Lido di Noto, Figura replica a Marziano: “Loro pensavano, noi abbiamo fatto”

Netta replica da parte del sindaco di Noto, Corrado Figura dopo l’intervento dell’ex assessore regionale Bruno Marziano in merito alla ‘paternità’ del finanziamento per i lavori di riqualificazione del litorale del Lido di Noto. Se Marziano ritiene che tutto sia partito dalla giunta regionale retta da Rosario Crocetta nel 2016 e mostra dispiacere per non essere stato citato, il primo cittadino fa il punto ed esclude che esista alcun merito da attribuire dimenticato.
“Oggi i nostri oppositori — gli stessi che hanno amministrato prima di noi portando il Comune di Noto al dissesto — dichiara il primo cittadino- rivendicano un finanziamento da 12 milioni per il ripascimento del litorale: senza aver fatto nulla. Zero progetto, zero opere. Un’ulteriore dimostrazione della loro scarsa conoscenza delle procedure. Intanto è bene ricordare che il finanziamento non è di 12 ma di 15 milioni di euro, e che siamo stati noi a recuperarlo, così come abbiamo recuperato risorse vere: dalle rotatorie all’ingresso della città fino al porto di Calabernardo-prosegue il primo cittadino di Noto- Abbiamo messo in campo competenze reali, rispettato ogni procedura, redatto i progetti esecutivi e aperto i cantieri.C’è un dato che non si può negare: questa amministrazione ha ottenuto 90 milioni di euro di finanziamenti e sta realizzando opere come mai era avvenuto prima. Chi vuole dire di aver “pensato prima di noi” a queste opere lo dica pure. È curioso-osserva il sindaco Figura- che proprio coloro che ci accusano di essere ossessionati dal passato, oggi rivendichino i risultati della nostra amministrazione. Parliamo degli stessi che perdevano finanziamenti importanti accontentandosi di articoli sui giornali. La differenza è chiara-conclude Figura- loro le pensavano; noi otteniamo i finanziamenti, presentiamo i progetti e le realizziamo”.




Deputato supplente, Nicita (Pd): “Il primo fu Pablo Escobar,questo è un patto di potere”

“L’introduzione del deputato supplente all’Ars non è una semplice modifica al meccanismo istituzionale, non un mero tecnicismo. E’ un patto di potere, per risolvere un problema politico della maggioranza che governa la Sicilia”.
Durissimo l’intervento del senatore del Pd Antonio Nicita.
“Il primo deputato supplente di cui ho sentito parlare-ha ricordato- per la prima volta è stato Pablo Escobar” , riferendosi al noto signore della droga colombiano e ricordando quando il criminale di Medellin riuscì a entrare ‘in supplenza’ nel parlamento colombiano. L’ha detto durante la discussione al Senato per il ddl costituzionale sull’incompatibilità tra la carica di assessore e di deputato della Regione siciliana.
“Si tratta di un provvedimento – ha proseguito il parlamentare dem – che si vuole far passare come una semplice modifica del meccanismo istituzionale, un mero tecnicismo. In realtà, si tratta di un patto di potere, una modifica non ragionata degli assetti che regolano i lavori dell’ARS, per risolvere un problema politico della maggioranza che governa la Sicilia, ma che ne crea uno ben più grande ai cittadini siciliani. Tanto è vero che si abolisce il referendum e si boccia un emendamento che ne rinvia l’adozione alla prossima legislatura”.
“Come può definirsi libero nell’espletare il suo mandato un deputato supplente, se la sua permanenza all’Assemblea dipende dalla sopravvivenza del governo regionale? Possiede le caratteristiche politiche e istituzionali per poter svolgere il suo ruolo? Tutto questo per salvare una maggioranza che sta naufragando per la crisi politica e anche economica in cui versa la Sicilia, guidata da un presidente, Renato Schifani, lui sì già a tutti gli effetti un supplente”, conclude Nicita.




