Spostamento del Ccr di Cassibile, bocciata la richiesta di Cavallaro e Romano

Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche ha triste fama di libro dei sogni. Storicamente, vi confluiscono idee e progetti certamente utili per la città ma rimandati ad un tempo futuro, il più delle volte molto più che triennale. Nell’elenco si inseriscono adesso, dopo la discussione ieri in aula di variazioni, altri interventi. Ad esempio quelli proposti con emendamenti del gruppo consiliare di FdI. “Con uno abbiamo chiesto di inserire la realizzazione di un parcheggio per 100 posti auto con finanziamento regionale, e previsione per l’anno 2026, nella zona di viale Scala Greca, che è stato approvato dall’aula”, spiegano Paolo Cavallaro e Paolo Romano.
Approvato anche l’ emendamento per inserire la manutenzione di via Teti nel piano triennale per l’anno 2026 per l’importo di 300 mila euro, con finanziamento regionale.
“Con un altro emendamento avevamo proposto di inserire l’importo di 400 mila euro con finanziamento regionale, per l’anno 2026, per spostare in altra area lontana dal centro abitato il CCR di via Rinaldi a Cassibile, importo comprensivo di spese tecniche e progettazione, adeguamento nuovo terreno, realizzazione infrastrutture, eventuali costi di esproprio e di quelli necessari per lo spostamento”. Emendamento questo non approvato “per il voto contrario e l’astensione di 16 consiglieri di maggioranza, dimostrando miopia politica e amministrativa e insensibilità”, accusano da FdI.
“L’idea – illustra Cavallaro – era quella di provare con buon senso e lungimiranza, fermo restando l’ attuale funzionamento di quello esistente, di spostare il CCR in altra area, cercando finanziamenti esterni al bilancio comunale, per ricompensare i cittadini che stanno subendo, con estrema pazienza, sotto i propri balconi e finestre, il disagio e il fastidio determinato da rumori e cattivi odori. La battaglia non finisce qui e continueremo a combatterla senza tentennamenti”.




Cassibile, interrogazione all’ARS sul CCR. “Struttura a pochi metri dalle case”

Il deputato regionale Ismaele La Vardera (Controcorrente) ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione Siciliana ed agli assessorati competenti all’Energia e al Territorio per chiedere chiarimenti e interventi sul Centro Comunale di Raccolta (CCR) di via Luciano Rinaldi, a Cassibile.
Il CCR, attivato lo scorso 19 maggio, si trova infatti a ridosso di abitazioni private, “senza alcuna barriera visiva o acustica”, secondo il deputato palermitano che ha raccolto le segnalazioni di alcuni residenti.
“È inaccettabile che un impianto per la raccolta dei rifiuti venga collocato praticamente dentro un’area residenziale, con gravi rischi per la salute e la qualità della vita dei cittadini. Chiedo alla Regione di intervenire immediatamente, verificando la regolarità della struttura e valutandone la ricollocazione in un sito più idoneo”, ha dichiarato La Vardera.
I cittadini, riuniti nel comitato “No CCR Via Rinaldi”, segnalano da tempo alcuni disagi: rumori sin dalle prime ore del mattino, cattivi odori, sversamenti di olio vegetale esausto su platee non impermeabilizzate, mancata pulizia dell’area e violazioni della privacy, con operatori e utenti a pochi metri dai giardini delle case confinanti. Lamentate criticità anche per la viabilità visto che via Rinaldi è una strada cieca, lunga appena 130 metri, senza vie di fuga. Nonostante le pec e le richieste formali inviate al Comune di Siracusa, i residenti segnalano l’assenza di risposte ufficiali. Intanto è già stato depositato un esposto alla Procura della Repubblica, della quale si attendono gli sviluppi. Chiesta l’apertura di un tavolo tecnico con Comune, Arpa, Asp e Protezione Civile per valutare una nuova localizzazione.
Nei giorni scorsi, anche il referente territoriale del M5S di Siracusa, Giuseppe Mirabella, ha richiamato l’attenzione sul Centro comunale di raccolta di Cassibile, definito “inadeguato e fonte di ingiustizia per i residenti della zona”.




