Recuperato il corpo senza vita del sub disperso tra Agnone e Brucoli

E’ stato ritrovato nel primo pomeriggio dai sommozzatori del nucleo dei vigili del fuoco di Catania il corpo senza vita del sub disperso nel tratto di mare compreso fra le località di Agnone e Brucoli.
si tratta di un 34enne catanese che si era immerso alle 18:00 circa di ieri e che non aveva fatto rientro.Le ricerche coordinate dalla Capitaneria di Porto di Augusta hanno visto impegnati i sommozzatori e l’elicottero dei nuclei dei vigili del fuoco di catania, la squadra vvf di augusta, la capitaneria di porto e i carabinieri. Le ricerche sono andate avanti senza sosta per quasi 24 ore. L’uomo, dipendente comunale a Catania, nel pomeriggio di ieri si era immerso proprio nelle acque di Agnone Bagni per una battuta di pesca.
Non vedendolo rientrare, i suoi amici hanno dato l’allarme. Con il passare delle ore la speranza di ritrovare l’uomo ancora in vita si erano via via affievolite, fino al macabro rinvenimento.




Asili nido e appalti, Fp Cgil e Uil Fpl al sindaco: “Garantire la regolarità”

Asili nido e gare d’appalto, tuonano i sindacati sulla gestione e Franco Nardi (Fp Cgil) e Alda Altamore (Uil Fpl) chiamano in causa l’amministrazione comunale. “Pensavamo che, ad onta dei ritardi e delle preoccupazioni, una volta dato il via alle gare d’appalto, sia pure a macchia di leopardo, il problema, sia della erogazione dei servizi che occupazionale, fosse definitivamente risolto. E invece, nonostante il capitolato d’appalto preveda testualmente che “l’aggiudicataria dovrà garantire la stabilità occupazionale prioritariamente del personale già impiegato dalla cooperativa aggiudicataria della precedente gara”, sembra che talune Imprese, in barba a quanto abbiano sottoscritto, vogliano procedere a una sorta di “scelta” tra i lavoratori, invece di prendere il cantiere così come previsto, e cioè con le risorse tecniche, umane ed economiche assegnate, come peraltro già prassi consolidata. Funzionano allora così le gare d’appalto al Comune di Siracusa? Le regole predeterminate (e ampiamente previste da norme e contratti) non hanno valore alcuno se non quello di tenere buone le lavoratrici nei momenti delicati? E, peraltro, in gare d’appalto che garantiscono il servizio per soli 5 mesi?
Qualcosa non torna. A questo punto, per le notizie che abbiamo, nutriamo anche dubbi che il ritardo dell’apertura degli asili aggiudicati, e ancora chiusi, non sia tanto volontà del Comune bensì responsabilità di qualche impresa che si è avventurata in strade illegittime e non percorribili. E il danno alle famiglie chi lo risarcirà? Qualcuno si è forse convinto che giorno 24, nella riunione fortemente richiesta dalle parti sociali presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, il ruolo delle Organizzazioni Sindacali potrà essere quello di mera accettazione se non di ratifica di violazioni di appalto e contrattuali? Invitiamo l’Amministrazione Comunale a vigilare e garantire la correttezza nella esecuzione delle gare espletate. Dopo il danno dei ritardi alle famiglie, ci mancherebbe anche la beffa per le lavoratrici”.




Trebastoni, giudice del Tar sotto indagine per corruzione: “estraneo ai fatti”

“Sono certo di poter dimostrare totale estraneità ai fatti contestati”. Poche parole che il giudice del Tar di Catania, Dauno Trebastoni, affida al suo avvocato Sinuhe Curcuraci. Nei giorni scorsi, il magistrato aveva subito una perquisizione disposta dalla Procura di Catania che contesta un’accusa di corruzione in atti giudiziari che chiama in causa anche i legali siracusani Amara e Calafiore, nomi “noti” del cosiddetto Sistema Siracusa.
Trebastoni “ha già fornito, e continuerà a fornire, la sua totale collaborazione alla Procura, nella consapevolezza che gli ulteriori accertamenti che egli stesso auspica, e che stimolerà, non lasceranno alcun dubbio sul di lui operato”, si legge nella nota inviata alle redazioni. “Da magistrato, che per definizione crede nella giustizia, ribadisce la piena fiducia nell’operato della Magistratura”, la chiosa.




