Noto. Il ritorno dei Borbone. "Sua Altezza Reale" Don Pedro cittadino onorario

Nobile Noto, città barocca e aristocratica. Il blasone si misura in titoli e, si sa, la nobiltà è di casa in riva al Tellaro. Esultano i fan dei Borbone perchè il duca di Noto e Grande di Spagna, gran prefetto e Balì di Gran Croce dell’ordine Costantiniano di San Giorgio nonchè principe delle due Sicilie e Orleans è cittadino onorario della città barocca. Sua altezza reale Don Pedro di Borbone ha presenziato al conferimento nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, per l’occasione convocata al teatro Di Lorenzo. Un emozionato sindaco, Corrado Bonfanti, ha fatto gli onori di casa ricevendo in cambio la nomina a cavaliere dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Sulla Porta Ferdinandea  è stata posta una lapide commemorativa. “La nobile città di Noto, teste della memorabile visite di Sua Altezza Reale il principe Pedro di Borbone Due Sicilie, Duca di Noto e  della Sacra Milizia Costantiniana Gran Prefetto, l’onoraria cittadinanza gli conferiva, e ad imperitura memoria dei posteri sullo storico arco eretto in onore dell’avo Re Ferdinando II poneva”.
(foto di Paolo Interlando)




Violenza sessuale a Solarino, fermato a Siracusa il sospettato. E' un nigeriano di 30 anni

Avrebbe attirato a Solarino con l’inganno una ragazza ospite del centro di prima accoglienza di Mineo (Ct). Le avrebbe promesso un lavoro ma anzichè un’occupazione, la giovane ha trovato  un aguzzino, un connazionale di 30 anni. I Carabinieri di Solarino lo hanno posto in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale. A suo carico sarebbero stati raccolti gravi indizi di colpevolezza.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’extracomunitario avrebbe contattato telefonicamente la ragazza diversi giorni fa. A lei, in attesa dello status di rifugiata, avrebbe prospettato un’occasione di lavoro come badante per un’anziana. Ieri la giovane ha allora raggiunto Solarino, incontrandosi con il connazionale. Facendole credere che l’avrebbe accompagnata lui stesso a casa dell’anziana, l’avrebbe invece condotta in una zona di campagna. Qui, all’interno di un casolare fatiscente e disabitato, si sarebbe consumata la violenza.
La ventenne avrebbe provato a scappare ma i suoi tentativi pare siano stati bloccati con la forza dal suo aggressore, che avrebbe anche percosso  la ragazza. Solo a fatica è riuscita a sfuggire al suo aguzzino e raggiungere la strada, dove in quel momento transitava per caso  un cittadino ghanese  a bordo di un ciclomotore. Il ghanese, notando i due nigeriani che litigavano animatamente, si è avvicinato ed ha domandato cosa stesse succedendo, frapponendosi fra l’aggressore e la giovane donna. Un fattore che avrebbe spiazzato il presunto violentatore che ha preferito darsi alla fuga. Dopo aver raccolto la denuncia della giovane extracomunitaria, i Carabinieri hanno avviato un’intensa attività d’indagine che ha consentito di individuare il sospetto questa mattina a Siracusa, dove chiedeva l’elemosina come tanti connazionali. Posto in stato di fermo, è stato condotto nel pomeriggio a Cavadonna. Ad aggravare la sua posizione anche i rilievi effettuati nel luogo dove si sarebbe consumata la violenza. Materiale organico e lembi di tessuto (forse brandelli di vestiti della vittima, ndr) da analizzare scientificamente per ottenere ulteriori riscontri.




Pachino. Bastonate per una banale lite stradale, in due identificati e denunciati

Giovani e aggressivi. Un 21enne e una 29enne sono stati denunciati in stato di libertà per lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato e porto di oggetti atti ad offendere. Una serie di accuse che prendono le mosse da quanto accaduto a Pachino poco tempo fa, quando il ragazzo e la ragazza, per una mancata precedenza stradale, avrebbero aggredito con dei bastoni due persone. Le indagini di polizia giudiziaria hanno permesso di risalire all’identità dei due.