Il malpancismo del Pd siracusano, la ricetta di Marziano per ricomporre (senza Spada)

Volano parole forti tra il segretario provinciale del Pd, Piergiorgio Gerratana, ed il deputato regionale dello stesso partito, Tiziano Spada. E’ il segnale più evidente di un certo malpancismo, deflagrato sull’elezione del segretario cittadino e il successivo annullamento del risultato. Ultimo atto di una lotta intestina iniziata con l’elezione dello stesso Gerratana e proseguito con la subitanea (o quasi) spaccatura all’interno della maggioranza che lo aveva designato, passando per le amministrative di Solarino e l’atteggiamento ondivago del Pd verso Spada, poi eletto sindaco e digerito a fatica dall’establishment del partito.
“Ingiustificabile il ricorso a tanta virulenza verbale e proprio in occasione di una partecipata festa dell’Unità”, commenta uno dei nomi storici del Pd siracusano, Bruno Marziano. “Si può scegliere di non partecipare perchè non cis si riconosce in quella leadership. Ma il ricorso a parole pesanti che ho letto in queste ultime ore, quello no”, prosegue l’ex assessore regionale. Che poi, la spaccatura è regionale con un partito che è vittima di lacerazioni profonde e personalità forti, tra ascesa e caduta.
E chissà se basterà il tentativo di ricomposizione della maggioranza siracusana sul segretario cittadino. “La commissione sta lavorando per superare le divisioni”, dice Marziano. Basterà? “Ci vuole un intervento pacificatore della segreteria nazionale per la Sicilia. Ed a livello provinciale un’analisi delle ragioni che hanno portato alla rottura. Alla fine, l’unico problema riguarda la segreteria cittadina del capoluogo”, è l’analisi di Bruno Marziano. Come venirne a capo? “Chiedendo alle due parti in lotta di assumere nuove cariche e di proporre un nome unitario da proporre alla base, per ricucire. Orlandiani e Franceschiniani hanno diritto, a mio avviso, ad indicare i nomi”.
Marziano si sfila, si chiama fuori e non pare intenzionato ad offrire suggerimenti. “Sono stato il protagonista dell’annullamento del voto online. Era una congiura di malpancisti. E’ chiaro che non è opportuno che mi infili io…”, taglia corto. “Coloro i quali hanno per ruolo e responsabilità voce in capitolo, e penso a Nicita come a Bonomo, si metteranno assieme e troveranno una soluzione”. E Tiziano Spada? Domanda secca per una risposta chiara. “La questione riguarda la ricomposizione della maggioranza. Spada non fa parte della maggioranza. E poi non è con insulti o diktat che ci si siede ad un tavolo. Tra lui e Gerratana è solo una pesante tensione personale che segue alla rottura con Cutrufo e Bonomo”. Porta chiusa.




Cannata: “Indagato? Paradossale, lo scopro dai giornali. Il resto già noto e chiarito”

