“Stop ai reflui depurati nel Porto Grande,subito tavoli tecnici”: Europa Verde chiede un cambio di passo

“Impellente l’eliminazione dello scarico delle acque depurate del depuratore di Canalicchio nel Porto Grande”. I portavoce di Europa Verde AVS di Siracusa, Salvo La Delfa e Giovanna Magna intervengono sul tema che è stato al centro di una seduta aperta del consiglio comunale venerdì pomeriggio. La forza politica ambientalista evidenzia che “anche quando i parametri ambientali sono a norma, le acque depurate danno vita a processi di eutrofizzazione, a causa della presenza di nutrienti (fosforo e azoto), causati principalmente dal bassissimo ricambio idrico del bacino.
Dal consiglio comunale aperto sul tema del convogliamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino all’Impianto Biologico Consortile di Priolo Gargallo, gestito da IAS (Industria Acqua Siracusana)-sostengono La Delfa e Megna- è emersa tutta la complessità della vicenda legata alla depurazione delle acque nella provincia di Siracusa e dei suoi risvolti sulla qualità delle acque depurate, di falda e marine, sul futuro del polo industriale e sull’occupazione lavorativa dei siracusani. Vicende complesse che non possono essere affrontate a colpi di slogan e frasi fatte ma che richiedono approfondimenti, soluzioni non semplicistiche, e una visione olistica, di insieme, di tutta la problematica. Le questioni sono molteplici e sono venute fuori, quasi tutte, durante il consiglio comunale. È sicuramente emerso dagli interventi un forte ritardo da chi è chiamato, per il ruolo politico che riveste, a prendere le decisioni che queste vicende richiedono”. Europa Verde AVS prosegue analizzando un altro aspetto della vicenda. “Il collettamento delle acque reflue dei comuni di Siracusa, Floridia e Solarino nell’Impianto Biologico di Priolo-spiegano i due portavoce- sebbene realizzabile con costi non eccessivi, richiederebbe tempi lunghi, la dismissione del depuratore di Canalicchio (non è pensabile per motivi tecnici una doppia depurazione), esigerebbe una interlocuzione della società IAS con la società Aretusacque, e quindi con i partner privati Acea acque/Cogen, e potrebbe avere un riflesso non irrilevante sulle tasche dei cittadini dei comuni interessati, chiamati a dover sopperire ai costi incrementati nella gestione delle acque reflue”.
Europa Verde Siracusa – AVS ritiene, inoltre, “necessario un intervento che eviti la depurazione delle acque in house da parte di ciascuna azienda del petrolchimico, rendendo in questo modo inutile la presenza dell’Impianto Biologico di Priolo (costruito proprio a servizio di queste stesse aziende) e complicando la gestione dei controlli previsti dalla normativa attuale.
Tutto ciò mentre ad Augusta è in corso di costruzione un depuratore per le acque reflue, del costo di 69 milioni di euro, con sversamento delle acque depurate nello stesso porto di Augusta, mentre le acque reflue potrebbero essere convogliate facilmente, attraverso un collettore, presso l’impianto consortile dell’IAS, e sopperire in parte, alla riduzione del 65% delle acque da trattare che si osserverà con il distacco dei grandi utenti dall’impianto priolese. Tutto ciò mentre un centinaio di lavoratori dell’IAS e dell’indotto si trovano ad affrontare un futuro occupazionale incerto e preoccupante”. Dura la critica nei confronti della maggioranza “politica locale, regionale e nazionale, che annacqua e non riesce e non è riuscita ad affrontare e approfondire le questioni sollevate durante il consiglio comunale, né a trovare , di concerto con le forze sindacali, imprenditoriali e con le associazioni ambientaliste, soluzioni condivise e durature”. Europa Verde AVS sollecita l’immediato insediamento di tavoli tecnici che possano “fare ordine alla complessa situazione presente, avviare una discussione più approfondita con tutti gli attori e gli stakeholder presenti, utilizzare un nuovo paradigma che sia in grado di produrre soluzioni condivise e rispettose per l’ambiente e il lavoro, con l’obiettivo di un futuro sostenibile in termini economici, ambientali e sociali”.




