Eni non toccherà la chimica, salvi i lavoratori Versalis di Priolo? "Non perderanno il posto di lavoro"

Non ci sarebbe ragione per ritenere, ad oggi, che anche il futuro di Eni a Priolo con Versalis possa essere nero come quello di Gela. Dopo giornate in cui le voci si sono susseguite e confuse, alimentando un clima di preoccupazione tra i 500 lavoratori dell’impianto siracusano, pare “chiarirsi” il futuro del cane a sei zampe nel petrolchimico priolese.
Eni dismette nel settore raffinazione e quindi in particolare Gela. Ma per la chimica, come nel caso di Priolo, non ci sarebbero elementi tali da ritenere che i recenti accordi siglati siano rivisti nel breve. Vale a dire a dire che il piano di investimenti sottoscritto resta attuale. Si parla di 480 milioni di euro per la riconversione in chimica verde di Versalis, di cui 140 già spesi per il consolidamento della linea di etilene. Lo ribadisce anche Seby Tripoli, segretario provinciale Femca Cisl. “Eni ridimensionerà a Gela e Taranto. Ma su Priolo non si hanno notizie di questo tipo”, conferma.
I 500 dipendenti di Priolo stanno seguendo con attenzione le nuove politiche di Eni in Sicilia. “Ma non hanno motivo di essere spaventati. Non perderanno il posto di lavoro”, assicura Tripoli che ha seguito a Roma le ultime fasi degli incontri sindacali con il colosso petrolchimico italiano. “Non facciamo del disfattismo. Credo, anzi, di poter alimentare un certo ottimismo: tutti i progetti per Priolo rimangono in piedi. Eni non ha smentito gli investimenti e non credo che ridimensionerà anche il settore chimica. Aspettiamo solo che l’iter autorizzativo venga definito per il completamento del piano di riconversione”.
Non ci saranno le tanto sperate nuove assunzioni. Ma quanto meno non si rischierebbero licenziamenti. Quindi un bilancio occupazionale che rimarrebbe inalterato. Il 18 luglio comunque in programma a Roma un altro incontro. “Chiederemo maggiore chiarezza e faremo il punto anche sulla chimica di Eni a Priolo”.




Avola. Discarica abusiva in contrada Petrara, denunciata la proprietaria del terreno

Denunciata in stato di libertà ad Avola una donna di 52 anni. Un terreno di sua proprietà in contrada Petrara sarebbe stato adibito a discarica di rifiuti pericolosi come eternit sgretolato, materiale di risulta, reti plastica bruciata e materiale ferroso. Intervenuti agenti del commissariato di Avola impegnati in servizi di prevenzione e repressione di reati in materia di ambiente.
(foto: archivio)




Avola. Iperspar, nessuna soluzione per i 24 licenziati. Sit-in davanti al supermercato

Nessuna soluzione alla vertenza che riguarda i 24 lavoratori dell’Iperspar del centro commerciale “Il Giardino di Avola”, licenziati perché l’azienda che gestisce il punto vendita alimentare, la “Ansa s.r.l” non ha trasformato i loro contratti a tempo indeterminato. La Filcams Cgil annuncia un sit-in di protesta, fissato per sabato pomeriggio, dalle 17 alle 21, davanti la sede del supermercato. “L’azienda- spiega il segretario della sigla sindacale, Stefano Gugliotta-  si era impegnata, a fronte della rinuncia dei lavoratori alla cassa integrazione aperta da Aligrup  e l’iscrizione nelle liste di mobilità, a trasformare il contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Non lo ha fatto e non ha nemmeno rinnovato i contratti ai 24 lavoratori, assumendone, al contempo, altri 15 in sostituzione dei dipendenti licenziati”. Dopo la prima manifestazione di protesta, lo scorso 16 maggio, la prefettura aveva convocato per i giorni successivi un incontro, nel corso del quale l’azienda si era resa disponibile ad un’interlocuzione con il sindacato, al fine di individuare le possibili soluzioni. “Da allora, una serie di strumentali rinvii- racconta Gugliotta- Un prendere tempo che si è protratto fino allo scorso 10 luglio, quando “Anda” ha disertato la riunione convocata”.L’esponente sindacale parla di “atteggiamento arrogante quanto irresponsabile . Questo comportamento ha avuto il solo effetto di esasperare i lavoratori che sabato prenderanno parte al sit in”. Gugliotta chiede la solidarietà dei cittadini di Avola e preannuncia possibili disagi alla viabilità. “In gioco – conclude il segretario della Filcams Cgil- c’è il futuro di 24 famiglie che si ritrovano, adesso, senza una prospettiva”.




