Avola Città Gentile, incontro con gli studenti delle scuole: educazione civica e cura dei luoghi

Un nuovo passo nel percorso verso Avola Città Gentile, con gli studenti delle scuole del territorio al centro di un progetto che unisce educazione civica, legalità e cura dei luoghi. Nel corso dell’incontro con le classi, sono stati presentati i nuovi strumenti che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Rossana Cannata, metterà in campo nei prossimi mesi: il Lungomare Gentile, con QR code dedicati ai 5 Valori della gentilezza e della legalità, per trasformare la passeggiata sul lungomare in un percorso educativo diffuso; la bacheca della gentilezza all’interno della Biblioteca comunale, uno spazio dedicato a messaggi, pensieri e iniziative dei ragazzi; l’istituzione, in ogni classe, del titolo di Alfiere e Ambasciatore della Gentilezza e della Legalità, per responsabilizzare gli studenti e renderli protagonisti attivi del cambiamento. “La gentilezza non è teoria, ma pratica civica che migliora la città giorno dopo giorno» ha sottolineato il sindaco Rossana Cannata. «Con questo progetto vogliamo educare al rispetto, rafforzare la nostra comunità e valorizzare i luoghi simbolo di Avola, a partire dal lungomare e dalla Biblioteca. Coinvolgere le scuole significa investire sul futuro della città, rendendo i più giovani custodi e ambasciatori dei nostri valori”. Il progetto “Avola Città Gentile” nasce da un lavoro condiviso tra l’Amministrazione comunale, il Rotary, l’Interact, i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti, con l’obiettivo di rendere la gentilezza un tratto distintivo dell’identità cittadina. “Ringrazio il Rotary, l’Interact e tutto il mondo della scuola (dirigenti, docenti e studenti) per l’impegno e la sensibilità con cui stanno portando avanti questo cammino assieme a noi – ha aggiunto il sindaco – Avola cresce così: con valori, bellezza e responsabilità condivisa. Sempre più città gentile”.




Melilli. Approvato il Bilancio di Previsione: “Tra i primi Comuni in Italia”

Approvato il Bilancio di Previsione 2026-2028 del Comune di Melilli. Il consiglio comunale ha dato il via libera allo strumento con anticipo, collocandosi tra i primissimi enti in Italia a dotarsi del documento finanziario”.
La manovra, del valore complessivo di 54,5 milioni di euro, prevede risorse mirate a garantire servizi, misure di sostegno alle famiglie e investimenti destinati allo sviluppo e al benessere della Comunità melillese.
Nel corso della seduta, il Sindaco, Giuseppe Carta, ha illustrato i contenuti salienti del bilancio, confermando il mantenimento invariato delle tariffe IMU e TARI; la continuità dei servizi sociali e scolastici gratuiti; l’assenza dell’addizionale comunale IRPEF; il proseguimento dei servizi assistenziali e dei programmi di supporto rivolti agli studenti e alle persone con disabilità.
Il Primo Cittadino ha inoltre richiamato le principali opere strategiche attualmente in fase di realizzazione, interventi concepiti per potenziare infrastrutture, sicurezza, decoro urbano e servizi alla cittadinanza, contribuendo a un percorso di sviluppo coerente e sostenibile.
“L’approvazione del bilancio con così largo anticipo – ha dichiarato il Sindaco Carta – rappresenta un segno tangibile della nostra capacità di programmazione ed è il risultato di un lavoro sinergico tra tutti gli uffici, i dirigenti e l’Amministrazione. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Marchica per la professionalità e l’impegno profuso.”
Il risultato conseguito testimonia l’impegno costante dell’Amministrazione Comunale verso una gestione solida, trasparente e orientata al futuro”.




