Ruba in profumeria, sorpresa: "ok, pago tutto". Ma usa una banconota da 50 euro falsa

All’interno del centro commerciale Auchan sono intervenuti i Carabinieri di Siracusa perchè la 24enne Hester Di Mauro Hester, di Priolo Gargallo, con precedenti di polizia specifici, era stata sorpresa a rubare all’interno del reparto di profumeria insieme ad un altro soggetto.
Vista l’esigua quantità della merce rubata, la stessa si è offerta di pagarla ma ha ben pensato di farlo utilizzato una banconota di 50 euro palesemente contraffatta. Immediatamente l’addetto alla cassa si è accorto della falsità della banconota ed ha subito allertato i carabinieri che hanno arrestato la donna per spedita di moneta falsa. Come disposto dall’AG la ragazza è stata sottoposta agli arresti domiciliari e denunciata per furto.




Arrestato nigeriano, avrebbe aggredito una guardia giurata al centro commerciale

Dovrà rispondere di violenza, lesioni e resistenza confronti di una guardia giurata in servizio presso il centro commerciale “Auchan” il 32enne nigeriano John Wilfred. Ad arrestarlo, in flagranza di reato, i carabinieri. Si trovava nei pressi del centro commerciale intento a chiedere l’elemosina ed infastidire i clienti. La guardia giurata lo ha così invitato ad allontanarsi, venendo però aggredita con schiaffi e pugni.
Sul posto sono così intervenuti i Carabinieri di Belvedere che hanno prestato soccorso alla guardia giurata ed arrestato il nigeriano che è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.




Migranti, due sbarchi nella notte: tra Capo Passero ed Avola, soccorsi 86 stranieri

Due sbarchi di migranti nel siracusano, la notte scorsa. Interessate le spiagge di Capo Passero ed Avola. In totale sono 86 gli stranieri recuperati dalla Guardia Costiera insieme al Gruppo Interforze della Procura e condotti per le procedure di identificazione alla tendopoli del porto di Augusta.
Sull’isolotto di Capo Passero sono sbarcati in 41, tra cui 15 donne e 7 minori, ad Avola sono arrivati invece in 45 (9 donne e 10 minorenni). Si tratta principalmente di siriani, afghani e iracheni partiti con ogni probabilità dalla Turchia.
Una volta sotto costa sarebbero stati inviati a scendere dalle imbarcazioni con cui hanno affrontato la traversata.




Siracusa. Cocaina in casa, presunta donna pusher ai domiciliari

Deteneva in casa cocaina, 33,5 grammi e bilancini di precisione. La Squadra Mobile ha arrestato e posto ai domiciliari una giovane di 26 anni, Jessica All’Ambra, siracusana. A seguito della perquisizione domiciliare effettuata, gli agenti hanno rinvenuto in casa della giovane lo stupefacente e il materiale utilizzato presumibilmente per pesare e poi confezionare la droga. Dopo le incombenze di rito, la presunta spacciatrice è stata posta ai domiciliari.




Priolo. Chiosco in fiamme nella notte, probabile origine dolosa. Cna: "pronti a sostenere la ripartenza dell'attività"

Potrebbe essere di origine dolosa l’incendio che nella notte ha distrutto a Priolo il chiosco Il Fenicottero Rosa. Le indagini sono in corso e l’ipotesi è al vaglio degli investigatori. Si profilerebbe, in quel caso, il sospetto di un inquietante atto intimidatorio contro il quale la società civile vuole subito reagire.
Cna, con il presidente comunale Giuseppe Bellanza, si dice pronta a sostenere i giovani imprenditori titolari dell’esercizio affinchè possa riprendere al più presto possibile la normale attività commerciale.




Pachino. Rapina ai danni di una donna in un supermercato, arrestato 22enne

Avrebbe rapinato la cliente di un supermercato di via Mascagni mentre la donna sistemava la spesa appena effettuata nella sua auto. Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato Will Prince, nigeriano di 22 anni. L’uomo, nonostante il rigetto della richiesta di protezione internazionale da parte della Commissione territoriale, era comunque rimasto nel territorio irregolarmente. L’episodio si è verificato intorno alle 12, 30 di ieri. Gli agenti,allertati, sono intervenuti tempestivamente, tanto da riuscire a bloccare il giovane che, dopo le incombenze di rito è stato condotto in carcere.