Pachino. Furti nelle aziende agricole, controlli straordinari dei Carabinieri: sei denunce in una sera

Controlli straordinari del territorio a Pachino. Ieri sera, i carabinieri sono stati impegnati in una serie di attività che si sono concentrate nelle zone rurali. Il bilancio è di sei denunciati. I primi tre, un 36enne, un 29enne e un 21enne, tutti di Pachino, sono stati sorpresi dai militari dell’Arma mentre tentavano di rubare del carburante da alcuni mezzi da lavoro di un’azienda agricola di contrada Maccari. Ad interromperli, proprio l’arrivo dei carabinieri. Collegate al primo caso, altre due denunce, in questo caso a carico di un uomo di 39 anni, di Pachino e di un coetaneo di Avola, accusati di simulazione di reato e favoreggiamento perché, nel tentativo di aiutare i primi tre, avrebbero denunciato un furto mai subito delle loro autovetture, utilizzate nel tentativo di furto scoperto dai carabinieri.
Ricettazione è, invece, l’accusa di cui dovrà rispondere un uomo di 36 anni, pachinese, nella cui abitazione di campagna, i carabinieri hanno rinvenuto circa 200 chili di rame, sottratti ad un’azienda agricola di contrada Timpunazzo. Pachi




Pachino. Pippo Gennuso torna in Procura, esposto per la Pachino-Rosolini

Un esposto in Procura per denunciare “gravi attentati alla sicurezza dei cittadini”. Torna ad annunciare “maniere forti”, questa volta non per le vicende che riguardano le nuove elezioni da indire in alcune sezioni di Pachino e Rosolini, ma per chiedere interventi di manutenzione sulla strada provinciale “Pachino-Rosolini”. L’ex deputato regionale, Pippo Gennuso punta l’indice contro la Regione, “incapace perfino di nominare un commissario straordinario per la Provincia regionale di Siracuisa, senza governance e praticamente- commenta l’ex parlamentare dell’Ars – allo sbando”. Gennuso protesta per lo stato inc ui versano le strade provinciali, “in totale abbandono e prive di segnaletica, orizzontale come verticale. Un pericolo- sottolinea- soprattutto con l’arrivo dell’estate e la possibilità che si debbano fronteggiare le ben note emergenze incendi boschivi”. Per la “Pachino- Rosolini”, nel 2012 era stato pedisposto un progetto di ammodernamento, con lo stanziamento di un milione di euro. “Lettera morta – prosegue Gennuso-Per questo presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa, per denunciare “gravi attentati” alla sicurezza dei cittadini”.
 




Marzamemi. In acqua con la sedia a rotelle elettrica, la tragica scelta di un 83enne

Si è tolto la vita gettandosi nelle acque di Marzamemi con la sedia a rotelle a motore che utilizzava normalmente per spostarsi. E’ successo questa mattina poco dopo le 10 nel borgo marinaro. L’uomo, un 83enne di Pachino, ha raggiunto la banchina di porto Fossa e dopo qualche istante trascorso a fissare il mare, secondo il racconto di alcuni testimoni, si è buttato in acqua. Non senza aver prima riposto ordinatamente di lato le stampelle e un ultimo segno della croce. Ha quindi acceso il motorino della carrozzella a quattro ruote e dato gas.
Alla scena hanno assistito increduli alcuni uomini presenti sul molo di porto Fossa. Sono stati i primi a tuffarsi per aiutare l’anziano e chiamare i soccorsi. Il personale del 118 ha tentato per diversi minuti di rianimare l’83enne, in attesa dell’elisoccorso. Ma è spirato prima che l’elicottero arrivasse a Marzamemi. Annegamento la probabile causa del decesso.
(foto: la banchina di porto Fossa)




Augusta. Arrestati due presunti scafisti con un "raid"marittimo notturno del gruppo interforze della Procura di Siracusa

Sono già a Cavadonna i due presunti scafisti individuati questa notte dal nucleo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina di Siracusa. Si tratta di tunisini, risultati positivi al fotosegnalamento. Erano, cioè, già stati nel nostro paese. Ad incastrarli, cinque testimonianze raccolte tra i  circa 200 migranti a bordo del pattugliatore Vega, sbarcati questa mattina ad Augusta. Erano stati soccorsi nei giorni scorsi a sud-est di Lampedusa, nel corso dell’operazione Mare Nostrum. I primi sospetti sui due erano stati destati dalla loro “dotazione” personale: avevano telefonini e una cospicua somma di denaro.  Per accelerare le operazioni, gli uomini del gruppo interforze hanno raggiunto nottetempo il Vega ancora in navigazione verso il porto di Augusta.
Il pattugliatore della Marina è poi arrivato alle 8.00 di questa mattina nello scalo megarese. In poco più di un’ora sono state eseguite le solite operazioni di sbarco. Tra i 217 migranti anche 11 donne e 8 minori.




