Lentini. Ruba alimenti in un supermercato, poi si ferisce e tenta la fuga: denunciato

Ricettazione, resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale. Sono le accuse di cui dovrà rispondere un 26enne di Lentini, denunciato dagli agenti del locale commissariato. L’uomo è stato notato nei pressi di un supermercato di via Milazzo e, alla vista della polizia, ha tentato la fuga. Prontamente bloccato, dopo un breve inseguimento, l’uomo è stato trovato in possesso di svariati prodotti alimentari, tra cui confezioni di insaccati, salmone e formaggi di cui non ha saputo giustificare la provenienza. Gli alimenti sono stati sequestrati. Una volta all’interno degli uffici del commissariato, il 27enne ha tentato di fuggire e di procurarsi delle ferite. Assistito dal personale del 118, ha rifiutato le cure.




Noto. Eroina, cocaina e crack: sequestro di droga in un sottotetto

Una serie di perquisizioni, tra Noto, Pachino e Rosolini nelle abitazioni di soggetti ritenuti “da attenzionare”. La polizia ha controllato , tra gli altri luoghi sensibili, il sottotetto di una palazzina popolare, dove hanno rinvenuto una stanza adibita alla consumazione di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio sono state rinvenute e sequestrate due bottigliette in vetro di 200 ml con all’interno della sostanza liquida, diversi cucchiai in acciaio, una pipa artigianale, opportunamente modificata per fumare stupefacente (eroina, cocaina,crack). Nell’ambito di detti controlli, un uomo è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente per possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente.Il potenziamento dei controlli del territorio è stato predisposto nell’ambito del comitato per l’Ordine e la Sicurezza.




Solarino. Estorsione perpetrata a Napoli, due anni e otto mesi a un 43enne

Dovrà espiare due anni e 8 mesi di reclusione in carcere Salvatore Palumbo, 43 anni, di Napoli. L’uomo è stato raggiunto ieri dai carabinieri di Solarino in ottemperanza a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli. L’uomo è ritenuto responsabile di estorsione. Fatti che risalgono al 2008. Dopo le incombenze di rito, il 43nne è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Operatrice siracusana accoltellata a Iseo, sgomento e dolore: oggi l'interrogatorio del presunto assassino

E’ in programma per questa mattina l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Abderrhaim El Mouckhtari, il 54enne marocchino accusato di avere assassinato Nadia Pulvirenti, l’operatrice per la riabilitazione psichiatrica accoltellata nel Bresciano. Ieri, l’autopsia sul corpo della giovane siracusana assassinata a Cascina Clarabella, nei pressi di Iseo. Il presunto assassino ha dichiarato di non ricordare nulla. Nuovi dettagli dovrebbero, comunque, emergere proprio dall’interrogatorio di oggi. Il 54enne si trova rinchiuso nel carcere di Canton Mombello. La giovane, 25 anni, tornava spesso a Siracusa, dove con i familiari trascorreva le ferie estive. Da alcuni anni la famiglia di Nadia si era trasferita nel Nord Italia per ragioni di lavoro (i genitori sono impiegati alle Poste). Dopo gli studi all’Università di Verona, la giovane aveva iniziato il proprio percorso lavorativo. Era fidanzata da circa un anno. Cugini e zii sono già partiti da Siracusa per Brescia per partecipare ai funerali.Resta il dolore e lo sgomento per una morte assurda.




Augusta. Circa 150kg di pesce sequestrato al mercato del giovedì dalla Guardia Costiera

Gli uomini della Guardia Costiera di Augusta hanno sequestrato circa 150kg di prodotto ittico privo di documentazione che ne attestasse la provenienza ed in possesso di un uomo privo delle necessarie autorizzazioni richieste per poterlo commercializzare. I controlli sono scattati al tradizionale mercato del giovedì.
Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa pari a circa € 1.500 ed il pescato è stato sequestrato. I veterinari dell’Asp ne hanno giudicato una buona metà idonea al consumo umano e per questo è stata donata in beneficenza alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso di Augusta. Il resto è stato distrutto.
Controlli e sanzioni anche a Lentini. Un venditore ambulante, privo di autorizzazioni, si è visto sequestrare circa 5kg di pescato, privo di tracciabilità ed in evidente non ottimale stato di conservazione. Anche in questo caso multa da 1.500 euro.




Avola. Le immagini e gli abiti indossati "incastrano" i presunti autori di una rapina da 1.300 euro

