tesi”, aggiunge.
Anche le due donne, la madre e la figlia, hanno difeso sui social Giuseppe Floridia confermando il solo episodio del ceffone. “So io cosa è successo e lo difenderò sempre”, scrive a proposito la compagna del 38enne, allontanando ombre e sospetti dall’uomo.




Siracusa. Software "piratati", la Guardia di Finanza denuncia il titolare di una società di marketing

Le fiamme gialle siracusane hanno partecipato all’operazione di contrasto alla pirateria del software denominata “underli©ensing 3”, coordinata – a livello nazionale – dal Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza.
La Compagnia di Siracusa ha eseguito un’ispezione, nei confronti di una società a responsabilità limitata del capoluogo aretuseo operante nel settore della conduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitari, finalizzata al riscontro della regolare detenzione ed utilizzo dei software impiegati nell’ambito dell’attività economica.
Nel team operativo messo in campo dal Reparto era presente lo “specialista” della Guardia di Finanza qualificato “C.F.D.A. – Computer Forensics Data Analysis”, esperto nell’esaminare e rilevare anche i contenuti più remoti e nascosti nelle memorie virtuali dei supporti informatici.
Al termine dell’ispezione è stata riscontrata la irregolare installazione di 4 software senza aver provveduto al pagamento delle relative licenze d’uso, e, pertanto, si è proceduto al sequestro degli stessi e del personal computer su cui erano stati installati.
E’ stato denunciato il rappresentante legale della società per violazione alla legge sul diritto d’autore ed è stata elevata una multa pari a 2.894 euro. Il valore di mercato delle licenze relative ai software sequestrati è di 1.447 euro.
A livello nazionale sono state eseguite, in contemporanea, 121 ispezioni presso le sedi di altrettanto società, finalizzate al riscontro della regolare detenzione ed utilizzo dei software impiegati nell’ambito delle varie attività economiche.
Nel complesso sono stati denunciati 62 responsabili ed, in alcuni casi, è stata
contestata anche la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per
i reati commessi nel loro interesse dagli amministratori aziendali.




Un indagato per la morte di Damiano Genovesi: è l'amico che era alla guida del mezzo, omicidio colposo

Per la morte di Damiano Genovesi, il 19enne che ha perduto la vita in seguito ad un incidente stradale la sera del 29 novembre, è stato denunciato l’amico che era alla guida del mezzo. Dovrà rispondere di omicidio colposo. L’incidente, autonomo, è avvenuto sulla strada statale 115, all’altezza della Traversa Zupparda, tra Noto e Rosolini.
Coetano della vittima, anche lui di Pachino, si vede indagato per “grave negligenza”. Una frase usata dagli investigatori dietro cui si cela quella che viene ritenuta una delle principali cause dell’incidente autonomo. Si sarebbe messo alla guida ubriaco. I risultati del test alcolemico saranno noti solo nei prossimi giorni ma gli agenti intervenuti avrebbero notato già sul posto dell’incidente lo stato di ebbrezza. E le indagini svolte hanno permesso di appurare che i due amici erano stati sino a poco prima in un bar, dove hanno consumato bevande alcoliche. Lo compravano le testimonianze e le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza.
L’accusa di omicidio colposo e non stradale perchè si è trattato di un incidente autonomo. Essendo trascorsa la flagranza, non è possibile quindi l’arresto.




Siracusa. Pistola nascosta sotto un masso: denunciato 53enne. Aveva minacciato infermiera del Sert

Nascosta sotto un sasso, gli agenti della Mobile hanno trovato una pistola semiautomatica a salve. Nel dettaglio, si tratta di una Bruni calibro 8, nascosta appunto sotto un masso, in un terreno prospiciente l’abitazione di un 53enne, denunciato. Due gironi fà, l’uomo si è reso responsabile del reato di minacce aggravate ai danni di un’infermiera addetta alla somministrazione di metadone al Sert di viale Tica, a Siracusa.

foto: dal web




Siracusa. Pensioni e Tredicesime, il camper della Polizia "vigila" sugli uffici postali cittadini

Da oggi e fino al 5 dicembre, il camper della Questura di Siracusa vigilerà sul ritiro delle pensioni e delle tredicesime negli uffici postali. Il mezzo e gli agenti a bordo, secondo un programma itinerante, si sposteranno per i vari uffici cittadini per informare gli anziani su come difendersi dalle possibili truffe perpetrate ai loro danni e rafforzare la presenza della Polizia nei pressi delle filiali degli uffici postali.
Predisposto, indipendentemente dal camper, anche un servizio di prevenzione anti-rapina e scippo per “difendere” ulteriormente i pensionati.