Sversamento di idrocarburi e incendio su motocisterna: esercitazione al porto di Augusta

Esercitazione antincendio, nei giorni scorsi, nel mare del Porto di Augusta. Un intervento della
Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Augusta, che ha organizzato e coordinato l’esercitazione di antincendio, antinquinamento e security che ha visto la partecipazione
di Polizia di Frontiera, Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale ed altri operatori portuali e dei Servizi Tecnico Nautici ancillari del porto di Augusta.
L’attività addestrativa, rientrante in un programma di continua formazione voluto dal Comando
Generale del Corpo delle Capitanerie di porto,ha messo in campo mezzi navali, soccorritori,
squadre antinquinamento ed antincendio allo scopo di testare e mantenere elevato il livello di operatività dei soggetti preposti alla sicurezza marittima e portuale, l’efficienza dei protocolli di intervento e la sinergia tra le diverse componenti istituzionali coinvolte.
Questa la situazione simulata: Sabotatore compromette le casse del carico di una
motocisterna causando lo sversamento di idrocarburo in mare ed un incendio a bordo
La M/C Punta Rossa, messa a disposizione dalla società Maritime Bunker, temporaneamente ormeggiata presso il porto commerciale di Augusta è stata oggetto di
un’esplosione a bordo, verificatasi in corrispondenza di una cisterna carica di gasolio, che ha provocato un incendio in coperta e lo sversamento di idrocarburi in mare.
La Sala Operativa della Guardia Costiera, non appena informata dal Comandante della predetta unità dell’accaduto, ha prontamente assunto la direzione delle operazioni attivando l’intervento del personale del Servizio Operativo, coadiuvato da un ispettore dei Vigili del Fuoco, da personale della Sezione Tecnica e Difesa Portuale, impiegando mezzi navali e terrestri dei locali Vigili del Fuoco, della Polizia di Frontiera, della Società dei Rimorchiatori e di altri operatori portuali che, prontamente, hanno raggiunto l’area dell’incidente per fronteggiare l’evento.Intanto, per la tutela dell’ambiente e la risposta interforze, dalla Sala Operativa sono state coordinate le azioni di spegnimento dell’incendio via mare tramite l’impiego della dipendente motovedetta CP 716 la quale ha assunto il ruolo di unità coordinatrice in area.
Venivano inoltre impiegate l’unita navale dei Vigili del Fuoco VF 1094 ed il rimorchiatore portuale “Citt di Augusta” i quali, azionando i sistemi “Fire Fighting”, estinguevano con rapidità il principio di incendio a bordo.
Successivamente, la nave è stata raggiunta da una squadra dei Vigili del Fuoco la quale, dopo essere salita a bordo ed aver concluso le operazioni di bonifica di eventuali focolai ancora vivi, unitamente all’equipaggio, appurava la matrice dolosa dell’esplosione e dell’incendio, attribuendo tale gesto all’azione di un presunto sabotatore.
Allertato il “Port Facility Security Officer”, questi ha attivato il proprio piano di security ed inviato il team di sicurezza nell’area oggetto dell’esercitazione, che individuava e bloccava un soggetto estraneo all’ambito portuale, consegnandolo successivamente alla Polizia di Frontiera di stanza in porto.
A contenimento e bonifica dello sversamento in mare di idrocarburo è intervenuta la ditta “S.N.A.D.”, concessionaria del servizio antinquinamento dell’area interessata, che ha posizionato le barriere contenitive attorno alla nave “Punta Rossa” ed ha proceduto al recupero del gasolio attraverso l’utilizzo di panne assorbenti.
Al termine delle simulate procedure di recupero dell’inquinante è stata dichiarata la fine
dell’esercitazione, condotta con successo.




“Palazzolo è”, 38 eventi da ottobre a marzo tra teatro, arte, musica e incontri

È stata presentata nella sala dell’Aquila Verde del Municipio di Palazzolo Acreide la quinta stagione di “Palazzolo è”, il cartellone culturale promosso dall’Assessorato alla Cultura che torna a confermare la forte sinergia avviata in questi anni con associazioni, cooperative e realtà culturali del territorio. Numerose le proposte arrivate in risposta all’avviso pubblico comunale, per un programma che da ottobre a marzo conta ben 38 appuntamenti tra teatro, musica, mostre, presentazioni di libri e iniziative dedicate alla memoria e alla riflessione.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Salvatore Gallo, gli assessori Nadia Spada e Laura Giompaolo, il capogruppo di maggioranza Luca Bongiovanni, i rappresentanti del Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai e molti promotori degli eventi.
“Siamo orgogliosi di questa nuova stagione culturale, frutto di un lavoro condiviso e di ascolto del territorio”, dice l’assessore Nadia Spada. “La cultura è un motore di comunità e continuiamo a investirvi con convinzione, offrendo qualità e valorizzando patrimonio, tradizioni e nuove forme di espressione”.