“Leggendo oggi i giornali scopro che sarei indagato. Ecco, questa è l’unica vera novità, perché la vicenda era già nota: nasce da un attacco di alcuni ex assessori e ne avevamo già parlato mesi fa, quando ho avuto modo di rispondere in modo chiaro e trasparente a ogni accusa e falsità. Nulla di nuovo, quindi”. Così il parlamentare Luca Cannata commenta le notizie sull’indagine avviata dalla Procura di Siracusa su presunte “restituzioni forzate” o “collette” per il partito, con parte delle indennità di carica di assessori ed altri esponenti istituzionali di Avola.
“L’unico elemento inedito è che lo apprendo dalla stampa, con modalità che lasciano perplessi e che ovviamente dispiacciono, ma che non cambiano la sostanza: siamo di fronte a un fatto già noto, già commentato e sul quale ho già fornito tutte le spiegazioni. Per i cittadini che leggono e magari non conoscono la storia, è bene chiarire un punto: siamo davanti a una vicenda surreale. Oggi, paradossalmente, per alcuni fare politica a spese proprie è diventato un reato. Dietro questa vicenda ci sono ex assessori e avversari politici che non hanno mai accettato la mia crescita e il consenso costruito in modo sano e concreto sul territorio”, attacca Cannata.
“Trasformare in reato le collette, e dunque il fatto che ognuno di noi abbia contribuito di tasca propria per fare politica, significa stravolgere la realtà: non c’è stata alcuna forzatura, ma soltanto la normale vita interna di un movimento che si è sempre finanziato con contributi liberi e volontari, come peraltro ammesso dagli stessi avversari sui giornali”, aggiunge il vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.
Il sospetto è che si tratti di un attacco politico. “Per colpire politicamente chi ha sempre messo la faccia e risorse proprie al servizio della comunità – dice infatti – oggi si arriva a criminalizzare le normali collette di autosostentamento di un gruppo politico. Pratiche trasparenti e volontarie, con cui per anni abbiamo sostenuto iniziative, eventi e attività politiche senza mai gravare un solo euro sulle casse pubbliche, vengono oggi trasformate in un pretesto per montare un caso mediatico e giudiziario”.
Il futuro, di certo, non lo spaventa. “In tanti anni da sindaco ho ricevuto altre accuse, come spesso capita a chi amministra con decisione e senza compromessi. E ogni volta ne sono uscito a testa alta, senza mai un capo d’accusa che mi abbia sfiorato. Anche questa volta affronteremo tutto con la massima serenità, certi che la verità emergerà come sempre. Continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, con trasparenza e determinazione, senza farci distrarre da chi tenta di usare la giustizia e i giornali come strumenti di lotta politica. Chi oggi attacca sono gli stessi che in passato hanno tentato di lucrare e fare affari con il Comune, trovando però in me un muro invalicabile. Non potendo realizzare i loro comodi, ora provano a riscrivere la storia per screditare il sottoscritto, che ha risanato la città di Avola, l’ha fatta rinascere e oggi lavora per tutta la provincia con risultati evidenti”.
Poi un altro affondo. “Sono indagato non perché abbia preso soldi o tangenti, ma perché per fare politica insieme al mio gruppo ho messo risorse mie, di tasca mia. Un paradosso che si commenta da solo. Come ho sempre fatto, sono ovviamente a disposizione degli organi inquirenti se e quando dovesse servire, certo che verrà fatta piena chiarezza su quella che fin dall’inizio è stata una semplice e normale colletta interna al gruppo”.
Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, è indagato dalla Procura di Siracusa per le ipotesi di appropriazione indebita e falsità ideologica. L’inchiesta riguarda il periodo 2017-2022 ed è ancora in fase istruttoria con altre persone informate sui fatti ascoltate dai magistrati di viale Santa Panagia. L’indagine, avviata diversi mesi fa dopo alcune denunce pubbliche ed esposti, vedrebbe complessivamente indagate sei persone. Secondo le denunce di due ex assessori comunali di Avola, Luciano Bellomo e Antonio Orlando, e dell’ex presidente del Consiglio comunale di Avola, Fabio Iacono, oggi passati a Forza Italia, durante l’amministrazione Cannata sarebbero stati “convinti” a versare tra i 250 e i 500 euro al mese, per anni, a sostegno delle attività politiche del gruppo dell’allora sindaco.




PNRR, Scerra (M5S): “Sicilia in ritardo, rischio di perdere risorse fondamentali anche a Siracusa”

“La Sicilia è penultima in Italia per utilizzo dei fondi del PNRR, con appena il 13% delle risorse spese rispetto al 29% della media nazionale. Un dato allarmante che rischia di trasformarsi in un danno irreversibile per la nostra regione e per l’intero Paese, in termini di coesione sociale e territoriale”. Lo dichiara il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, che ha presentato una interrogazione parlamentare dedicata al tema del ritardo nella spesa.
“A meno di un anno dalla conclusione del Piano – prosegue Scerra – il quadro è drammatico: a Siracusa, ad esempio, risultano finanziati 1.632 progetti per circa 3,6 miliardi di euro, ma la spesa è ferma al 41%. In settori cruciali come infrastrutture, transizione ecologica e sanità, i pagamenti si fermano a percentuali minime: appena il 2,31% per il bypass ferroviario di Augusta, lo 0,1% per il collegamento del porto commerciale alla linea ferroviaria, il 3% per il potenziamento delle reti elettriche. Anche la missione Salute è in forte ritardo, con ospedali e case di comunità per la maggioranza ancora al palo”.
Il parlamentare siracusano ricorda che “il governo Conte aveva svolto un lavoro straordinario, costruendo le basi del PNRR come strumento di sviluppo e riscatto per l’Italia e per la Sicilia. Quelle risorse rappresentavano un’occasione storica di rinascita, ma oggi l’incapacità e l’improvvisazione del centrodestra rischiano di vanificare tutto, trasformando un’opportunità unica in una perdita gravissima per cittadini e imprese”.
Filippo Scerra denuncia quindi “un rischio concreto di perdere finanziamenti strategici entro la scadenza del giugno 2026”. E chiede al Governo di “adottare misure immediate e straordinarie per accelerare l’attuazione dei progetti, garantendo la realizzazione delle opere e tutelando il lavoro di migliaia di cittadini”.
“Il tempo è scaduto”, conclude Scerra. “La Sicilia non può permettersi di rinunciare a investimenti per 17,6 miliardi di euro complessivi che rappresentano un’occasione storica di rilancio e di riscatto per i nostri territori”.