Un futuro per il depuratore Ias, le parole della politica

“Bisogna fare in fretta, il tempo non è una variabile indifferente. Quando a settembre 2026 si staccheranno ii grandi player industriali, il sistema regionale dovrà farsi trovare pronto e già organizzato. Altrimenti sarà l’ennesima emergenza ambientale e sociale del siracusano a cui Schifani ed il centrodestra dimostreranno di non saper fare fronte”. Lo ha detto il parlamentare Filippo Scerra (M5S), intervenuto alla seduta aperta di Consiglio comunale a Siracusa dedicata alla discussione del futuro del depuratore consortile gestito da Ias.
“Il governo regionale deve assumersi le sue responsabilità in questa vicenda. Per l’impianto, che è di proprietà regionale, avevamo già sollecitato uno studio di fattibilità sui due assetti possibili ed immaginabili per l’immediato futuro”, ricorda Scerra. “Per questo motivo torniamo a sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico regionale in cui valutare e decidere il percorso che possa garantire un futuro al depuratore consortile ed ai suoi lavoratori, aumentando al contempo la capacità di depurazione del siracusano. Ma non c’è più tempo da perdere. La Regione dimostri di saper regolare, e non solo subire, i fenomeni”.
La vicenda Ias rimane strettamente legata anche al futuro della zona industriale siracusana. Nei giorni scorsi, Filippo Scerra e l’eurodeputato Giuseppe Antoci hanno scritto al vice commissario esecutivo Fitto, sollevando così anche in chiave europea il nodo della transizione e dello sviluppo di uno dei principali asset energetici del Paese, “su cui l’azione del governo sin qui ha lasciato molto a desiderare nonostante sbandierate soluzioni che, alla prova dei fatti, hanno già dimostrato tutti i loro pericolosi limiti”.
Anche il deputato regionale del Pd e sindaco di Solarino, Tiziano Spada, ha preso la parola. “Ho ribadito come la mancanza di interventi strategici negli anni abbia progressivamente compromesso la tenuta del sistema fino al suo sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Il grande assente in questa vicenda è stato il governo regionale, guidato dal presidente Renato Schifani, che ad oggi non ha ancora definito quali e quanti investimenti intende destinare per garantire continuità lavorativa a quello che, a ragione, è stato definito il fegato della zona industriale di Siracusa. Con senso di responsabilità ritengo che questa non possa essere una battaglia di parte”, ha detto Spada.
“Oggi è necessario costruire le condizioni affinché gli errori e la cattiva gestione del passato non compromettano la possibilità di dotare il territorio di uno strumento essenziale per la zona industriale, uno strumento che potrebbe essere ripensato e utilizzato anche dai Comuni che attualmente scaricano le acque di depurazione nel Porto Grande di Siracusa, come Siracusa, Floridia e Solarino, senza che ciò comporti ulteriori aggravi sulle bollette dei cittadini, già gravati da un carico fiscale significativo”.
Per Marco Carianni, sindaco di Floridia, “in questa situazione è giusto che i sindaci decidano insieme, dopo un confronto serio con le parti sindacali, quale debba essere il futuro della depurazione nel territorio siracusano”. Nessun dubbio per Floridia. “La volontà della città che rappresento è di portare avanti il collegamento a Ias poiché è intollerabile che si continui a scaricare nel Porto Grande di Siracusa, ma bisogna porre l’accento su alcuni temi importanti. Serve un dibattito da portare avanti con serietà e grande senso di responsabilità, che in alcuni momenti si è dimostrato di non avere, altrimenti la situazione oggi sarebbe diversa. Sono d’accordo sulla tutela dei lavoratori di Ias e sull’impegno a rendere la situazione compatibile con la vicenda ambientale, ma ritengo di dover tutelare anche i cittadini di Floridia. La nostra disponibilità al confronto è notoria, adesso serve lavorare tutti insieme”.




Ex Idroscalo, Nicita (Pd): “La Difesa faccia chiarezza. L’area torni alla città, non ai privati”

