Siracusa. Maltrattamenti nei confronti della ex compagna: arrestato dai carabinieri di Cassibile

Arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi il siracusano Fabio Oliveri. L’uomo, 52 anni, si sarebbe reso responsabile di continui comportamenti persecutori (messaggi e chiamate telefoniche diffamatorie) nei confronti della ex compagna.
La donna ha contattato i carabinieri di Cassibile che, raccolta la denuncia, sono intervenuti riuscendo anche ad evitare che l’uomo – pare intento a pedinare l’ormai ex compagna – potesse commettere ulteriori maltrattamenti.
Lo hanno identificato e bloccato. E’ stato posto ai domiciliari in attesa dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Reperti archeologici esposti in salone, denunciata professionista di 40 anni

Una professionista siracusana di 40 anni è stata denunciata dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico. Nella suaa abitazione, deteneva illecitamente beni archeologici.
I reperti, di epoca greca (III sec. a.C.), erano esposti, ben visibili, nel salone dell’abitazione. Si tratta di una kylix (coppa in ceramica), una lekythos (vaso per oli o profumi a forma di brocca ansata, con collo stretto e corpo allungato, usato prevalentemente nelle cerimonie funebri) e una pisside (contenitore usato per unguenti o profumi).
Gli oggetti sono stati sequestrati ed esaminati dai funzionari della Soprintendenza: sono ritenuti di notevole interesse storico. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il luogo di provenienza dei reperti. La donna è stata denunciata per ricettazione dalla Procura della Repubblica di Siracusa, che ha coordinato le indagini.
Il sequestro si inserisce nell’ambito di una più ampia azione di contrasto al commercio illecito di beni archeologici. La Sicilia, particolarmente ricca di vestigia del passato, è oggetto di un incessante saccheggio di reperti destinati al mercato clandestino dei beni d’arte, alimentato da collezionisti incuranti delle modalità con le quali tali reperti vengono procurati.




Siracusa. Controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro: multe e sospensioni di attività

Continuano i controlli in provincia dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Dieci le ditte “visitate”. L’esito degli accertamenti ha fatto emergere come in due cantieri sottoposti a controllo, uno a Siracusa e il secondo a Lentini, vi fossero gravi carenze sotto il profilo della sicurezza sul lavoro non essendo stati predisposte, in entrambi i casi, imbracature e protezioni per i carpentieri contro le cadute dall’alto; i due rispettivi impresari sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria per non aver garantito le previste misure di sicurezza. Inoltre a Lentini, a seguito di accesso dei carabinieri all’interno di un emporio gestito da cittadini cinesi, sono stati trovati due lavoratori su due presenti impiegati in nero.
Tra i casi più eclatanti, il controllo ad un’attività di panificazione di Pachino dove 4 dei 5 lavoratori presenti erano impiegati in nero. Il controllo ad un cantiere edile operante ad Augusta ha portato all’accertamento che i due operai impiegati in quel sito da un’impresa edile di Misterbianco (CT), venivano impiegati in nero. In tutti e tre i casi è stato adottato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nel corso dell’attività ispettiva sono inoltre state levate sanzioni amministrative ed ammende per quasi 50.000 euro.




Siracusa. Una carabina, una pistola e munizioni in casa: arrestato

Una pistola calibro 22 con caricatore e una carabina, oltre a 175 pallini in metallo, tutto materiale detenuto illegalmente e provento di furto. Gli agenti delle Volanti li hanno rinvenuti in casa di Mario Cervini, 72 anni, siracusano.E’ accusato di detenzione illegale di armi e munizioni e per ricettazione.




Pachino. Percosse e maltrattamenti, la moglie racconta tutto: denunciato 43enne

Maltrattamenti e percosse nei confronti della moglie. E’ l’accusa di cui dovrà rispondere un uomo di 43 anni, residente a Pachino, denunciato dagli uomini del locale commissariato.La donna, stanca dei continui maltrattamenti, cui la costringeva il marito, ha deciso di allontanarsi dalla casa coniugale, denunciando il coniuge per le violenze subite.