Rete ospedaliera, Carta: “Giù le mani dagli ospedali di Noto e Augusta”

“Domani in Commissione Sanità all’ARS, porterò con determinazione le istanze dei nostri territori, troppo penalizzati dalla nuova proposta di rete ospedaliera approvata in giunta”. Lo dichiara l’onorevole Giuseppe Carta, alla vigilia della seduta della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale Siciliana.”Noto e Augusta non possono essere lasciate indietro”, prosegue Carta. “Difenderò con forza il Pronto Soccorso e il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Noto, servizi essenziali per la salute e la sicurezza di migliaia di cittadini. Caldeggio la proposta, in un primo momento accettata, del presidente del consiglio di Noto Pietro Rosa che richiedeva il mantenimento di Ortopedia e l’apertura del Pronto Soccorso h24. Allo stesso modo, chiederò il ripristino urgente del servizio di Otorinolaringoiatria ad Augusta, completamente eliminato dall’offerta sanitaria della zona nord della provincia”.
“È inaccettabile che i cittadini di Augusta e dei comuni limitrofi siano costretti a spostarsi altrove per prestazioni fondamentali”, sottolinea il parlamentare. “La cosiddetta ‘sanità di frontiera’ è stata trascurata. È necessario rivedere subito la proposta di rete ospedaliera, per garantire un sistema sanitario realmente equo e vicino alle persone”.”Faccio appello al Governo Regionale: la proposta approvata non risponde ai reali bisogni della nostra popolazione”, conclude l’On. Carta. “Chiedo che venga modificata per tutelare i diritti sanitari di tutti, non solo di chi vive nei grandi centri. Domani chiederò azioni concrete e tempestive. La sanità non può essere oggetto di tagli, ma di investimenti”.




Campi di calcio e concessioni, il Pd attacca: “Trasparenza sulla società vicina al presidente del Consiglio Di Mauro”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico torna a puntare i riflettori sulla gestione degli impianti sportivi comunali e chiede all’Amministrazione un atto di trasparenza sui rapporti contrattuali ed economici con la società affidataria dei campi di calcio nella struttura comunale di via Pachino, a Siracusa.
La richiesta arriva nel giorno in cui, dopo la piscina comunale, cresce ulteriormente – secondo il Pd – l’elenco dei beni aggiudicati alla stessa società. Un fatto che, A detta dei consiglieri dem, rende necessario “chiarire in maniera puntuale” l’entità e le condizioni delle concessioni.
Il Pd sottolinea come questo passaggio diventi ancora più doveroso alla luce della stretta parentela con il Presidente del Consiglio comunale (Alessandro Di Mauro, ndr), circostanza che – si legge in una nota – impone di “evitare zone d’ombra e garantire piena correttezza istituzionale”.
I consiglieri chiedono quindi che vengano resi pubblici i rendiconti dei pagamenti e le eventuali motivazioni alla base di anomalie o ritardi. Al tempo stesso, sollecitano un confronto in aula per chiarire se le tariffe applicate siano state effettivamente riscosse e se risultino coerenti con il reale valore delle aree concesse.
In particolare, i democratici puntano il dito contro l’ultima aggiudicazione, formalizzata con la determina dirigenziale n. 4630, che prevede la concessione di un’area “molto ampia” per meno di 4.000 euro l’anno. “Ci chiediamo se non sia un valore troppo sottostimato – osservano – soprattutto rispetto alla dimensione e alla potenzialità di utilizzo dell’impianto”.
Non è la prima volta che il gruppo consiliare solleva il tema: già nei mesi scorsi il Pd aveva presentato una interrogazione per avere un quadro completo delle concessioni degli impianti sportivi comunali.
“Si tratta di un passaggio imprescindibile e non più rinviabile – concludono i consiglieri – non solo un dovere amministrativo, ma un gesto di opportunità politica, necessario a tutelare la fiducia dei cittadini e a garantire a tutti regole chiare e uguali. Lo sport deve essere accessibile senza favoritismi o scorciatoie”.




