Nasce Onda Civica, il movimento di cittadinanza attiva fondato da Antonio Annino

Antonio Annino ha lanciato il movimento Onda Civica. Il progetto dell’ex consigliere comunale, attivo sui temi della legalità e della trasparenza, si presenta come un laboratorio di cittadinanza attiva. “Non è un partito – sottolinea Annino – ma uno spazio di confronto e formazione, dove trasformare il dissenso in idee e azioni concrete”.
Questa prima fase, ribattezzata “Prima Onda”, resterà aperta fino al 2 ottobre per le adesioni e porterà alla costituzione del nucleo originario del movimento. Le adesioni saranno comunque limitate a 101 partecipanti. In 48 ore, sono poco più di 50 le adesioni.
Tra gli obiettivi ci sono laboratori tematici su trasparenza amministrativa, nuove tecnologie, sviluppo locale e formazione civica, con l’intento di formare una nuova classe dirigente preparata e responsabile.
Le iscrizioni sono possibili tramite il link disponibile sulla pagina Facebook ufficiale di Annino. «L’Onda è già partita – conclude il promotore – e questi sono gli ultimi giorni per diventare protagonisti del cambiamento».




Schiamazzi e corse in moto alla Pizzuta, se ne parla al Question Time: il Pd chiede soluzioni

Rombi assordanti di motori che sfrecciano a velocità folle, giovani che schiamazzano fino a notte fonda, soprattutto nel fine settimana e residenti che lamentano l’impossibilità di riposare e la mancanza di sicurezza nella zona. Succede alla Pizzuta e non si tratta di un problema nuovo. Torna, però, al centro dell’attenzione attraverso un’interrogazione presentata dal gruppo del Pd per il prossimo Question Time, in programma per lunedì mattina, a partire dalle 10:00. La questione sollevata riguarda nello specifico Piazza Cosenza. L’amministrazione comunale sarà chiamata a rispondere ai quesiti posti dai consiglieri di minoranza, che si fanno portavoce dei residenti della Pizzuta. “Numerosi cittadini residenti in Piazza Ernesto Cosenza -spiegano Massimo Milazzo, Sara Zappulla, Angelo Greco- hanno segnalato la presenza, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, di motocicli e ciclomotori che transitano a velocità sostenuta o addirittura elevatissima. In quella zona- fanno notare gli esponenti del Pd- l’unico centro di aggregazione esistente è rappresentato da un fast food. Manca un’alternativa strutturale, sia di iniziativa pubblica sia privata, nonostante vi siano diversi spazi adatti che potrebbero essere valorizzati per offrire ai giovani e ai cittadini locali occasioni di socializzazione”. L’interrogazione è indirizzata direttamente al sindaco, Francesco Italia, a cui il partito di opposizione chiede un riscontro sulla questione posta. “Per sapere quali iniziative abbia intrapreso l’amministrazione comunale, insieme alle forze di pubblica sicurezza e quali progetti concretamente valutati o incentivi programmati siano state organizzate per creare alternative di aggregazione strutturale, pubbliche o private, nel quartiere, valorizzando gli spazi adatti già presenti, al fine di dare opportunità di socializzazione”. L’aspetto legato alla sicurezza, nelle scorse settimane, è stato affrontato con interventi potenziati e attività di controllo straordinario, concentrata nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani e dai giovanissimi. Proprio la Pizzuta, nei fine settimana, è stata passata al setaccio dalla polizia, con pattuglie e controlli a raffica di persone e veicoli.

 

 

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Quattro consiglieri comunali contro l’assessore: “La collocazione del Ccr Cassibile è sbagliata”

