Francofonte. Rapina in casa di un'anziana, caccia a due malviventi

E’ caccia ai due autori della rapina avvenuta nottetempo in casa di un’anziana di Francofonte. Poco dopo l’1.30 hanno fatto irruzione nell’appartamento della donna e, con il con il volto parzialmente travisato, dopo aver forzato la finestra del soggiorno, hanno minacciato ed aggredito al volto l’anziana, facendosi consegnare 200 euro.
Le grida della donna li hanno messi in fuga subito dopo. Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri di Francofonte ed Augusta che hanno avviato le ricerche dei rapinatori, passando al setaccio tutti gli impianti di videosorveglianza installati nella zona e cercando di raccogliere tutti gli elementi utili all’individuazione dei malviventi.




Avola. Rapinano una coppia a colpi di bastone, preso uno dei tre

Nel pomeriggio di ieri, ad Avola, il lavoro sinergico dei Carabinieri di Noto e del personale del Commissariato di Polizia di Avola ha consentito di rintracciare e trarre in arresto in flagranza del reato di rapina aggravata Francesco Bellomo, 31 anni.
Poco prima, una coppia di coniugi di Noto, si stava avvicinando alla propria autovettura per andare a fare alcune commissioni. In quel frangente l’uomo, insieme ad altri due complici in corso di identificazione, approfittando della distrazione della coppia, si avvicinava repentinamente e, dopo aver colpiti entrambi con un bastone in plastica dura, sottraeva la borsa della donna per poi darsi a repentina fuga. Immediatamente sul posto giungevano i Carabinieri che, dopo aver prestato i primi soccorsi alle vittime ed aver raccolto le prime informazioni, avviavano le ricerche degli autori del reato.
Uno di essi, Francesco Bellomo, individuato grazie alla descrizione fisica fornita dalle vittime, veniva rintracciato all’interno di una sala scommesse del centro cittadino di Avola da agenti del Commissariato. Sottoposto a perquisizione, estesa anche alla sua auto, veniva trovato in possesso di numerosi attrezzi atti allo scasso e, soprattutto, di una somma di denaro di 330 euro coincidente (anche per il taglio delle banconote) con il provento della rapina ed evidentemente spartito in parti uguali tra i tre autori.
Il denaro e gli oggetti rinvenuti nel corso della perquisizione sono stati sequestrati. I malviventi, durante la fuga, si erano già sbarazzati della borsa e del bastone utilizzato per l’aggressione, il tutto rinvenuto dal personale operante. Le vittime, trasportate per le cure mediche del caso presso l’ospedale Trigona di Noto, se la caveranno con pochi giorni di prognosi ciascuno. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Priolo. Minorenne denunciato per detenzione di droga e spaccio: riaffidato alla madre

Denunciato e riaffidato alla madre. E’ quanto è toccato ad un giovanissimo di Priolo, neanche 17 anni, sorpreso mentre cedeva una dose di marijuana in piazza Di Mauro. Bloccato e sottoposto a perquisizione personale, aveva con sè tre involucri per un peso complessivo di circa due grammi di stupefacente e quaranta euro.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione elettrico.




Lentini. Rapina al panificio di via Martiri della Resistenza: 160 euro il bottino

Agenti del Commissariato di P.S. di Lentini, sono intervenuti ieri in un panificio di via Martiri della Resistenza poco prima delle 18. In precedenza, un individuo con il volto travisato era entrato nel negozio portando via 160 euro dal registratore di cassa e facendo subito perdere le sue tracce. Indagini in corso.




Augusta. Ai domiciliari ma i carabinieri lo trovano in casa di un parente

I Carabinieri di Augusta, nel corso della notte, hanno tratto in arrestato in flagranza di reato il 31enne Giovanni Musumeci. Il reato contestato è evasione.
Assente al controllo effettuato dai militari presso la sua abitazione, dove è ristretto ai domiciliari, è stato rintracciato in casa di un congiunto. Si è giustificato dicendo di trovarsi in casa del parente per ritirare un televisore.
Dopo le formalità di rito, è stato nuovamente accompagnato presso la sua abitazione a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.




Rosolini al setaccio, controlli straordinari della Polizia con l'Anticrimine

Servizio straordinario di controllo del territorio a Rosolini. Alla luce delle esigenze di sicurezza, emerse in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il coordinamento del prefetto, Armando Gradone e il questore, Mario Caggegi , il commissariato ha avviato una serie diattività in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Catania. Nello specifico, sono state monitorate le zone ad elevato rischio criminale (quali Via Delle Mimose, via Gonzaga, via Palermo, via Aprile, via Scicli, Piazza Garibaldi, via Granati Nuovi), l’area delle Case Popolari, sede di molti arrestati domiciliari, più volte denunciati per il reato di evasione. Grande attenzione è stata riservata ai luoghi di residenza delle vittime dei frequenti attentati incendiari, di natura presumibilmente intimidatoria, che hanno interessato, recentemente, Rosolini.Posti di controllo, con identificazioni a campione continuo, sono stati effettuati nei punti di accesso alla città, noto crocevia del traffico di sostanze stupefacenti, proveniente da Catania e da Siracusa, congiuntamente a servizi di polizia di prossimità appiedata, in prossimità degli esercizi commerciali.Anche il Comune di Pachino è stato interessato dai controlli straordinari, con lcollaborazione della Forestale e della polizia municipale. Entrando nel dettaglio, sono state controllati 30 veicoli e 50 persone.