Il cartellone teatrale si conferma uno dei pilastri della stagione, con artisti di rilievo nazionale: Deborah Caprioglio con Callas D’incanto – 23 novembre; Alessio Vassallo con lo spettacolo su Rino Gaetano – 14 dicembre; La luna e i falò con Andrea Bosca, regia di Paolo Briguglia – 21 dicembre; L’onorevole, il poeta e la Signora con Lorenzo Flaherty, Francesco Branchetti e Isabella Giannone – 4 gennaio; The Man Jesus con Roberto Ciufoli – 18 gennaio; Omaggio a Camilleri con La prima indagine di Montalbano – 1 febbraio; Uno, Manfredi e centomila – 1 marzo; Reading Ovidio il poeta relegato con Ugo Pagliai – 15 marzo
In occasione del centenario di Pippo Fava, il 7 dicembre andrà in scena Il potere e la beffa, con Claudio Fava, David Coco e Manuela Ventura.
Per i più giovani, due spettacoli mattutini in collaborazione con il Parco archeologico: Di miti e leggende vi racconterò (4 dicembre) con Mario Incudine e Il teatro dei pupi dei Fratelli Maugeri (12 dicembre).
Lo Spazio San Sebastiano ospiterà due esposizioni della rassegna “Nell’inconscio e nella memoria” promossa da Mib-Mediblei: Monsters di Agata Leocata – dal 15 novembre al 15 febbraio; Prima della mia presenza, mostra fotografica di Antonio Vacirca – dal 21 marzo.
A San Sebastiano Contemporary (Casa Bramante), il 28 dicembre verrà inaugurata la collettiva torinese “Mi casa tu casa”, mentre dal 19 al 28 marzo si terrà la residenza artistica Iperibleo, che culminerà con un evento finale.
La stagione accoglie anche momenti di approfondimento culturale e civile. Il 20 novembre, Giornata mondiale della filosofia con la presentazione del libro di Roberto Fai. Il 21 novembre, dibattito su Pippo Fava. Il 25 novembre,
Giornata contro la violenza sulle donne, spettacolo “Sulle ali di una farfalla” e fiaccolata. Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, installazione multimediale Cornici vuote e reading Memorie di luce. Il 9 dicembre, conferenza donna: immagine, parola e presenza.
Numerosi i concerti nelle chiese e negli spazi culturali di Palazzolo. Ecco l’elenco completo: Magnificat – 5 dicembre, Basilica di San Sebastiano; Concerto di Natale per la ricerca sulle malattie rare – 12 dicembre; Novena di Natali – 20 dicembre, Chiesa dell’Immacolata; Vi racconto le mie chitarre, spettacolo musicale di Osvaldo Lo Iacono – 27 dicembre.
Tra gli altri appuntamenti: Marco Largi del prof. Mario Pace – 12 dicembre; La civiltà della roccia – 13 dicembre, Museo di Palazzo Cappellani; Il sogno oltre le tegole II di Lorenzo Macauda – 28 dicembre; Virdimura di Simona Lo Iacono – 11 gennaio; Le memorie dell’odore di Pirandello – 16 gennaio; Conferenza La cuccia, un cibo fondante – 17 gennaio; Battaglia di Drepana – Battaglia delle Egadi – 6 marzo; Hyblaea 3 – 21 marzo
La stagione “Palazzolo è” si è già aperta con due iniziative culturali. La prima, la presentazione del libro Processo a Cassandra di Luigi Lombardo (31 ottobre) e quindi la conferenza Farfalle – tumore al seno con il senologo Paolo Fontana (8 novembre).




