Avola. Picchia un ambulante senegalese per derubarlo, arrestato

Il suo piano era quello di derubare  un ambulante senegalese, mentre si stava svolgendo il mercatino di piazza San Sebastiano, ad Avola. Per riuscirci, non avrebbe esitato a venire alle mani con il venditore. L’intervento dei poliziotti ha permesso che la lite non degenerasse. Arrestato il 30enne Paolo Giummo. E’ accusato di lesioni personali e rapina. E’ avvenuto venerdì ma solo oggi se ne è avuto notizia.




Priolo, sepolte al cimitero le salme di tre vittime del naufragio di migranti nel canale di Sicilia

Sono stati sepolti nel cimitero di Priolo tre delle 24 vittime del naufragio di migranti avvenuto nel canale di Sicilia sette giorni fa. “Su disposizione del prefetto, il nostro comune ha messo a disposizione tre posti”, spiega il vicesindaco Luca Campione che insieme all’assessore Luciano Di Mauro e la consigliera GIusy Valenti ha seguito in prima persona l’inumazione.  La sepoltura è stata effettuata dal personale della Priolo in House. “Il nostro Comune ancora una volta ha dato senso di tolleranza e di civiltà, mettendo a riposo questi poveri uomini che cercavano la salvezza raggiungendo la nostra terra ma hanno trovato la morte”, le parole di Campione.




Fiorente attività di spaccio gestita dal carcere: avvisi di conclusione indagini per tre pachinesi

Nonostante fosse detenuto, avrebbe continuato a gestire una fiorente attività di spaccio di droga nella zona sud della provincia, avvalendosi della collaborazione di altre due persone. Per tutti e tre la Procura ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. A notificare il provvedimento sono stati ieri gli agenti del commissariato di Pachino. I tre uomini sono tutti di Pachino e già noti alla giustizia. L’accusa a loro carico è di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso. Chiari, per la Procura, gli elementi probatori a carico dei tre, emersi nel corso delle indagini al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria.
 




Pachino. Controllo straordinario del territorio, denunciato un 22enne con 26 dosi di eroina

Servizio straordinario di controllo del territorio ieri sera a Pachino effettuato dalle pattuglie del Commissariato di polizia, con l’ausilio di personale della Municipale. Nel mirino il contrasto allo spaccio di stupefacenti e i reati predatori, come i furti in abitazione. Attenzione speciale è stata riservata al contrasto all’abusivismo commerciale con diffida dei venditori ambulanti non autorizzati. Inoltre verifiche sono state svolte nei compro oro per impedire la ricettazione di preziosi rubati.
Denunciato un 22enne già noto alle forze di polizia per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. Occultate all’interno del portaoggetti dello scooter, aveva 26 dosi di marijuana confezionate in carta stagnola per un peso complessivo di 40 grammi. La successiva perquisizione ha permesso di trovare e sequestrare due piante di marijuana che il giovane coltivava in un terreno a Marzamemi.




Avola. Torna operativo l'8 settembre il complesso operatorio del "Di Maria", al via un piano temporaneo

Tornerà ad essere pienamente funzionale il prossimo 8 settembre il complesso operatorio dell’ospedale “Di Maria” di Avola, interessato da urgenti interventi di riparazione dell’impianto di climatizzazione e trattamento aria. Lo annuncia l’Asp, dopo le rassicurazione fornite dal direttore generale, Salvatore Brugaletta ai sindaci di Avola, Luca Cannata e Noto, Corrado Bonfanti. Fino all’8 settembre, quindi, rimarrà in vigore il piano di riorganizzazione temporaneo predisposto per consentire gli interventi, che sarà operativo a partire da domani e per tutta la settimana.




Lentini. Venerdì i funerali delle 24 vittime del naufragio di migranti. Rito interreligioso, poi la sepoltura

Saranno celebrati venerdì, con rito interreligioso cattolico/musulmano i funerali delle 24 vittime del naufragio di migranti le cui salme sono arrivate ad Augusta nei giorni scorsi. Il rito si svolgerà alle 11 presso l’Ospedale di Lentini, dove sono conservati i corpi in attesa di sepoltura. Sepoltura che avverrà al termine della cerimonia, a cui parteciperà il prefetto di Siracusa, Armando Gradone. Le bare raggiungeranno i cimiteri dei Comuni della provincia che hanno dato la loro disponibilità al seppellimento.




"Decessi per tumore, faremo un nostro registro". La chiesa siracusana alza la voce. Si muove anche la Procura