La parole dell’assessore Casella sul Ccr di Cassibile provocano la reazione dei consiglieri di opposizione Damiano De Simone e Cosimo Burti di Forza Italia, Sara Zappulla del Pd ed Ivan Scimonelli di Insieme. I quattro si dissociano con fermezza da quanto affermato dall’assessore, in particolare quando dice che “l’apertura del centro comunale di raccolta non è stata calata dall’alto ma è avvenuta dopo un sopralluogo della commissione Ambiente del consiglio comunale che ne valutò la regolarità rispetto ai rifiuti che si intendeva conferire, facendo attenzione che fossero materiali che non producono cattivi odori: carta, cartone, plastica, indumenti, oli esausti e sfalci di potatura prodotti da privati”. I quattro consiglieri, che erano componenti di quella commissione, spiegano che quella ricostruzione fornita sarebbe “parziale e fuorviante”.
“Il sopralluogo richiamato dall’assessore Casella – aggiungono – è stato effettuato quando il CCR era già in funzione e dunque non poteva in alcun modo costituire un passaggio autorizzativo né una valutazione preventiva. Inoltre, alla Commissione non è mai stato chiesto un parere sull’ubicazione né sul funzionamento dell’impianto: la decisione era già stata assunta dall’Amministrazione. E aggiungiamo: sorprende che proprio Casella, che conosce bene la macchina amministrativa, faccia finta di non sapere che una commissione consiliare non ha alcun potere autorizzativo. Pensare di attribuirle un ruolo del genere significa travisare la realtà o, peggio, mistificare i fatti per giustificare decisioni già prese altrove”.
Il punto – argomentano De Simone, Burti, Zappulla e Scimonelli – non è l’indubbia utilità di un centro comunale di raccolta, ma la collocazione: “l’impianto sorge a ridosso delle abitazioni, rendendo la vita quotidiana dei residenti di via Rinaldi rumorosa, difficoltosa e costantemente esposta a rischi. Queste famiglie sono costrette a pagare sulla propria pelle le conseguenze di scelte calate dall’alto, e oggi ulteriormente mistificate nelle ricostruzioni ufficiali”.




Cavallaro (FdI): “Mancate penalità e obiettivi differenziata falliti, ecco la verità”

Sul servizio di igiene urbana a Siracusa si concentrano le attenzioni dei consiglieri comunali. Dall’opposizione critiche per il ritardo con cui soltanto adesso siano stati avviati i controlli contro gli utenti “fantasma” e applicate sanzioni dure per l’abbandono di rifiuti. “Oggi l’Amministrazione fa la parte del leone e sta facendo ciò che avrebbe dovuto fare da tempo: sanzionare gli incivili e scovare chi non paga la Tari. Ne sono lieto – dice Paolo Cavallaro (FdI) – ma occorre fare operazione verità. La tolleranza mostrata in passato ha prodotto conseguenze gravi per i conti del Comune e per i cittadini onesti”.
Secondo Cavallaro, se i controlli e la repressione delle irregolarità fossero stati avviati sin dall’affidamento del servizio a Tekra, nel 2020, “avremmo già raggiunto il 65% di raccolta differenziata, ridotto la pressione fiscale sui cittadini, beneficiato degli incentivi regionali e risparmiato ingenti somme per lo smaltimento dell’indifferenziato in discarica”.
Il consigliere punta l’indice contro la variante al capitolato approvata nel 2023, con cui – sostiene – “il Comune avrebbe rinunciato di fatto a incassare le penalità previste a carico della Tekra per ogni giorno di ritardo nel raggiungimento dell’obiettivo del 65% (il noto milione di euro tornato alla cronaca a seguito dell’interrogazione del deputato La Vardera, ndr), ammettendo le proprie responsabilità”. Non solo, Cavallaro evidenzia come “nella perizia di variante e suppletiva, redatta per conto della stazione appaltante dal DEC di allora, la E.S.P.E.R. Società Benefit srl, si evidenziano criticità strutturali: assenza di contenitori dotati di transponder, mancata internalizzazione dei bidoni condominiali, aree ancora servite con modalità ‘stradale’ e difficoltà a introdurre la tariffazione puntuale. “Si deve infine considerare che l’appaltatore ha spesso richiesto all’amministrazione comunale di porre in essere, per tramite del corpo di polizia municipale e delle guardie ecologiche, attività di maggiore repressione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e di contrasto al fenomeno di spostamento su strada pubblica dei bidoni condominiali ma lo scarso organico di agenti della polizia municipale non ha consentito all’amministrazione comunale di dar compiuto seguito alle legittime richieste dell’appaltatore”.
Elementi che spingono Cavallaro a concludere che “di fatto si è ammesso che applicare le penali avrebbe potuto aprire la strada a contenziosi dagli esiti incerti. Ma i cittadini devono sapere che dietro questo fallimento ci sono precise responsabilità di chi governa da anni e non ha saputo garantire il servizio promesso”.
Il consigliere di FdI sottolinea infine la necessità che l’azione repressiva contro inciviltà ed evasione prosegua senza sosta. “Si deve andare fino in fondo per scovare tutti gli utenti fantasma e contrastare con decisione l’abbandono dei rifiuti. Ma è giusto che i cittadini conoscano la verità e sappiano da dove nascono i disastri che vediamo ogni giorno in città”.




