Augusta. Pesca illegale nelle acque del porto, sequestrata rete di 100 metri: sanzionato il proprietario

Continua senza tregua l’attività di pattugliamento: ennesima rete da pesca, da posta, sequestrata nel porto di Augusta, e relativa sanzione amministrativa di circa € 4.000 comminata a carico del trasgressore.
Questo l’odierno bilancio della continua attività di polizia e di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.
Durante il controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, ed in particolare del seno di Priolo, un’unità navale militare della Guardia Costiera, ed in particolare la motovedetta CP 2204, impegnata in attività di polizia marittima e di polizia militare, si è imbattuta, nei pressi di un pontile industriale, in un’imbarcazione, il cui occupante era intento in una battuta di pesca illegale, senza averne titolo, e per di più in zona vietata.
Al medesimo pescatore irregolare i Militari hanno dapprima intimato l’ALT, procedendo poi al sequestro di circa 100 metri di rete (che, si rammenta, è un attrezzo da pesca che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale), ed a comminare la relativa sanzione amministrativa al contravventore.
Rimane sempre molto alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente.
Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell’ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di una pesca effettuata in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto.




Siracusa. Omicidio Scarso, depositata la perizia sulla morte dell'anziano. Le difese pronte a dare battaglia

C’era molta attesa attorno alla perizia sulle cause della morte dell’anziano Pippo Scarso, dato alle fiamme da giovani entrati nella sua abitazione di Grottasanta. Il pm che segue il caso, Andrea Palmieri, aveva incaricato il dottore Ragazzi. La perizia è stata adesso depositata. Secondo le prime informazioni, il decesso dell’uomo sarebbe avvenuto per una serie di concause. Il fumo respirato all’interno della stanza teatro del vile gesto e, chiaramente, le ustioni riportate anche se non estese. Inoltre, hanno giocato un ruolo nella drammatica evoluzione del caso l’età e le patologie da cui era affetto.
In carcere, accusati dell’omicidio di Pippo Scarso, ci sono due giovani: Andrea Tranchina e Marco Gennaro. Il decesso dell’anziano sopraggiunse, come ricorderete, dopo oltre due mesi di agonia al Cannizzaro di Catania.
La perizia disposta dalla Procura diventerà adesso terreno di “scontro” processuale e potrebbe contribuire alla definizione esatte di responsabilità in quanto accaduto in quella tragica notte nel popoloso quartiere di Grottasanta.
Marco Gennaro potrebbe aver avuto un ruolo di secondo piano. Ne è convinto il suo difensore, l’avvocato Aldo Ganci. Le videocamere di alcune telecamere di attività commerciali presenti nella zona avrebbero ripreso Gennaro che lasciava la casa di Scarso prima di Tranchina. La tesi della difesa è che, dopo aver scattato col telefonino foto all’anziano dormiente, il ragazzo abbia preferito dileguarsi di fronte alla gravità di quanto sarebbe potuto accadere da lì a poco. “Era la seconda volta che entravo in quell’abitazione per infastidire l’anziano”, avrebbe detto nel corso dell’ultimo interrogatorio Marco Gennaro. Lasciando intendere che il “gruppo” aveva preso di mira Pippo Scarso da quasi un anno con diverse azioni da “bulli”.
Gianpiero Nassi, il difensore di Andrea Tranchina, si limita a commentare le prime indiscrezioni sulla perizia disposta dal pm. “Se sarà confermato che il decesso è dovuto a concause non propriamente conseguenza diretta del gesto commesso dai ragazzi, si alleggerisce la posizione di entrambi”, spiega. Attualmente i due sono accusati di omicidio volontario. “Le condizioni generali del signor Scarso erano precarie al punto che il ricovero in ospedale a seguito dell’episodio potrebbe aver avuto un ruolo marginale”, aggiunge tecnico e cercando di non urtare alcuna sensibilità. Disposta anche una perizia di parte.




Siracusa. Pesce congelato venduto per fresco e scongelato nel lavello dei bagni: denunciato ristoratore

Proponeva pesce congelato, spacciato come fresco e scongelato impropriamente nel lavello dei servizi igienici destinati al personale. Un ristoratore di 67 anni è stato per questo denunciato dagli agenti del commissariato di Ortigia, nell’ambito di controlli amministrativi effettuati ne centro storico. All’uomo è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 3 mila e 100 euro.




