Francofonte. Terribile scontro frontale, una donna di 32 anni lotta tra la vita e la morte

Drammatico incidente stradale lungo la vecchia Ragusana. Uno scontro frontale terribile con una donna ridotta in fin di vita e due feriti con varie fratture. E’ accaduto nella tarda serata di ieri in territorio di Francofonte, lungo la vecchia statale 194, al km 27+350. Tre le auto coinvolte. Secondo una prima ricostruzione, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia e dall’eccessiva velocità, una Focus e una Clio si sono scontrate frontalmente. Una delle due vettura avrebbe invaso la corsia opposta, dando vita al tremendo schianto. Una terza auto, una Megane, non è riuscita ad evitare l’impatto finendo per tamponare le altre due auto.
Sul posto è intervenuta la polizia stradale. Ad avere la peggio, una donna di 32 anni, di Ragusa, che sedeva nel sedile passeggero di una delle due auto coinvolte nello scontro. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. E’ stata stabilizzata dai medici dell’ospedale di Lentini e subito trasferita a Palermo dove lotta tra la vita e la morte a causa delle gravi lesioni interne. Fratture varie per un 32enne ed una donna di 58 anni (sempre di Ragusa) che erano alla guida delle loro auto.  Aperta un’inchiesta per lesioni gravi, affidata al magistrato di turno.




Priolo. Tavolo prefettizio per la qualità dell'aria riunito in città. Intanto si tenta di riavviare la raffineria dell'incidente

Il tavolo prefettizio che si occupa di qualità dell’aria e rischio industriale si riunirà mercoledì 5 marzo a Priolo. Appuntamento alle 16, nella sede del Municipio. Una riunione d’urgenza, su pressing del sindaco di Priolo Antonello Rizza che vuole tornare a porre l’accento sui temi della sicurezza e degli investimenti da sbloccare, dalle bonifiche in avanti. “Io sono pronto a fare la mia parte, sbloccando tutto quello che c’è da sbloccare in pochi mesi. Ora facciano una mossa le aziende della zona industriale”, spiega il primo cittadino priolese dopo l’ultimo incidente che ha terrorizzato per diversi minuti i suoi concittadini. E quale occasione migliore del tavolo prefettizio, cui partecipano anche i rappresentanti delle industrie.
Intanto proseguono le indagini sulle cause dell’incidente. L’impianto 500, all’interno di Isab Sud, è stato subito posto sotto sequestro dalla magistratura. Secondo le prime indiscrezioni, troverebbe conferma il fatto che l’esplosione e il seguente incendio abbiano avuto origine da una perdita su una linea di mandata compressori contenente idrogeno. Non sembrerebbero esserci attinenze, invece, con il fuori servizio accaduto immediatamente prima nell’area di pertinenza dell’impianto 200.
Eppure proprio quella linea risulterebbe ispezionata nel corso del 2013 e non sarebbero emerse criticità. Non è da escludere, allora, che il problema possa essere stato causato da difetti di “metallurgia” della linea stessa.
La raffineria a bilancio idrogeno rimane, intanto, ancora ferma. Studiato un piano per riavviarla: attingere idrogeno dall’impianto 800 e dalla vicina Isab Energy.




Regionali suppletive a Pachino e Rosolini. Gennuso richiama Crocetta: "Basta ritardi, firmi il decreto per le elezioni"

Dopo aver vinto due ricorsi, Pippo Gennuso aspetta ancora che il governo regionale dia un segnale sulla data delle elezioni suppletive di Rosolini e Pachino, disposte dalla sentenza del Cga di inizio febbraio. “La ripetizione delle elezioni Regionali del 2012 in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini, ci sarà. Se qualcuno dice il contrario, si sbaglia. Aspettiamo soltanto la firma del decreto del presidente della Regione che deve rispettare la sentenza inappellabile del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, ma nel frattempo stiamo prendendo le dovute precauzioni”, le parole dell’ex deputato regionale. “E’ davvero inspiegabile questo ritardo del presidente Crocetta e mi sorprende perché il governatore della trasparenza e della legalità, ne ha sempre fatto uno stile di vita. Sicuramente per questa vicenda ci sono pressioni esterne, ma la legge è legge e le sentenze vanno applicate. Tuttavia verranno presentante due interrogazioni parlamentari. Una al Ministro della Giustizia e l’altra al Ministro dell’Interno. Informerò, inoltre attraverso il Commissario dello Stato in Sicilia, il prefetto Carmelo Aronica, il Ministero per i rapporti con le Regioni. Sto anche valutando, insieme ai miei avvocati, se sussistono responsabilità di carattere penale per la mancata indizione della mini tornata elettorale. La democrazia è già stata calpestata quattordici mesi fa, non si può continuare a far finta di niente, perché sul ritorno al voto è stata scritta una sentenza in nome del popolo italiano”.