Bonomo fa da pontiere nel litigioso Pd: “Ritrovare unità per contrastare la malapolitica”

In un momento di forte tensione interna al Partito Democratico siracusano, arriva l’intervento di Mario Bonomo che invita il gruppo dirigente a un cambio di passo deciso, ritrovando unità davanti ad un nemico comune esterno. “Il Pd ha oggi la necessità, soprattutto alla luce delle recenti vicende di cronaca politica provinciale, di superare conflittualità laceranti e di ritrovare il suo ruolo di faro del centrosinistra siracusano, oltre che di censore integerrimo delle nefandezze politiche che si stanno consumando sulla pelle dei cittadini”. Secondo Bonomo, dietro la costituzione di un presunto “nuovo centro” si celerebbe infatti un “comitato politico-elettorale clientelare che, con scientificità, ha permeato le amministrazioni di alcuni comuni, incluso il capoluogo, occupando contestualmente ruoli apicali nelle principali società partecipate”. Parole che richiamano le denunce pubbliche del senatore Nicita sull’uso disinvolto del potere e sulle commistioni tra enti pubblici. “Non possiamo non allarmarci – osserva Bonomo – di fronte al rischio che simili pratiche si replichino in altri territori”.
Ma per trovare pace dentro al litigioso Pd siracusano servono “generosità e coraggio” da parte delle varie anime interne. E potrebbe tornare utile, secondo Mario Bonomo, una piattaforma politico-programmatica chiara e condivisa, fondata sulla priorità del campo largo e sul rifiuto netto di accordi trasversali o giochi di potere. “Smettiamola di parlare ai nostri ombelichi – incalza – è il momento di guardarsi in faccia. C’è bisogno di una forte spinta unitaria e di un gruppo dirigente capace di dire no a sotterfugi personalistici che compromettono il ruolo del Pd”. Ecco il ruolo del Pd. Bonomo non ha dubbi: “fare opposizione dura alla malapolitica”.




Comuni con ampi territori, 470mila euro per Noto. Soddisfazione di Gennuso (FI) e Auteri (DC)

Noto è l’unico comune della provincia di Siracusa a beneficiare della ripartizione di contributi regionali destinati ai Comuni con ampie superfici territoriali. In totale, sono sei gli enti pubblici individuati dalla Regione. “Noto riceverà un contributo di 470.368 euro”, conferma il deputato regionale Riccardo Gennuso (FI). “Questi fondi potranno essere destinati alla gestione dei servizi ordinari, dalla manutenzione delle strade alle attività di supporto all’intero territorio”, aggiunge commentando l’approvazione dell’ultima manovra finanziaria della Regione.
I requisiti richiesti prevedevano una superficie superiore a 250 chilometri quadrati, almeno una frazione e il fatto di non essere capoluogo di città metropolitana o di libero consorzio comunale. Oltre a Noto, gli altri Comuni che ne beneficeranno sono: Caltagirone e Ramacca in provincia di Catania, Monreale in provincia di Palermo, Mazara del Vallo in provincia di Trapani e Modica in provincia di Ragusa.
“Il provvedimento inserito nella manovra finanziaria – aggiunge Gennuso – conferma l’attenzione del Governo Schifani verso i Comuni che devono affrontare sfide demografiche e territoriali, permettendo loro di garantire servizi efficienti e il benessere della comunità”.
Per il deputato regionale Carlo Auteri (DC) si tratta di una misura “che riconosce i costi aggiuntivi di chi amministra territori vastissimi”. L’esponente della Democrazia Cristiana ringrazia il presidente della Commissione Bilancio (Dario Daidone) “per aver sostenuto un percorso che oggi porta un beneficio diretto ai cittadini. È la dimostrazione che quando si lavora insieme con responsabilità e visione, i risultati arrivano. Per Noto – conclude Auteri – queste risorse significheranno manutenzione delle strade, cura delle aree rurali, sicurezza dei territori e servizi più efficienti nelle frazioni. Non parliamo di cifre astratte, ma di risposte pratiche alla vita quotidiana dei cittadini. Continueremo a vigilare perché ogni euro venga impiegato bene e velocemente”.