Avola. Sequestrato del prodotto ittico sui banchi di una pescheria: privo di tracciabilità

Oltre 10kg di prodotto ittico di varia specie sequestrati ad Avola. Il pesce era esposto sul banco vendita di una pescheria, privo di documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Una infrazione costata anche una sanzione di 1.500 euro.
E’ stato richiesto l’intervento del personale veterinario dell’Asp per verificare l’idoneità al consumo umano anche del restante prodotto ittico che, seppur tracciato, all’apparenza non appariva fresco.
Il pescato privo di documentazione è stato distrutto, idoneo al consumo umano il resto del prodotto ittico.




Augusta. Barca semi affondata, soccorsi nella notte i due occupanti: verifiche in corso

La scorsa notte una segnalazione pervenuta alla sala operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta da parte di operatori portuali dava notizia della presenza di due soggetti, arrampicati sopra un pontile nella zona industriale, che stavano cercando di richiamare l’attenzione per mezzo di una torcia elettrica. Allertata la motovedetta CP 2204, è subito emerso che ai piedi del pontile si trovava un piccolo natante da diporto, semi-affondato ed assicurato in maniera precaria alla struttura.
I due occupanti sono stati prelevati dai militari della Guardia Costiera, e condotti presso il Comando della Guardia Costiera: una volta appuratone le buone condizioni di salute, i medesimi sono rientrati presso il proprio domicilio.In corso accertamenti volti a comprendere le dinamiche dell’accaduto.




Siracusa. Viola il sistema informatico e preleva 15.000 euro da un conto: denunciato 53enne

Con una serie di “espedienti” tecnologici, è riuscito a prelevare illegalmente 15 mila euro dal conto corrente di un ignaro siracusano. La polizia postale ha denunciato un uomo di 53 anni, di origini rumene. Il reato contestato è proprio accesso abusivo a sistema informatico.




Pachino. Truffe on line, la polizia denuncia tre fantomatici venditori

Truffa telematica. Ne dovrà rispondere un 47enne di origini cubane e un 55enne, denunciati dagli agenti del commissariato di Pachino. La polizia ritiene che l’uomo abbia perpetrato la truffa attraverso un portale telematico per le vendite on line. La vittima collegandosi al sito, aveva provveduto ad effettuare dei pagamenti a titolo di caparra per un importo di 450 euro, per l’acquisto di un’autovettura. Successivamente il venditore aveva fatto perdere le proprie tracce. Stessa accusa per un giovane di 29 anni che aveva posto in vendita su internet un sistema di allarme. Pattuito il prezzo con il compratore (250 euro) avrebbe ottenuto il versamento, salvo poi cancellare l’annuncio di vendita senza spedire la merce.




Augusta. Sorpresi con 84 pastiglie di oxycontin, arrestati dai Carabinieri

Arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio gli augustani Angelo e Mattia Passanisi, di 71 e 28 anni. Durante una perquisizione personale effettuata a loro carico, i militari hanno trovato addosso ai due 84 compresse di “oxycontin”, detenute senza alcun titolo e la somma in denaro contante di 1.700, il tutto sottoposto a sequestro.
L’oxycontin è un analgesico a base di oppio contenete il principio attivo dell’ossicodone. E’ un narcotico utilizzato per il trattamento dei dolori gravi, soventemente somministrato ai malati terminali di cancro. Tuttavia, in virtù del suo principio attivo, il suo utilizzo prevarica gli scopi terapeutici venendo spesso utilizzato come vera e propria sostanza stupefacente, attraverso un processo di frantumazione ed inalazione che, eliminando il rilascio controllato della sostanza, ne favorisce un più rapido e intenso afflusso al cervello.
Gli arrestati sono stati sottoposti al regime arresti domiciliari, come disposto dall’ Autorità Giudiziaria.




Augusta. Pesca illegale, sequestrati 10 chili di prodotto ittico: multa di mille euro

Rete da pesca sequestrata nel porto di Augusta, con dieci chili circa di prodotto ittico e multa da mille euro al pescatore sorpreso mentre svolgeva l’attività illecita. Durante il controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, il battello GC A79, impegnato in attività di polizia marittima e militare, si è imbattuto, nei pressi dell’imboccatura principale del porto, in un’imbarcazione, il cui occupante era intento in una battuta di pesca illegale.Al pescatore irregolare i militari hanno intimato l’Alt, sequestrando circa 100 metri di rete.All’interno della rete è stato rinvenuto un piccolo quantitativo di pescato, circa 10 chili, ancora vivo e pertanto rigettato in mare.




Siracusa. Due giovanissimi denunciati per furto aggravato: rubati all'Ufficio Tributi pannelli in compensato

A 14 e 15 anni si sono guadagnati una denuncia per furto aggravato in concorso. I due giovanissimi sono stati sorpresi da agenti delle Volanti poco dopo aver asportato 15 pannelli in compensato dai locali dell’Ufficio Tributi, in via De Caprio.