Augusta. Muore pochi giorni dopo l'operazione, disposta l'autopsia

E’ stata disposta l’autopsia sul corpo del sessantenne di Villasmundo deceduto pochi giorni dopo esser stato dimesso dall’ospedale Muscatello di Augusta. L’uomo, negli ultimi giorni di dicembre, era stato operato di colicisti. Un intervento che sembrava riuscito, tanto da condurre alle dimissioni del paziente dopo qualche giorno di ricovero. Ma nei giorni scorsi, l’uomo avrebbe accusato una ricaduta, un malore e per questo nuovamente ricoverato. Lo scorso martedì è stato nuovamente dimesso, senza particolari indicazioni. Giovedì il tragico epilogo: si sente male, raggiunge il bagno e qui viene trovato poco dopo dalla moglie, senza vita.
Un presunto caso di malasanità su cui farà luce l’inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa. Il sostituto procuratore Caterina Aloisi attende elementi utili dall’esame autoptico che verrà effettuato la prossima settimana. La cartella clinica, intanto, è stata sequestrata dai carabinieri di Augusta.




Incidente stradale, sulla Pachino – Noto muore una ragazza avolese di 22 anni,

Ancora sangue sulle strade della provincia. A perdere la vita  una ragazza di 22 anni, Silvia Di Rosa, di Avola, vittima di un incidete stradale autonomo, avvenuto ieri sera sulla Pachino – Noto. Ancora non chiara la dinamica dell’incidente. Sembra che la ragazza tornasse a casa da Pachino, dove seguiva un corso di formazione.




Francofonte. Tragico incidente sulla "Ragusana", muore un 48enne

Un morto e due feriti, è il tragico bilancio dell’incidente avvenuto ieri sera attorno alle 20 lungo la Statale 194, la “ragusana”. Due auto si sono scontrate frontalmente, un impatto violento che non ha lasciato scampo a Rosario Piazza, 48enne di Francofonte. Era alla guida della sua Fiat Uno e stava percorrendo quel tratto di strada in direzione Ragusa. Feriti i due fratelli di 68 e 75 anni che si trovavano a bordo dell’altra vettura coinvolta nell’incidente, una Bmw proveniente da Catania.




Portopalo. Arrestato tunisino di 36 anni per resistenza a Pubblico ufficiale

Arresto, per il reato di resistenza a Pubblico ufficiale, Ben Naser Abdel Majid, cittadino tunisino di 36 anni con precedenti di polizia. I Carabinieri, impiegati in un posto di controllo alla circolazione stradale a Cozzo Spataro, hanno regolarmente intimato l’alt al veicolo condotto da Ben Naser il quale, anziché rallentare e fermarsi, ha accelerato dandosi alla fuga. Prontamente inseguito dai Carabinieri, è stato bloccato subito dopo e tratto in arresto dopo una breve fuga anche a piedi. Contestualmente l’uomo è stato deferito a piede libero per guida senza patente e per mancanza di copertura assicurativa sul proprio veicolo che è stato sottoposto a sequestro amministrativo. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.




Avola. Sorpreso a raccogliere limoni in una proprietà privata, arrestato 32enne

Arrestato, in flagranza del reato di furto aggravato, Corrado Amato, 32 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio. Già tratto in arresto per un reato analogo nel corso del mese di agosto, l’uomo è stato sorpreso, dai Carabinieri, in un agrumeto di contrada Mutubè, mentre era intento a raccogliere limoni in un terreno di proprietà privata. In un sacco di iuta l’uomo aveva già messo da parte circa 40 chili di agrumi. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.




Pachino. Sos Agricoltura: l'assessore Caleca rassicura i produttori. "Soldi subito"