Decessi per tumore tra la popolazione del siracusano, i numeri non tornano: come incidenza supererebbero di gran lunga la media nazionale. E ad alzare la voce questa volta è la Chiesa siciliana che ha chiesto a tutti i parroci della diocesi di Siracusa di comunicare quanti fedeli muoiono di cancro ogni anno e quali patologie oncologiche sono più diffuse. Lo racconta oggi il quotidiano Avvenire.
“La Chiesa vuole vederci chiaro, nel nome di quella “salvaguardia del creato” che Papa Francesco annuncia dalle sue prime ore di pontificato. E vuole vederci chiaro anche la magistratura, che aggancia l’assist lanciato da un parroco di frontiera di Augusta, don Palmiro Prisutto, da sempre impegnato contro quella “strage silenziosa”, aprendo un fascicolo di atti relativi”, scrive la giornalista Alessandra Turrisi.
Nota è l’attenzione che il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, sin dal suo insediamento ha prestato al tema. “E questa è una iniziativa mirata a trasferire nel nostro ufficio notizie acquisite dal parroco – conferma – Ho dato incarico alla polizia giudiziaria di cercare di capire se c’è materia di eventuale rilevanza penale. D’altronde sono tanti i procedimenti penali avviati negli anni per casi di inquinamento atmosferico o del sottosuolo, proprio a causa dei residui di lavorazioni industriali”.
L’Ufficio pastorale per i problemi sociali e del lavoro di Siracusa, in accordo con l’arcivescovo Salvatore Pappalardo, rilancia l’invito rivolto ai parroci della diocesi. “Abbiamo il sospetto che ufficialmente vengano dichiarati meno decessi per tumore di quelli che in realtà si verificano – racconta don Angelo Saraceno, direttore dell’ufficio diocesano, ma che è anche parroco ad Augusta -. Spesso si scrive nel certificato che la morte è stata causata da un collasso cardiaco, da un blocco renale, senza specificare che quello è solo l’ultimo stadio di una lunga malattia oncologica. Così abbiamo chiesto ai parroci della diocesi di comunicarci quante persone di cui celebrano il funerale sono morte a causa di tumore, precisando anche quale organo fosse stato colpito. Purtroppo, ancora non abbiamo avuto molti risultati. Ma vogliamo rilanciare l’iniziativa”.
Una sorta di registro parallelo che possa validare o meno i dati “ufficiali”.. Il progetto Sentieri, l’ultimo studio finanziato dal ministero della Salute e presentato un paio d’anni fa a Roma, offre, però, uno spaccato già abbastanza inquietante sulla mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di una serie di grandi centri industriali, in particolare peltrolchimici. I dati sono simili: una percentuale di tumori superiore alla media nazionale, un’alta diffusione delle malattie dell’apparato respiratorio, una presenza consistente di neonati con malformazioni dell’apparato genitale e, in qualche caso, contaminazione del suolo.
Ma sul fronte giudiziario, “non ci sono sentenze che certifichino rapporti di causa ed effetto fra tumori, decessi e situazione ambientale, ma centinaia di denunce di famiglie e studi epidemiologici su quattro zone siciliane (Gela, Milazzo, Priolo-Augusta-Melilli, Biancavilla), che contano la presenza di circa 320 mila abitanti, dimostrano che si tratta di un allarme giustificato. Nell’area di Priolo, Melilli e Augusta, in provincia di Siracusa, lo studio epidemiologico ha riscontrato picchi di mortalità per tumore, in particolare all’apparato digerente per le donne e ai polmoni e alla pleura per gli uomini, ipospadie nei neonati”, si legge ancora nell’articolo di Avvenire.




Augusta: ricettazione e favoreggiamento, denunciati madre e figlio

Era in possesso di oggetti rubati in un’abitazione di Augusta, per questo un 24enne megarese è stato denunciato per ricettazione. Alcuni oggetti informatici e un anello di pregio sono stati rinvenuti a casa del denunciato ed in un  terreno nella disponibilità della madre, denunciata per favoreggiamento.




Portopalo. Controlli negli stabilimenti balneari, funziona la "task force"

Controlli mirati in alcuni stabilimenti balneari di Portopalo. Li hanno effettuati gli agenti del commissariato di Pachino, insieme alla Guardia di Finanza di Pachino e gli esperti del Servizio Igiene e Alimenti di origini animali del distretto Avola/Noto dell’Asp, con la collaborazione dell’ufficio marittimo e dell’Ufficio igiene. Positivi i risultati delle verifiche effettuate. I locali e le attrezzature utilizzati sono risultati idonei e in buono stato di manutenzione . Regolare il sistema di refrigerazione e di confezionamento utilizzato. In tutti i casi è stata verificata la regolare presentazione dell’attestazione dei requisiti igienico-sanitari e morali. Unico neo, l’organizzazione di alcuni eventi di intrattenimento. I titolari di due stabilimenti sono stati diffidati, alla luce di un esposto presentato, dall’organizzare trattenimenti danzanti e richiamati all’osservanza di quanto previsto dall’ordinanza del sindaco. Ad essere sanzionato è stato, invece, un utente, sorpreso sul suolo demaniale marittimo a bordo di un fuoristrada, privo peraltro di revisione. Al titolare di un lido, invece, la Guardia Costiera ha , invece, contestato diverse violazioni per la mancanza delle dotazioni di sicurezza.




"Omicidio volontario", arrestata la donna che ha ucciso il marito a Carlentini. "Depressa, ma presto per parlare di tentato suicidio"

Soffriva da tempo di depressione e sarebbe stato questo male oscuro ad armare la mano di Sebastiana Ippolito. Ieri mattina, con decine di coltellate, ha ucciso nel sonno il marito 72enne, Alfio Vinci, nella loro casa di Carlentini, in via del Mare. Si è poi ferita e per questo è ricoverata all’ospedale di Lentini, piantonata dai carabinieri. In un primo moento si era parlato di un tentativo di suicidio, ma il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, preferisce la cautela. “E’ ancora presto per potere dire se la donna abbia tentato il suicidio,certamente era depressa da tempo e per questo non è un’ipotesi da escludere, ma neppure certa”, dichiara alla stampa.  La sessantenne è in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario.