Siracusa. Botti illegali, sequestrati 10.300 razzi in batteria: "potenziale esplosivo pericolosissimo"

Oltre 380 chili di giochi d’artificio di IV e V categoria sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Erano stoccati in un deposito abusivo. Ad insospettire i finanzieri, il movimento di un’autovettura in una zona abitata del centro cittadino.
Effettuato il controllo all’interno di un garage privato, hanno rinvenuto oltre 10.300 razzi
esplodenti, riuniti in batteria. Denunciato un 50enne per fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti ed omessa denuncia alle Autorità competenti.
Il deposito era destinato al ricovero di materiale altamente infiammabile, in considerazione della notevole quantità di materiale deflagrante. E rappresentava un elevato potenziale esplosivo che, in caso di innesco accidentale, avrebbe provocato notevoli danni nelle zone circostanti.
Le indagini, ancora in corso, sono orientate ad individuare ulteriori autori del traffico illecito ed a risalire alle rotte commerciali di approvvigionamento.




Solarino. Zio e cugini ai ferri corti, rissa familiare con chiave inglese ed un ferito

Vecchi dissidi familiari e pessimi rapporti di vicinato e in famiglia scoppia la rissa. A Solarino due cugini ed il padre di uno di loro se le sono date di santa ragione. I tre sono stati denunciati dai carabinieri per rissa aggravata. Utilizzata come arma impropria anche una chiave inglese di grandi dimensioni.
I protagonisti della triste vicenda hanno 22, 25 e 64 anni. Per uno dei tre è stato necessario l’intervento del 118 per via delle ferite al volto.




Augusta. Pistola in casa priva di matricola e 7 cartucce: ai domiciliari 57enne

Un 57enne di Augusta è stato arrestato perchè in possesso di una pistola Bruni, modello 92 (calibro 9), priva di matricola e completa di caricatore, rifornito con sette cartucce GFL 380 Auto.
Sequestrate dai poliziotti anche un’arma da punta e da taglio con lama di 20 cm e, per accertamenti, un fucile ad aria compressa. Da verificare se quest’ultimo è stato alterato.
L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Avola. Furto in farmacia, un mattone per infrangere la vetrina e scappare con i soldi

Indaga la polizia sul furto commesso in una farmacia di Avola. In via San Francesco d’Assisi un uomo con il volto coperto da uno scaldacollo ha lanciato un mattone contro la vetrina e, una volta infranta, si è impossessato della cassetta in metallo del registratore di cassa, contenente circa 1.600 euro, per poi darsi alla fuga.
A dare l’allarme, il farmacista e la moglie spaventati dal forte rumore di vetri infranti. Poco distante, rinvenuta la cassetta del registratore di cassa con all’interno 124 euro che sono stati riconsegnati al legittimo proprietario.




Ferla. Minaccia e aggredisce suo padre, anche davanti ai carabinieri: arrestato

Un 23enne di Ferla è stato arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia. Il giovane, convivente con i propri genitori, mentre si trovava in casa, spinto da futili motivi, avrebbe minacciato ed aggredito -verbalmente e fisicamente- il proprio padre.
I carabinieri intervenuti grazie alla tempestiva richiesta di soccorso fatta dalla vittima, hanno immobilizzato il ragazzo che, nonostante la presenza delle divise, in preda ad un profondo stato d’ira continuava a minacciare il padre, tentando persino di aggredirlo nuovamente. E’ stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Disaccordo per una eredità e tra moglie e marito scoppia la lite: intervengono i Carabinieri

Per una eredità contestata è scoppiata una accesa lite familiare. Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma e non senza fatica. Quando sono arrivati sul posto, hanno trovato un uomo che ha riferito loro della accesa lite avvenuta con la moglie, prossimi alla separazione. A chiamare i carabinieri sarebbero stati alcuni vicini a causa delle forti urla che provenivano dall’abitazione dei due. Il violento era nato da un disaccordo sulla divisione di un’eredità.
Tra i due questo non sarebbe stato il primo screzio di tale portata. La vicenda è ancora al vaglio dei militari che verificheranno se la lite possa nascondere profili suscettibili d ulteriori approfondimenti.




Priolo. Urla nella notte: un 36enne trasportato al Pronto Soccorso. Probabile assunzione massiccia di droga

Urla fortissime nella notte. Allarmati, i vicini hanno chiamato i carabinieri. Che quando sono riusciti ad entrare in quell’abitazione all’ultimo piano di una palazzina di Priolo, hanno trovato un 36enne colombiano in stato psico-fisico di alterazione, dovuto con molta probabilità all’assunzione di una massiccia quantità di stupefacente. E’ stato allertato personale del 118 per sedare e curare l’uomo, trasportato al pronto soccorso.