Verde pubblico, polemiche su costi ed extracosti. “Amministrazione difende l’indifendibile”

Le parole dell’assessore Luciano Aloschi non chiudono la polemica su costi ed extra costi del servizio del verde pubblico a Siracusa. L’ex assessore Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, torna alla carica. “Come si fa a definire 63.000 euro fuori capitolato ‘un’integrazione di risorse finalizzata a garantire interventi imprevedibili’ e soprattutto come si fa a parlare di ‘tempestività e sicurezza, di decoro urbano, di gestione responsabile del patrimonio verde’ di fronte ad un problema come il punteruolo rosso letteralmente documentato passo passo, negli ultimi 9 mesi? Se errare è umano, vantare di aver approvato oggi un emendamento al bilancio comunale da 63.000 euro di fondi extracapitolato per ‘far fronte all’esigenza di maggiori potature emersa negli ultimi mesi e alla gestione delle criticità fitosanitarie che hanno interessato in modo straordinario le palme con interventi aggiuntivi e non programmabili nel quadro ordinario del servizio’ lascia molte perplessità”, dice citando diversi passaggi delle dichiarazioni di Aloschi.
Gradenigo denuncia allora l’inerzia mostrata dall’amministrazione sul verde pubblico che ha portato alla perdita di un patrimonio economico e ambientale inestimabile. Secondo Gradenigo infatti, i fondi per abbattere le decine di palme morte potevano essere utilizzati per acquistarne e piantarne di nuove piuttosto che smaltire in discarica quelli che hanno impiegato 30 anni per crescere e 3 mesi per morire. Quanto al costo complessivo del servizio, Gradenigo torna ad indicare il peccato originale nell’aver accettato “un’offerta con un ribasso prossimo al 44% (oggetto tra l’altro di ricorso al Tar da parte della seconda classificata), non un evento casuale ma una precisa scelta degli uffici, ancorchè stando ai fatti, ponderata male”.
Anche Salvo La Delfa, coportavoce provinciale di Europa Verde Siracusa – Alleanza Verdi e Sinistra, ribatte sulla questione sollevando nello specifico il problema di via Columba. “Nella seduta consiliare durante la quale è stato approvato l’emendamento di stanziamento dei 63 mila euro – dichiara – l’assessore al verde pubblico faceva esplicitamente riferimento alla impellente necessità di potatura delle palme di via Columba che riversano in una situazione così critica da rappresentare un potenziale pericolo per probabili cedimenti o rotture dei rami. Da un controllo che ho effettuato in prima persona sulle programmazioni settimanali di manutenzione, ho riscontrato che via Columba è stato oggetto di interventi di potatura per almeno cinque tornate di lavorazioni da marzo a settembre 2025. In merito a questo chiedo all’amministrazione comunale perché nonostante questi interventi, le palme sono ancora in condizioni davvero critiche”.




Riqualificazione del Lido di Noto, Marziano: “La finanziò la giunta Crocetta, il sindaco racconta a metà”

