Siracusa. Cavadonna: detenuto aggredisce agente di Polizia Penitenziaria

Ancora un’aggressione all’interno del carcere di Siracusa. Un detenuto si è scagliato contro uno degli agenti di polizia penitenziaria al termine del colloquio con uno dei familiari. A denunciare l’accaduto è il sindacato Sappe.
Lillo Navarra, segretario per la Sicilia del sindacato autonomo, racconta l’accaduto. “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che hanno contenuto le violente intemperanze del detenuto pur rimanendo ferito uno di essi. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Siracusa a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”. Il poliziotto ferito è stato accompagnato in Ospedale, insieme al Funzionario di Polizia Comandante di Reparto che ha accusato un malore.
Pugni e schiaffi contro l’agente, spiega Corrado Della Luna, segretario provinciale della Uil Funzione Pubblica. “Anche oggi grazie all’intervento tempestivo dei poliziotti penitenziari si è evitato il peggio. Ricordiamo che la casa circondariale di Siracusa lavora sotto organico da parecchio tempo, situazione aggravatasi in questi giorni con l’apertura del nuovo padiglione che conterrà più di 200 detenuti. Assistiamo all’ennesima aggressione perpetrata ai danni della Polizia Penitenziaria di Siracusa che spesso sopperisce con il proprio impegno e il proprio sacrificio a falle e carenze di sistema. Bisogna avere più attenzione alle criticità che viviamo quotidianamente dentro l’istituto penitenziario di Siracusa”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Siracusa” e giudica la condotta del detenuto che ha aggredito l’agente “irresponsabile e gravissima. Questa è l’ennesima aggressione che si registra in un carcere della Sicilia e questo dovrebbe seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari”.




Siracusa. Mafia ed estorsione, operazione Borgata: nove ordinanze di custodia cautelare

E’ stata ribattezza operazione “Borgata”. Nelle prime ore del mattino, agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Catania.
I nove sarebbero, a vario titolo, ritenuti componenti dell’associazione mafiosa denominata “Borgata”. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato all’estorsione. Gli arrestati sono Danilo Greco, 30 anni, Vincenzo Scalzo, 31 anni, Massimo Schiavone, 42 anni, Massimiliano Fazio, 32 anni, Salvatore Tartaglia, 29 anni, Massimo Guarino, 31 anni e Sebastiano Barbiera, 50 anni, Attilio Scattamagna. Domiciliari per Rita Attardo, 50enne. L’attività investigativa ha disvelato l’evoluzione del gruppo della “Borgata”, che nel corso degli anni si era affrancato dal clan mafioso Bottaro-Attanasio, iniziando ad operare in autonomia nel quartiere. Finalità del sodalizio: l’imposizione del “pizzo” ai commercianti della zona e il reinvestimento dei proventi illeciti nel traffico degli stupefacenti o in attività lecite. A gestire le attività sarebbe stato prevalentemente Scalzo e, in un secondo momento, da Schiavone. Il ruolo di Rita Attardo sarebbe stato diverso. A lei sarebbe spettato recapitare agli affiliati in stato di libertà scritte e verbali dei propri figli detenuti. Barbera avrebbe prima preso parte e poi diretto e organizzato il clan Bottaro-Attanasio. Nel corso delle indagini sono emersi diversi episodi estorsivi, molti dei quali non denunciati dalle vittime, e contestati a Scalzo, Fazio, Greco e Tartaglia. Fondamentale il ruolo di Giuseppe Curcio, leader storico, in carcere, ma comunque in grado di decidere e di indicare Greco e Scalzo come reggenti. Gli investigatori hanno rinvenuto, nel corso dell’attività investigativa, anche dei “pizzini”, che dal carcere arrivavano ai reggenti. Per quanto riguarda le richieste di pizzo, si trattava di piccole somme mensili, che non superavano i 300 euro, secondo la logica del “pagare meno, pagare tutti”. Curcio, ad un certo punto del suo percorso è diventato collaboratore di giustizia, fornendo, dunque, riscontri a indagini già in corso (riscontri anche dai collaboratori di giustizia Carmela Sciuto e Luca Sipala). A quel punto la reggenza passa a Giuseppe Guarino, che segue, comunque, la stessa metodologia operativa, con direttive dal carcere e messaggi, tramite familiari. Ecco il ruolo chiave della madre, Rita Attardo. Gli inquirenti hanno anche rinvenuto delle armi. Indagini concentrate in particolar modo sul biennio 2009-2010. In un “pizzino”, anche l’indicazione dei negozi da taglieggiare.