Tentato omicidio: colpi di pistola per vendetta, arrestato 22enne

Sarebbe Augusto Gattuso l’autore del tentato omicidio di un giovane, lunedì scorso, in contrada Talà, a Priolo. Gli agenti del commissariato di Priolo hanno fermato il giovane, 22, anni, già noto alle forze dell’ordine, al termine di indagini condotte sull’episodio. Secondo quanto ricostruito, Gattuso avrebbe avuto, lunedì, un’acceso diverbio con due uomini, poi sfociato in violenta lite che aveva costretto inizialmente il giovane a fuggire. Adirato, Gattuso avrebbe deciso di vendicarsi armandosi di una pistola. Avrebbe quindi attratto uno dei due avversari in contrada Talà con il pretesto di un chiarimento. Una volta sul posto, alla vista del suo antagonista in sella ad uno scooter, Gattuso avrebbe esplodo dei colpi di arma da fuoco, raggiungendo la vittima  all’inguine ed al femore.Il 22enne è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Augusta. Sequestrato cumulo di rifiuti in area portuale, una denuncia

Circa 600 tonnellate di ferraglia e materiale polverulento sono state sequestrate ad Augusta, all’interno dell’area portuale. Intervento congiunto di Guardia Costiera ed Arpa che hanno delimitato il grosso cumulo di rifiuti, depositato senza regolare e specifica autorizzazione. Il responsabile della società interessata è stato denunciato.




Avola. Vendono consolle “fantasma” da mille euro: denunciati per truffa

Avevano posto in vendita, tramite un portale on line, una consolle per videogiochi. Dopo avere incassato il corrispettivo, pari a mille 450 euro, non hanno, però, mai consegnato l’oggetto. Gli agenti del commissariato di Avola sono risaliti ad un uomo e ad una donna. Entrambi sono stati denunciati per truffa in concorso.




Siracusa. Sorpreso mentre rubava in un’abitazione: arrestato “topo d’appartamento”

Gli agenti delle Volanti lo hanno interrotto mentre perpetrava un furto all’interno di un’abitazione. Per Massimo Schiavone, 45 anni, siracusano, già noto alle forze dell’ordine, è scattato l’arresto. Dopo le incombenze di rito, il presunto ladro è stato condotto in carcere.




Colpi di pistola al culmine di una lite: alterco con la madre, arrestato 40enne

Una storia di maltrattamenti e violenza in famiglia finita con l’esasperata esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco. Fortunatamente senza conseguenze. Ma sono stati momenti di tensione quelli vissuti ieri pomeriggio a Francofonte. Lite tra una donna ed il proprio figlio 40enne che si era trasferito a casa dell’anziana madre dopo la separazione dalla moglie. L’uomo, nel corso della lite scaturita per problemi di convivenza con la donn, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco e minacciato di morte anche i Carabinieri giunti sul posto. Dopo averlo bloccato e neutralizzato, hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare. E’ stato trovato in possesso di 2 pistole giocattolo prive di tappo rosso e di circa 20 cartucce.
Ai carabinieri, la donna ha raccontato di minacce aggravate dall’uso delle armi e maltrattamenti. Il 40enne è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e maltrattamenti familiari. E’ stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Avolese muore in ospedale a Ragusa, la famiglia: “accertare responsabilità”

E’ morto in seguito ad un’operazione chirurgica ritenuta di routine. Un lungo arresto cardiaco e una decina di giorni di agonia per il 58enne avolese Corrado Roccaro, ricoverato al Giovanni Paolo II di Ragusa. La famiglia del rappresentante di commercio ha presentato un esposto alla Procura iblea che ha disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Il sospetto è che possa trattarsi di un caso di malasanità.
Roccaro, fratello del giornalista ed editore Seby, era stato ricoverato lo scorso 7 gennaio e subito sottoposto ad intervento per un’ablazione atriale, spesso eseguito in regime di day hostipal. Ma la stessa sera è stato trasferito in rianimazione per un “versamento di sangue”. E’ stata necessaria una seconda operazione chirurgica nella notte ma Corrado Roccaro non ha più ripreso conoscenza, attaccato ai macchinari per 11 giorni.
“Sono in attesa di un nuovo intervento di ablazione atriale. L’attesa è stata veramente snervante e proprio ieri, mi hanno comunicato che il 7 di gennaio mi potranno rifare l’intervento con un’altra metodologia a causa dei nuovi problemi che si sono presentati”, scriveva prima del ricovero sulla sua pagina social. Sempre su Facebook, la figlia annuncia battaglia per la verità. “Adesso papino mio faremo di tutto affinché chi ha sbagliato si assuma le dovute responsabilità. È l’unica cosa che possiamo fare per te”.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha avviato una indagine interna. E’ stata completata nelle ore scorse, invece, l’ispezione condotta da due tecnici inviati dalla Regione.




Augusta. Tranciano cavi di rame dall’impianto di illuminazione pubblica: arrestati

Avrebbero asportato 10 metri di cave di rame, dopo averlo tranciato dall’impianti di illuminazione pubblica di Corso Sicilia. Non è andata bene ai due presunti ladri, Damiano Del Fiume, 55 anni e Andrea Bandiera, 411, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Augusta, unitamente a personale della polizia municipale. L’accusa è furto di rame. Dopo le formalità di rito, entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari.