Sorpreso dai Carabinieri mentre cedeva un involucro di sostanza stupefacente a un altro soggetto a bordo di un’autovettura. Giuseppe Lauretta, siracusano di 37 anni, pregiudicato per reati specifici, nel corso della notte, è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Mentre l’uomo a bordo dell’autovettura, una volta allontanato e bloccato, è stato trovato in possesso di una dose di marjuana del peso complessivo di 1 grammo, quindi è stato segnalato alla prefettura quale consumatore di sostanze stupefacenti. La pattuglia dell’Arma a quel punto è tornata sul posto dov’era avvenuta la cessione bloccando Lauretta che è stato trovato in possesso di 30 euro quale provento dell’attività di spaccio. Il tutto è stato posto sotto sequestro penale. Lauretta, una volta condotto in caserma per espletare le formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nella propria abitazione in attesa di giudizio.

Sequestrata dalla Guardia di Finanza un’area di circa 3.600 metri quadri nel centro storico di Noto. Le Fiamme Gialle hanno eseguito una articolata attività di indagine, coordinata dal procuratore capo dalla procura della Repubblica, Francesco Paolo Giordano e diretta dal sostituto procuratore Marco Di Mauro, che ha permesso di constatare la presenza di un cantiere completamente abusivo. I lavori in corso, sprovvisti delle necessarie autorizzazioni, consistevano in scavi, sbancamenti di terreno ed edificazione di muri di contenimento per la realizzazione di un vasto parcheggio nei pressi della villa c. Le aree interessate, risultate attualmente nella disponibilità di una società, sono in parte di proprietà di un privato e in parte del Comune di Noto in forza di un contratto di affitto e di un comodato d’uso gratuito. Gli ulteriori accertamenti hanno evidenziato che l’area oggetto di sequestro ricade nella zona A, centro storico sottoposto a particolari vincoli dove non è possibile effettuare alcun tipo di lavoro previo parere della Soprintendenza ai beni Culturali e ambientali. Il rappresentante legale della società è stato segnalato alla competente Procura della Repubblica di Siracusa per abuso edilizio e per aver effettuato opere in assenza delle prescritte autorizzazioni dei Beni Culturali.

Da diversi giorni l’erogazione idrica non è più costante. Sono giornate complicate in particolare per i residenti di Avola Antica. Decine di segnalazioni, tutte dello stesso tenore. Da diversi giorni l’erogazione idrica non è costante. Ora rubinetti a secco, ora pressione ridotta al minimo. Unica costante, il disservizio. E monta la rabbia.
All’origine del problema ci sarebbero una serie di guasti nelle condutture idriche collegate alla sorgente San Marco, peraltro “condivisa” con Noto. “I lavori di riparazione sono in corso”, rassicura il sindaco di Avola, Luca Cannata. Lo stato delle tubature non aiuta. “Finiamo una riparazione e si rompe un altro tratto”. Così da un paio di mesi. Abbastanza per la frustrazione dei residenti. “In settimana la situazione tornerà alla normalità”, la previsione del primo cittadino.

“Probabile scarico fognario nel vallone Monachella”. Il Psi chiede la verifica di eventuali irregolarità. Per questo i socialisti hanno presentato un esposto. “Il ponte dell’ex strada statale 114- spiega Christian Bosco- versa in condizioni pessime. Dal pilastro sembra si siano distaccati pezzi di cemento, con un vero e proprio foro nella parte sottostante”. Ci sarebbero, però, ulteriori motivi di preoccupazione per il Psi. “Alcune tubature -prosegue il responsabile regionale della commissione Ambiente del partito- perdono liquidi dall’odore tipico della fogna”. Al commissariato di Priolo è stato consegnato anche un “dossier” fotografico.

Oltre diecimila euro di “bottino” per un colpo in gioielleria in via Termini, a Lentini. Due malviventi, armati di pistola, sono entrati in azione mentre all’interno del negozio c’era anche un rappresentante con il suo campionario. Dalla proprietaria si sono fatti consegnare delle collane in oro e delle fedine, per un valore di 10.000 euro circa. Al rappresentante è stato sottratto un orologio Rolex con bracciale in oro, un campionario di una nota marca di bigiotteria e il proprio cellulare. Sul caso indaga la polizia. La rapina è stata consumata ieri sera.
(foto: archivio)

Rubano un’auto nel centro di Sortino, ma vengono scoperti dal proprietario, che chiama i carabinieri. Non è andata bene a due catanesi “in trasferta” nel comune montano. Una volta compreso di essere stati scoperti,sentendosi braccati, i due, a bordo dell’utilitaria, una Fiat Uno, hanno tentato la fuga. Un rocambolesco inseguimento per le strade dei monti iblei che si è concluso con l’arresto di Graziano Crisafulli, 24 anni e Omar Nassibi, 18 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. L’episodio si è verificato nelle prime ore del mattino. Ad allertare il proprietario, i rumori provenienti dalla strada, proprio dalla zona in cui aveva parcheggiato la sua auto. Quando i carabinieri hanno intercettato la Fiat Uno, i presunti ladri si trovavano già sulla provinciale per Ferla. Durante la fuga, i conducente dell’auto rubata ha perso il controllo del mezzo, finendo fuori carreggiata e contro un muretto di cinta. L’accusa è di furto aggravato continuato in concorso. Questa mattina è stato celebrato a carico dei due il rito direttissimo al Tribunale di Siracusa. I carabinieri proseguono le indagini, per verificare l’eventuale presenza di altri complici o se l’auto potesse servire per perpetrare furti con”spaccata” ai danni di esercizi commerciali della zona montana.