Canicattini solidale, gli 11 anni di accoglienza dei migranti raccontata all’assemblea Anci

Un’esperienza avviata 11 anni fa e che ormai caratterizza Canicattini Bagni nel segno dell’accoglienza solidale e dell’inclusione di giovani immigrati, con il progetto SAI, Sistema Accoglienza Integrazione del Ministero dell’Interno.E’ stata raccontata dal sindaco Paolo Amenta, nell’ambito della 42esima Assemblea Nazionale dell’ANCI, l’Associazione dei Comuni Italiani, a Bologna, nel corso di uno dei più importanti approfondimenti previsti nella tre giorni
nazionale (12-13-14 novembre 2025) dei Comuni italiani.
Il progetto di accoglienza e di inclusione avviato dall’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni dal 2014, condiviso e partecipato in questi anni dall’intera Comunità canicattinese e gestito con le imprese sociali Passwork e La Pineta, che ha interessato centinaia di giovani provenienti dal sud del mondo, si conferma tra le “buone prassi” a livello nazionale ed è stato scelto dal SAI per essere presentato, in particolare nella sua fase di inserimento lavorativo, ai Sindaci e agli Amministratori di tutta Italia insieme a quello di grandi realtà come Bologna e Cuneo. Attraverso percorsi personalizzati di integrazione socioeducativa, linguistica, abitativa e di formazione scolastica e professionale, come quelli raccontati dal Sindaco Paolo Amenta, Presidente regionale di ANCI Sicilia, con l’inserimento nel tessuto sociale della città.
«Siamo così passati, grazie alla crescente sensibilità del territorio e del suo sistema produttivo, dalla fase emergenziale e umanitaria delle esperienze SPRAR del 2014 – ha detto il Sindaco Paolo Amenta – alla fase della costruzione di una società multietnica che oltre a dare una risposta positiva al fenomeno e al dramma dell’immigrazione, contribuisce alla crescita e allo sviluppo del territorio, allevia la crisi demografica e il conseguente invecchiamento della popolazione, in linea, tra l’altro, con la definizione di “magro regione mediterranea” che fa l’Europa». Grazie all’impegno dei Comuni, dei soggetti attuatori, degli operatori, i progetti SAI si connettono, dunque, con il tessuto produttivo del Paese, a partire dalle piccole e medie imprese, creando strategie condivise per sostenere l’integrazione di quanti arrivano in Italia, fornendo una risposta qualificata e strutturata alla domanda inevasa di forza lavoro.
Nel solo 2024, è stato evidenziato nel corso dell’incontro all’Assemblea Nazionale ANCI, più di 7000 beneficiari e beneficiarie SAI hanno frequentato corsi di formazione professionale, più di 3500 tirocini formativi e borse lavoro, con 11.000 inserimenti lavorativi.
«Accrescere la consapevolezza del valore di questo patrimonio – ha sottolineato infine Virginia Costa, Direttrice del Servizio Centrale SAI – può contribuire a sviluppare una nuova narrazione che consenta ai Sindaci di Comuni grandi e piccoli, costieri e dell’entroterra di valorizzare, nel dialogo con le comunità residenti, la scelta dell’accoglienza in un’ottica di sviluppo locale».




Formica di fuoco, avviata la campagna regionale “Fermiamola con un clik”