Siracusa. Tentata rapina in gioielleria, il titolare mette i malviventi in fuga

Tentata rapina ieri mattina ai danni della gioielleria Zimmitti di corso Gelone. E’ andata male a tre individui, uno dei quali armati di pistola, che intorno alle 10 hanno fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, sorprendendo il titolare e intimandogli di consegnare loro  preziosi e denaro. Il gioielliere ha immediatamente reagito in maniera ferma, tanto da far desistere i malviventi dal loro intento criminale. I tre hanno preferito allontanarsi alla svelta dalla gioielleria, rinunciando al “colpo” e dileguandosi per far perdere le proprie tracce. Indaga la polizia.




Siracusa. Non sopporta il blocco stradale, brandisce un bastone e minaccia i manifestanti: denunciato

E’ stato denunciato l’uomo di 60 anni, siracusano, che ieri, durante il primo giorno di blocchi stradali dei dipendenti dell’ex Provincia ad un certo punto, visto il traffico paralizzato e la lunga attesa in auto, si è munito di bastone minacciando le persone radunate nei pressi del palazzo di via Malta. Intervenuti gli uomini delle Volanti, l’uomo p stato denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e minacce aggravate.




Priolo. Sorprese a rubare vestiti, arrestate due donne di Augusta: domiciliari

I carabinieri di Priolo hanno arrestato due donne, accusate di furto aggravato in concorso. Elena Di Mare, classe 1978, e Angelica Ubaldini, classe 1995, entrambe di Augusta, sono state sorprese all’interno di un negozio di abbigliamento nella zona commerciale di Città Giardino, mentre toglievano i dispositivi antitaccheggio apposti sui capi e nascondevano la refurtiva dentro le loro borse. Queste le accuse.
Una ricostruzione smentita dall’avvocato che difende Elena Di Mare. “La mia assistita non è stata sorpresa con refurtiva nella borsa nè alle prese della rimozione dei dispositivi antitaccheggio”, spiega l’avvocato Antonella Cacopardo.
Le due donne sono state arrestate dai carabinieri. Sono state poste ai domiciliari.




Noto. Furto in abitazione, misura cautelare per un diciassettenne: indagini per risalire al complice

Nella giornata di ieri, a conclusione di un’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale dei Minorenni di Catania, Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Noto, hanno eseguito la misura cautelare del collocamento in una Comunità nei confronti di un minore (classe 2000) residente a Noto.Il giovane é accusato di furto aggravato in abitazione in concorso.
Le indagini di polizia giudiziaria, espletate dagli uomini del Commissariato di Noto, consentivano di riscontrare come il minore, in concorso con altri due individui, l’8 maggio scorso si introduceva all’interno di un’abitazione di una donna ultrasessantenne e si impossessava del portafoglio e del denaro ivi contenuto per poi darsi alla fuga.
Sono in corso ulteriori indagini atte a fare luce su altri analoghi episodi delittuosi perpetrati nel comune netino, attesa la possibilità che gli stessi possano essere stati commessi dallo stesso gruppo di ladri.




Carlentini. Pistole, munizioni, coltelli e droga in casa: arrestato un 29enne

Aveva in casa un revolver, pistole a salve, munizioni, coltelli e droga. L’arsenale è stato rinvenuto nell’appartamento di Simone Cammarata, 29enne di Carlentini. E’ stato arrestato dai carabinieri, in flagranza di reato.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto – occultate all’interno del mobilio dell’appartamento – un revolver di fabbricazione artigianale privo di marchio di fabbrica e numero di matricola identificativo; munizioni di vario calibro; sei coltelli di genere vietato; tre pistole a salve, prive del tappo rosso; 25 grammi di marijuana nonché  materiale idoneo per la pesatura e confezionamento dello stupefacente. E’ stato posto ai domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida. Le armi rinvenute e sequestrate saranno sottoposte agli opportuni esami tecnico balistici che ne potrebbero stabilire l’eventuale utilizzo in pregresse azioni criminose.