Sarebbero loro i presunti autori della rapina consumata a settembre scorso ai danni di una tabaccheria. Due giovanissimi avolesi, Samyr Lamloumi di 20 anni, e Angelo Parisi di 21 sono
stati tratti in arresto dai Carabinieri di Noto in esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Gip di Siracusa.
Devono rispondere di rapina aggravata e detenzione e porto abusivo di armi. Sarebbero stati loro ad entrare in azione la sera del 27 settembre, facendo irruzione in una tabaccheria del centro storico di Avola. Erano le 20.00 quando due ragazzi vestiti di scuro e con il viso travisato da sciarpe e berretti di lana, poi identificati in Lamloumi e Parisi, brandendo un revolver di colore scuro, hanno intimato al titolare e ad un dipendente di consegnare l’incasso. Rubati anche alcuni pacchetti di sigarette nonché diversi gratta e vinci. I due si sono poi dati alla fuga con un bottino di circa 3.500 euro. A poca distanza un terzo complice, che ha svolto la tradizionale funzione di palo, ha caricato in macchina i due giovani consentendo loro di allontanarsi rapidamente dal luogo della rapina.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze delle vittime hanno messo gli investigatori sulle tracce dei due avolesi, riconosciuti fin da subito dagli operanti come gli autori materiali del fatto reato.
Gli elementi di prova raccolti dai carabinieri vengono definiti “inconfutabili”. Nel corso del sopralluogo successivo alla rapina, i militari hanno rinvenuto un giubbotto di colore scuro indossato da uno dei rapinatori che è stato riconosciuto come il capo di abbigliamento che Samyr Lamloumi indossava poche ore prima del colpo. Nel corso delle perquisizioni domiciliari eseguite nell’immediatezza dei fatti e finalizzate a rintracciare gli autori del reato, che sentendo il fiato sul collo dei militari da subito si erano resi irreperibili, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato le scarpe che Parisi indossava durante la rapina. Le successive indagini hanno anche permesso di rinvenire, nel cortile di una scuola poco distante dal luogo della rapina, tutti i rimanenti indumenti che i malfattori avevano indossato. I due sono ai domiciliari.




Carlentini. Un laboratorio artigianale per munizioni scoperto in una casa rurale

I Carabinieri della stazione di Carlentini hanno rinvenuto, all’interno di una abitazione rurale abbandonata un laboratorio artigianale per il confezionamento di munizioni. Nello specifico: 800 grammi di polvere da sparo, 124 ogive calibro 9×21 dal peso complessivo di 800 grammi, 100 innesti per proiettili e 100 bossoli vario calibro.
Il materiale, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro per l’espletamento dei successivi accertamenti tecnici.




Siracusa. Esponente del clan Cappello-Bonaccorsi si costituisce a Cavadonna: era ricercato

Si è costituito in carcere Balahassen Hanchi, 43 anni, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Penelope”, che ha condotto all’individuazione di un gruppo ritenuto responsabile, a vario titolo, di reati con associazione di stampo mafioso organici al clan Cappello-Bonaccorsi. L’uomo era sfuggito alla cattura ed era quindi ricercato dallo scorso mese, L’ordinanza a suo carico era stata emessa dal Gip del Tribunale di Catania, come nel caso delle altre 30 persone coinvolte. L’associazione, armata, è ritenuta dedica allo spaccio di stupefacente, estorsione, “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone” e intestazione fittizia di beni.




Priolo. Scippatore seriale terrore degli anziani, arrestato un catanese

È ritenuto un secondo componente della gang che in forma più o meno organizzata terrorizzava con scippi gli anziani di Villasmundo, Augusta, Carlentini e Priolo. Proprio i carabinieri di Priolo hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Angelo Sortino, 45 anni, catanese, nullafacente, pregiudicato, accusato di furto con strappo aggravato in concorso.
Il provvedimento arriva al termine di una complessa ed articolata attività investigativa coordinata dal pubblico ministero Margherita Brianese. Le indagini, avviate per contrastare una sequenza di episodi di furto con strappo avvenuti sempre con modalità similari nei territori di diversi Comuni della provincia e che avevano terrorizzato numerosi anziani vittime degli scippatori seriali, già a maggio scorso avevano consentito di sottoporre a fermo un altro soggetto catanese, Carlo Milici. Suo complice sarebbe stato proprio Sortino.
L’attività d’indagine era iniziata a seguito di due furti con strappo avvenuti a Priolo ai danni di due donne che, come nel più tipico dei casi, venivano avvicinate da due ragazzi a bordo di uno scooter con la scusa di una richiesta di informazioni, per poi subire lo strappo della catenina d’oro che portavano al collo.
Grazie all’analisi del modus operandi dei due soggetti, dallo studio di altri casi similari avvenuti in altri comuni e dalle testimonianze rese dalle vittime, i Carabinieri sono riusciti ad identificare i due scippatori seriali: in un primo momento il Milici che, passeggero del ciclomotore, aveva il ruolo di strappare gli oggetti di valore alle vittime, ed in un secondo momento colui che materialmente conduceva lo scooter usato per gli scippi, ossia Sortino.
Quest’ultimo è stato associato presso la casa circondariale di Piazza Lanza, mentre il Milici sottoposto a fermo a maggio 2016, ha poi patteggiato la pena.




Siracusa. Espulso un extracomunitario, era stato condannato per porto d'armi e droga

Ordine di espulsione per un extracomunitario scarcerato dopo aver scontato una pena carceraria.
L’uomo venne condannato ad undici anni, nove mesi e un giorno di reclusione per i reati in materia di sostanze stupefacenti, di porto abusivo di armi e resistenza a Pubblico Ufficiale. Adesso l’esecuzione del provvedimento emesso dal Questore di Siracusa.