Siracusa. Omicidio Scarso, arrestato il presunto complice di Tranchina: bloccato a Fiumicino

Arrestato questa mattina a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, il presunto complice di Andrea Tranchina nell’omicidio di Pippo Scarso, l’anziano che, nella sua abitazione di Grottasanta, è stato arso vivo.Si tratta del diciannovenne Marco Gennaro. Secondo indiscrezioni, tornava dagli Stati Uniti, dove sarebbe stato ospitato da familiari della madre. Un lavoro certosino quello condotto dalla Squadra Mobile di Siracusa, che subito dopo l’efferato omicidio ha condotto indagini ad ampio raggio, anche analizzando ogni singolo frame catturato dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Scarsa, invece, la collaborazione delle persone che,nel quartiere, avrebbero potuto fornire indicazioni utili. Il gruppo di giovani che, da tempo, aveva preso di mira l’anziano, morto dopo una lunga agonia all’ospedale Cannizzaro di Catania, per altri episodi sarebbe stato composto da tre ragazzini. Solo due, però,sarebbero responsabili del macabro gioco che ha condotto alla morte di Don Pippo. L’operazione è stata condotta con la collaborazione dello Sco, il servizio centrale operativo e del Servizio di cooperazione internazionale, nonchè con l’Fbi. Gennaro aveva lasciato l’Italia pochi giorni dopo il grave fatto, agli inizi di ottobre, utilizzando un visto per turismo per fare ingresso negli Stati Uniti. Fino alle prime ore di questa mattina è rimasto a Phoenix .Attraverso il Servizio Centrale Operativo e il Servizio di Cooperazione di Polizia, Divisione Interpol, era stato localizzato e monitorato fino al momento dell’imbarco sul Volo New York-Roma Fiumicino prenotato da Gennaro per rientrare in Italia alla scadenza del permesso per turismo. Ad attenderlo c’era la polizia, che lo ha subito bloccato appena sbarcato. Il giovane è stato condotto nella Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.




Augusta. Primo sbarco del 2017: al porto 360 migranti mentre si parla dei nuovi Centri di espulsione

Primo sbarco del 2017 sulle coste della provincia. Ad Augusta sono arrivati 360 migranti, salvati al largo del Canale di Sicilia dalla nave Aquarius del Ngo italofrancotedesca SoS Mediterranee. I migranti erano a bordo di due gommoni, in uno erano presenti anche dei bambini. Complesse le operazioni di soccorso. All’arrivo dei soccorsi, alcuni si sono lanciati in acqua, altri si sono aggrappati alle cime della nave. Entrambe le lance di salvataggio sono state impiegate allo scopo di fronteggiare la difficile situazione. Caos e panico tra i migranti. Il salvataggio è andato, comunque, a buon fine senza incidenti. I bambini sono stati affidati ai volontari di Medici senza frontiere. Augusta rimane uno dei porti maggiormente utilizzati nella gestione dell’accoglienza. Nel corso del 2016 sono stati oltre 25 mila gli arrivi, a fronte dei 181 mila e 200 circa che rappresentano il dato nazionale. Segue il porto di Pozzallo. Numeri che vengono evidenziati nell’ambito del dibattito partito dopo l’annuncio, da parte del Governo, con il ministro Marco Minniti, della volontà di aprire un piccolo Cie, da un centinaio di posti, in ogni comune, così da “spalmare” le presenze nel territorio nazionale e gestire meglio il fenomeno, soprattutto in tema di espulsioni, visto che le strutture dovrebbero essere destinate ai soli soggetti ritenuti pericolosi e non semplicemente “irregolari”. Continuano a non mancare le polemiche, sia da parte di quanti rifiutano la creazione di centri di espulsione nel proprio territorio, sia da parte di quanti, come il Movimento 5 Stelle, ritengono che si possa tradurre in un incentivo per l’illegalità e per gli affari delle mafie.




Pachino. Espulso estremista islamico ritenuto pericoloso

Sarebbe stato componente di un sodalizio ispirato al radicalismo islamico, di “fondata pericolosità sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica” e viveva a Pachino. Al termine di una lunga attività info- investigativa, ieri mattina, gli uomini della Digos e dell’Immigrazione della questura di Siracusa hanno accompagnato Jilani Ben Mahmoud, nato a Sfax, in Tunisia, al “Cie” di Caltanissetta per la successiva espulsione dal territorio nazionale per motivi di sicurezza. L’uomo, 47 anni, non in regola con le norme del soggiorno in Italia, è risultato far parte di un gruppo di estremisti islamici. Da dicembre dello scorso anno era stato segnalato dai servizi dell’intelligence in ambito di cooperazione internazionale, visto che alcuni componenti del sodalizio individuato, sarebbero stti in contatto con un minorenne francese, di origine italiana, già noto alle autorità d’oltralpe perché molto attivo in forum di discussione jihadista e intenzionato a raggiungere in teatro siro-iracheno. Jilani era già sotto controllo anche dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria perché, durante il periodo di espiazione di un residuo di pena per violazione delle norme sul soggiorno nel territorio nazionale aveva assunto, secondo quanto ricostruito, all’interno del carcere, una rilevante posizione di leadership tra i detenuti di fede islamica.




Siracusa. Moto rubate nascoste in un furgone: due denunciati

Custodivano in un furgone di loro proprietà diversi ciclomotori, sia a scoppio, sia con motore elettrico, risultati di provenienza furtiva. Denunciati due siracusani, di 30 e 45 anni, accusati di ricettazione. I veicoli sono stati posti sotto sequestro per accertarne la proprietà. Chiunque avesse subito furti di veicoli, può verificarne l’eventuale rinvenimento rivolgendosi agli uffici della questura.