Augusta. Arriva la San Giusto, con 690 migranti soccorsi dalla Marina nel Canale di Sicilia. C'è anche un neonato

Arrivata intorno alle 8,30 di questa mattina in porto ad Augusta la nave anfibia San Giusto. A bordo i 689 migranti soccorsi dalla Marina Militare nei giorni scorsi con diversi interventi nel canale di Sicilia. Si tratta di  528 uomini,  28 donne- 5 in stato di gravidanza –   e 133 minori, tra cui un neonato. Le loro condizioni generali vengono definite buone dallo staff medico della nave che si è occupato dei primi controlli mentre le procedure di identificazione sono state condotte dalla squadra della polizia di frontiera imbarcata. Nel dettaglio sono  652 gli uomini, 19 le donne e 19 i minori per i quali si ipotizza una temporanea accoglienza al Palajonio.




Floridia. Market della droga in casa, arrestati un ragazzo e una ragazza

La loro abitazione era una vera e propria “bottega” della droga. E non poteva passare inosservato quel continuo viavai di persone. E’ così che i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia  di Siracusa hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Garro (25 anni) e Maria Consuelo Garofalo (22),  entrambi floridiani e incensurati. L’accusa è detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. All’interno della loro abitazione  i militari hanno rinvenuto 450 grammi di marijuana, contenuta in cinque involucri di cellophane, 2 grammi di cocaina e vari materiali comunemente utilizzati per il confezionamento della droga tra i quali anche un bilancino di precisione. Il tutto era occultato in una busta di plastica, all’interno di un armadio. La ragazza è stata posta ai domiciliari mentre Garro è stato condotto in carcere a Cavadonna.




Noto. Acquista un telefonino sul web ma non lo riceve, denunciato il truffatore di Busto Arsizio

La truffa corre sul web. I poliziotti di Noto hanno denunciato in stato di libertà un 27enne di Busto Arsizio (Va), per il reato di truffa online. Un netino di 50 anni aveva deciso di acquistare  un telefono cellulare da un sito internet. Conveniente il prezzo, da vero affare. Pagato il tutto tramite posta pay, non ha però ricevuto l’oggetto acquistato.  Le indagini svolte dagli agenti hanno permesso di rintracciare il truffatore. Fondamentali i dati dei pagamenti e il sito utilizzato per la vendita. Il 27enne è risultato peraltro già segnalato da altri uffici di polizia per lo stesso reato.




Canicattini festeggia Laura Navanteri, protagonista a SanRemo Doc

Il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, ha incontrato la giovanissima Laura Navanteri, 15 anni, reduce dalla partecipazione a SanRemo Doc,  una delle manifestazioni parallele alla grande kermesse del Festival della canzone italiana, trasmessa su Ab Channel.
Dal Palafiori della città ligure, Laura Navanteri ha proposto il suo inedito “Fiamma nella notte”, del quale ha scritto il testo assieme a Francesco Ferro che è anche l’autore delle musiche con Alfio Leocata e Salvatore Finocchiaro.
Studentessa del 2° anno del liceo Scientifico di Canicattini, Laura non nasconde la sua gioia.  “E’ stata un’esperienza bellissima che mi ha messo in contatto con un mondo che per me sembrava irraggiungibile. Una vetrina ed un palcoscenico straordinario dal quale partire per migliorare e fare crescere questa mia passione. L’avventura nel mondo della musica inizia adesso, anche se sono consapevole che ho degli obblighi al quale assolvere, ad iniziare dagli studi e dalla scuola”.