VIDEO. Tiziano Spada, l’intervista del deputato regionale che spacca il PD

Unità? C’è poco da far festa nel Partito Democratico siracusano. E le parole del deputato regionale e sindaco di Solarino, Tiziano Spada, rendono palese la spaccatura all’interno dei dem aretusei. “L’unità nel Pd siracusano è durata poco”. Non usa giri di parole Spada, che in un’intervista a SiracusaOggi.it ha tracciato un quadro fortemente critico.
Ricorda come già il congresso provinciale sia stato oggetto di ricorso, ancora pendente, e sottolinea come la maggioranza che aveva eletto il segretario provinciale «si sia disgregata in meno di sei mesi». Emblematico, secondo il deputato, il caso della Festa dell’Unità provinciale organizzata «senza coinvolgere una parte importante del partito, compresi i Giovani Democratici e lo stesso deputato regionale».
L’assenza di confronto e inclusione, denuncia poi Spada, rischia di ridurre il Pd a «partito minoritario, senza prospettiva», deludendo la base che chiede compattezza. «Non si tratta di Spada contro Giarratana (il segretario provinciale, ndr)”, precisa . “Il punto è che Giarratana è stato eletto con un congresso contestato. Se la commissione regionale ne legittimerà l’elezione, siamo pronti a riconoscere la sua figura. Ma fino ad allora rappresenta solo una parte del partito”.
Il deputato torna anche sulle polemiche durante le ultime elezioni a Solarino, ricordando le dichiarazioni offensive che lo hanno riguardato e lamentando «il silenzio del segretario provinciale e dei vertici del partito». «Io – afferma – ho le spalle larghe, ma il danno è stato per il Pd e per chi credeva in un’alternativa per questo territorio».
Infine, Spada indica la via d’uscita: «Il dialogo doveva partire dal segretario provinciale il giorno dopo la sua elezione. Oggi serve una discussione vera, franca e inclusiva per ricostruire l’unità e dare prospettiva al nostro partito».
Ecco l’intervista integrale:




Rifiuti, il M5S Siracusa attacca: “Servono competenze, non improvvisazione e tentativi”

Sul servizio di igiene urbana fa sentire la sua voce anche il Movimento 5 Stelle di Siracusa. Il referente Giuseppe Mirabella denuncia “confusione e improvvisazione” da parte dell’amministrazione comunale e invita a un confronto ampio con forze politiche, comitati e cittadini.
“Non servono nuove sperimentazioni buone solo a creare aspettative tradite – afferma – ma una programmazione seria per raggiungere almeno il 65% di raccolta differenziata, come già accaduto in tante altre città in pochi mesi dall’avvio del porta a porta”. Nel mirino finiscono le recenti dichiarazioni del sindaco Francesco Italia, dell’assessore Aloschi e del direttore esecutivo del contratto (DEC) Di Martino. Secondo il M5S, l’amministrazione sarebbe prigioniera di tentativi casuali e contraddizioni, come dimostrerebbero la permanenza di cassonetti di indifferenziata in quartieri come Santa Panagia e Mazzarrona e l’annunciata installazione di nuovi contenitori in via Furnò: “Una scelta che va contro la logica della differenziata”.
Critiche anche al DEC e ai suoi collaboratori, giudicati “poco conoscitori del contesto cittadino” e privi di proposte concrete. Non meno duro il rilievo sul ruolo degli enti pubblici locali, accusati di non effettuare alcuna raccolta differenziata, con costi che finirebbero comunque a gravare sui cittadini.
Il M5S richiama inoltre l’attenzione sul Centro comunale di raccolta di Cassibile, definito “inadeguato e fonte di ingiustizia per i residenti della zona”, e stigmatizza la scarsa partecipazione dei consiglieri comunali alla seduta dedicata al tema: presenti solo 17 su 32.
“Siracusa non può più permettersi improvvisazioni – conclude Mirabiella – servono competenze e responsabilità per garantire un servizio essenziale per la città. Da parte nostra resta la disponibilità a contribuire con proposte concrete”.