È operativa la web app della Regione per inviare segnalazioni e contrastare la diffusione della “formica di fuoco” in Sicilia. Il lancio della piattaforma digitale rientra all’interno del Piano di azione per l’eradicazione di questo insetto, scientificamente chiamato “Solenopsis invicta”, messo a punto dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, concordato col ministero dell’Ambiente e avviato nei mesi scorsi. L’applicazione, presente sul sito www.formicadifuoco.it, consente di caricare una fotografia e di segnalare in tempo reale, grazie al sistema di geolocalizzazione, l’avvistamento di un formicaio sospetto. Le segnalazioni saranno analizzate da un team di ricercatori dell’Università di Catania che, in caso di conferma, attiveranno tutte le procedure necessarie per l’intervento di eradicazione. Un meccanismo semplice che permetterà di pianificare interventi mirati, riducendo l’impatto ambientale ed economico, e di salvaguardare l’agricoltura e la biodiversità del territorio.
«Il governo regionale – afferma l’assessore Giusi Savarino – ha attuato una strategia di contenimento ed eradicazione della formica rossa che vede la partecipazione di soggetti istituzionali e accedemici. Oggi facciamo partire una campagna di comunicazione e la web app con le quali invitiamo tutti i siciliani a collaborare attivamente segnalando l’avvistamento di questo insetto che può causare danni all’uomo e all’agricoltura. È la prima volta che i cittadini vengono coinvolti nel processo di contrasto alla diffusione di questa specie aliena. È una sfida che, in questo modo, contiamo di combattere insieme».
Il Piano è realizzato dall’assessorato in collaborazione con il dipartimento Agricoltura, alimentazione e ambiente dell’Università di Catania, il Corpo forestale, l’Istituto zooprofilattico sperimentale, il Servizio fitosanitario e lotta all’agropirateria e il Comitato scientifico composto da rappresentanti del CREA e da altri enti di ricerca. Sono previsti interventi scientifici e tecnici sul campo, azioni di monitoraggio, eradicazione e ricerca, l’attivazione della web app e l’avvio della campagna di comunicazione “Tu la segnali, noi interveniamo”. In particolare, lo slogan della campagna di comunicazione “Fermiamola con un click”, sintetizza bene lo spirito del progetto e l’importanza della collaborazione di tutti cittadini.
A giugno l’assessorato del Territorio e dell’ambiente, con il coordinamento del Commissario straordinario per l’emergenza Luca Ferlito, ha iniziato a distribuire il biocida “Advion Fire Ant Bait”, partendo dalla provincia di Siracusa, in cui si è registrato il primo avvistamento della formica di fuoco in Europa, con l’obiettivo di contenere il proliferare di questo insetto. La formica di fuoco, originaria del Sud America, è una delle specie più invasive e rappresenta una minaccia concreta per l’ambiente, l’agricoltura e la salute pubblica. Secondo i ricercatori dell’Università di Catania, potrebbe essere presente in Sicilia sin dagli anni Novanta, ma solo di recente è stata riconosciuta e segnalata ufficialmente. Le colonie, costituite da milioni di insetti, si diffondono rapidamente colonizzando aree urbane, zone umide e bordi stradali. Le punture, dolorose e urticanti, possono causare reazioni gravi in soggetti sensibili, mentre l’impatto ecologico e socio-economico della sua diffusione potrebbe compromettere ecosistemi locali, colture e attività.
Il tema è stato anche al centro di un’interrogazione parlamentare del deputato regionale Carlo Gilistro del “Movimento 5 Stelle”, che nei mesi scorsi ha lanciato l’allarme circa i rischi di un’adeguata o assente attività di contrasto.




Priolo. Alloggi a canone sostenibile, Giarratana: “La misura esclude i più fragili”

“I criteri scelti dall’amministrazione comunale per la selezione dei beneficiari dei nuovi alloggi assegnati lasciano irrisolti i veri nodi della crisi abitativa che investe la città”. Critica la posizione del capogruppo di Grande Sicilia al consiglio comunale di Noto, Diego Giarratana dopo la consegna delle chiavi ai destinatari dei 12 alloggi acquistati dal Comune e che dovrebbero alleggerire il peso di un affitto. Si tratta di persone con uno stipendio ma che potranno beneficiare di un canone più accessibile.
Pur riconoscendo l’importanza di misure che alleggeriscano il carico degli affitti per molte famiglie Giarratana esprime delle perplessità.
“Non andiamo certo contro i cittadini che beneficeranno di questi alloggi – dichiara il capogruppo di Grande Sicilia – Oggi sappiamo quanto sia difficile, anche per chi ha uno stipendio, sostenere un affitto. Un canone più accessibile è sicuramente un aiuto concreto. Il vero problema è che ci sono tante famiglie che una casa non riescono nemmeno a trovarla, che vivono una crisi abitativa ed economica senza precedenti. L’Amministrazione avrebbe dovuto pensare a una politica più ampia e inclusiva, capace di dare risposte anche a chi è completamente escluso dal mercato immobiliare.”
Secondo il consigliere, l’amministrazione comunale avrebbe scelto una strada limitata e non risolutiva.
“Il criterio che lega l’assegnazione degli alloggi solo a chi possiede un contratto a tempo indeterminato taglia fuori chi si trova nelle condizioni più fragili- fa notare- È una scelta riduttiva, che non affronta il cuore del problema. Un’Amministrazione dovrebbe avere una visione, pensare a prospettive concrete per tutti i cittadini, non solo a misure parziali che rischiano di esasperare le fratture sociali.” Giarratana ribadisce la necessità di un cambio di passo. “La politica abitativa deve diventare uno strumento di coesione sociale, non di esclusione. Il nostro compito è stare vicino alle famiglie che fanno fatica ogni giorno-conclude- senza trascurare chi, pur lavorando, ha bisogno di un affitto sostenibile. L’Amministrazione deve saper guardare oltre e dare risposte reali a una crisi che tocca in profondità la nostra comunità.”




