Canicattini. Risultati delle analisi: acqua più che potabile. Ora l'amministrazione studia la "Casa dell'acqua"

L’acqua che arriva nelle case dei canicattinesi è potabile. Lo stabiliscono le analisi effettuate nei giorni scorsi nel comune del siracusano come richiesto dal sindaco, Paolo Amenta. Prelievi effettuati nei luoghi pubblici e, a campione, anche in alcune abitazioni private .
Si tratta di controlli preventivi in previsione dell’installazione nel centro abitato della “Casa dell’Acqua”, una struttura dalla quale i cittadini, muniti di apposita card, potranno prelevare acqua rigorosamente pubblica e potabile, controllata e analizzata.
Canicattini Bagni ha sempre valorizzato la cultura delle “fontane pubbliche”, alcune delle quali si trovano ancora agli angoli di alcune strade. E’ stata ad esempio interamente ricostruita dall’Amministrazione comunale l’antica “funtana re canali”, in via Canale, in stile liberty (foto). Si tratta di una elegante fontana in pietra bianca provvista di una vasca semicircolare dentro la quale sorge una spessa colonna corredata di quattro mascheroni grotteschi da cui fuoriesce l’acqua.




Vendicari. Il materassino li porta al largo, soccorsi in due dalla Guardia Costiera

Piccola disavventura a lieto fine per due bagnanti in difficoltà a largo delle coste di Vendicari.  Trascinati dalle correnti, non riuscivano a riguadagnare la riva con il loro materassino. Anzi, la spiaggia era sempre più distante. I due sono stati soccorsi dalla Capitaneria di Porto di Siracusa che ha inviato sul posto un gommone da Portopalo e un mezzo privato di un vicino circolo. Sono stati accompagnati a terra, in buono stato di salute.




Noto. Emigrati col vizio della violenza: arrestati in tre in spiaggia per aggressione ad un ambulante

Come tanti emigrati erano soliti tornare per le vacanze nella loro regione d’origine. Avevano scelto le spiagge di Noto,  in contrada San Lorenzo. Ma qui sono finiti protagonisti di una brutta storia. I tre, di età compresa tra 58 e 23 anni,  hanno aggredito un venditore ambulante al quale avevano tentato di rubare un orologio, peraltro del valore di pochi euro. L’orologio era esposto sul suo banchetto. La vittima dell’aggressione si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa per via di una ferita al labbro e qualche contusione. I tre, invece, sono stati arresti e posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa. Sono accusati di rapina impropria e lesioni personali.




Priolo. Ordine di carcerazione per un 46enne. Dai domiciliari a Cavadonna

Gli agenti del commissariato di Priolo hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa. Arrestato il 46enne Giuseppe Guzzardi, già sottoposto alla misura dei arresti domiciliari. E’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Cavadonna dove continuerà ad espiare la sua pena.




Augusta. Lite in piazza Duomo, arrestato un 22enne. Con se aveva anche 7 dosi di marijuana

Arrestato ad Augusta nelle prime ore del mattino Filippo Alessandro Grasso. Il 22enne è accusato di  lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti sono intervenuti alle 5.30 piazza Duomo, dove un giovane era stato aggredito per futili motivi proprio dal 22enne che è stato successivamente rintracciato ed accompagnato in commissariato. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 7 dosi di marijuana già pronte per lo spaccio oltre a 305 euro ed un tirapugni in metallo. Accompagnato a casa, è stato posto ai domiciliari.




Avola. Finisce in carcere un 34enne, lo ha disposto la Procura di Catania

Agenti del commissariato di Avola hanno arrestato il 34enne Sebastiano Coffa. L’uomo è destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. E’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di contrada Cavadonna.




Rosolini. Tenta di strangolare l'ex moglie in strada, lei riesce a fuggire. Arrestato

I rapporti con l’ex moglie non erano certo idilliaci. In particolare sull’affidamento dei tre figli, tutti minorenni, le discussioni erano all’ordine del giorno. E particolarmente accese. L’ultima nel tardo pomeriggio di ieri. Acceto dall’ira, Emanuele Cascone, 42 di Rosolini con piccoli precedenti, avrebbe tentato di strangolare in strada la sua ex consorte. La donna riusciva fortunatamente a divincolarsi e sfuggire alla presa dell’uomo. Una corsa con il cuore in gola fino alla caserma dei carabinieri, dove ha subito chiesto l’aiuto dei militari. Che in men che non si dica hanno individuato e fermato l’uomo, nel frattempo tornato a casa come se nulla fosse. E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e accompagnato a Cavadonna, a disposizione dei magistrati.
La donna è stata, invece, accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Modica per le cure del caso. I sanitari hanno refertato “lievi escoriazioni al collo”.
 




Pachino. Rincasano e trovano un ladro dentro casa. Un urlo e arriva la polizia

Rientrano in casa e si trovano faccia a faccia con un presunto ladro. Brutta esperienza per una famiglia di Pachino. L’allarme è scattato intorno alle 17,30 quando i proprietari di un’abitazione, una volta varcato il cancello, hanno notato la presenza di un giovane che aveva appena scavalcato il muro di cinta con l’intento di perpetrare un furto. Alla vista del giovane, i proprietari hanno iniziato ad urlare, attirando l’attenzione di due agenti liberi dal servizio.  Una volta sul posto, gli agenti hanno bloccato il giovane, arrestandolo. Le manette sono scattate ai polsi di Antonio Crisafi, 20 anni, di Pachino. Al giovane sono stati concessi i domiciliari.




Rosolini. Aggredisce due carabinieri che lo interrompono mentre litiga: arrestato

Litiga con un uomo e aggredisce i carabinieri intervenuti per sedare gli animi. Per questo Corrado Cappello, 48 anni, di Rosolini, con precedenti per reati contro la persona, è stato arrestato. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cavadonna.




Da Gela ad Augusta a Priolo: "Eni non creda di potersi defilare. Si prepari ad un maxi risarcimento". Così Green Italia

Fabio Granata all’attacco di Eni e della sua politica in Sicilia. Con Green Italia  parla del “solito ricatto della chiusura degli stabilimenti industriali”.
L’ex parlamentare invita allora i siciliani a rispondere con una mobilitazione “per chiedere risarcimenti miliardari per la morte e la distruzione ambientale che è derivata in questi decenni dalla raffinazione e dalla mancanza di ogni controllo e di ogni adeguamento degli impianti e di ogni bonifica. Chi ha inquinato paghi e non ricatti ancora. Prima vengono la vita e la dignità, che non sono merce  da baratto”.
Green Italia – Verdi Europei continuano quindi nella loro controffensiva – politica e giudiziaria – “che non si fermerà di fronte ad alcun ricatto e chi da Gela ad Augusta, da Milazzo a Priolo ha seminato morte e devastazione dovrà pagare i risarcimenti e bonificare i luoghi,senza se e senza ma. Chiudano pure le raffinerie ma non pensino di defilarsi in questo modo dopo il disastro ambientale ed economico che hanno determinato alla nostra Sicilia”.