Noto. Discarica di Stallaini,l'assessore Sgarlata: "il no alla realizzazione merito mio e non di altri"

Tra i due non corre buon sangue. I ben informati raccontano che quando si incontrano a Palermo, nei corridoi della Regione, non si scambiano neanche un cenno di saluto. Ognuno fermo sulle sue posizioni dopo accuse e accostamenti varii, anche ai personaggi delle fiabe. Da una parte l’assessore ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, dall’altra il parlamentare Enzo Vinciullo. Ultimo atto del loro personale scontro a mezzo stampa, la discarica di Stallaini. “Si è attribuito il merito di aver fatto chiarezza sulla vicenda soltanto per essersi limitato a porre un’interrogazione finalizzata ad avere rassicurazioni sul divieto di realizzare la discarica”, accusa la Sgarlata. “Il parere negativo non è dipeso dall’interessamento del deputato, ma dalla posizione della Soprintendenza di Siracusa che già prima non aveva rilasciato alcuna autorizzazione ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e dell’Assessorato che ha ribadito il parere negativo, in quanto l’area in oggetto è sottoposta al livello di tutela 2 del Piano paesaggistico”, spiega ancora l’assessore.

 

 




Pachino. Individuati altri tre protagonisti della violenta scazzottata da saloon

Individuate e denunciate in stato di libertà altre tre persone a Pachino. Sono accusate di aver partecipato alle violenze avvenute la notte tra sabato e domenica scorsa a Marzamemi, quando alla balata si è scatenata una furibonda rissa da saloon per futili motivi. Dopo le prime sei denunce, le indagini del commissariato di Pachino hanno permesso di rintracciare altre tre soggetti che avrebbero preso parte alla violenta scazzottata tra una “gang” di giovani senza altro da fare che menar le mani e il titolare e i responsabili della sicurezza di un locale pubblico. I tre  sono accusati di lesioni personali aggravate e danneggiamento in concorso.

(foto: scorcio della balata di marzamemi)




Pachino. Tafferugli alla balata di Marzameni, volano tavolini e sedie. Denunciati in sei

La movida mostra la sua faccia peggiore. Nella notte tra sabato e domenica sei giovani pachinesi si sono scagliati contro il proprietario di un locale della Balata di Marzameni e contro gli addetti alla sicurezza. Per riportare la calma, mentre volavano calci e pugni, è stato necessario l’intervento della polizia che ha identificato e denunciato i sei per lesioni personali aggravate e danneggiamento. Si tratta di soggetti già conosciuti dalle forze dell’ordine e recentemente colpiti da Daspo per i disordini al termine di Pachino-Palazzolo.
A scatenare il tafferuglio, futili motivi. Pare addirittura la semplice voglia di menar le mani amplificata, con ogni probabilità, dallo stato di ebbrezza dei sei giovani e dal diniego del titolare del locale di fornire loro da bere. La rissa ha generato  un fuggi fuggi di  quanti, avventori e passanti,  si trovavano nella zona della Balata. Mozzafiato la scena, con tavolini e sedie scagliate in aria nel furore della incredibile lotta urbana.

(foto: archivio)




Avola. Controllo del territorio, attività congiunta di polizia e vigili urbani

Prosegue l’attività di controllo del territorio ad Avola da parte degli uomini del locale commissariato e della polizia municipale. Nell’ambito di tale servizio, ieri, sono state controllate 89 persone. Tra queste, un quindicenne sorpreso alla guida di un’auto. L’adolescente è stato denunciato. Altri due giovani, di 22 anni, sono stati segnalati all’autorità amministrativa perchè trovati in possesso di una modica quantità di droga; 37 i veicoli controllati nell’ambito dei 5 posti di blocco istituiti; 2 le sanzioni amministrative elevate; un sequestro, sei perquisizioni.




Augusta. Ufficiale della Marina Militare arrestato per concussione, parla il suo avvocato. "Prove da verificare"

E’ sereno anche se turbato l’ufficiale della Marina Militare in servizio ad Augusta, posto ai domiciliari con l’accusa di concussione. Il suo difensore è l’avvocato Francesco Nigroli che racconta di un uomo tranquillo lontano anni luce da alcune ricostruzioni emerse sui media. “E’ stato dipinto come un uomo avvezzo a certe situazioni e meccanismi. Ovviamente non è così. Pensate che fino allo scorso agosto era a Roma e solo dopo è stato trasferito ad Augusta”, spiega come a sottolineare che in così poco tempo non avrebbe certo potuto mettere in piedi un sistema di concussione quale emergerebbe dal quadro accusatorio. Nigroli presenterà lunedì a Catania istanza di scarcerazione al Riesame e rimane in attesa di poter visionare tutte le fonti di prova. Le accuse sono state lette dal gip del Tribunale di Siracusa. “Il mio assistito ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere e si è dichiarato totalmente estraneo a quanto a lui contestato”, racconta a SiracusaOggi.it l’avvocato Francesco Nigroli. “A nostro avviso è evidente che lui non c’entra nulla nell’affido degli appalti, non è un suo compito. I lavori al centro dell’indagine, peraltro, non sono stati ancora eseguiti e non è detto che sarebbe stato lui l’ufficiale incaricato del controllo. Anzi, di solito se ne occupa una commissione di tre persone”. Quanto all’assegno che per l’accusa sarebbe stato richiesto a “garanzia” della presunta tangente, per la difesa è invece “il pagamento di un banchetto tenuto presso il ristorante della moglie” dell’ufficiale. In aula si annuncia battaglia, con Nigroli pronto a contestare le intercettazioni ambientali effettuate. “Si tratta di una registrazione fatta con un telefonino. Nella trascrizione mancherebbero peraltro alcuni passaggi. Ma il valore probatorio di una simile intercettazione è tutto da verificare”.