Priolo. Consegnati gli appartamenti comprati dal Comune:12 alloggi a canone sostenibile

Consegnati, alle famiglie assegnatarie, gli appartamenti acquistati dal Comune di Priolo. Il sindaco Pippo Gianni ha incontrato ieri i cittadini a Palazzo Municipale per la consegna delle chiavi degli immobili.
Le famiglie assegnatarie in possesso dei requisiti richiesti avevano partecipato al bando comunale pubblicato nei mesi scorsi.
“Si tratta di 12 alloggi a canone sostenibile – fa sapere il sindaco Gianni – destinati a cittadini residenti a Priolo, che percepiscono uno stipendio. Il nostro progetto punta a sostenere le famiglie, che avranno un risparmio notevole, anche 300/400 euro al mese, una sorta di contributo straordinario permanente. In questo modo valorizziamo anche il patrimonio edilizio esistente, evitando nuova cementificazione. La nostra idea è di acquistare altre 10/12 case da assegnare ad altrettante famiglie; porteremo nuovamente la proposta in Consiglio comunale, nella speranza che l’opposizione percepisca che stiamo lavorando per i cittadini”.
Soddisfazione è stata espressa dall’ex assessore Tonino Margagliotti, che ha seguito l’intero iter dell’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione comunale. “Questo progetto – ha sottolineato Margagliotti – rappresenta una grande opportunità per i cittadini assegnatari, una risposta concreta alle esigenze abitative locali”. “L’Amministrazione comunale – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali Gipi Marullo, assente ieri per motivi di salute – ha centrato un importante obiettivo. Questa operazione ha un forte valore sociale: consente di dare risposte concrete a famiglie in difficoltà abitativa, promuovendo inclusione, stabilità e coesione nella nostra comunità”. Presenti alla consegna delle chiavi anche il vice sindaco Biamonte e l’assessore Pulvirenti. I cittadini assegnatari, visibilmente emozionati, hanno ringraziato il sindaco Gianni e tutta l’Amministrazione comunale per la grande opportunità.




Sanità della zona Sud, Auteri (Dc): “Prioritaria la difesa dell’ospedale di Noto”

“La tutela e la dignità dell’ospedale di Noto devono essere una priorità per la politica regionale”. A dichiararlo è il deputato Ars Carlo Auteri, che esprime il proprio sostegno al sindaco Corrado Figura, nella battaglia in difesa del presidio ospedaliero, “spesso in solitudine – afferma – mentre altri preferivano tacere o compiere scelte che hanno portato allo smantellamento progressivo della struttura”.Dopo la seduta del consiglio comunale aperto dedicato proprio all’ospedale netino, nelle settimane in cui venti di tempesta attraversano la sanità siciliana, Auteri sottolinea come la questione sanitaria a Noto sia ormai divenuta emblematica di una gestione che, nel tempo, avrebbe indebolito i servizi pubblici fondamentali del territorio: “da anni assistiamo a un depotenziamento costante dell’ospedale, con reparti ridotti, servizi tagliati e trasferimenti che hanno penalizzato cittadini e operatori. Corrado Figura porta avanti una battaglia per la dignità di un presidio che serve un intero comprensorio, e merita il sostegno di tutti coloro che credono nella sanità pubblica e nel diritto alla salute”. Il deputato lancia anche un chiaro segnale politico, mettendo in guardia da “manovre e pressioni che rischiano di piegare la sanità locale a logiche di potere. Se oggi, in un momento di grande confusione – sottolinea – c’è chi fa il giro delle stanze romane accompagnato da europarlamentari per ottenere la nomina del direttore generale, sappia che la mia attenzione sarà altissima”. Auteri richiama inoltre la necessità di ricordare quanto accaduto negli ultimi anni nella gestione del sistema sanitario locale: “Non dimentichiamo quello che è accaduto tra il 2018 e il 2023. Se si parla di legalità e trasparenza, bisogna dare seguito a quelle parole con i fatti. Il depauperamento dell’ospedale di Noto porta un nome e un cognome”. Il deputato conclude ribadendo il proprio impegno a fianco della città e dei cittadini di Noto: “Il mio sostegno va a Corrado Figura che sta facendo un ottimo lavoro e, soprattutto, alla comunità di Noto, che non deve più essere lasciata sola. Difendere l’ospedale di Noto significa difendere la dignità di un intero territorio.”