C’era attesa per l’incontro di questo pomeriggio al Palmento Rudinì di Pachino. L’assessore regionale all’agricoltura, Nino Caleca, è tornato nella zona sud della provincia di Siracusa pochi giorni dopo la sua visita alle aziende agricole messe in ginocchio dal maltempo che ha caratterizzato l’inizio dell’anno. La riunione odierna, convocata settimane prima dell’emergenza, doveva essere incentrata esclusivamente sulla “Programmazione comunitaria 2014 – 20120, un’opportunità di sviluppo per la Sicilia”. Ma è inevitabilmente stata occasione per tornare sulla dichiarazione dello stato di calamità e le prospettive nell’immediato per aiutare produttori e operatori del vitale settore dell’economia siracusana.
Al tavolo con l’assessore Caleca anche il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, e il presidente della commissione Attività Produttive, Bruno Marziano. Presenti anche diversi dirigenti dell’assessorato. Il primo cittadino di Pachino ha ricordato come sia stata “compromessa l’80% della struttura produttiva, che non ha risparmiato neanche la vicina Portopalo, Noto e Rosolini. Chiediamo la possibilità – ha spiegato Bruno – di verificare se esistono residui di
fondo del Piano di Sviluppo Rurale precedente per potere così intervenire tempestivamente”. In alternativa, il sindaco ha ipotizzato la possibilità di verificare l’attivazione di fondi di solidarietà nazionale e regionale.
Alle sollecitazioni di Pachino ha risposto l’assessore regionale non chiudendo la porta all’ottimismo. “Sto facendo il massimo per cercare di dare immediato ristoro a chi ha subito danni. Daremo dimostrazione di vicinanza a chi ha sofferto. Già lunedì porterò in giunta relazione tecnica dei miei uffici, che stanno quantificando i danni. Arriverà la dichiarazione dello stato di calamità. Poi avvieremo un tavolo con i produttori – ha proseguito Caleca – per stabilire come assicurare contributi a chi ha subito danni”. I fondi disponibili sarebbero quelli dell’articolo 1 della legge 25 del 2011. “Appena i miei uffici avranno completato la quantificazione, pagheremo immediatamente i danni. E’ un impegno concreto”, ha ripetuto Caleca.
I produttori di Pachino adesso attendono con trepidazione i fatti perchè la produzione della stagione è, in molti casi, totalmente saltata.




Lentini. Senza patente, 33enne spintona gli Agenti e si dà alla fuga

Denunciato in stato di irreperibilità, dalla Polizia di Lentini, un residente di 33 anni, accusato di resistenza e minacce a Pubblico ufficiale. nonché per maltrattamento di minore e guida senza patente. L’uomo era stato sottoposto a controllo a bordo di un’autovettura e, dopo aver compreso che sarebbe stato destinatario di provvedimenti amministrativi poiché senza patente di guida, ha proferito parole minacciose agli Agenti. Non solo. Dopo averli spintonati energicamente, ha anche strattonato il proprio figlio, risalendo a bordo dell’autovettura per poi dileguarsi per le vie cittadine. Ricercato dagli Agenti nella sua residenza, non è stato rintracciato.




Pachino. Ancora senza risultato le ricerche del 33enne scomparso dal 4 gennaio

Proseguono le ricerche del 33enne di Pachino che dalla sera del 4 gennaio ha fatto perdere le sue tracce. La polizia ha ricostruito i suoi spostamenti fino alle 21.30 di quella giornata. Poi più nulla, se non l’inquietante ritrovamento della sua auto parzialmente bruciata, nelle campagne all’ingresso della cittadina siracusana.
Tutte le piste sono battute dagli uomini della Mobile di Siracusa, che coordinano le indagini: allontanamento volontario, una fuga sino alle due più estreme e tragiche di un gesto disperato o un omicidio.




Augusta. Verso il porto nave Libra con 373 migranti a bordo

Sta facendo rotta verso il porto di Augusta il pattugliatore Libra. Sul mezzo della Marina Militare ci sono 373 migranti soccorsi nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo nell’ambito dell’operazione di pattugliamento e controllo Triton. Una volta sbarcati, dopo i controlli di rito, saranno accompagnati verso centri di prima accoglienza del territorio, su indicazione del Ministero degli Interni.




Pachino. Armi e droga: tre arresti. In casa avevano eroina e un fucile

Un via vai di persone insolito per la zona e per quella abitazione al confine tra Pachino e Ispica. Insospettiti, i Carabinieri di Noto hanno voluto vederci chiaro e sono così intervenuti con una perquisizione, personale e domiciliare.
In tre sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo. Sono Corrado Caruso (39 anni), Maria Caruso (53 anni) e Cristian Rubbera (24) tutti e e tre con precedenti.
Alla vista dei Carabinieri, il terzetto ha cercato di disfarsi della droga, lanciandola nel giardino dell’abitazione. Recuperati complessivi 40 grammi di eroina, pronta per essere suddivisa in dosi. Nella cucina dell’abitazione i militari hanno poi rinvenuto due bilancini elettronici di precisione e tutto il materiale necessario per confezionare la sostanza stupefacente. Sequestrati anche 600 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Ma la perquisizione ha poi permesso di trovare anche 50 munizioni calibro 9 e un fucile a canne mozze calibro 12, quest’ultimo di provenienza furtiva. Arma e munizioni erano nascoste in un armadio in camera da letto.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Ragusa e Catania, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.