Siracusa. Catturato a Solarino il latitante Urso: gestiva una rete criminale per il traffico di droga

Nella serata di ieri la Squadra Mobile di Siracusa ha dato esecuzione, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania  all’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di Gianfranco Urso, 46 anni,sfuggito alla cattura il 20 aprile scorso, quando furono emesse ordinanze di custodia cautelare per 15 persone, ritenute appartenenti ad un sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga. Dichiarato latitante, è stato individuato ieri in contrada Carrubbazza, nel territorio di Solarino, a bordo di una vettura di proprietà di Giuseppe Lombardi, arrestato per favoreggiamento.L’accusa per Urso è associazione a delinquere con l’aggravante dello stampo mafioso. Indagini che hanno fatto luce sul clan Bottaro- Attanasio e da cui è emersa l’organizzazione di un vero e proprio summit organizzato da Luigi Cavarra e Urso con i vertici dei principali gruppi criminali del territorio per definire alcune dinamiche legate alle modalità di spaccio. “Problematiche” a cui sarebbero legate anche alcune aggressioni ai danni di soggetti che non si attenevano alle regole stabilite dai vertici del clan. Secondo gli investigatori, una delle tre organizzazioni faceva riferimento proprio a Urso.




Pachino. Incendiano casa per costringere i proprietari a vendere: due arrestati

Agenti della Polizia di Stato, in servizio al commissariato di Pachino, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco, nei confronti di Massimo Vizzini, 44 anni, e Francesco Rizza, 26, entrambi residenti a Pachino, accusati di estorsione e danneggiamento tramite incendio e, solo Vizzini, anche di rapina.I due uomini, già noti alle forze di polizia sono stati individuati a seguito di un’attività di indagine che ha impegnato gli investigatori del commissariato di Pachino per alcuni mesi. In particolare nella tarda serata del 12 novembre, gli arrestati appiccavano il fuoco all’autovettura e all’abitazione di una donna di Pachino, compagna di un noto pregiudicato che, all’epoca dei fatti, era detenuto alla Casa circondariale di Cavadonna, per indurla a vendere la casa dell’uomo.Gli agenti, insospettiti dalla vicenda che, per certi versi appariva oscura, di concerto con il sostituto procuratore titolare dell’indagine Davide Lucignani, attivavano un servizio di intercettazione dei colloqui in carcere tra la vittima e il compagno detenuto i quali facevano spesso riferimento a Rizza e Vizzini quali autori degli atti ai loro danni. Da qui la decisone di intercettare anche i due i quali sono risultati coinvolti nelle rapine consumate il 4 febbraio ai danni di un supermercato e il 9 marzo in una tabaccheria.La vicenda, a questo punto, risulta collegata a quella che ha portato al fermo di indiziato di delitto di Massimo Vizzini e Stefano Zocco per la rapina di marzo.




Rosolini. Un Rolex come "ricompensa" per una testimonianza: arrestati dipendente comunale e gioielliere

Eseguiti a Rosolini 2 provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Siracusa. Destinatari della misura sono un dipendente comunale, Raimondo Gennaro (classe 1964) e un gioielliere, Salvatore Rizza (classe 1959). Il primo è stato condotto in carcere, il secondo ai domiciliari. L’accusa è di estorsione e tentata violenza privata, commessi tra settembre e ottobre 2016, in danno di un imprenditore del luogo.
I Carabinieri di Rosolini, in sinergia con il sostituto procuratore Margherita Brianese, hanno avviato una articolata attività info-investigativa che ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.
Tutto comincia nel settembre 2016 quando un imprenditore si è rivolto ai Carabinieri perché vittima di minacce dal contenuto estorsivo da parte dei due arrestati, i quali a più riprese gli avrebbero chiesto un orologio rolex di ingente valore.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, ad avanzare la richiesta sarebe stato Raimondo Gennaro come “risarcimento” per un evento letto come un “danno”, ossia di essere stato indicato come testimone per la difesa processuale di un imputato in un altro procedimento penale per estorsione ai danni della stessa vittima.
Nel pomeriggio del 18 ottobre scorso, l’imprenditore, insieme a Salvatore Rizza si è recato in una nota gioielleria di Ragusa, dove acquistava il Rolex da 5.500 euro. Orologio poi consegnato proprio a Rizza, cognato di Raimondo Gennaro.
L’acquisto veniva documentato dai militari di Rosolini con riprese video e con l’ausilio delle intercettazioni audio poste in essere dalla persona offesa dal reato, su input dei carabinieri.
Espletate le formalità di rito, Raimondo Gennaro è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Siracusa e Salvatore Rizza è stato ristretto ai domiciliari.




Avola. Percosse e minacce gravi alla nonna e alla zia: arrestato 20enne accusato di maltrattamenti in famiglia

Minacce gravi e percosse nei confronti della nonna e della zia, con cui convive. Per Samyr Lamloumi, 20 anni, avolese, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto ai domiciliari è scattato l’arresto.Le manette sono scattate ai suoi polsi a seguito dell’ennesimo episodio di violenza. Sono intervenuti gli agenti del commissariato di Avola. Il giovane dovrà rispondere di Maltrattamenti in famiglia, minacce gravi, percosse nei confronti delle due donne. Dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Cavadonna. Gli Agenti hanno, altresì, denunciato L.G. ( classe 1987), residente ad Avola, per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro e S.M. ( classe 1988), per i reati di diffamazione aggravata a mezzo di social network ai danni di altra persona.