“Stop ai reflui depurati nel Porto Grande,subito tavoli tecnici”: Europa Verde chiede un cambio di passo
“Impellente l’eliminazione dello scarico delle acque depurate del depuratore di Canalicchio nel Porto Grande”. I portavoce di Europa Verde AVS di Siracusa, Salvo La Delfa e Giovanna Magna intervengono sul tema che è stato al centro di una seduta aperta del consiglio comunale venerdì pomeriggio. La forza politica ambientalista evidenzia che “anche quando i parametri ambientali sono a norma, le acque depurate danno vita a processi di eutrofizzazione, a causa della presenza di nutrienti (fosforo e azoto), causati principalmente dal bassissimo ricambio idrico del bacino.
Dal consiglio comunale aperto sul tema del convogliamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino all’Impianto Biologico Consortile di Priolo Gargallo, gestito da IAS (Industria Acqua Siracusana)-sostengono La Delfa e Megna- è emersa tutta la complessità della vicenda legata alla depurazione delle acque nella provincia di Siracusa e dei suoi risvolti sulla qualità delle acque depurate, di falda e marine, sul futuro del polo industriale e sull’occupazione lavorativa dei siracusani. Vicende complesse che non possono essere affrontate a colpi di slogan e frasi fatte ma che richiedono approfondimenti, soluzioni non semplicistiche, e una visione olistica, di insieme, di tutta la problematica. Le questioni sono molteplici e sono venute fuori, quasi tutte, durante il consiglio comunale. È sicuramente emerso dagli interventi un forte ritardo da chi è chiamato, per il ruolo politico che riveste, a prendere le decisioni che queste vicende richiedono”. Europa Verde AVS prosegue analizzando un altro aspetto della vicenda. “Il collettamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino nell’Impianto Biologico di Priolo-spiegano i due portavoce- sebbene realizzabile con costi non eccessivi, richiederebbe tempi lunghi, la dismissione del depuratore di Canalicchio (non è pensabile per motivi tecnici una doppia depurazione), esigerebbe una interlocuzione della società IAS con la società Aretusacque, e quindi con i partner privati Acea acque/Cogen, e potrebbe avere un riflesso non irrilevante sulle tasche dei cittadini dei comuni interessati, chiamati a dover sopperire ai costi incrementati nella gestione delle acque reflue”.
Europa Verde Siracusa – AVS ritiene, inoltre, “necessario un intervento che eviti la depurazione delle acque in house da parte di ciascuna azienda del petrolchimico, rendendo in questo modo inutile la presenza dell’Impianto Biologico di Priolo (costruito proprio a servizio di queste stesse aziende) e complicando la gestione dei controlli previsti dalla normativa attuale.
Tutto ciò mentre ad Augusta è in corso di costruzione un depuratore per le acque reflue, del costo di 69 milioni di euro, con sversamento delle acque depurate nello stesso porto di Augusta, mentre le acque reflue potrebbero essere convogliate facilmente, attraverso un collettore, presso l’impianto consortile dell’IAS, e sopperire in parte, alla riduzione del 65% delle acque da trattare che si osserverà con il distacco dei grandi utenti dall’impianto priolese. Tutto ciò mentre un centinaio di lavoratori dell’IAS e dell’indotto si trovano ad affrontare un futuro occupazionale incerto e preoccupante”. Dura la critica nei confronti della maggioranza “politica locale, regionale e nazionale, che annacqua e non riesce e non è riuscita ad affrontare e approfondire le questioni sollevate durante il consiglio comunale, né a trovare , di concerto con le forze sindacali, imprenditoriali e con le associazioni ambientaliste, soluzioni condivise e durature”. Europa Verde AVS sollecita l’immediato insediamento di tavoli tecnici che possano “fare ordine alla complessa situazione presente, avviare una discussione più approfondita con tutti gli attori e gli stakeholder presenti, utilizzare un nuovo paradigma che sia in grado di produrre soluzioni condivise e rispettose per l’ambiente e il lavoro, con l’obiettivo di un futuro sostenibile in termini economici, ambientali e sociali”.