Floridia. Madre e figlio in manette: produzione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacente

Ci sono anche una madre e suo figlio tra le tre persone arrestate a Floridia dai Carabinieri. Sarebbero stati colti in flagranza di reato e accusati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Ad “incastrarli” una serie coordinata di perquisizioni domiciliari e personali. In manette sono finiti il 24enne Salvatore Russo, sua madre Anna Failla, 46enne casalinga, incensurata e Christian Garofalo, incensurato bracciante agricolo di 23 anni. In casa di Salvatore Russo i militari hanno trovato circa 150 grammi di marijuana, in parte suddivisa in dosi ed in parte avvolta nella carta stagnola, tre grammi di cocaina, divisa in altrettante dosi, ed alcune piantine di canapa indiana ancora nello stadio iniziale di crescita. Oltre allo stupefacente, i Carabinieri di Floridia hanno rinvenuto anche un bilancino elettronico, che la madre del Russo ha tentato di nascondere ai militari unitamente ad una dose di marijuana, nonché tutto il materiale per il confezionamento delle dosi. I tre sono stati sottoposti ai domiciliari.




Augusta. Verso la gestione diretta del servizio idrico. On. Coltraro: "Decisione saggia e giusta"

Anche il Comune di Augusta ha scelto di riappropriarsi degli impianti idrici. Si va verso la gestione diretta con il plauso del deputato regionale megarese, Giambattista Coltraro di Sal – Sviluppo, autonomia, lavoro. “Quello che è successo lo scorso fine settimana in alcune zone di Augusta, dove decine e decine di famiglie si sono ritrovate senz’acqua – dichiara Coltraro – è inammissibile e credo che dopo questo episodio, la scelta del Comune di prendere in mano la situazione, sia la più saggia e la più giusta. Per questo non posso che esprimere il mio plauso – conclude – nei confronti della commissione straordinaria di Augusta che ha agito per il bene della comunità”.




Augusta. Un suv in fiamme in via Cicerone, intervengono i vigili del fuoco

Auto in fiamme nella notte ad Augusta. All’1.00, la squadra dei Vigili del Fuoco è intervenuta in via Cicerone per domare le fiamme scaturite dal vano motore di una Kia Sportage parcheggiata lungo la strada. Non sono stati riscontrati elementi utili per una determinazione certa delle origini dell’incendio.




Augusta. La commissione prefettizia incontra il direttivo del Pd. "Chiarite le vicende calde"

Le tematiche più calde, dalla gestione del servizio idrico alla gestione degli obblighi di assistenza ai minori non accompagnati. Sono state affrontate ieri pomeriggio, nel corso di un incontro richiesto e ottenuto dal direttivo del Pd di Augusta con la Commissione Prefettizia del Comune. In tema di immigrazione, il prefetto Maria Carmela Librizzi ha illustrato i due fronti di intervento: il primo riguarda il porto, “dove il personale preposto opera notte e giorno- spiegano i dirigenti del Pd cittadino- coadiuvato dalle associazioni di volontariato che si stanno spendendo senza riserve e mostrando grande umanità. Le spese sono sostenute in questo caso dal Ministero degli Interni. Nel caso dei minori non accompagnati, invece, le dinamiche sono altre. Devono essere affidati ai servizi sociali, che hanno ad oggi coordinato le attività per 3 mila 800 minori. “I fondi destinati al Comune- spiega una nota del Pd- nel 2013 è stata di appena 50 mila euro in questo caso. Da qui nasce l’esigenza di ottenere una copertura finanziaria di altra entità, richiesta avanzata dalla commissione prefettizia al ministro Angelino Alfano”:
Sul versante acqua, il commissario prefettizio ha confermato l’imminente ritorno alla gestione pubblica, con la riacquisizione degli impianti, “previa fase transitoria estiva di affiancamento per alcuni dipendenti, per giungere in autunno con una gara ad evidenza pubblica per interventi d’urgenza”. Il Pd nutre dei dubbi. Le preoccupazioni della forza politica riguardano principalmente la scadenza dei fondi Cipe relativi alle realizzazione della rete fognaria e dell’impianto di depurazione. Rassicurazioni dall’amministrazione comunale, vista la richiesta di storno con accreditamento direttamente al Comune, effettuata allo scopo di evitare la perdita dei finanziamenti previsti da impegnare entro il 2015. L’iter può partire.
In tema di politiche sociali, il Comune di Augusta resta, infine, in attesa della delibera di finanziamento per 350 mila euro dalla Regione. Saranno destinati alle famiglie che versano in precarie condizioni economiche, spesso gravissime.




Allarme incendi, brucia la provincia. Ad Augusta la situazione che desta maggiore preoccupazione

Sono ore di gran lavoro in provincia per i vigili del fuoco. Il primo caldo e il problema annoso dei terreni incolti sono una miscela esplosiva. Questa mattina due squadre, una di Palazzolo ed una di Noto, sono intervenute nei pressi di Avola antica, zona canalone per un incendio che ha tenuto impegnati i soccorritori per diverso tempo. Ma la situazione più complicata è quella che si registra ad Augusta. Due i fronti del fuoco. A destare maggiori preoccupazioni è la situazione lungo la strada che dalla zona industriale conduce alla cittadina megarese. I terreni abbandonati, specie lungo l’asse viario, stanno dando vita in questi minuti ad una lingua di fuoco che secondo una prima stima avrebbe già “bruciato” dieci ettari. Momenti di panico tra gli automobilisti in transito a causa del fumo denso e delle fiamme che lambiscono il manto stradale. Intervenuti anche Carabinieri e Polizia Stradale per meglio gestire la viabilità. Anche qui due le squadre di vigli del fuoco a lavoro dalle 13.51. Paura per gli abitanti di alcune abitazioni che vedono pericolosamente avanzare il fronte delle fiamme.
Ma ad Augusta c’è pure un secondo incendio che desta qualche apprensione, localizzato a nord dell’ospedale Muscatello. Con i vigili impegnati all’altro ingresso della città, si è reso necessario l’intervento della Protezione Civile che con i suoi volontari stra controllando quest’altro incendio.