Truffa telefonica da 10.000 euro, denunciati quattro siracusani: "soldi o i contributi non si sbloccano"

I carabinieri di Pitigliano (provincia di Grosseto) hanno denunciato due donne e due uomini residenti nel siracusano, tutti accusati di truffa in concorso. Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata da una 70enne, coordinatrice di alcune scuole dell’infanzia per una cooperativa religiosa. I quattro avrebbero truffato l’anziana per circa 10.000 euro.
Sarebbe stato uno dei due uomini a contattarla telefonicamente. Si sarebbe spacciato per un funzionario regionale, dicendole che aveva avuto dei contributi per delle scuole e che per sbloccarli servivano 10.000 euro. La 70enne ha versato la somma in tre tranche, tramite tre ricariche PostePay.
E se la donna mostrava dubbi, interveniva il complice che, sempre telefonicamente, si spacciava per un direttore di banca, intimandole di pagare altrimenti i fondi sarebbero rimasti bloccati.
Alla fine, l’anziana si è rivolta ai carabinieri che hanno scoperto come la truffa era gestita da un sodalizio criminale, dedito a truffe specifiche, composto da due uomini e due donne residenti in provincia di Siracusa. Tre già pregiudicati per reati simili.




Augusta. Fronte comune contro la criminalità, carabinieri incontrano l'Antiracket

Carabinieri e associazioni antiracket insieme per fare fronte comune contro la criminalità. Incontro questa mattina nella sede del Comando Compagnia Carabinieri di Augusta tra il Capitano Rossella Capiamo e i rappresentanti delle Associazioni Antiracket che operano sul territorio megarese. L’incontro, voluto fortemente dall’Arma dei Carabinieri é servito a ribadire la testimonianza e la vicinanza della Benemerita alle fondazioni Antiracket, rimarcandone e fortificandone le proficua a duratura collaborazione. Durante le riunione il Comandante della Compagnia Carabinieri ha evidenziato come le importantissime funzioni svolte dalle associazioni antiracket, in primis quelle relative alle attività di sensibilizzazione delle vittime alla denuncia dei fenomeni estorsivi e di usura, abbiano costituito un valido ausilio alle incessanti ed incisive attività di contrasto a tali fenomeni poste in essere dall’Ama dei Carabinieri, specie nell’area Nord della provincia di Siracusa. Si è discusso anche sulla necessita di individuare ulteriori strumenti ed iniziative volte a migliorare la proficua cooperazione tra Arma dei Carabinieri ed Associazioni al fine di rendere ulteriormente penetrante e produttiva l’azione repressiva dei deplorevoli fenomeni estorsivi, non trascurando, al contempo, la necessità di intraprendere nuove ed allargate dinamiche finalizzate alla promulgazione di tutti gli strumenti a tutela delle vittime per consentire loro un diffuso coinvolgimento e convincimento a fattive collaborazioni sia con le associazioni che con l’Arma dei Carabinieri.




Noto. Chiarimento con moglie e cognato finisce con un arresto: in carcere un 25enne

E’ finito in carcere a Cavadonna il 25enne Lino Lavacca, arresto in flagranza di reato dalla polizia. L’uomo, già sottoposto al divieto di dimora nel comune di Noto, si era recato nel primo pomeriggio di ieri nell’abitazione della sua ex moglie, a Noto.
La volontà era quella di chiarire alcuni aspetti legati al bambino nato dalla loro pregressa unione. Dopo un iniziale principio di civile conversazione, la discussione sarebbe degenerata, sconfinando in offese e percosse nei confronti dell’ex cognato presente all’incontro.
Lo stato di evidente ubriachezza in cui il 25enne si sarebbe presentato in casa ha reso necessario un ricovero in ospedale, con l’assistenza della Polizia Municipale. Successivamente Lavacca è tornato ancora presso l’abitazione della donna che comprensibilmente preoccupata ha avvisato la polizia. Gli agenti lo hanno raggiunto quando l’uomo ancora perseguiva nella sua condotta violenta e persecutoria. Avrebbe anche cercato di aggredire fisicamente le parti, venendo bloccato per tempo dai poliziotti. Dichiarato in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale, è stato accompagnato nella casa circondariale di Cavadonna.