Il senatore Antonio Nicita (Pd) ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa sul futuro dell’ex idroscalo “De Filippis” di Siracusa, inserito da Difesa Servizi S.p.A. nell’avviso di finanza di progetto pubblicato a luglio 2024, che prevede la possibile concessione a privati fino a 50 anni di aree oggi appartenenti al demanio militare.
“Parliamo di uno dei luoghi più belli e simbolici del waterfront siracusano, affacciato sul Porto Grande e di fronte a Ortigia”, dichiara Nicita. “Da decenni l’idroscalo non ha alcuna funzione militare effettiva, essendo in uso all’Aeronautica Militare solo per attività logistiche residuali e per l’alloggio di pochi dipendenti, e la città chiede da anni che quell’area venga restituita alla collettività per finalità pubbliche, culturali e ambientali, anche immaginando scambi con altre aree”.
Nell’interrogazione, il senatore sottolinea come, senza alcuna concertazione con il Comune di Siracusa o la Regione Siciliana, Difesa Servizi appare aver modificato di recente la scheda dell’immobile (n. 27 del Cluster 3 “Idroscali Marina Militare”), reintroducendo la qualifica di bene strategico-militare.
“Una decisione assunta nel silenzio e nell’opacità”, prosegue Nicita, “in contrasto con i principi di trasparenza amministrativa e leale collaborazione istituzionale. È necessario chiarire chi e perché abbia disposto questa modifica, e con quali atti”
Nell’interrogazione, Nicit.a chiede al Ministro di chiarire le motivazioni tecnico-operative che giustificano la permanenza della qualifica militare; sospendere ogni procedura di concessione a privati fino all’esito dei ricorsi al TAR e delle valutazioni ambientali e urbanistiche; riaprire un tavolo tecnico con Comune, Regione e associazioni civiche per definire un progetto condiviso di riqualificazione pubblica e sostenibile dell’area.
“Siracusa merita un percorso trasparente e partecipato, che restituisca alla città un luogo di grande valore paesaggistico e simbolico. Difendere il pubblico non significa bloccare lo sviluppo, ma costruirlo insieme” conclude Nicita.




Aree di servizio in autostrada, Gennuso (FI) chiede ispezioni sanitarie. “Condizioni inaccettabili”

“La situazione igienico-sanitaria di molte stazioni di servizio lungo le autostrade siciliane è di totale abbandono, non degna dei servizi che cittadini, automobilisti e turisti si aspettano”. Lo denuncia Riccardo Gennuso (FI) che, con una lettera urgente inviata all’assessorato regionale della Salute, all’assessorato alle infrastrutture, alle Aziende Sanitarie Provinciali, ad Anas e al Consorzio Autostrade Siciliane, richiama l’attenzione su una vera e propria emergenza.
“”Ricevo ormai con frequenza crescente segnalazioni che descrivono condizioni igieniche inaccettabili, particolarmente nei servizi igienici ma non solo”, afferma Gennuso. “La costanza di queste segnalazioni mi induce a ritenere che non si tratti di casi isolati, ma di un fenomeno sistemico”.
Le aree di servizio, spesso trascurate e sporche, non garantiscono standard minimi di decoro e igiene. I servizi igienici risultano in molti casi impraticabili, con gravi carenze nella pulizia, nella manutenzione e nella sicurezza. Una situazione che incide direttamente sulla salute pubblica e sulla sicurezza stradale.
“Un automobilista stanco ha il diritto di trovare un luogo di sosta dignitoso, dove riposare in ambienti puliti”, sottolinea Gennuso. “La qualità della sosta influisce direttamente sulla sicurezza di chi rimette in strada”.
Oltre al disagio per i cittadini, il problema ha ripercussioni sull’immagine turistica della Sicilia. Le aree di servizio rappresentano spesso il primo contatto con il territorio per chi arriva da fuori regione.
“Esperienze negative in aree di servizio trascurate offuscano il ricordo delle nostre bellezze e danneggiano la reputazione del territorio”, dichiara Gennuso, che chiede interventi immediati e coordinati.
Nella lettera, si sollecita l’assessorato alla Salute e le ASP ad avviare controlli straordinari, con sanzioni e sospensioni nei casi più gravi. All’assessorato alle Infrastrutture si chiede di verificare eventuali violazioni contrattuali. Anas e il Consorzio Autostrade Siciliane sono invitati a esercitare una pressione stringente sui concessionari affinché igiene e decoro diventino parametri imprescindibili.
“Non possiamo più tollerare che chi gestisce un servizio essenziale trascuri i più elementari obblighi di decoro e igiene”, conclude Gennuso. “La questione è urgente e riguarda la salute pubblica, la sicurezza stradale e l’immagine della Sicilia”.