Pachino. Allarme bomba al Comune. Sgomberato, intervengono gli artificieri

Il gesto di un mitomane, una vendetta o forse uno scherzo di carnevale di pessimo gusto. La polizia sta vagliando tutte le possibilità dopo l’allarme bomba al Comune di Pachino. Alle 10.30 telefonate anonime al 113 e ad alcuni uffici comunali, pare la Protezione Civile, annunciavano con tono chiaramente minaccioso la presenza di un ordigno, occultato all’interno del palazzo centrale del Comune, in via XXV Luglio.
La polizia ha subito cinturato  tutta la zona e fatto deviare il corteo di carnevale che doveva passare nei pressi. D’accordo con il sindaco, Bonaiuto, è stato fatto sgomberare l’edificio. Sono, nel frattempo, arrivati a Pachino gli artificieri che hanno passato al setaccio ogni angolo del Municipio. I controlli avrebbero avuto esito negativo.




Melilli. Terremoto sugli Iblei, magnitudo 3.7. Niente danni

La terra ha tremato alle 10.37, una scossa di pochi secondi avvertita dalla popolazione. Il terremoto ha avuto magnitudo 3.7 con epicentro nella zona dei Monti Iblei, nei pressi del piccolo Comune siracusano.  Non sono segnalati danni a cose o persone.




Priolo. Il giorno dopo l'incidente industriale, "ringraziamo la buona stella". Il sindaco alza la voce: sicurezza

Il giorno dopo l’incidente nell’impianto 500 dell’Isab Sud, a Priolo ci si sveglia con lo sguardo rivolto alla zona industriale. La paura di vedere del fumo, nelle orecchie ancora il forte boato di ieri sera con i vetri delle finestre che tremano e i momenti di panico. “Dobbiamo ringraziare la buona stella, il nostro Santo protettore, l’Angelo Custode”, ripete il sindaco Antonello Rizza. Dopo la serata trascorsa per larga parte all’interno dell’impianto, per verificare di persona cosa fosse successo, il primo cittadino è nel suo ufficio. “Non nascondo che la tensione è stata alta. Quell’impianto è uno dei più pericolosi della raffineria. Vi si lavorano idrogeno e benzina, una miscela esplosiva. Se l’incidente fosse avvenuto qualche ora prima staremmo parlando di ben altri scenari drammatici”, racconta. Fino a poco prima l’impianto brulicava di operai, quelli impegnati nei turni mattutini. Poteva davvero succedere di tutto. “Per questo dico che non basta che a proteggerci sia solo la buona stella. Dobbiamo affrontare seriamente il tema della sicurezza nella zona industriale”. Sabato è stato convocato d’urgenza il Consiglio Comunale. Seduta aperta “per non abbassare la guardia su questa articolata questione. Parlare di sicurezza vuol dire capire cosa si spende per le manutenzioni, quale la qualità degli impianti e delle aziende che si occupano degli interventi e molto altro ancora”, spiega ancora il sindaco di Priolo.
Inevitabile, allora, tornare ad invocare le bonifiche e quegli accordi stipulati ma sin qui non osservati. “Le bonifiche vanno fatte. E’ una questione etica ed economica. Dobbiamo iniziare a far pace con il territorio e con i cittadini. La zona industriale non è più vista come la mamma che da lavoro, per i priolesi è diventata matrigna”. Perchè se prima l’industria dava ricchezza e lavoro oggi lascia solo briciole. “E quel pò di lavoro che c’è viene dato ad aziende che non sono del territorio. E queste ditte, spesso del nord, performano male o lasciano buchi a cui deve riparare chi rimane. E’ il caso di smetterla. Siamo stanchi. Abbiamo dato il massimo, abbiamo pagato in disagi e vite umane e raccogliamo solo cocci. Così non va”. Lo ha spiegato anche ai russi di Lukoil, che hanno acquistato Isab e subentrano ad Erg nella proprietà. “Sono realista. So che la raffineria è un impianto complesso. So che gli incidenti sono fisiologici. So che l’impianto non può essere a impatto zero. Però oggi ci sono le condizioni per investire e rilanciare. Se Lukoil ha voglia di farlo, noi siamo pronti a realizzare le condizioni necessarie. A patto che siano iniziative ecosostenibili e realizzate attraverso aziende e operai del nostro territorio”, specifica Antonello Rizza. “Anche i russi devono capire che qui non siamo con l’anello al naso. Non è vero che quelli che vengono da fuori sono più bravi. Abbiamo imprese che lavorano in tutto il mondo e realizzano impianti grandiosi. Ripeto, sono pronto a fare la mia parte per sbloccare in pochi mesi tutto quello che c’è da sbloccare. A loro chiedo – dice garbato, ma deciso – di far sapere se vogliono davvero investire”.