Da una parte c’è la manifestazione della “più grande soddisfazione per il finanziamento e l’avvio dei lavori di riqualificazione del litorale del Lido di Noto”; dall’altra l’amarezza per una ‘dimenticanza’ da parte del sindaco, Corrado Figura, che non avrebbe ricordato che il cospicuo finanziamento arriva da lontano, “inserito nel 2016, per 12 milioni di euro, dalla giunta Crocetta”, di cui era componente anche l’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano,”nell’ambito del cosiddetto patto Renzi-Crocetta”. E’ proprio Marziano a tornare oggi sul tema e a ricostruire la vicenda, non nascondendo la delusione per non essere stato citato, “anche senza enfasi, solo per amore della verità e della cronaca”. Marziano pone quindi l’accento su quello che fu “l’impegno del Pd di NOto, dell’amministrazione Bonfanti e del vicesindaco Corrado Frasca, in questa vicenda che segna una tappa importante nella tutela del nostro territorio.
E allora, mi sembra opportuno riepilogare brevemente le varie tappe di una vera e propria battaglia politica che comincia per iniziativa dei giovani del partito democratico di Noto nel giugno del 2013-spiega l’ex assessore regionale- quando viene promosso un convegno dal titolo “Lido di Noto, ripascimento della spiaggia a basso impatto ambientale” che si tenne sotto l’egida dell’assemblea regionale siciliana e al quale, oltre me, parteciparono tecnici dell’Università di Messina che misero gratuitamente a disposizione il loro lavoro e la loro esperienza in materia”.
“L’amministrazione Bonfanti-continua- si dichiarò subito disponibile a portare avanti l’iniziativa. Il progetto di massima fu fornito gratuitamente dall’associazione Assomineraria per decisione del suo presidente il dottor Pietro Cavanna sollecitato personalmente da me e dopo una serie di atti promossi e portati avanti dall’amministrazione Bonfanti con il vicesindaco Corrado Frasca,tra cui la “determina a contrarre” per utilizzare i 500 Mila euro per la progettazione esecutiva, si arrivò nel 2016 al finanziamento di 12 milioni di euro che fu inserito dalla giunta regionale Crocetta, di cui facevo parte,nel cosiddetto patto Renzi-Crocetta”. Fin qui il racconto dell’antefatto. L’ex presidente della Provincia torna, quindi, a questi giorni. “Si arriva finalmente all’appalto delle opere dopo ben nove anni dal primo finanziamento di 12 milioni di euro, oggi lievitato a 15 milioni- evidenzia- Con questa iniziativa e questo finanziamento si tutela e salvaguarda uno dei beni più importanti del territorio di Noto e cioè la sua costa e il suo Lido e lo si fa con un progetto a basso impatto ambientale che sarà sicuramente progetto pilota per altri interventi della stessa natura e il resto della Sicilia”.Marziano torna, dunque, ad esprimere soddisfazione per questo risultato, notando al contempo che “si sta realizzando a ben nove anni dal primo finanziamento. Bisognerà vigilare adesso- conclude- perché i lavori vengano realizzati secondo le ipotesi progettuali e vengano realizzati nei tempi previsti”.




Maria Latino nella segreteria provincia di Grande Sicilia

Maria Latino è stata nominata componente della segreteria provinciale di Grande Sicilia. Avrà il compito di coordinare il direttivo del movimento e sarà la responsabile della comunicazione e delle attività di segreteria. Si occuperà quindi della gestione della comunicazione interna ed esterna al partito e del raccordo tra i responsabili dei dipartimenti e la struttura provinciale.
Assessore comunale a Noto con deleghe alla Polizia Municipale, Viabilità, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali; la nomina di Maria Latino punta a rafforzare l’organizzazione provinciale del movimento.
“Ringrazio l’On. Giuseppe Carta, il direttivo provinciale e il gruppo cittadino con il quale vige assolta unità d’intenti, per la fiducia accordatami”, le parole di Maria Latino. “La mia adesione a Grande Sicilia nasce da un percorso di confronto e condivisione di idee e valori. Entrare in questa realtà rappresenta per me un onore oltre che una motivazione ulteriore nel mio impegno politico”.
Proprio Carta accoglie con favore la nomina di Maria Latino: “Grande Sicilia consolida ulteriormente la propria organizzazione territoriale e il coordinamento delle attività a livello provinciale”.




Lampade votive: “Nessuna condizione giuridica giustifica proroghe alla concessionaria”