“Convogliare i reflui del Porto Grande al depuratore Ias”, stasera il consiglio comunale aperto

Si svolgerà questa sera a partire dalle 18:00 la seduta aperta del consiglio comunale di Siracusa sul tema del convogliamento delle acque reflue di Siracusa, Floridia e Solarino al Depuratore consortile Ias di Priolo. La convocazione è stata richiesta dai gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Insieme e dal gruppo Misto, con un’integrazione dell’Integrazione ordine del giorno da parte del gruppo consiliare del PD.
“Nel 2026, con lo scollegamento della zona industriale dall’Ias, si aprirà una fase decisiva per il futuro ambientale e produttivo del nostro territorio. Le aziende del polo petrolchimico dovranno attivare i propri sistemi di depurazione, ma questa soluzione — pur individuata come transitoria — lascia irrisolte numerose criticità: la tenuta dei livelli occupazionali, il rischio di perdita di infrastrutture pubbliche esistenti e l’impatto ambientale derivante da nuovi scarichi che andrebbero a confluire nel litorale della nostra costa. A ciò si aggiunge il problema ancora aperto dei reflui di Siracusa che continuano a finire nel porto grande”. A parlare è il deputato regionale Dc Carlo Auteri, componente della Commissione Ambiente all’Ars, che sottolinea come le politiche comunitarie e le più moderne visioni ambientali vadano nella direzione opposta: ridurre, accorpare e rigenerare. “Da quando ricopro il ruolo di deputato regionale — prosegue — ho voluto confrontarmi con tecnici, operatori e cittadini per comprendere a fondo la questione. È chiaro che la sfida ambientale di oggi non può più limitarsi a gestire i rifiuti o gli scarichi, ma deve trasformarli in risorsa. È il momento di pensare a un IAS che non depura soltanto, ma che rigenera: un vero polmone ambientale per l’intero comprensorio”. L’idea di Auteri è concreta e attuabile: “Ias potrebbe raccogliere i reflui depurati provenienti dalla zona industriale e dalla città di Siracusa, sottoporli a un trattamento di affinamento e riutilizzarli per i servizi industriali — antincendio, raffreddamento e, ove possibile, di processo. Un sistema circolare che ridurrebbe l’emungimento della falda, abbatterebbe gli scarichi a mare e restituirebbe un ruolo strategico e sostenibile all’impianto consortile. Questa proposta non richiede investimenti enormi, ma una visione chiara e condivisa: trasformare una criticità in opportunità, fare dell’IAS il centro di una nuova politica ambientale che coniughi tutela del lavoro, innovazione e sostenibilità. È tempo di riqualificare, non dismettere”. Nei giorni scorsi sono state diverse le prese di posizione sul tema. Tra queste, anche quella dell’ex consigliere comunale Gaetano Bottaro, che ha lanciato un appello alle istituzioni locali e regionali affinché si approvi la mozione che impegni il sindaco di Siracusa a “dirottare definitivamente gli scarichi civili fuori dal Porto Grande ponendo fine ad una ferita ambientale e sanitaria che da anni colpisca la città. “Quelle acque- tuona- minaccia la salute dei siracusani. Occorre collegare il canale Grimaldi al depuratore con una condotta verso l’impianto IAS ad oggi unica soluzione concreta per salvare il nostro mare, cuore pulsante del nostro indotto economico e della nostra identità. Un modo per restituire dignità e salute alla città e al contempo per dare un segnale di speranza ai lavoratori Ias, oggi costretti a vivere nell’incertezza rispetto al loro futuro”-




L’Ufficio Scolastico Regionale ancora senza direttore, Gilistro (M5S): “Inaccettabile”

«Non è accettabile che la Sicilia sia da oltre un anno – un anno e 51 giorni, per la precisione – senza un direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e sia costretta a combattere le sue più dure battaglie con le armi spuntate. Su tutte, quella contro la dispersione scolastica, che vede viaggiare la nostra isola su percentuali preoccupanti».
Lo afferma il deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro, che ha presentato un’interrogazione all’Ars per sbloccare l’impasse e sollecitare il presidente della Regione Schifani a chiedere l’intervento immediato del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, cui compete la nomina.
«La dispersione scolastica – dice Gilistro – in Sicilia tocca punte del 17%, ben oltre la media nazionale, che si attesta intorno al 10%, e viaggia a distanza siderale da regioni virtuose come l’Umbria e le Marche, dove il dato si aggira intorno al 5,6% e 6,1% rispettivamente. Pianificare azioni importanti per tamponare le falle senza una guida stabile e, aggiungo, autorevole, è quasi impossibile. E le conseguenze possono essere devastanti: un bambino che non va a scuola rischia di andare incontro a un futuro nebuloso, non solo occupazionale, ma anche di diventare protagonista di quelle vicende che ultimamente stanno riempiendo con inaccettabile frequenza le pagine di cronaca nera dei giornali».
«È vero – conclude Gilistro – che la nomina del successore del dottor Giuseppe Pierro spetta a Roma, ma Schifani non può stare a guardare: solleciti il Ministero e, una volta tanto, si superino i possibili veti incrociati dei partiti, di cui la Sicilia troppo spesso ha già fatto le spese».




