Pachino. Aveva in casa marjiuana, cocaina e un fucile da caccia. Arrestato

Insoliti via vai di persone in determinate zone di Pachino hanno messo i Carabinieri sulle tracce di pusher locali.
Nel corso dei controlli è stato arrestato in flagranza dei reati di ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di munizioni ed armi comuni da sparo Vincenzo Gugliotta.
Alla vista dei Carabinieri presso la sua abitazione, ha consegnato spontaneamente un sacchetto in plastica contenete circa 20 grammi di marjuana occultato sotto il lavello della cucina. I carabinieri si sono messi alla ricerca di altro stupefacente. All’esterno della casa, occultati in un cumulo di materiali inerti, rinvenuti due bilancini elettronici di precisione perfettamente funzionanti e, all’interno di un piccolo contenitore in plastica pieno di chicchi di riso, 9 dosi di cocaina del peso complessivo pari di circa 4 grammi. All’interno di un casotto in murato annesso all’abitazione, nascosto in un angolo dietro dei pannelli in plastica, in un sacco di cellophane bianco, c’era un fucile da caccia calibro 12 che, da immediati accertamenti, è risultato provento di furto denunciato nel luglio 2014. All’interno di un vecchio pensile da cucina poggiato sul pavimento, anche nove cartucce ed un passamontagna di colore nero.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Carlentini. Assunzione per una truffa alle finanziarie con estorsione finale: arrestato un 29enne

I Carabinieri di Carlentini hanno fatto scattare le manette ai polsi di Lorenzo Narzisi, 29 anni. Nullafacente ma con partita iva, nei giorni scorsi aveva regolarmente assunto, quale addetto alle pulizie, un giovane di Lentini il quale, esibendo la propria busta paga, avrebbe dovuto ottenere finanziamenti da società creditizie per poi dividere la cifra erogata con lo stesso “datore di lavoro”.
Somme di cui le finanziarie non sarebbero mai potute tornare in possesso poiché il giovane dipendente sarebbe risultato nullatenente. A seguito del ripensamento del giovane che non aveva accettato di prestarsi alla truffa, Narzisi aveva preteso la somma di 300 euro. In caso contrario gli avrebbe bruciato l’auto, la minaccia.
Il giovane, stanco delle assidue telefonate di Narzisi, ha denunciato tutto ai Carabinieri. Hanno predisposto un servizio di osservazione sorprendendo il 29enne mentre riceveva in contanti i 300 euro dalla vittima. L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Palermo. Processo su fotovoltaico e tangenti, chiesti sei anni per l'ex deputato Bonomo

Dura requisitoria del pm Maurizio Agnello nel processo a carico dell’ex deputato regionale siracusano Mario Bonomo e del nipote Marco Sammatrice. Ha chiesto, rispettivamente, la condanna a 6 anni per il primo e 4 per secondo.
Sono accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti negli affari del fotovoltaico. Gli inquirenti si dicono certi che i 10.000 euro consegnati all’ex deputato da un imprenditore – che ha poi denunciato – sarebbero stati una tangente. Per la difesa, invece, si tratta di spartizione di proventi societari. Bonomo e Sammatrice nel corso del loro primo interrogatorio negarono di avere mai intascato mazzette.




Pachino. Denunciato il vicepresidente del Belpasso: il 10 gennaio aggredì l'arbitro

Denunciato il vicepresidente del Belpasso. E’ accusato di violenza privata e lesioni personali aggravate in concorso. In particolare, nel corso della partita Pachino-Belpasso giocata allo stadio Brancati il 10 gennaio, al termine del primo tempo avrebbe aggredito l’arbitro. Un fatto che ha poi determinato la sospensione della partita.




