Siracusa. Agguato in via Vanvitelli, arrestato 42enne: rinvenuta la pistola che ha sparato

Siracusa. Auto a fuoco in via Cannizzo, indaga la polizia

Sono da accertare le cause all’origine dell’incendio che ha danneggiato una Ford Fiesta parchegiata in via Bartolomeo Cannizzo, di proprietà di un uomo di  72 anni, siracusano. Sul posto, insieme agli uomini delle Volanti, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen, che si sono occupati delle operazioni di spegnimento del rogo. I rilievi condotti subito dopo non hanno consentito di appurare con certezza quanto accaduto. Indaga la polizia.




Lentini. Rame rubato tra la fitta vegetazione, la polizia ne rinviene 95 chili

Siracusa. Sparatoria in via Vanvitelli: un colpo, schivato dal presunto bersaglio

Un colpo di pistola è stato esploso questa mattina, attorno alle 12, in via Vanvitelli a Siracusa. L’episodio rimane ancora avvolto nel mistero. Indaga la squadra Mobile.
Probabilmente si è trattato di un “avvertimento” verso un pregiudicato siracusano di 39 anni. L’arma usata era verosimilmente a salve. Il 39enne ha raccontato agli inquirenti di essersi buttato a terra per schivare il colpo. Nella foga ha battuto violentemente il capo, motivo per cui ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale Umberto I.




Francofonte. Commando asporta bancomat con escavatore, fucile puntato contro una guardia giurata

E’ accaduto tutto in pochi minuti. Erano le 4 di questa mattina quando l’allarme di un istituto bancario, il “Credito Siciliano”, colleato alla centrale dell’istituto di vigilanza “Metroservice” è scattato. Immediato l’invio di una pattuglia. Una volta arrivato sul posto, l’agente della “Metroservice” si è ritrovato davanti un uomo che gli puntava contro un fucile a canne mozze e gli intimava di andar via. L’alternativa sarebbe stata- questo avrebbe detto all’operatore- la morte. I vigilantes a quel punto, ha avvertito i carabinieri. I militari, una volta raggiunto l’istituto di credito, hanno constatato quanto accaduto. I malviventi, pare un commando di almeno 8 persone, sono riusciti a portare via, utilizzando un escavatore, il bancomat mentre la cassa continua è stata caricata a bordo di un mezzo. Al momento della fuga, tuttavia, la rottura del semiasse ha impedito al commando di allontanarsi a bordo del veicolo,lasciato sul posto. La scelta del venerdì notte non è casuale. Si tratta del giorno in cui in genere le banche rimpinguano i bancomat per consentire le operazioni di prelievo durante il fine settimana.




Avola. Droga nascosta nel divano e sul balcone di casa: arrestato 23enne

Arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Cristiano Russo, avolese di 23 anni. E’ stato trovato in possesso di quasi 400 grammi di hashish.
Nel corso di perquisizione presso la sua abitazione, ha consegnato spontaneamente ai carabinieri tre frammenti di hashish, per un peso di circa 15 grammi, che occultava in un cassetto di un mobile nel garage di casa.
I militari hanno proceduto allora ad una più approfondita perquisizione rinvenendo, nel garage, un bilancino elettronico di precisione e, nel salotto di casa, occultato nel bracciolo del divano, due panetti interi da 100 grammi ciascuno nonché ulteriori due frammenti da 85 e 45 grammi. Inoltre, sul balcone di casa, venivano rinvenute tre piantine di canapa indiana da 20 centimetri ciascuna.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Furto di rame in un cantiere edile: arrestato 45enne

Dovrà rispondere di furto aggravato ed evasione dai domiciliari. Manette ai polsi di Sebastiano Garofalo, 45 anni, domiciliato a Siracusa. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, dopo essersi introdotto all’interno di un cantiere edile, avrebbe asportato dei tubi in rame ed altro materiale ferroso. E’ stato sorpreso mentre portava a compimento il suo intento. Gli uomini delle Volanti lo hanno arrestato.