“Dote Famiglia 2025”, contributi per lo sport dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni

Lo sport come strumento di crescita, benessere e inclusione sociale. È con questo obiettivo che prende il via il Fondo Dote Famiglia 2025, iniziativa del Governo che prevede contributi a favore delle famiglie con minori tra i 6 e i 14 anni ed isee fino a 15mila euro, per consentire la partecipazione a corsi sportivi riconosciuti.
A illustrare la misura è l’on. Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio. “Lo sport è un motore di aggregazione e di sviluppo sano per i nostri ragazzi e con questo fondo vogliamo garantire pari opportunità a tutte le famiglie, sostenendo chi rischierebbe di dover rinunciare a un’attività fondamentale per la crescita dei figli”. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia ricorda inoltre i progetti già avviati in questi anni sul territorio: “Dalla realizzazione di spazi sportivi agli interventi infrastrutturali, fino al Talete dello Sport lasciato in eredità a Siracusa in occasione del G7 Agricoltura con il ministro Lollobrigida: segni tangibili dell’attenzione del Governo Meloni per Siracusa, la provincia e tutta la Sicilia”.
Il bando prevede che le domande possano essere presentate online da lunedì 29 settembre alle ore 12, fino a esaurimento delle risorse disponibili, accedendo alla piattaforma dedicata tramite SPID o CIE. I contributi sono riservati a genitori o esercenti la potestà genitoriale con ISEE fino a 15 mila euro. L’elenco dei corsi sportivi disponibili a Siracusa e nei comuni della provincia è già consultabile sul sito del Dipartimento per lo Sport.
“Con il Fondo Dote Famiglia 2025 – conclude Cannata – il Governo conferma la propria attenzione per lo sport come strumento educativo e di inclusione sociale. È un intervento concreto a sostegno delle famiglie e dei giovani, che potranno così vivere esperienze decisive per il loro percorso di crescita personale e comunitaria”.




Multe e lotta all’evasione Tari, il PD: “Perchè il Comune non lo ha fatto prima?”

Sulla vicenda dei controlli Tari a Siracusa, interviene il gruppo consiliare del Partito Democratico che in una nota critica duramente l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale. Secondo i consiglieri dem, il Comune presenta come un “successo straordinario ciò che avrebbe dovuto essere da anni un’attività ordinaria”: le verifiche. “In pochi giorni sono emersi quasi 300 utenti fantasma. Una regola elementare dovrebbe valere per tutti: se paghiamo tutti, paghiamo meno”, si legge nella nota.
Il Pd solleva però una domanda precisa: “Perché non lo avete fatto prima? Non mancavano strumenti o possibilità, è mancata la volontà politica. Nel frattempo i cittadini e le attività hanno pagato anche per chi evadeva: una palese ingiustizia sociale ed economica, che ha gravato sulle famiglie oneste e sulle imprese in regola”.
I consiglieri sottolineano come, se per avviare i controlli sia servito arrivare a metà del secondo mandato, ci si chiede ora “quanto dovremo ancora aspettare per una città pulita, per strade sistemate, per lavori fatti bene, per parchi curati e giostre riparate”.
Ogni ritardo, osserva il gruppo Pd, non è neutro: significa “degrado, sporcizia, insicurezza, perdita di fiducia verso le istituzioni”. Da qui l’appello a garantire i servizi essenziali: raccolta regolare dei rifiuti, manutenzione stradale, cura degli spazi verdi.
“Non servono miracoli – conclude la nota – ma servizi ordinari, garantiti con serietà e continuità. Governare non significa fare annunci, ma programmare con costanza e rispettare cittadini che ogni giorno fanno la loro parte”.




Pd, ad alta tensione. Gerratana: “Spada infantile”. E pensa ad una candidatura regionale