“Sulla vicenda delle lampade votive non esistono condizioni giuridiche per giustificare ulteriori proroghe e la prosecuzione dell’attività dell’attuale concessionaria”.
Il gruppo di Fratelli d’Italia ha posto oggi l’attenzione sul tema nel corso del Question Time in consiglio comunale. L’interrogazione ha ottenuto risposta scritta degli Uffici. I consiglieri Paolo Cavallaro e Paolo Romano entrano nel merito ed informano “dell’avvenuta richiesta di parere legale, che consentirà, così scrivono gli uffici, di chiarire le determinazioni da assumere in ordine ai riflessi economico finanziari della gestione medio tempore espletata dalla ditta concessionaria, per quanto attiene al pagamento del canone”. FdI contesta le tempistiche. “È noto che gli uffici conoscono questa vicenda da circa un anno-fanno notare Cavallaro e Romano- Perché viene chiesto soltanto ora il parere e nessuno dall’ Amministrazione si è preoccupato di informare per trasparenza i cittadini in ordine alla vicenda di cui parlano da mesi tutti i giornali? Quando arriverà il parere legale e quando saranno prese decisioni definitive sulla vicenda?”.
Altro tema affrontato, quello relativo ai canoni di concessione degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale popolare.
“Risulta che il 41% degli immobili – evidenziano i consiglieri di Fratelli d’Italia- sono occupati abusivamente e che per gli anni dal 2020 al 2024 sono state iscritte a ruolo somme non pagate per oltre 6 milioni e 300 mila euro, una somma enorme che stride fortemente con le giuste rivendicazioni dei cittadini in ordine allo stato manutentivo delle case popolari. Un problema sociale enorme. A fronte del 41% di case popolari occupate abusivamente, ci sono migliaia di cittadini indigenti e non che cercano case in affitto e non le trovano se non a fronte di canoni insostenibili”.
Il gruppo consiliare ha annunciato l’intenzione di presentare in commissione consiliare un ordine del giorno per verificare la possibilità, “prevista dalla legge 431/1998, di intervenire con agevolazioni al fine di ampliare l’offerta di proposte locative ai cittadini”. L’idea di Cavallaro e Romano è che “recupereremo pochissimo dei 6 milioni di canoni non riscossi, con grave danno all’erario, che poteva essere evitato attraverso una gestione accorta del patrimonio comunale”.
Infine i chiarimenti richiesti in merito ai lavori di realizzazione della sala operativa di protezione civile sulla via per Floridia. “È tutto fermo -tuonano i consiglieri di FdI- in attesa della definizione di una consulenza tecnica d’ufficio disposta dal Tribunale, in conseguenza della contestazione dell’Amministrazione comunale in ordine ai lavori eseguiti dalla ditta appaltatrice. Non viene detto nulla sulla probabile tempistica per la ripresa dei lavori oramai sospesi da parecchi anni. Eppure il tema della protezione civile è fondamentale, in una zona altamente sismica, come la nostra, e con svariati problemi anche di natura idrogeologica. Chiediamo di accelerare in modo che si completino i lavori e si apra la nuova sala operativa della Protezione civile”.




Società partecipate, regolamento sui servizi e sosta gratuita in Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Siracusa torna a riunirsi domani 4 dicembre alle 17.30, per discutere due proposte e una mozione. Nell’ordine del giorno firmato dal presidente Alessandro Di Mauro e concordato dalla conferenza dei capigruppo, al primo punto c’è la revisione delle partecipazioni societarie del Comune al 31 dicembre del 2024. La revisione, che viene effettuata ogni anno, era già arrivata in aula due settimane fa ma era stata rinviata ad altra data per approfondimenti. A seguire è prevista l’approvazione del nuovo regolamento sulla qualità dei servizi comunali. Il documento, proposto dal settore Affari istituzionali, viene adeguato ai nuovi servizi on line introdotti negli ultimi anni oltre che alla gestione di reclami e segnalazioni e alla misurazione del gradimento dell’utenza. La mozione, infine, è stata presentata da Damiano De Simone e propone l’adozione in fase sperimentale della sosta gratuita a tempo limitato sugli stalli a pagamento delle zone commerciali.




Question Time in consiglio comunale, domani la seduta: ecco i 17 temi in discussione