Sortino. Bus in fiamme, il sindaco Buccheri: "pronti a rescindere con Ast"

La reazione del sindaco di Sortino è veemente. Davvero non riesce a concepire come un autobus possa incendiarsi mettendo a rischio la vita di circa 50 studenti che stavano facendo ritorno nel centro montano siracusano.
Questa mattina ha ricevuto in Comune gli studenti, anche quelli che erano a bordo di quel bus. Ha ascoltato il racconto, ha fatto sue le preoccupazioni anche delle famiglie. Ed alla fine ha deciso.
“Con l’ufficio legale stiamo studiando come rescindere da subito il contratto con Ast”, dice senza tentennamenti. Pronto ad affidare a privati le ultime settimane di servizio di trasporto fino alle scuole di Siracusa e ritorno.
“Dall’inizio dell’anno abbiamo inviato qualcosa come 100 note all’azienda trasporti. Ritardi, guasti e adesso questo incendio. Inconcepibile”, spiega Enzo Buccheri, sindaco di Sortino. Arrabbiato anche perchè nessuno dall’Ast ha preso il telefono per spiegare o chiarire. Nè da Palermo, nè dalla sede di Siracusa. “Noi abbiamo provato a chiamare ma di venerdì pomeriggio gli uffici erano già chiusi”.
Si sentiranno lunedì, quando Sortino vuole presentare la rescissione del contratto di servizio. “Spiace che l’Asr sia in crisi. Ma se non sono in condizione di andare avanti con la giusta sicurezza che chiudano e sia quel che sarà”.




Siracusa-Sortino, autobus in fiamme: salvi gli studenti, ma che paura!

Una alta colonna di fumo nera, visibile a chilometri di distanza. L’inquietante segno dell’incendio che nel primo pomeriggio ha distrutto un autobus dell’Ast, in servizio tra Siracusa e Sortino. A bordo c’erano circa sessanta studenti che stavano rientrando nel centro montano dopo le lezioni scolastiche.
Improvvisamente, dal vano motore, è divampato un incendio che in pochi minuti ha coinvolto l’intero mezzo. Tra una curva e l’altra, la prontezza dell’autista ha permesso di evitare il peggio. Ha fermato il mezzo e fatto scendere rapidamente tutti i ragazzi, visibilmente spaventati.
Sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme e avviare le prime indagini. Restano da chiarire le cause dell’incendio.
Intanto sono accese le polemiche a Sortino. Nel mirino soprattutto l’Ast e le condizioni degli autobus impiegati nel trasporto extraurbano. Non è purtroppo un mistero che l’azienda stia vivendo una situazione difficile dal punto di vista societario. Ma la sicurezza, ricordano da Sortino, non deve mai essere messa in discussione.




Traffico di beni archeologici: sgominata gang con sede anche a Siracusa

I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno eseguito 3 misure cautelari (1 misura di custodia cautelare in carcere, 1 misura degli arresti domiciliari – di due soggetti Siracusa – e 1 obbligo di dimora) a conclusione di un’ indagine a carico di un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di beni archeologici, provento di scavi clandestini in vari siti siciliani.
Altre 22 persone risultano indagate in stato di libertà.
Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato l’attività investigativa, con l’ausilio della Compagnia di Termini Imerese (PA) e di Siracusa.
E’ stato arrestato un 56enne di Siracusa, ritenuto elemento di vertice del sodalizio. Per un altro siracusano sono stati disposti gli arresti domiciliari e, infine, l’obbligo di dimora, è scattato per un 50enne paternese.
Numerose perquisizioni sono state eseguite in provincia di Catania, Caltanissetta, Enna e Siracusa, a carico dei cosiddetti “tombaroli”.
L’indagine, avviata nel 2014, a seguito di un esteso fenomeno di scavi clandestini a Termini Imerese (PA), presso il sito archeologico di “Himera”, ha accertato che i reati erano riconducibili ad un gruppo criminale ben strutturato, operante sull’intero territorio siciliano.
L’indagine, quindi, ha avuto come obiettivo quello di disarticolare la rete criminale, risalendo fino ai vertici dell’organizzazione.
Il gruppo era in grado di gestire tutte le fasi del traffico illecito: gli scavi clandestini in Sicilia; l’esportazione illecita (tramite corrieri) in Germania, la vendita all’estero dei beni (attraverso canali in via di ulteriore approfondimento).
Nel corso delle indagini sono stati accertati scavi clandestini nei siti archeologici di Termini Imerese (PA), Corleone (PA), Petralia Sottana (PA), Augusta (SR), Cattolica Eraclea (AG) e Mussomeli (CL).
Sono in corso indagini all’estero per il recupero dei beni illecitamente esportati al di fuori del territorio nazionale.