Il nuovo scontro interno al Pd di Siracusa sta vivendo in questi giorni il suo apice. L’intervista con cui domenica mattina il deputato regionale Tiziano Spada ha dato fuoco alle polveri (clicca qui) finisce per ufficializzare la rottura con il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana che deve, peraltro, ricompattare anche la sua maggioranza.
“Non voglio nascondere la polvere sotto il tappeto – dice Gerratana su FMITALIA – c’è una parte del Partito Democratico che ha deliberatamente deciso di non partecipare alla Festa dell’Unità. All’interno del PD si discute e ci si mette in discussione, ma questo non significa che si può essere legittimati anche ad andare contro il partito stesso”. Un incipit che prelude all’attacco. “Spada? Atteggiamento infantile. Ma io pongo il problema di un rappresentante istituzionale del Partito Democratico che ha staccato completamente la propria attività politica dalla comunità che lo ha eletto”, dice il segretario provinciale come a ricordare che i voti “sono” della comunità politica del Pd e non solo consenso personale.
I maligni dicono che la disfida tra i due nasconda una battaglia interna per la candidatura in lista alle prossime elezioni regionali. Gerratana sorride. “Quando le persone si impegnano – dice poi – arricchiscono il partito e non ci si può preoccupare di una cosa del genere”. Se voleva essere una smentita, suona per il momento debole. “Chiunque fa parte del PD può portare un contributo in più, una fetta di consenso in più. E questo non è un problema. Diverso se diventa una questione solo ed esclusivamente di posizionamento personale”, aggiunge quasi criptico. L’unica cosa dichiarata è il fastidio reciproco dei due contendenti. E le parole di Gerratana fanno di tutto per confermarlo. “Il Pd è all’opposizione del governo Schifani. Io non ho trovato una parola dell’attuale deputato regionale del Partito Democratico eletto nella provincia di Siracusa (Spada, ndr) contro il governo Schifani, non l’ho sentito fare opposizione. Allora questo che cosa significa? Che tu stai interpretando un ruolo che risponde esclusivamente a un tuo disegno personale? Allora non hai bisogno del Partito Democratico e il PD non ha bisogno di te”.




Ortopedia contesa tra Noto e Avola, insorge l’opposizione: Pd e M5S all’attacco del governo

“Con l’annuncio dello spostamento del reparto di Ortopedia dall’ospedale di Noto a quello di Avola è venuto meno l’impegno assunto in Commissione regionale Salute dall’assessore regionale Daniela Faraoni e dal direttore Salvatore Iacolino. Presenterò un’interrogazione parlamentare e convocherò in audizione tutti i soggetti coinvolti per dare risposte ai cittadini”. Il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, commenta così le dichiarazioni del direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa a proposito della riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale che prevede lo spostamento del reparto di Ortopedia dal “Trigona” di Noto al “Di Maria” di Avola.
“Quanto dichiarato dal direttore Caltagirone – prosegue Spada – non è in linea con l’impegno assunto da assessore e direttore generale regionale sul mantenimento del reparto di Ortopedia all’ospedale di Noto. L’assessore regionale, nel corso della Commissione Salute, ha assicurato che il reparto sarebbe rimasto attivo al Trigona, e che nello stesso nosocomio sarebbe stato attivato il pronto soccorso h24. Si tratta di un atto di arroganza politica che mortifica, ancora una volta, il territorio di Noto e la zona sud della provincia di Siracusa”.
Anche il deputato regionale Carlo Gilistro, componente della Commissione Salute Ars, prende atto di come “con l’annunciata riorganizzazione degli ospedali riuniti Avola-Noto, come presentata dall’Asp di Siracusa, viene meno l’impegno che l’assessora Faraoni aveva assunto informalmente per il Pronto Soccorso h24 ed il mantenimento di ortopedia all’ospedale di Noto. A questo punto è evidente che c’è un problema. Ed il nostro voto contrario di ieri in Commissione, diventa adesso opposizione netta sulla rete regionale ospedaliera, in particolare per la difesa della sanità del territorio siracusano”. Gilistro non fa sconti. “La nostra non è fiducia in bianco. Abbiamo voluto prendere per buona la rassicurazione arrivata da un pezzo qualificato del governo regionale, a questo punto sospettiamo che la mano destra non sappia cosa ha intenzione di fare la sinistra. E questo non fa stare tranquilli, su di un tema serio e vitale come la sanità”.
Gilistro, come Spada, anticipa la presentazione di una interrogazione e la richiesta di audizione in Commissione dell’assessore Faraoni e del direttore Iacolino. “A questo punto, verificheremo virgola dopo virgola cosa succede anche negli ospedali di Augusta e Lentini, oltre a tenere un alto livello di controllo sulla questione del nuovo ospedale di Siracusa e la salvaguardia complessiva di reparti e posti letto in tutta la provincia aretusea. Questo governo dimostra di non essere affidabile neanche quando si parla di salute”, attacca Carlo Gilistro.
“Quello che ci è stato assicurato purtroppo è venuto meno”, aggiunge Tiziano Spada. “Chiederò ai colleghi parlamentari e al Comitato dei Sindaci della provincia di Siracusa di fare fronte comune per salvaguardare il territorio”.