Priolo. Ordine di carcerazione per un 46enne. Dai domiciliari a Cavadonna

Gli agenti del commissariato di Priolo hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa. Arrestato il 46enne Giuseppe Guzzardi, già sottoposto alla misura dei arresti domiciliari. E’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Cavadonna dove continuerà ad espiare la sua pena.




Augusta. Lite in piazza Duomo, arrestato un 22enne. Con se aveva anche 7 dosi di marijuana

Arrestato ad Augusta nelle prime ore del mattino Filippo Alessandro Grasso. Il 22enne è accusato di  lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti sono intervenuti alle 5.30 piazza Duomo, dove un giovane era stato aggredito per futili motivi proprio dal 22enne che è stato successivamente rintracciato ed accompagnato in commissariato. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 7 dosi di marijuana già pronte per lo spaccio oltre a 305 euro ed un tirapugni in metallo. Accompagnato a casa, è stato posto ai domiciliari.




Avola. Finisce in carcere un 34enne, lo ha disposto la Procura di Catania

Agenti del commissariato di Avola hanno arrestato il 34enne Sebastiano Coffa. L’uomo è destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. E’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di contrada Cavadonna.




Rosolini. Tenta di strangolare l'ex moglie in strada, lei riesce a fuggire. Arrestato

I rapporti con l’ex moglie non erano certo idilliaci. In particolare sull’affidamento dei tre figli, tutti minorenni, le discussioni erano all’ordine del giorno. E particolarmente accese. L’ultima nel tardo pomeriggio di ieri. Acceto dall’ira, Emanuele Cascone, 42 di Rosolini con piccoli precedenti, avrebbe tentato di strangolare in strada la sua ex consorte. La donna riusciva fortunatamente a divincolarsi e sfuggire alla presa dell’uomo. Una corsa con il cuore in gola fino alla caserma dei carabinieri, dove ha subito chiesto l’aiuto dei militari. Che in men che non si dica hanno individuato e fermato l’uomo, nel frattempo tornato a casa come se nulla fosse. E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e accompagnato a Cavadonna, a disposizione dei magistrati.
La donna è stata, invece, accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Modica per le cure del caso. I sanitari hanno refertato “lievi escoriazioni al collo”.
 




Pachino. Rincasano e trovano un ladro dentro casa. Un urlo e arriva la polizia

Rientrano in casa e si trovano faccia a faccia con un presunto ladro. Brutta esperienza per una famiglia di Pachino. L’allarme è scattato intorno alle 17,30 quando i proprietari di un’abitazione, una volta varcato il cancello, hanno notato la presenza di un giovane che aveva appena scavalcato il muro di cinta con l’intento di perpetrare un furto. Alla vista del giovane, i proprietari hanno iniziato ad urlare, attirando l’attenzione di due agenti liberi dal servizio.  Una volta sul posto, gli agenti hanno bloccato il giovane, arrestandolo. Le manette sono scattate ai polsi di Antonio Crisafi, 20 anni, di Pachino. Al giovane sono stati concessi i domiciliari.




Rosolini. Aggredisce due carabinieri che lo interrompono mentre litiga: arrestato

Litiga con un uomo e aggredisce i carabinieri intervenuti per sedare gli animi. Per questo Corrado Cappello, 48 anni, di Rosolini, con precedenti per reati contro la persona, è stato arrestato. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cavadonna.




Da Gela ad Augusta a Priolo: "Eni non creda di potersi defilare. Si prepari ad un maxi risarcimento". Così Green Italia

Fabio Granata all’attacco di Eni e della sua politica in Sicilia. Con Green Italia  parla del “solito ricatto della chiusura degli stabilimenti industriali”.
L’ex parlamentare invita allora i siciliani a rispondere con una mobilitazione “per chiedere risarcimenti miliardari per la morte e la distruzione ambientale che è derivata in questi decenni dalla raffinazione e dalla mancanza di ogni controllo e di ogni adeguamento degli impianti e di ogni bonifica. Chi ha inquinato paghi e non ricatti ancora. Prima vengono la vita e la dignità, che non sono merce  da baratto”.
Green Italia – Verdi Europei continuano quindi nella loro controffensiva – politica e giudiziaria – “che non si fermerà di fronte ad alcun ricatto e chi da Gela ad Augusta, da Milazzo a Priolo ha seminato morte e devastazione dovrà pagare i risarcimenti e bonificare i luoghi,senza se e senza ma. Chiudano pure le raffinerie ma non pensino di defilarsi in questo modo dopo il disastro ambientale ed economico che hanno determinato alla nostra Sicilia”.




