Volontari in azione per ripulire un tratto del litorale di Priolo

Volontari in azione questa mattina per ripulire un tratto del litorale di Marina di Priolo. Si tratta di una iniziativa promossa da Isab nell’ambito del progetto “Programma RigenerAzione – ISAB per il territorio”. Rimosse ingenti quantità di rifiuti abbandonati.
L’intervento, realizzato in sinergia con il Comune di Priolo Gargallo e la società Igm (responsabile del corretto smaltimento dei rifiuti raccolti), ha visto la partecipazione attiva anche della LIPU – Riserva Saline di Priolo e del gruppo Scout di Priolo, a conferma di un forte spirito di collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini.
Numerosi i volontari coinvolti tra dipendenti Isab e delle realtà partner, uniti dal comune obiettivo. L’iniziativa rappresenta un esempio di responsabilità ambientale e impegno civico, in linea con i valori promossi dal Programma RigenerAzione che mira a instaurare un rapporto positivo e duraturo tra l’azienda e il territorio.




Avola,territorio al setaccio:in campo anche il Reparto Prevenzione Crimine

Non si abbassa l’attenzione delle forze dell’ordine su Avola, dopo i recenti episodi di violenza che, nelle scorse settimane, hanno determinato la necessità di una maggiore presenza sul territorio e di una maggiore percezione di sicurezza da assicurare ai cittadini. Gli agenti del locale commissariato, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno effettuato e condurranno nel fine settimana, un capillare servizio di controllo del territorio, “azione di contrasto all’illegalità diffusa nel territorio avolese”. Nella sola giornata di ieri i poliziotti hanno identificato 121 persone e controllato 73 veicoli, con particolare attenzione alle violazioni del Codice della Strada, a partire dall’utilizzo  del casco alla guida di ciclomotori e motocicli. Sono state 12 le sanzioni per questo motivo, cinque i veicoli sequestrati. Nel complesso, invece, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 6.500 euro .




Droga, tre condannati ad Avola: gestivano lo spaccio con il sistema “Drive in”

Pena definitiva nei confronti di due uomini e una donna, tutti avolesi, per spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del locale commissariato hanno eseguito le tre ordinanze di carcerazione, legate all’indagine di polizia giudiziaria condotta nel 2021 e che permise di azzerare una  fiorente attività di spaccio di droga perpetrata in un quartiere del centro di Avola. L’operazione “Coca Drive In “, che sgominò un traffico di droga proveniente dalla piazza di Catania e smerciata ad Avola, all’epoca dei fatti consentì l’emissione di otto misure cautelari e la denuncia di altre quattro persone con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e, in alcuni casi, di estorsione aggravata. Gli spacciatori, sostando nella pubblica via, aspettavano gli assuntori i quali, passando con le proprie autovetture, ritiravano la droga senza scendere dall’auto. In alcuni casi agli assuntori veniva fatto credito e coloro i quali non pagavano venivano fatti oggetto di violenze fisiche e minacce. I tre soggetti condannati, secondo quanto appurato, ricoprivano ruoli di vertice in seno all’organizzazione criminale.

Foto: repertorio, “Operazione Coca Drive in”




Omicidio di Avola, convalidati i due fermi: padre e figlio confermano l’aggressione

Convalidati i fermi per i due presunti autori dell’omicidio di Paolo Zuppardo, il 48enne vittima di un agguato martedì sera ad Avola. I due, padre e figlio, di 57 e 26 anni, accusati di omicidio e porto e detenzione di arma clandestina, hanno confermato l’aggressione, ma non l’esplosione di colpi con la pistola sequestrata dalla polizia e che uno dei due indagati avrebbe usato contro Zuppardo, ma utilizzandone il calcio come corpo contundente.
Dopo il tragico episodio di via Marco Polo, la Squadra Mobile e gli uomini del Commissariato avevano avviato celeri indagini che, in poco tempo, avevano consentito agli inquirenti di risalire all’identità dei due uomini, che spontaneamente si sono presentati in commissariato, confessando subito di avere percosso violentemente la vittima.
Alla base, ci sarebbero stati dissidi personali, iniziati un paio di mesi fa e degenerati nell’episodio di violenza che è costato la vita al 48enne. Il 57enne ed il 26enne sono stati condotti nuovamente presso la Casa Circondariale di Cavadonna.