Avola. Sequestro di beni riconducibili al defunto boss mafioso Aurelio Magro: due case, quattro terreni, auto e moto

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania impegnata dalla mattinata in una operazione finalizzata alla confisca del patrimonio agli eredi di Aurelio Magro. Deceduto nel luglio del 2009, era ritenuto un esponente di primo piano del clan siracusano Trigila. Il provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Siracusa e riguarda due abitazioni e quattro terreni ad Avola, quattro autovetture ed un motoveicolo per un valore complessivo di circa 500.000 euro. La normativa antimafia consente di “aggredire” i patrimoni dei mafiosi anche dopo la loro morte.




Noto. Ruba un suv, tampona tre giovani e fugge. Arrestato un 23enne rumeno

Furto aggravato, lesioni personali aggravate, guida senza patente e omissione di soccorso. Quattro capi di accusa in un solo pomeriggio per un 23enne rumeno, Dumitru Arama bracciante agricolo residente a Palazzolo Acreide. Nel primo pomeriggio di domenica avrebbe rubato un fuoristrada da un agriturismo di Palazzolo e mentre percorreva la provinciale 24 in direzione Noto, forse a causa dell’eccessiva velocità, ha perso il controllo del mezzo finendo per tamponare con violenza un altro veicolo con a bordo tre giovani. Sono stati trasportati in ospedale dal 118. Ad avere la peggio, un ragazzo a cui è stato diagnosticato un trauma cranico commotivo e per il quale è stato disposto il ricovero. Arama, praticamente illeso, avrebbe abbandonato il mezzo subito dopo l’incidente per darsi alla fuga. Ma la descrizione fornita dai passanti e la conoscenza del territorio hanno permesso ai carabinieri di rintracciare l’uomo dopo poche ore. Arrestato, è stato accompagnato ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Sindaci contro i sindacati. Dopo Garozzo, anche Scalorino (Floridia) e Scorpo (Solarino) puntano l'indice. "Caso Sai 8, loro limiti di preparazione e buon senso"

Anche i sindaci di Floridia e Solarino passano al contrattacco e nella vicenda Sai 8 puntano l’indice contro i sindaci. Orazio Scalorino (Floridia) e Sebastiano Scorpo (Solarino) parlano di “pressione ingiustificata da parte di una classe sindacale che ha dimostrato dei profondi limiti di preparazione e di buonsenso”. Il cuore del problema è il mancato riassorbimento di tutti gli ex dipendenti Sai 8, licenziati e non ricollocati in quei comuni che partono con la gestione diretta del servizio idrico. “È facile trovare il capro espiatorio nei sindaci, senza però essere in grado di entrare nel merito delle questioni trattate”, scrivono in una lunga nota i due sindaci. “I sindacati avrebbero dovuto difendere i lavoratori prima, molto prima, e non in questa fase del fallimento Sai 8. Inoltre, una trattativa sindacale non può essere condotta con la minaccia della interruzione del servizio idrico. E ancora, qual è stata la proposta dei sindacati per tutelare questi posti di lavoro? Nessuna! Avrebbero voluto mantenere gli stessi standards lavorativi della fallita Sai 8, che avrebbero condotto ad un ennesimo fallimento”. Scorpo e Scalorino rivendicano il merito di avere spezzato una catena fallimentare e consigliano “a questo sindacato di cambiare radicalmente e lo invitiamo a fare una battaglia per salvare il lavoro vero. La nostra solidarietà pertanto va soltanto a quegli operai che hanno fatto funzionare in questi anni il servizio e non a chi ha determinato il fallimento della Sai8 a fronte di stipendi insostenibili che farebbero rabbrividire i disoccupati, gli operai e i pensionati delle nostre comunità”.




Augusta. Fermati quattro presunti scafisti: sarebbero responsabili di due distinte traversate

Quattro presunti scafisti posti in stato di fermo ad Augusta. Tre di loro erano a bordo di un gommone con 106 migranti mentre il quarto sarebbe stato al timone del peschereccio con 196 profughi poi soccorsi da nave Libra della Marina Militare. Tutti i migranti sono arrivati a bordo del pattugliatore Diciottì della Guardia Costiera.




Augusta. Lesioni causate ad un'altra persona, denunciato un 44enne in regime di semilibertà

Denunciato ad Augusta un 44enne per lesioni gravi ai danni di altra persona. Le indagini del commissariato di Augusta hanno permesso di individuare nell’uomo, in regime di semilibertà e attualmente detenuto presso la casa circondariale di Augusta, il presunto autore di una discussione accesa presto trasformatasi in vera lite il 19 giugno, con lesioni causate alla vittima parrebbe proprio dal 44enne.