Augusta. Sospetti collegamenti con l'attentatore di Berlino, espulso tunisino detenuto a Brucoli

Era un leader tra i detenuti di fede islamica nel carcere di Brucoli. Il ministero dell’Interno ha espulso per motivi di sicurezza un tunisino di 46 anni. Era stato scarcerato lo scorso 3 gennaio. Avrebbe avuto dei collegamenti con l’attentatore di Berlino, Amri. Dopo la scarcerazione era stato condotto al Cie di Caltanissetta. Ieri, il rimpatrio con un volo decollato da Palermo e diretto a Tunisi. Durante la detenzione nel carcere di Augusta, l’uomo aveva manifestato un atteggiamento di aperta opposizione nei confronti del personale della polizia penitenziaria. Il monitoraggio all’interno del carcere, al quale è stato sottoposto, aveva confermato il suo ruolo di leader tra i detenuti di fede islamica e di potenziale radicalizzatore. Salgono così a 136 le espulsioni dal 2015 ad oggi.




Siracusa. Rapina aggravata, un anno a un 26enne

Un anno e 27 giorni di reclusione per rapina aggravata. Dovrà scontarlo in carcere un giovane catanese di 26 anni, Franco Pattarino, che dovrà anche pagare una multa di 500 euro. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Siracusa in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Siracusa. I fatti risalgono al marzo del 2013. Pattarino è stato condotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna.




Siracusa. Delitto Scarso, il Riesame conferma: Tranchina e Gennaro restano in carcere

Il tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare in carcere per Andrea Tranchina e Marco Gennaro. Sono i due giovani siracusani accusati dell’omicidio di Pippo Scarso, l’anziano dato alle fiamme nella sua abitazione di Grottasanta e poi spirato dopo oltre due mesi di agonia al Cannizzaro di Catania. Entro i prossimi 45 giorni saranno note le motivazioni.
Non una sorpresa, comunque, per gli avvocati difensori dei ragazzi, Giampiero Nassi e Aldo Ganci. La pressione dell’opinione pubblica non lasciava troppo spazio all’ottimismo in questa fase. La strategia difensiva potrebbe ora spostarsi sul capo d’imputazione che è attualmente omicidio volontario in concorso. “Le ricostruzioni apparse sui media non sono sempre corrette”, si limitano a commentare con riferimento anche ad un presunto video realizzato durante l’insensata e barbara iniziativa rivelatasi poi mortale. “Inizia a rendersi conto della gravità di quanto accaduto”, aggiunge Nassi relativamente alle condizioni del suo assistito, Andrea Tranchina, il primo ad essere arrestato dopo le scrupolose indagini della Mobile di Siracusa.




Siracusa. Si finge impiegato del gas, aggredisce e deruba un anziano: arrestato

Fingendosi un impiegato del gas, era riuscito ad entrare in casa di un anziano. Dopo averlo aggredito con violenza, lo aveva poi derubato di 4.000 euro in contanti, lasciandolo con fratture costali multiple. I fatti ad aprile scorso. Adesso agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giorgio Agostino Ferruccio, siracusano di 29 anni responsabile del reato di rapina aggravata.




Lentini. Arrestati e posti ai domiciliari due fratelli accusati di furto ed estorsione

Eseguite da agenti di Polizia due ordinanze di misura cautelare ai domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Siracusa. Destinatari i fratelli Giuseppe e Micheal Bosco, di 29 e 20 anni. I reati contestati sono furto ed estorsione.
La scorsa estate Michael Bosco si sarebbe introdotto nell’abitazione della vittima, con la scusa di cercare un lavoro. Durante la visita avrebbe rubato un notebook. Successivamente, il fratello Giuseppe contattava il derubato, offrendosi quale mediatore per la restituzione della refurtiva. Tuttavia, dopo aver ottenuto una prima parte di denaro, pari a 50 euro, i due fratelli avrebbero tentato di estorcere alla vittima un’ulteriore somma. A questo punto, dopo il tempestivo intervento degli uomini del Commissariato di Lentini, venivano bloccati ed identificati. Adesso la misura disposta dal gip.