Di nuovo fumo dalla chiesa di San Paolo a Solarino, Vigili del Fuoco in azione

Ancora una volta, Vigili del Fuoco a Solarino per della fumosità che si sarebbe sviluppata nel sottotetto della chiesa di San Paolo. Venerdì sera l’intervento per spegnere l’incendio che aveva causato anche un parziale cedimento della volta, lungo la navata centrale. Oggi questo nuovo episodio, a sorpresa, nonostante i controlli dei giorni scorsi.
La chiesa di San Paolo è chiusa da quell’episodio ed in settimana è in programma una conferenza dei servizi per accelerare la messa in sicurezza e la parziale riapertura. Questo episodio, però, rischia di far slittare ulteriormente i tempi.
Ad accorgersi del fumo che usciva da una finestrella su via Roma è stato un passante. Subito avvisato il parroco, don Luca Saraceno che, a sua volta, ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati in pochi istanti i mezzi dei Vigili del Fuoco. Potrebbe ancora trattarsi di quella subdola brace senza segnali (fumo e odori) sviluppatasi probabilmente in seguito ad un fulmine che mercoledì scorso avrebbe colpito il tetto della chiesa.
La zona interessata dal nuovo fenomeno è diversa da quella su cui si sono concentrati le attenzioni dei soccorritori in precedenza.




Incendio nella chiesa di San Paolo a Solarino: ipotesi riapertura parziale

La Chiesa di San Paolo, a Solarino, resta chiusa, in attesa delle decisioni che potrebbero essere assunte a seguito di una conferenza dei servizi prevista per i prossimi giorni, con la partecipazione della Curia.
Dopo l’incendio di venerdì sera, l’operazione più importante, nell’immediato, sarà certamente la messa in sicurezza dell’area. L’ipotesi è quella di utilizzare nell’immediato una parte della chiesa (escludendo la navata centrale). Successivamente occorrerà, invece, parlare di ricostruzione.
Il primo passo verso la riapertura non può in effetti che essere la messa in sicurezza della navata centrale, dove una trave del tetto sarebbe caduta sul sottotetto, causando anche la pericolosa inclinazione del grande lampadario. Oltre a danneggiare uno dei riquadri del ciclo pittorico che decora il soffitto.
Secondo una tra le ipotesi più accreditate, l’incendio della scorsa settimana sarebbe dipeso da un fulmine che nei giorni precedenti aveva colpito l’immobile. Si sarebbe poi originata una sorta di brace invisibile nel sottotetto, fino a quando il fumo sprigionato non è stato notato all’esterno. A quel punto sono stati allertati i vigili del fuoco, che con il loro intervento, salendo direttamente sul soffitto, ha scongiurato conseguenze peggiori. La marcia della brace, forse favorita dall’incannucciato della volta su cui era poi stato steso uno strato di calce, aveva, tuttavia, forse già indebolito alcuni elementi. Poco prima dell’incendio era stato celebrato un matrimonio e in serata sarebbero tornati i ragazzi del gruppo scout per alcune attività.

Foto di #AntonioStellaFotografia




Piccolo miracolo a Solarino, incendio e cedimento appena prima dell’arrivo degli scout

La chiesa di San Paolo, a Solarino, questa mattina è chiusa. Ci vorrà forse qualche giorno per capire esattamente il da farsi. Intanto, nella giornata odierna, è previsto un tavolo tecnico tra Vigili del Fuoco, sindaco e il parroco don Luca Saraceno. Insieme, dovranno iniziare a valutare il da farsi, sulla scorta delle indicazioni del funzionario dei Vigili del Fuoco che si è occupato del sopralluogo al termine delle operazioni di spegnimento del rogo.
Il primo passo verso la riapertura non può che essere la messa in sicurezza della navata centrale, dove una trave del tetto sarebbe caduta sul sottotetto, causando anche la pericolosa inclinazione del grande lampadario. Oltre a danneggiare uno dei riquadri del ciclo pittorico che decora il soffitto.
La buona sorte ha voluto che ieri sera, nel momento in cui è avvenuto il cedimento, la chiesa fosse vuote. Da lì a breve, sarebbero arrivati i ragazzi del grest per iniziare a preparare la chiesa per la festa del Corpus Domini. E nel pomeriggio era stato anche celebrato un matrimonio con oltre cento persone in chiesa.
“Fortunatamente nessuno si è fatto male”, commenta il giorno dopo il parroco, don Luca Saraceno. “Lo scorso mercoledì – racconta – due fulmini si sono abbattuti su Solarino. Uno ha probabilmente centrato il soffitto della chiesa, causando qualche problema all’impianto audio che però abbiamo subito riparato. Nulla faceva pensare ad un problema più grande. Non c’era fumo, non c’erano fiamme, nessun odore sospetto. Era impossibile pensare ad un principio di incendio”.
Ed in effetti, secondo alcune versioni, da quell’evento si sarebbe originata una sorta di brace nel sottotetto, invisibile se non quando – ieri sera – il fumo è stato notato all’esterno e quindi sono stati allertati i Vigili del Fuoco. Il loro intervento, direttamente salendo sul soffitto, ha evitato guai peggiori. Ma la marcia della brace, forse favorita dal tradizionale incannucciato della volta su cui poi era stato steso uno strato di calce, aveva già indebolito alcuni elementi.