Dal mare negato alla politica, la sfida a distanza tra La Vardera e il sindaco Italia

E’ il deputato regionale palermitano Ismaele La Vardera a regala un fine settimana dai toni accesi alla politica siracusana. Prima l’annuncio sull’imminente adesione di alcuni consiglieri comunali al suo movimento (Controcorrente), poi l’attacco frontale all’amministrazione comunale che definisce in diretta su FMITALIA come “ambigua” per via della vicinanza della Dc ad Azione, di cui il sindaco Italia è esponente di primo piano, mentre il leader nazionale Calenda avversa simili flirt politici. E questa spinge La Vardera a parlare di “scambisti politici”. Parole che causano la reazione di Italia. “Siamo in piena campagna elettorale e La Vardera deve fare proseliti. Non lo conosco, ho a tratti condiviso qualche battaglia ad esempio sul fronte della legalità , nonostante non ne condivida alcuni metodi. Deve crearsi il nemico e lo ha trovato puntando l’amministrazione comunale di Siracusa. Forse dovrebbe informarsi meglio”, replica il primo cittadino.
Il sindaco rivendica meriti. “Potrei parlare di trasporti pubblici, asili nido e tantissime altre cose che rappresentano la visione e il cambiamento che abbiamo impresso. Sentirsi dare da una persona che non conosce la storia mia e della mia amministrazione dello scambista è fuori luogo. Io sono uno dei fondatori di Azione, partito di centro che ha sempre tenuto a precisare di essere distante da posizioni meramente ideologiche. Sono al governo della città con Carta, Bandiera e con una maggioranza che si è creata all’indomani del voto, per rendere la città governabile”. E la DC? “Nessun flirt con la Democrazia Cristiana. Abbiamo deciso di sostenere alle provinciali Giansiracusa che, fortunatamente, non è un soggetto che flirta per convenienza. Bastava approfondire le condizioni che hanno portato alla sua elezione per capire cosa è successo. Io dialogo con tutti, qui non facciamo titoli sui giornali, qui facciamo cambiamenti incisivi sulle comunità che amministriamo. E quando si è trattato del Libero Consorzio abbiamo pensato ad un nome su cui tantissimi sindaci e movimenti hanno espresso apprezzamento e volontà di sostenerlo”.
La Vardera è diventato un riferimento per il comitato che a Siracusa sta battagliando per il mare negato. “Per quanto riguarda gli accessi al mare, più che dire preferisco fare. Vada a vedere La Vardera quanti nuovi accessi al mare le mie amministrazioni hanno portato in queste città. Io non assumo posizioni ideologiche, sono un amministratore e mi comporto da tale. Su via Iceta credo che tutto sia stato chiarito dai nostri dirigenti”. L’accesso con scala si farà, a partire dal 2026. Una cosa su quella vicenda, però, Italia, vuole chiarirla. Ed è relativa alla foto pubblicata sui social ed alla presunta spiata alle manifestazioni in corso. “Mi sono trovato sbattuto sui social in cui mi si accusava di essere andato a spiare quello che accadeva. Fantascienza. Io ero uscito per andare a passare una serata a cena. Mi ritrovo il giorno dopo catapultato in una vicenda che non avevo ancora seguito”. Chiarire in un incontro con i responsabili di quel comitato? “E’ possibile incontrare persone che il giorno prima mi hanno accusato di qualunque cattiveria, dalla mafia in poi? Io rifiuto il confronto con chi non rispetta me, la mia famiglia, il mio ruolo in città. Non mi confronto con chi pensa di utilizzare l’interlocuzione come strumento per la propria campagna elettorale. Ci sono comitati civici di persone appassionate e altri che sono cabine in vista della campagna elettorale di persone che da tempo tentano di avere un posto nella politica siracusana senza avere successo. Se vogliono fare un comizio, lo facciano tra di loro, non con me. I problemi si risolvono, non andando in piazza agitando parole solo per portare qualcuno dalla tua parte”.
Chiusura dedicata ai consiglieri che sarebbero in procinto di passare con il movimento di Ismaele La Vardera. “Mi auguro che sappiano usare gli strumenti della lealtà e della correttezza e che non dimentichino che noi non seguiamo le nostre carriere, ma chi ci ha votato e affidato il governo della qualità della vita nella nostra città”.