(foto: una banchina del porto militare di Augusta)




Priolo. Incassava la pensione del papà morto, denunciato un uomo. La truffa ammonterebbe a 50 mila euro

Incassava la pensione del papà, peccato fosse morto nel 2011. L’Inps, infatti, ignara del decesso, continuava ad accreditarla mensilmente sul conto corrente. E l’uomo ha sistematicamente continuato a prelevare con il bancomat, in totale circa 50 mila euro. Succede tutto a Priolo, dove i finanziari della tenenza Priolo: Melilli hanno acquisito tutti i documenti e ricostruito i comportamenti del priolese che è stato sorpreso con il bancomat in tasca. La Guardia di Finanza gli contesta di non aver effettuato le richieste comunicazioni all’Inps ed all’istituto di credito dove il padre aveva aperto il conto corrente e dove confluivano gli emolumenti erogati dall’Inps.
Le Fiamme Gialle hanno così sospeso l’erogazione della pensione non dovuta ed avviato le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito dall’uomo, denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa per truffa aggravata ai danni dello Stato.




Augusta. Arrestato per concussione un ufficiale della Marina

La denuncia di una ditta aggiudicataria di un appalto al porto di Augusta ha fatto scattare controlli serrati. Carabinieri e uomini della Marina Militare hanno così cominciato a tenere sott’occhio i movimenti di un ufficiale della stessa Marina in servizio presso il Comando delle Forze da Pattugliamento (COM.FOR.PAT.). Si tratta del comparto che ha ospitato due giorni fa la visita del ministro della difesa Mauro. Poco prima dell’arrivo del ministro, l’ufficiale è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa. E’ stato sorpreso in flagranza di reato. L’accusa è di concussione. Avrebbe preteso “mazzette” per appalti. L’ufficiale è stato posto ai domiciliari.
Davanti al giudice avrebbe negato ogni addebbito. L’ufficiale, che è responsabile dell’Ufficio servizi del Comforpat, secondo l’accusa avrebbe approfittato delle sue funzioni di controllo dei lavori eseguiti nel comparto per pretendere da un imprenditore catanese  – che avrebbe dovuto fare dei lavori edili ed elettrici –  il pagamento di una somma pari al 10% del valore dell’appalto. A “garanzia” avrebbe anche preteso un assegno bancario. Ma l’imprenditore ha denunciato tutto, organizzando con gli investigatori la “trappola”.




Augusta. Trova un assegno vicino ad un cassonetto e fa shopping per 850 euro, denunciata trentottenne

Acquista in un negozio della città merce per 850 euro e, una volta alla cassa, chiede di pagare con un assegno. Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che l’assegno in questione non era suo. Lo avrebbe trovato poco prima vicino ad un cassonetto della spazzatura. Protagonista della vicenda, una donna di 38 anni, augustana, che evidentemente aveva creduto di essere stata baciata dalla fortuna. Il suo tentativo, però, sfortunatamente per lei, non è andato a buon fine e adesso dovrà rispondere di truffa. A smascherarla, gli agenti del commissariato di Augusta.




Noto. Lotta alla criminalità, controlli straordinari del territorio nella zona sud della provincia

Controlli straordinari del territorio nella zona sud della provincia di Siracusa. Li ha predisposti il questore, Mario Cageggi. Ieri, gli agenti del commissariato di Noto hanno condotto una vasta operazione, con servizi di perlustrazione e di controllo del territorio mirata a contrastare la microcriminalità. L’attività è stata svolta con l’utilizzo di 7 pattuglie aggiuntive a quelle già in dotazione. A coordinare i servizi, il dirigente, Giuseppe Grienti. I suoi uomini hanno pattugliato i quartieri ritenuti più a rischio, a garanzia soprattutto di quegli esercizi commerciali che nel recente passato sono  stati oggetto di reati di natura predatoria. Al setaccio anche  le zone rurali dove si sono registrati, di recente, furti ed altri reati. Nel corso dell’operazione sono stati controllati 42 persone e 25 mezzi ed elevate tre contravvenzioni per violazioni al codice della strada. Ad Avola, sempre ieri, sono stati avviati analoghi controlli, per i quali il commissariato si è avvalso anche della collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine di Catania. Sono state 20 le persone controllate, 10 i veicoli, 2 le contravvenzioni al Codice della strada. Un veicolo è stato sequestrato ed una carta di circolazione ritirata. Denunciato un giovane di 29 anni per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti ed un altra persona per guida senza patente.




Augusta. Arrivati 205 migranti soccorsi dalla fregata Zeffiro, tra loro una donna e 3 bambini

Sono arrivati questa mattina al porto commerciale di Augusta i 205 migranti soccorsi ieri dalla fregata Zeffiro della Marina Militare e trasferiti questa mattina sul pattugliatore Libra. Tra loro, una donna e 3 bambini. Provengono da Marocco, Pakistan, Eritrea, Gambia, Siria, Senegal, Mali, Libia, India, Nigeria, Camerun, Costa D’Avorio, Sudan, Liberia e Palestina, soccorsi ieri dalla fregata Zeffiro della Marina Militare.