Cassibile. Furto record di agrumi sventato, recuperate due tonnellate

I Carabinieri di Floridia hanno arrestato tre persone per furto aggravato.
Avendo notato strani movimenti nei pressi dell’azienda agricola nella campagna al limite del territorio tra Floridia, Siracusa e Cassibile, vista l’ora tarda e insospettiti da uno strano movimento di persone, hanno proceduto ad un controllo sorprendendo i tre intenti a caricare sacchi e ceste piene di limoni.
Nel camion rinvenute due tonnellate di agrumi. Il floridiano Sebastiano Cantone, il siracusano Mario Giuffrida, e il rosolinese Angelo Scimitti sono stati subito fermati e dichiarati in arresto, mentre la refurtiva è stata restituita al responsabile dell’azienda che ha ringraziato gli operanti per l’importante recupero che, se fosse stato trafugato, avrebbe provocato ingenti danni economici all’azienda stessa.
A segnalare che qualcosa di strano stesse accadendo è stato il titolare della Giaguro Service, ditta di vigilanza privata. Subito avvisati i carabinieri. E anche davanti ai militari i tre hanno proferito minacce, anche di morte, all’indirizzo dell’uomo reo di aver collaborato a sventare il loro piano criminale.
I tre arrestati, dopo le incombenze di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, così come disposto dall’AG di Siracusa.




Siracusa. Tenta di far fuggire una donna da un centro di accoglienza in taxi: arrestato

Avrebbe tentato di far fuggire a bordo di un taxi una donna da un centro di accoglienza del capoluogo. Con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato Mathew Eno, 26 anni, nigeriano. Secondo quanto appurato il giovane avrebbe raggiunto a bordo di un taxi l’area adiacente ad un centro di accoglienza, per essere poi raggiunto da una donna, che avrebbe preso posto sul veicolo con l’intento di fuggire per lasciare l’Italia.




Priolo. Delitto di via Tasso, fermato un uomo: si cercano i complici

C’è un fermo per l’omicidio di Alessio Boscarino, avvenuto a Priolo nella notte tra sabato e domenica scorsi. Il giovane è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco nei pressi dei giardini di via Tasso. Le indagini della Mobile hanno condotto al fermo in qualità di indiziato di delitto del 28enne di Priolo, Davide Greco.
Sarebbero state ricostruite le fasi del delitto e la sua dinamica, compreso il probabile movente. Si stanno, inoltre, cercando altri due uomini, probabili complici del presunto omicida.
La vittima, Alessio Boscarino, dopo avere trascorso la serata in compagnia di amici era uscito a piedi e giunto nei pressi dell’area attrezzata a verde pubblico di via Tasso era stato raggiunto da colpi di arma da fuoco e finito al termine di un inseguimento.




Siracusa. Tentata rapina in via Damone con pistola giocattolo: arrestati in due, vittima sotto shock

Tentata rapina aggravata ieri pomeriggio, intorno alle 18,30, in via Damone, poco distante dal centrale viale Tisia. Mentre un giovane passeggiava, per dedicarsi allo shopping natalizio, è stato avvicinato da due persone. Un uomo, con fare gentile, gli ha chiesto 50 centesimi. Al diniego del 26enne, lo ha preso sotto braccio, mostrandogli il calcio di una pistola (poi risultata giocattolo) che portava all’altezza della cintura. A quel punto, una frase fin troppo chiara: “Se ti faccio vedere questa me li dai tutti i suoi soldi?”. Terrorizzato, il giovane ha iniziato a fuggire. La scena è stata notata da un passante, che ha allertato il 113. In pochi minuti una Volante ha raggiunto il posto, individuando i due presunti malviventi e raggiungendoli nella vicina via Polibio. E’ lì che sono stati bloccati Carlo Corso e Franco Pattarino, entrambi già noti alla giustizia. I due presunti rapinatori sono stati condotti nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Il gip convalida il fermo del presunto autore del delitto Panarello