Lentini. Un "arsenale" e droga nel garage, arrestato 35enne

Coltivazione e detenzione di stupefacenti e detenzione illegale di armi da guerra e clandestine. Per questo i carabinieri della Compagnia di Augusta hanno arrestato Alfio William Zagami, 35 anni. La misura è scattata al termine di indagini partite lo scorso novembre, dopo un’operazione condotta dai militari della stazione di Lentini, terminata con il sequestro di droga, armi ed esplosivi. I locali erano nella disponibilità di Zagami. Si trattava, nel dettaglio, di un box nel centro di Lentini. Irrompendo, i carabinieri trovarono un vero e proprio arsenale, composto da due Kalashnikov perfettamente efficienti, due ordigni rudimentali ad altissimo potenziale offensivo, 1 kg di miscela pirotecnica con le relative micce, ed ancora 2,5 kg di marijuana unitamente al materiale per la coltivazione e l’essiccamento dello stupefacente. Da li l’avvio delle indagini finalizzate ad individuare il soggetto avente la disponibilità dei locali e del materiale sequestrato. In poco più di un mese la raccolta di elementi precisi e concordanti ad opera dei militari della Stazione Carabinieri di Lentini a carico del Zagami ha consentito al Tribunale di Siracusa di emettere l’ordinanza di custodia . Il 35enne è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Rosolini. "Operazione Sicurezza": controlli dei Nas, sanzionati i titolari di due bar

Prosegue a Rosolini l’operazione “Sicurezza” dei carabinieri. I militari, con il supporto del Nas di Ragusa, il nucleo antisofisticazioni, hanno controllato esercizi pubblici autorizzati alla somministrazione di cibo e bevande. In due casi, riscontrate irregolarità. Sanzioni, dunque, per un totale di 2 mila euro elevate ai rispettivi proprietari. In un caso si trattava di locali dalla planimetria difforme rispetto a quella depositata al Comune, per cui era stata ottenuta l’autorizzazione sanitaria. Nel secondo caso, invece, i carabinieri hanno riscontrato l’assenza del cartello indicante il divieto di fumo.




Operazione Penelope, sequestri a Siracusa: c'è anche la Tech Servizi

Ci sono anche alcune società con sede a Siracusa tra quelle poste sotto sequestro nell’ambito dell’operazione “Penelope”, condotta a Catania.
Gli investigatori ritengono di avere disarticolato la cosca Cappelo-Bonaccorso, decapitandone i vertici.
Tra le attività illecite del gruppo c’era il traffico di sostanze stupefacenti con il controllo di numerose “piazze di spaccio” nei rioni di San Cristoforo e Librino ed in diversi comuni della provincia di Catania. Sequestri in Sicilia, Calabria e Campania di numerose società nel settore della raccolta rifiuti, per la gestione di bar, ristoranti e pizzerie nel settore dell’abbigliamento per un valore complessivo di 10 milioni di euro.
Sequestro preventivo finalizzato al sequestro, tra le altre, per la società “Eco Business s.r.l”, con sede a Siracusa, Catania, e intestata a Mario Lupica e la “Tech Servizi s.r.l.”, quest’ultima attiva nel settore della gestione rifiuti e componente dell’Ati che si è aggiudicata la gara per il servizio di igiene urbana a Siracusa; la “Indomenic s.r.l.”, avente ad oggetto la gestione di supermercati e ipermercati, con sede a Siracusa, la “B & G s.r.l.s.”, avente ad oggetto la gestione di supermercati e ipermercati, con sede a Siracusa. Tre indagati per intestazione fittizia di beni.




Priolo. Anziano disperso, carabinieri e protezione civile cercano Giuseppe Genovese

Continuano le ricerche del 71enne Giuseppe Genovese. L’anziano si è allontanato a piedi dalla sua abitazione di Priolo facendo perdere da giorni le sue tracce. A coordinare i controlli sono i carabinieri che, unitamente ai volontari della protezione civile, stanno controllando delle zone intorno alla cittadina siracusana.
Genovese ha una corporatura magra, alto circa 165 cm, capelli corti brizzolati, occhi castani. Indossava un giubbotto marrone, cappello di lana marrone, un maglione nero con camicia grigia, pantaloni blu e scarpe da ginnastica nere.




Incredibile in autostrada, si lancia dalla cabina di un autocarro per sfuggire alla Stradale

Incredibile episodio sulla Siracusa-Rosolini: pur di sfuggire alla Stradale che lo inseguiva, un uomo alla guida di un autocarro lanciato a velocità non ha esitato a lanciarsi fuori dal mezzo e dileguarsi, lasciando il mezzo pesante in pericolosa marcia.
E’ successo lo scorso 5 gennaio ma solo oggi se ne è avuta notizia. Notando il mezzo procedere a velocità sostenuta, una pattuglia della polizia Stradale si è messa all’inseguimento con lampeggianti accesi, intimando l’alt. Il guidatore ha prima simulato di voler decelerare, quindi una brusca ripartenza per un inseguimento di un paio di centinaia di metri quando, all’improvviso, si è gettato fuori scappando per le campagne circostanti con l’autocarro ancora in movimento tra le corsie di marcia.
Gli agenti hanno prontamente bloccato il traffico, chiudendo i tratto interessato e chiedendo l’intervento di Anas per liberare la sede stradale dall’autocarro fermatosi in mezzo. L’autoveicolo è risultato rubato e restituito al legittimo proprietario.