Conti e progetti. La maggioranza risponde al M5S: “Lasciata in abbandono, oggi Augusta è risanata”

Dopo l’affondo dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle sui conti del Comune di Augusta e sulla gestione amministrativa degli ultimi anni (clicca qui), pronta replica della maggioranza a sostegno del sindaco Giuseppe Di Mare. I consiglieri Lombardo, Sicari, Stella, Tedesco, Trigilio, Birritteri e Amara sottolineano come l’amministrazione Di Mare abbia restituito stabilità e proposto risultati concreti. “Se il M5S avesse fatto almeno il 10% di ciò che oggi rivendica, probabilmente sarebbe ancora al governo della città. La verità è che opere, progetti e risultati ottenuti in questi anni sono tutti frutto del lavoro di questa amministrazione”.
I consiglieri di maggioranza non fanno sconti anche sulla gestione dei conti pubblici della precedente amministrazione a guida pentastellata. “Se vogliono le prove dei debiti lasciati, ci sono le conclusioni dell’Osl. Se vogliono l’elenco dei progetti, abbiamo le deliberazioni di Giunta. Se vogliono spiegazioni sui bilanci, dicano perché ci siamo allineati solo nel 2020”. Poi il duro attacco: “Hanno rappresentato l’incompetenza al potere, elevando il non fare a modello di amministrazione, lasciando la città abbandonata a sé stessa. Ora ci troviamo a dover rispondere di cose mai fatte, e qualcuno se ne vanta pure”.
La sfida si accenderà alle urne. Ad Augusta nel 2026 si torna a votare. “E sarà la città a decidere se il lavoro svolto da questa amministrazione sia stato davvero proficuo, come crede la stragrande maggioranza dei cittadini. Lo ha confermato anche la partecipazione alla recente convention del sindaco Di Mare. Abbiamo davanti mesi di confronto politico, ma i risultati concreti parlano da soli”, dicono i consiglieri Andrea Lombardo, Peppe Tedesco, Rosario Sicari, Marco Stella, Margaret Amara, Paolo Trigilio e Mariangela Birritteri.




Sicilia ed Europa, il Pd si riunisce a Siracusa: confronto su sviluppo e Mediterraneo

Un incontro per parlare dei temi che riguardano la Sicilia e l’Europa, con gli interventi e i contributi dei rappresentanti dem nazionali e internazionali e delle forze di opposizione al Governo regionale. Lunedì 27 ottobre, dalle 17.30 nella Sala Ippodrome dell’Ippodromo del Mediterraneo, si svolgerà la convention “In Europa per il futuro della Sicilia – Nuovo patto per il Mediterraneo”, che vede tra gli organizzatori anche Tiziano Spada, deputato regionale e sindaco di Solarino.
L’evento, che coinvolgerà anche sindaci, consiglieri e amministratori locali, vedrà la partecipazione dei parlamentari regionali del PD Michele Catanzaro, Calogero Leanza, Ersilia Saverino, Tiziano Spada, Fabio Venezia, Mario Giambona e Giovanni Burtone, insieme con i colleghi di opposizione Ismaele La Vardera (Controcorrente), Carlo Gilistro e Nuccio Di Paola (Movimento 5 Stelle), oltre alla senatrice Dafne Musolino (Italia Viva). Tra gli interventi sono previsti anche quelli di Paolo Amenta, Presidente Anci Sicilia e sindaco di Canicattini Bagni, e di Antonio Rubino, coordinatore regionale di Left Wing.
A conclusione dei lavori, coordinati dal parlamentare regionale Tiziano Spada, vi saranno i contributi dei rappresentanti nazionali e internazionali del Partito Democratico: il senatore Alessandro Alfieri e gli europarlamentari Peppino Lupo e Antonio Decaro, presenti a Strasburgo con il gruppo Socialisti e Democratici. A moderare il dibattito sarà Orazio Scalorino.
La convention, nell’idea degli organizzatori, è rivolta non solo ai tesserati del Partito Democratico ma, in generale, agli elettori e agli appassionati che – ad oggi – si riconoscono pienamente in una delle forze politiche di centro-sinistra. L’incontro sarà un’occasione per conoscere e confrontarsi sui temi della transizione energetica, del lavoro e dello sviluppo produttivo, con uno sguardo particolare alla Sicilia e al potenziale da poter sfruttare in chiave europea.