Il gip del Tribunale di Siracusa ha convalidato il fermo di Jonathan Parcella, ritenuto il presunto assassino di Aldo Panarello. Il delitto è avvenuto il primo dicembre scorso nel centro di Lentini.
L’autorità giudiziaria ha condiviso pienamente le risultanze dell’attività d’indagine svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri e dalla Compagnia di Augusta che nel giro di 24 ore dall’omicidio avevano rintracciato il Parcella in un centro commerciale catanese, assicurandolo alla giustizia.
Gli elementi raccolti nel corso delle indagini sono stati quindi valutati dal gip concordanti ed esaustivi per riscontrare la presunta responsabilità di Parcella quale autore del grave delitto.




Rosolini. Ennesima notte di fuoco: distrutte dalle fiamme due auto di un pensionato

Ancora una notte di fuoco a Rosolini. La scorsa notte due auto, una Passat e una Lancia Y, entrambe di proprietà di un pensionato, sono state distrutte dalle fiamme. L’allarme è scattato intorno alle 2,45. I veicoli erano parcheggiati in via Goito. Sul posto, i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento. Danni anche alle abitazioni vicine. La preoccupazione cresce da parte dei cittadini, che chiedono interventi urgenti per riportare la serenità nel comune della zona sud della provincia. Nei giorni scorsi, sempre a Rosolini, un esponente politico è stato vittima di un gesto intimidatorio, con una testa mozzata di agnello lasciata sul parabrezza della sua auto. Altri incendi di auto si sono susseguiti nei giorni scorsi. Sarebbero stati diversi anche gli atti vandalici. Nei giorni scorsi, inoltre, un commerciante ha subito un’aggressione.




Pachino. Si infila dentro casa di un'anziana e si spaccia per il nipote ma voleva solo soldi

E’ stato arrestato nel fine settimana a Pachino Giuseppe Dipasquale, 36 anni. E’ stato sorpreso in flagranza dei reati di rapina e tentato furto aggravato.
Spacciandosi per il nipote della vittima, e approfittando del fatto che l’anziana era sola in casa, era riuscito ad entrare all’interno dell’abitazione della donna a cui immediatamente chiedeva del denaro contante.
Al rifiuto della vittima, l’avrebbe aggredita fisicamente facendola cadere sul paviemnto. Spaventata, l’anziana ha consegnato al malvivente il denaro che aveva in casa: 120 euro. Ma nel frattempo il marito della vittima è rientrato in casa, mettendo in fuga Dipasquale. Chiamati i carabinieri, si sono subito messi sulle tracce del 36enne che nel frattempo, dopo essere stato inseguito da un commerciante del posto che aveva intuito quanto poco prima accaduto, si era dileguato facendo perdere le proprie tracce.
I carabinieri lo hanno comunque rintracciato mentre stava tentando di rubare una motoape per darsi alla fuga. Il denaro, rinvenuto nella tasca dei pantaloni, è stato restituito all’anziana che, fortunatamente, se la caverà con tanto spavento e pochi giorni di prognosi per le contusioni riportate.
Giuseppe Dipasquale è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Priolo. Omicidio ai giardinetti di via Tasso: 24enne freddato con almeno tre colpi di arma da fuoco

E’ stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, almeno tre. Così è stato ucciso nel cuore della scorsa notte Alessio Boscarino, 24 anni, noto alle forze dell’ordine per reati inerenti la droga e il furto. Il corpo senza vita del giovane è stato rinvenuto nell’area dei giardinetti di via Tasso venti minuti prima dell’una. Sul posto, gli uomini del commissariato di Priolo insieme alle Volanti e alla Squadra Mobile a cui sono affidate le indagini. Pochi i dettagli che trapelano al momento. Non è escluso che l’omicidio possa essere maturato nell’ambito di dissidi legati a piccole attività criminali. Le piste seguite sarebbero, comunque, diverse.