Palazzolo in lutto, è morto don Angelo Caligiore. E’ stato parroco di San Sebastiano

Palazzolo piange la scomparsa di don Angelo Caligiore, per oltre cinquant’anni parroco della basilica di San Sebastiano. La camera ardente verrà allestita da domani, martedì 11, alle 15 nella Basilica di San Sebastiano.
I funerali si svolgeranno mercoledì 12 alle 15.
Era malato da tempo e nei prossimi giorni avrebbe compiuto 82 anni. Nel 2020 ha lasciato il suo ruolo al nuovo parroco don Salvo Randazzo, ma è rimasto in parrocchia ed ha continuato ad essere un punto di riferimento per l’intera comunità. Da parroco ha ricoperto il suo incarico con fermezza, impegno, con non poche difficoltà, ma soprattutto con tanta fede. A lui si devono tanti cambiamenti avviati negli anni nella parrocchia, ma anche nella vita comunitaria del paese.
Don Angelo è stato nominato parroco di San Sebastiano nel 1972. Ordinato sacerdote nel 1967, per alcuni anni è stato al servizio dell’Arcidiocesi di Siracusa per la quale si era occupato di promuovere le vocazioni sacerdotali. Poi la nomina a guida della parrocchia di Palazzolo. In occasione dei sui 80 anni, due anni fa, aveva detto di essere stato contento del servizio nella parrocchia. “Sono contento di essere stato qui – diceva – dei collaboratori che ho avuto, dei parrocchiani, del popolo di Dio, del comitato festa e dei giovani che sono cresciuti in questa parrocchia. Penso a molti di loro che hanno giocato nella terrazzina, nella sala giochi”. Ha cercato sempre di incoraggiare e sostenere i fedeli, anche nei momenti di maggiore sconforto. Si deve a don Angelo Caligiore anche la determinazione in tante scelte adottate per la festa di San Sebastiano. All’interno del comitato ha sempre avuto un ruolo decisivo e importante nelle decisioni portate avanti in questi anni. Tanti i cambiamenti in questi anni anche nel modo di vivere la propria fede tra i parrocchiani che ha incontrato.
Don Angelo Caligiore è stato poi testimone dei tanti lavori che sono stati realizzati in questi anni nella parrocchia. Gli interventi per la messa in sicurezza dell’edificio sacro, durati per molto tempo, ma anche gli ultimi che hanno portato alla sistemazione dei locali attigui alla basilica. E si devono a lui anche tante iniziative proposte per la vita comunitaria dei palazzolesi. Alla fine degli anni Settanta aveva promosso la Scuola biblica a San Sebastiano, un’iniziativa aperta a tutto il paese. E poi le processioni interparrocchiali come quella del Corpus Domini, organizzata con gli altri parroci, il pellegrinaggio di luglio alla Madonna delle Grazie che continua tuttora o la festa della Madonna Odigitria che prima si faceva la domenica dopo Pasqua adesso alla fine del mese di maggio.
E in una chiesa che ha una lunga storia alle spalle questo il messaggio che don Angelo lascerà. “Vorrei tanto – amava dire – che in ogni casa ci sia sempre un tempo nella quotidianità per pregare insieme tutti i giorni e per tutta la vita”.