Sono 17 le interrogazioni che domani mattina,con inizio alle 10:00, saranno discusse nell’ambito del Question Time in consiglio comunale. La seduta, convocata dal presidente Alessandro Di Mauro, prevede, oltre all’esposizione dei quesiti, la relativa risposta da parte dell’amministrazione comunale. Tra i 17 quesiti presentati, 11 sono a firma del Partito Democratico. I temi sono: la sala operativa della Protezione civile; la gestione dell’emergenza in occasione del nubifragio del 7 novembre scorso; la mancata apertura al traffico di via Danieli; l’acquisto, l’utilizzo e la gestione della autovetture della Polizia municipale; lo stato di attuazione di Democrazia partecipata con un focus sul progetto Parco di via Sicilia; la chiusura della biblioteca e della circoscrizione Santa Lucia e la situazione della biblioteca centrale; il collegamento del depuratore cittadino all’impianto Ias; sicurezza stradale; le condizioni del crocevia tre le vie Moncada, Cavalieri di Vittorio Veneto e Carmelitane scalze a Belvedere; i lavori di riva Porto Lachio; l’alienazione della biblioteca di via San Pietro. Quattro interrogazioni sono a firma di Paolo Cavallaro e Paolo Romano di Fratelli d’Italia: il servizio lampade votive del cimitero; i canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; lo stato di pericolo di viale del Lidi e di via Teti a Fontane Bianche; la mancata realizzazione del Centro comunale di protezione civile, i cui lavori sono fermi dal 2015.Portano la firma della consigliere comunale di Forza Italia Alessandra Barbone le altre due interrogazioni: una è sul Piano urbanistico generale; l’altra su un presunto conflitto di interessi all’interno del settore Mobilità e trasporti sul progetto di collegamento marittimo tra la penisola Maddalena e Ortigia.




Fatti di Avola, Nicita (Pd): “Indennizzo ai familiari, impegno bipartisan”

Era il 2 Dicembre 1968 e il territorio fu segnato dai tragici Fatti di Avola, culminati nell’assassinio di Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona. Sul tema, nel giorno della memoria di quella lacerante ferita, interviene oggi il vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, Antonio Nicita, che ha presentato un emendamento per il riconoscimento di un indennizzo ai familiari.L’emendamento ha ottenuto il sostegno dei deputati Luca Cannata di Fratelli d’Italia e Filippo Scerra del Movimento 5 Stelle, nonché della senatrice Daniela Ternullo. E’ stato depositato in Prima Commissione. “Nessuna definitiva verità giudiziaria è emersa in tutti questi anni-premette Nicita- nonostante le molteplici denunce e ricostruzioni. Da alcuni accertamenti parlamentari, svolti dal sottoscritto, non emerge ancora, ad oggi, alcun dossier secretato. Nel frattempo, c’è l’occasione concreta di porre fine, con un vergognoso ritardo di decenni, alla mancata corresponsione di un indennizzo ai familiari delle vittime”. Nicita ribadisce “in questa giornata di memoria l’impegno per conseguire questo doveroso risultato.




Abusivismo edilizio, emendamento di Anci e Legambiente: “Più risorse per abbatterli”

Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni dell’isola, e Legambiente insieme nella battaglia contro l’abusivismo edilizio o, quantomeno, per una parte di questo percorso. I sindaci siciliani e l’associazione ambientalista hanno preparato, insieme, un emendamento perché l’Ars, l’assemblea regionale siciliana, lo approvi dando maggiori risorse economiche ai Comuni per l’abbattimento degli immobili abusivi. I dettagli saranno illustrati mercoledì 3 dicembre nel corso di una conferenza stampa. Anci e Legambiente spiegano però come premessa che la Sicilia è “una regione sempre più aggredita dal cemento illegale, nonostante i vincoli paesaggistici e di inedificabilità assoluta. Liberare le spiagge e le aree protette dal cemento illegale non è ideologia: è sicurezza, prevenzione dell’erosione costiera, lotta all’inquinamento, tutela della salute e rilancio del turismo sostenibile. Per questo la Regione deve potenziare gli strumenti a disposizione dei Comuni, garantendo loro maggiori risorse economiche per l’abbattimento degli abusi edilizi immobili abusivi”. L’emendamento alla Legge di Stabilità in discussione al Parlamento Siciliano guarda proprio in questa direzione e prevede un incremento di 4,5 milioni di euro del fondo di rotazione istituito con la legge regionale del 2021 in materia. Ad entrare nel merito saranno il presidente  di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo e il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanule Alvano e i deputati Cristina Ciminnisi (M5S), Valentina Chinnici e Mario Giambona (PD).Invitati i presidenti di tutti i gruppi parlamentari.

 

 

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