Eni non toccherà la chimica, salvi i lavoratori Versalis di Priolo? "Non perderanno il posto di lavoro"

Non ci sarebbe ragione per ritenere, ad oggi, che anche il futuro di Eni a Priolo con Versalis possa essere nero come quello di Gela. Dopo giornate in cui le voci si sono susseguite e confuse, alimentando un clima di preoccupazione tra i 500 lavoratori dell’impianto siracusano, pare “chiarirsi” il futuro del cane a sei zampe nel petrolchimico priolese.
Eni dismette nel settore raffinazione e quindi in particolare Gela. Ma per la chimica, come nel caso di Priolo, non ci sarebbero elementi tali da ritenere che i recenti accordi siglati siano rivisti nel breve. Vale a dire a dire che il piano di investimenti sottoscritto resta attuale. Si parla di 480 milioni di euro per la riconversione in chimica verde di Versalis, di cui 140 già spesi per il consolidamento della linea di etilene. Lo ribadisce anche Seby Tripoli, segretario provinciale Femca Cisl. “Eni ridimensionerà a Gela e Taranto. Ma su Priolo non si hanno notizie di questo tipo”, conferma.
I 500 dipendenti di Priolo stanno seguendo con attenzione le nuove politiche di Eni in Sicilia. “Ma non hanno motivo di essere spaventati. Non perderanno il posto di lavoro”, assicura Tripoli che ha seguito a Roma le ultime fasi degli incontri sindacali con il colosso petrolchimico italiano. “Non facciamo del disfattismo. Credo, anzi, di poter alimentare un certo ottimismo: tutti i progetti per Priolo rimangono in piedi. Eni non ha smentito gli investimenti e non credo che ridimensionerà anche il settore chimica. Aspettiamo solo che l’iter autorizzativo venga definito per il completamento del piano di riconversione”.
Non ci saranno le tanto sperate nuove assunzioni. Ma quanto meno non si rischierebbero licenziamenti. Quindi un bilancio occupazionale che rimarrebbe inalterato. Il 18 luglio comunque in programma a Roma un altro incontro. “Chiederemo maggiore chiarezza e faremo il punto anche sulla chimica di Eni a Priolo”.




Avola. Discarica abusiva in contrada Petrara, denunciata la proprietaria del terreno

Denunciata in stato di libertà ad Avola una donna di 52 anni. Un terreno di sua proprietà in contrada Petrara sarebbe stato adibito a discarica di rifiuti pericolosi come eternit sgretolato, materiale di risulta, reti plastica bruciata e materiale ferroso. Intervenuti agenti del commissariato di Avola impegnati in servizi di prevenzione e repressione di reati in materia di ambiente.
(foto: archivio)




Avola. Iperspar, nessuna soluzione per i 24 licenziati. Sit-in davanti al supermercato

Nessuna soluzione alla vertenza che riguarda i 24 lavoratori dell’Iperspar del centro commerciale “Il Giardino di Avola”, licenziati perché l’azienda che gestisce il punto vendita alimentare, la “Ansa s.r.l” non ha trasformato i loro contratti a tempo indeterminato. La Filcams Cgil annuncia un sit-in di protesta, fissato per sabato pomeriggio, dalle 17 alle 21, davanti la sede del supermercato. “L’azienda- spiega il segretario della sigla sindacale, Stefano Gugliotta-  si era impegnata, a fronte della rinuncia dei lavoratori alla cassa integrazione aperta da Aligrup  e l’iscrizione nelle liste di mobilità, a trasformare il contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Non lo ha fatto e non ha nemmeno rinnovato i contratti ai 24 lavoratori, assumendone, al contempo, altri 15 in sostituzione dei dipendenti licenziati”. Dopo la prima manifestazione di protesta, lo scorso 16 maggio, la prefettura aveva convocato per i giorni successivi un incontro, nel corso del quale l’azienda si era resa disponibile ad un’interlocuzione con il sindacato, al fine di individuare le possibili soluzioni. “Da allora, una serie di strumentali rinvii- racconta Gugliotta- Un prendere tempo che si è protratto fino allo scorso 10 luglio, quando “Anda” ha disertato la riunione convocata”.L’esponente sindacale parla di “atteggiamento arrogante quanto irresponsabile . Questo comportamento ha avuto il solo effetto di esasperare i lavoratori che sabato prenderanno parte al sit in”. Gugliotta chiede la solidarietà dei cittadini di Avola e preannuncia possibili disagi alla viabilità. “In gioco – conclude il segretario della Filcams Cgil- c’è il futuro di 24 famiglie che si ritrovano, adesso, senza una prospettiva”.