Scerra (M5S): “Scandalo Siracusa-Gela, tolti i fondi per finanziare propaganda”

Il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S) ha portato all’attenzione della Camera dei Deputati lo scandalo della Siracusa-Gela. L’autostrada era stata concepita negli anni 60 del secolo scorso e non è stata ancora completata.
“E cosa decide di fare questo governo di centrodestra? Si prende 1,3 miliardi di fondi per lo sviluppo destinati alla Sicilia e li dirotta sul fantasmagorico e mai realizzabile ponte sullo Stretto. Sapete cosa ha comportato questa ennesima scelta contro il Mezzogiorno? Che per la fantasia di qualcuno al governo, sono spariti così anche i 350 milioni che erano stati finanziati per il tratto Modica-Scicli della Siracusa-Gela. Per una fantasia leghista, sono stati tolti ai siciliani i soldi che dovevano servire per un’opera reale e attesa”, ha detto Scerra nel corso della seduta dedicata alle Politiche di Coesione.
“In sostanza, le risorse Fsc della Sicilia vengono utilizzate come salvadanaio per la propaganda del governo, invece che per veri interventi infrastrutturali. E ora, oltre al danno, bisogna fare i conti con la beffa: se prima servivano 350 milioni per realizzare il tratto Modica-Scicli, ora ne occorrono invece oltre 600. Chi pagherà?”, domanda Scerra in Aula tra gli applausi.
“L’unica cosa vera è che l’autostrada Siracusa-Gela non sarà completata per un capriccio di questo Governo che non manca una occasione per confermarsi nemico del Sud. Ma il Mezzogiorno non è il bancomat del Nord: dovete restituire i soldi al Sud, dovete completare le autostrade e le infrastrutture necessarie, invece di speculare sull’impossibile”, il richiamo all’indirizzo del governo, pronunciato da Filippo Scerra alla Camera dei Deputati.




Fratelli D’Italia, nominati i nuovi responsabili dei dipartimenti in città: ecco chi sono

Nominati i nuovi Responsabili dei Dipartimenti tematici di Fratelli d’Italia. Il coordinamento cittadino del partito, guidato da Paolo Romano, ha compiuto quello che definisce “un ulteriore passo nel percorso di radicamento e organizzazione del partito sul territorio, finalizzato a rafforzare la presenza del partito in ogni ambito della vita cittadina e a favorire una partecipazione sempre più ampia, competente e consapevole”.
«Abbiamo voluto dare una struttura operativa ai nostri dipartimenti tematici – dichiara il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Siracusa Paolo Romano – per rendere il nostro partito ancora più vicino ai cittadini, capace di ascoltare, elaborare proposte concrete e incidere con serietà sulle scelte amministrative e politiche della città. È un lavoro di squadra, fondato su esperienza, entusiasmo e spirito di servizio».
I Dipartimenti tematici costituiranno un importante strumento di confronto e proposta su questioni fondamentali per Siracusa – dallo sviluppo economico al sociale, dall’ambiente alla cultura, dalla sicurezza al turismo – contribuendo a delineare una visione condivisa e concreta per il futuro della città.
Questi i ruoli attribuiti:
1) Sicurezza, Legalità e rapporti Forze dell’ordine Giuseppe Rappazzo
2) Giustizia Marzia Gibilisco
3) Attività culturali e innovazione Alessandro Giudice
4) Agricoltura e Cultura Rurale Francesco Implatini
5) Istruzione ed edilizia scolastica Fabio Bellassai
6) Equità sociale e disabilità Luca Lo Monaco
7) Attività ed iniziative editoriali Maria Bordonar
8) Turismo, Spettacolo e Arte Roberta Salemi
9) Rapporti con i sindacati e pensionati D’Italia Maurizio Di Mauro
10) Trasporti e infrastrutture Tecla Genova
11) Sanità Carlo Regolo
12) Eccellenze Italiane Lucia Aglieco
13) Finanza e Assicurazioni Sebastiano Nastasi
14) Territorio, Paesaggio e Ambiente Maria Mazzeo
15) Politiche sportive e rapporti Enti Locali Ciccio Midolo
16) Comunicazione Carmen Perricone