Segnalazione di un lettore. Provinciale Augusta-Villasmundo, troppi rifiuti strada ridotta ad una sola corsia

Un lettore di SiracusaOggi.it segnala con una foto, che vedete di fianco, la situazione in cui versa la strada Augusta-Siracusa, in particolare nel tratto della provincia 3 Augusta-Villasmundo (“per intenderci vicino la rotatoria delle 4 vanelle”). “Mancano i cassonetti per i rifiuti e la strada è diventata una pattumiera, con il relativo restringimento della gareggiata ad una sola corsia per cui anche pericolosa. E’ una vergogna la situazione che si crea in una zona in cui tante persone abitano. Spesso questi cumuli di rifiuti vengono bruciati”, segnala il nostro lettore.
Per le vostre segnalazioni inviate una mail a redazione@siracusaoggi.it oppure utilizzate il form disponibile cliccando su “Segnalazioni” nella barra menu in alto.




Chiude lo sportello Inps di Augusta. Munafò (Uil): "Ennesimo danno ai cittadini". Coltraro: "Scelta intollerabile"

Lo sportello Inps di Augusta chiude. E’ la decisione assunta dalla Regione. Motivo di rammarico per il segretario territoriale della Uil, Stefano Munafò. L’istituto di previdenza lascerà attive la sede del capoluogo e gli uffici di Lentini e Noto. “Augusta, invece, perde tutto – protesta Munafò – e anche la faccia. Dopo l’Agenzia delle Entrate, adesso chiude anche l’Inps, nonostante sia il secondo Comune della provincia. Sembra, però, non avere alcun peso nel panorama, non solo locale, ma anche regionale”. Il segretario della Uil punta l’indice contro le istituzioni e contro la politica. “Eppure parliamo di una città che dà tanto in termini di Pil fra attività carceraria a Brucoli, con il porto commerciale e le industrie- osserva Munafò- Tutto questo,ad ogni modo, sembra non interessi ad alcuno.Ad essere danneggiati saranno i cittadini che perderanno un servizio importante”. D’accordo con le considerazioni del rappresentante sindacale il deputato regionale Giambattista Coltraro, che ha assicurato l’intenzione di farsi portavoce del problema. “Non mi sembra che la Regione risparmi- commenta il parlamentare regionale di “Sal”- e chiudere uno sportello che opera da più di 30 anni ad Augusta è una follia, anche perché parliamo di una città già martoriata dal commissariamento, dal problema dell’immigrazione, dalle vicende che hanno condotto allo scioglimento del Comune per mafia. Se adesso non sarà possibile mantenere un servizio essenziale –conclude Coltraro- Augusta sarà definitivamente messa in ginocchio”.




Pachino. Serra di marijuana: 400 piante in mille metri quadrati. Business da mezzo milione di euro. Arrestati due braccianti

Nella vita fanno i braccianti agricoli e, per “arrotondare” , avrebbero deciso di utilizzare la propria abilità per coltivare canapa indiana. Una serra di circa mille metri quadrati, perfettamente coperta, chiusa su entrambi i lati, in mezzo a tante altre serre, in cui i due coltivavano diversi tipi di ortaggi. I carabinieri di Pachino hanno arrestato in flagranza di reato due giovani di 28 e 21 anni per coltivazione di sostanze stupefacenti. La serra di canapa indiana si trovava in contrada Carrata. Difficile immaginare che potesse contenere la pianta utilizzata per la produzione di marijuana. Ad insospettire i carabinieri è stato proprio il fatto che fosse interamente chiusa, senza uno spiraglio, né un angolino che potesse consentire di sbirciare dall’esterno della struttura. Quando i militari hanno deciso di perquisire l’area, i due braccianti si trovavano proprio all’interno della serra e, con un impianto di irrigazione temporizzato, stavano annaffiando le piante, 410 in tutto per un peso complessivo di 270 chili. La piantagione è stata sequestrata, in attesa dell’esito degli accertamenti di laboratorio predisposti. I due giovani si trovano ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo. La vendita della marijuana avrebbe consentito un introito di circa 500 mila euro. 