Pachino. Marijuana in casa pronta per lo spaccio, arrestato un 39enne

Operazione congiunta della Polizia di Pachino con il supporto delle unità cinofile  della Guardia di Finanza e i Carabinieri di Noto. Le forze dell’ordine, impegnate in un’attività di prevenzione generale e controllo del territorio, hanno arrestato il 39enne Salvatore Fratantonio. E’ stato posto ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Con una mirata perquisizione domiciliare,  sono state rinvenute 11 dosi di marijuana confezionate in cellophane. Erano occultate tra i vasi delle piante poste all’ingresso dell’abitazione. In un sacchetto in plastica gettato dal presunto pusher sotto una vettura in sosta nel cortile di fronte all’uscita secondaria della casa trovati altri 70 grammi della stessa sostanza. Sequestrati anche un bilancino di precisione e la somma di 425 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.




Floridia. L'ufficio del Giudice di Pace non chiude. La soddisfazione di Primavera Floridiana

Floridia mantiene l’ufficio del Giudice di Pace. Niente taglio, quindi. E il segretario di Primavera Floridiana, Stefano Petruzzello, esulta. “Risultato frutto di una battaglia iniziata un anno fa. Abbiamo coinvolto la cittadinanza per riuscire a non vedere chiudere un importante presidio di legalità a Floridia”. Con una petizione popolare vennero raccolte oltre un migliaio di firme. In Consiglio Comunale venne approvata una delibera di mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace.  “Conservare questo importante presidio di civiltà è indispensabile dal punto di vista economico e sociale”, aggiunge Petruzzello. “L’Ufficio del Giudice di Pace di Floridia copre una vasta area di utenza che comprende i Comuni di Floridia, Solarino e Canicattini Bagni. I cittadini di queste tre comunità avrebbero dovuto rivolgersi, per tutelare i loro diritti, all’Ufficio del Giudice di Pace di Siracusa con maggiori oneri economici e con un notevole allungamento dei tempi per ottenere giustizia”.




Siracusa. Una società uninominale creata dall'Ato gestirà il servizio idrico dopo la curatela fallimentare

Ancora un no al ritorno dei privati nella gestione del servizio idrico integrato. Acqua pubblica, questa è la volontà espressa stamattina dal commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Ma sul percorso necessario per arrivare all’obiettivo non c’è accordo (politico) tra i sindaci del siracusano. Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Siracusa e Solarino: erano tutti rappresentati nell’incontro di questa mattina, nella sala degli stemmi della (ex) Provincia Regionale. Ma fino a ieri pensavano di poter dare vita a tre diverse società di mini ambito sulla base dei bacini idrogeografici. Ma Buceti ha spiegato loro che la soluzione migliore sarebbe la costituzione di una società uninominale, creata direttamente dall’Ato idrico e che gestisca in house il servizio in attesa della nuova normativa regionale. Il lavoro svolto dai Sindaci in queste ultime settimane non andrà sprecato, anzi dati e spunti confluiranno nel definitivo piano industriale. “C’è urgenza, il 26 maggio scade la curatela e il servizio non può restare senza gestore. La gestione pubblica unitaria sarà garantita dall’Ato 8”, ha spiegato Buceti.
Restano al momento fuori i sindaci dei cosiddetti Comuni ribelli, quelli che non avevano consegnato gli impianti a Sai 8. Ma il commissario ha auspicato  che “una volta interpellati, valutino la possibilità di aderire, dando così esempio di come, in un’area geografica che ha visto una gestione privata discutibile del servizio, si possa invece gestire il fondamentale servizio idrico in modo pubblico e nell’interesse della collettività, senza disperdere i fondi comunitari e regionali già stanziati, migliorando i servizi e calmierando il prezzo, secondo l’indirizzo politico dell’Assessore Marino”. I sindaci, quelli che si sono ritrovati al tavolo con Buceti, hanno chiesto di venire coinvolti nel percorso di creazione della nuova società (“avrà una durata di tre anni”). Ma il commissario straordinario sa bene che la politica va tenuta a distanza per non impantanare un cammino sin qui non proprio agevole.