Lentini. Un tesoro archeologico in casa, denunciato un "tombarolo" 37enne

Le fiamme gialle della Tenenza di Lentini hanno individuato un traffico illegale di reperti archeologici. Una mirata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare diversi “pezzi” e tutto il materiale per eseguire la ricerca e il furto dei preziosi storici. Denunciato un 37enne.
Nascoste e adeguatamente protette, i finanzieri hanno trovato 138 monete antiche, una in oro le altre in argento di varia epoca, dall’età ellenistico-romana a quella moderna, con netta prevalenza di monete medievali. E poi ancora due lekythoi a figure nere di produzione attica e siceliota, 3 contenitori frammentari (databili fra V e IV sec. a.C.), 12 ghiande missile di età greca, 1 fibbia in bronzo di età bizantina, nonché 245 frammenti metallici di varia natura.
In casa il 37enne custodiva anche tutto il materiale idoneo all’estrazione degli oggetti e un metal detector utilizzato per la ricerca degli oggetti numismatici.
Non è ancora chiaro dove abbia depredato i reperti per quanto gli investigatori ritengono probabile, specie per le ceramiche, la provenienza da necropoli.
L’esame sui reperti è stato affidato alle archeologhe della Soprintendenza dei Beni
Culturali e Ambientali di Siracusa che hanno confermato la loro autenticità.




Siracusa. Identificata e denunciata la "bulla" di Ortigia, ma che vergogna per il branco

Ha sedici anni la ragazzina che per tutti è diventata la “bulla” di Ortigia. Lo scorso 9 gennaio, a due passi dalla porta Marina, ha aggredito e picchiato una 13enne, tutto davanti a decine di coetanei che, in cerchio, deridevano e insultavano la vittima di questa gravissima vicenda.
L’hanno identificata i Carabinieri di Ortigia. Che hanno ricostruito i contorni di quanto avvenuto. Per motivi di gelosia, le due avrebbero avuto uno scambio di parole poco gradito alla “bulla”. La sedicennne allora ha iniziato ad insultare la ragazzina, colpendola ripetutamente con schiaffi, pugni e calci tanto da farla cadere a terra.
Tutto attorno, in cerchio, decine di ragazzi, il “branco”. Hanno assistito senza intervenire e anzi incitando alla violenza e impedendo alle amiche della vittima di aiutarla. Tutta la scena è stata ripresa con il cellulare di una ragazza amica della bulla, che è stata identificata insieme agli altri membri del branco.




Siracusa. La notte brava di un 37enne: bisogni fisiologici in corso Umberto e poi aggredisce gli agenti

Corso Umberto scambiato per una latrina da un 37enne di origine olandese. Sono dovuti intervenire i poliziotti, dopo la segnalazione di alcuni passanti. L’uomo stava espletando i suoi bisogni fisiologici.
Si è rifiutato in un primo momento di fornire le sue generalità. Accompagnato in Questura, si è scagliato contro gli operatori. Tutte cose che gli sono valse una denuncia per i reati di false attestazioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.




Siracusa. Incidente prima dello svincolo Siracusa Nord, 42enne in prognosi riservata

E’ ricoverato in rianimazione all’Umberto I di Siracusa il 42enne di Ispica vittima nella serata di ieri di un incidente stradale lungo la Siracusa-Catania. I medici si sono riservati la prognosi sulla vita.
Per cause ancora in fase di accertamento ha perso il controllo della sua Matiz, poco prima dello svincolo di Siracusa nord. Sul posto intervenuta la polizia stradale e i sanitari del 118.




Francofonte. Violenza domestica, aggredisce la convivente per l'ennesima volta: arrestato

A seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, i carabinieri di Francofonte, nel corso della notte, sono intervenuti in una abitazione dove Gaetano Arceri, 31enne, pregiudicato, aveva aggredito durante una lite per futili motivi, come altre volte in passato, la propria convivente. Le avrebbe causato delle contusioni medicate in guardia medica.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio, consentendo alla donna di mettersi in salvo. L’uomo è stato accompagnato in carcere a “Cavadonna”.




Pachino. Troppe evasioni per un 35enne, arrestato e posto ai domiciliari

In ottemperanza ad una ordinanza di aggravamento di misura cautelare, posto ai domiciliari Roberto Gentile, pachinese di 35 anni. Aveva in precedenza l’obbligo di dimora.
L’uomo, nell’ottobre 2014, era stato tratto in arresto in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti e, a seguito dell’udienza di convalida, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari: misura che ha più volte violato, venendo ripetutamente segnalato alla Procura della Repubblica per il reato di evasione.
Violazioni che si ripetono anche quando all’uomo viene concessa la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Pachino: infatti, all’inizio dell’anno, i Carabinieri lo hanno sottoposto a controllo di polizia mentre era alla guida della propria autovettura nel comune di Noto.
E’ stato posto ai domiciliari nella propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.