Basket femminile A1. Niente fideiussione, niente campionato. La Trogylos non giocherà la prossima stagione

La Trogylos fuori dal campionato di basket femminile di serie A 1. Una decisione, quella della storica società sportiva di Priolo paventata da tempo e motivata dall’impossibilità di produrre, entro il termine stabilito dalla Lega, la prevista fideiussione di 15 mila euro. La Trogylos non giocherà quello che sarebbe stato il suo ventottesimo campionato consecutivo nella massima serie. Un duro colpo allo sport siracusano, che a lungo è stato motivo di prestigio, con due scudetti conquistati e una Coppa Campioni in curriculum. Coach Coppa, che più volte, negli ultimi mesi e fino ai giorni scorsi ha lanciato l’ “Sos” a chi avrebbe potuto sostenere la squadra è amareggiato, ma puntualizza che la Trogylos non scompare. La società ha versato 14 mila e 500 euro per l’iscrizione. Non è , però, riuscita a produrre la fideiussione nei tempi stabiliti. Intoppi di natura burocratica che, secondo Santino Coppa, la Lega avrebbe potuto comprendere, garantendo una maggiore flessibilità che non c’è stata. Il risultato non cambia. Il basket priolese salterà la stagione. La società è determinata, però, a lavorare, con calma a questo punto, al futuro. A questo dovrebbe servire l’incontro di oggi pomeriggio a Palermo con il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Le idee sono tante e ambiziose. Si pensa ad un museo del basket siciliano che abbia Priolo come punto di riferimento,ma si pensa anche al settore giovanile.




Augusta. I palombari della Marina mapperanno i fondali in un nuovo progetto di sicurezza

Per il porto di Augusta il Comando Marittimo Sicilia ha preparato un progetto realtivo al programma operativo nazionale “Port and CoastalSurvey” (PON-PACS). Con il finanziamento della Ue, la Marina Militare si prefigge l’obiettivo di garantire il libero e sicuro utilizzo delle vie di comunicazione marittime, con riguardo soprattutto  alla sicurezza delle aree portuali e costiere. Gli uomini della Marina condurranno un’attività di controllo e monitoraggio dei fondali di specifiche aree portuali sensibili.
Tra i 9 poti individuati nel Sud Italia c’è anche Augusta.  I palombari della Marina Militare impiegheranno per le bonifiche – anche ambientali – sistemi tecnologicamente avanzati.
 




Priolo e l'effetto Gela. Preoccupazione per le nuove politiche di Eni-Versalis. Chiesto un incontro urgente al management del cane a sei zampe

Anche a Priolo sale la tensione all’interno dell’impianto Versalis, di proprietà del gruppo Eni. L’azienda del cane a sei zampe ha denunciato gravi perdite nel settore della raffinazione, a causa di un surplus europeo di 120 milioni di tonnellate di raffinato e ha comunicato ai sindacati che garantisce le continuità operativa solo per la raffineria di Sannazzaro (Pavia) e della propria quota del 50% su quella di Milazzo. Tutto in discussione, invece, per le raffinerie di Gela, Taranto, Livorno, Porto Marghera (Venezia)e proprio Priolo.
La paura di una clamorosa uscita di scena di Eni in Sicilia è palpabile.
Eppure non più tardi di un anno fa veniva siglato l’accordo per la riconversione di Versalis in impianto a “chimica verde”.  Una riconversione da 400 milioni di investimenti annunciati. Un progetto che rimane sospeso, senza conferme su tempistiche e modalità. Versalis ha sempre confermato la volontà di voler mantenere gli attuali livelli occupazionali ma le nuove politiche di Eni in Sicilia potrebbero rivoluzionare questo intendimento. Ecco perchè i sindacati hanno chiesto un incontro urgente all’amministratore delegato della Versalis, Daniele Ferrari per avere certezze sul futuro della chimica a Priolo e sugli investimenti per la riconversione del vecchio impianto di polietilene.
In vista dell’incontro del 18 luglio a Roma, la Uiltec ha convocato un’assemblea dei lavoratori per lunedì 14 luglio alle 16 presso la mensa ovest dello stabilimento.
 
 




Noto. Trentenne in manette: detenzione e spaccio di cocaina

Un 30enne incensurato è stato arrestato a Noto dai carabinieri. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una perquisizione personale e domiciliare ha permesso ai militari di rinvenire 3 grammi di cocaina, suddivisi in 5 dosi pronte per essere vendute. Il giovane è stato posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.