“Seguiremo le indicazioni delle autorità sul da farsi. Per ora la chiesa è chiusa. La prudenza in questi casi non è mai troppa. Ma voglio intanto ringraziare l’arcivescovo Lomanto ed il vicario monsignor Amenta per la vicinanza subito manifestata, anche venendo ieri sera stessa qui in chiesa a Solarino”.




Fiamme nella chiesa di San Paolo a Solarino, danneggiato ciclo pittorico. Le foto

Un incendio si è sviluppato in serata nella chiesa di San Paolo a Solarino. Fiamme sul tetto, costituito da incannucciato e travatura in legno. Vigile del Fuoco a lavoro per limitare i danni, ancora da quantificare.
Secondo le prime informazioni, le fiamme avrebbero danneggiato il tetto di canne e gesso, in corrispondenza del ciclo pittorico che decora il soffitto della chiesa. Evidenti i danni sul riquadro dedicato a San Paolo in catene, prima del transetto e verso il presbiterio. Da verificare anche le condizioni della travatura.

Per favorire l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato anche necessario chiudere al transito il prospiciente tratto stradale.
Non sono ancora state chiarite le cause all’origine dell’incendio. Forse un corto circuito nel lampadario centrale.




Omicidio di Avola, fermati padre e figlio: alla base dissapori personali

Fermati i due presunti responsabili dell’omicidio di Paolo Zuppardo, il 48enne vittima di un agguato ieri ad Avola.Si tratta di due uomini, padre e figlio, di 57 e 26 anni, accusati di omicidio e porto e detenzione di arma clandestina. Dopo la segnalazione, ieri sera, di un inseguimento tra autovetture con presunta esplosione di colpi d’arma da fuoco in via Marco Polo ad Avola,gli agenti della Squadra Mobile e e del Commissariato hanno avviato le indagini del caso, ricostruendo l’accaduto e risalendo all’identità dei due, che spontaneamente si sono presentati in commissariato, confessando di aver percosso violentemente la vittima.
A quel punto, avvisato il PM di turno, i due uomini sono stati sottoposti in Questura ad interrogatorio.
Da una prima ricostruzione dei fatti, che dovrà trovare riscontro nella fase processuale nel contraddittorio tra le parti quando si formeranno le prove, è emerso che la controversia sfociata in violenza traeva origine da alcuni dissidi legati a litigi per motivi personali iniziati circa due mesi fa. I due indagati, incontrata in paese la vittima, hanno ingaggiato un inseguimento a bordo auto per le vie cittadine, fino a speronare la sua auto. Successivamente sarebbe nata una violenta colluttazione nel corso della quale uno dei due indagati avrebbe colpito la vittima al capo anche servendosi del calcio di una pistola risultata essere illegalmente detenuta e successivamente recuperata e sequestrata dai poliziotti.
Dopo le incombenze di rito i due uomini sono stati condotti nel carcere di Cavadonna.




Controllo del territorio ad Augusta: lente d’ingrandimento anche sui locali pubblici

Controlli a tappeto nelle scorse ore lungo le strade di Augusta.
Gli agenti del locale commissariato, insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno messo a punto un articolato servizio con numerosi posti di controlli in centro e nelle zone periferiche. Identificate 121 persone e controllati 73 veicoli.
Elevate 7 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada.
Molte delle persone controllate sono state identificate nei pressi di locali pubblici.
Nel corso del servizio sono stati, inoltre,sottoposti a controllo alcun esercizi commerciali ed uno di questi, adibito alla somministrazione di alimenti e bevande, è stato sanzionato per violazioni amministrative, per un ammontare di 1500 euro.