Siracusa. Furto in appartamento, refurtiva recuperata: denunciati i due trentenni

Denunciati per furto aggravato in concorso e danneggiamento due giovani di 30 e 34 anni, entrambi siracusani e già noti alle forze di polizia. In particolare, dopo un furto avvenuto il 23 ottobre scorso in via Umberto Nobile, gli agenti hanno effettuato delle perquisizioni ed hanno rinvenuto e sequestrato la refurtiva riconducibile a quel furto e gli abiti indossanti in quell’occasione dai responsabili del reato.
Una perquisizione nell’abitazione di un 21enne sottoposto agli arresti domiciliari ha permesso di rinvenire altra refurtiva. Il giovane è stato denunciato per ricettazione.Nei prossimi giorni, si provvederà a restituire la refurtiva ai legittimi proprietari.




Tentato omicidio a Cassibile, due fermi: cinque colpi esplosi in via Nazionale

Una lite per una piccola somma di denaro stava per sfociare in un omicidio. Un operatore ecologico di Siracusa ed un muratore avolese sono stati posti in stato di fermo dai carabinieri. Sono accusati di tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. Si tratta di Francesco Campanella, 29 anni, e Sebastiano Tanasi, 26.
Nel corso della nottata di ieri, i due giovani avevano avuto un’accesa lite con un 47enne siracusano nei pressi di una sala giochi di via Nazionale, a Cassibile. Alle parole poi sono seguiti i fatti. Tanasi e Campanella, dopo essersi allontanati per qualche momento, sono tornati a bordo di uno scooter e armati di una pistola, hanno esploso 5 colpi verso l’autovettura del 47enne, colpendo miracolosamente solo la carrozzeria della stessa. I carabinieri hanno rinvenuto e repertato i bossoli calibro 7.65 esplosi dalla pistola e tramite l’accurata visione delle immagini di videosorveglianza presenti in zona sono riusciti a risalire all’identità dei due malfattori e ad eseguire il fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio in concorso e per detenzione illegale di arma da fuoco.
Il gip di Siracusa ha disposto per Campanella la misura cautelare della detenzione in carcere, mentre per Tanasi è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Tentato omicidio al Villaggio Miano, un arresto: "a casa mia faccio quello che voglio"

Sarà sottoposto ad un intervento chirurgico il 56enne rimasto vittima di una terribile aggressione al Villaggio Miano. Ha rischiato di perdere un occhio ma anche la sua stessa vita. Solo l’istinto di sopravvivenza gli ha permesso di evitare una tragica fine.
In carcere è finito il 40enne Fouad Jeribi, marito della ex compagna dell’aggredito. Con una mannaia ha accolto il 56enne che si era recato nella loro abitazione per discutere di alcune vicende pare relative ai figli avuti dalla sua precedente relazione con la donna. Jeribi ha aperto il portone e subito tentato di colpirlo alla giugulare con la mannaia. Con un riflesso istintivo, il 56enne è riuscito a limitare i danni: solo una ferita non profonda. Si è gettato in terra, riuscendo a bloccare la mannaia sotto il suo corpo. Jeribi non ha però desistito dal suo intento ed ha sferrato – approfittando della situazione di vantaggio – almeno tre violenti pugni al volto dell’uomo. A fatica, grondante di sangue, è riuscito a fuggire portando con se la mannaia consegnata alla Polizia, chiamata in soccorso.
Gli agenti si sono recati sul luogo dell’aggressione. Evidenti le tracce di sangue. Immediato l’arresto per tentato omicidio e lesioni gravissime. Fouad Jeribi, un autentico omaccione, si è limitato ad accogliere gli agenti con un eloquente “a casa mia faccio quello che voglio”.