Siracusa. Tari, quanto mi costi! Aumenta la spesa per il servizio e sale la bolletta

La differenziata non ingrana, una ampia parte della città non è ancora coperta, il traguardo minimo del 65% resta lontano e tra ritardi e problemi l’unica certezza è che il costo del servizio aumenta. L’amaro dato è contenuto nel piano di gestione Tari che il Consiglio comunale si prepara ad approvare. Rispetto allo scorso anno, il costo del servizio aumenta di circa 1,3 milioni di euro. E’ prevista una spesa per il 2019 pari a 27,6 milioni di euro e – come è noto – il costo del servizio è interamente a carico dei Comuni e quindi dei cittadini.
A determinare la necessità di discostarsi dal piano approvato nel 2018 diversi fattori come ad esempio il nuovo affidamento semestrale dopo l’annullamento del contratto con Igm che ha determinato un nuovo canone mensile da pagare all’attuale gestore (Tekra). Giustificano l’aumento dei costi anche la necessità di completare ancora la distribuzione di mastelli e carrellati a Tiche, Acradina e Grottasanta (materiale acquistato dal Comune dal precedente gestore, ndr) e la volontà di allargare il sistema del porta a porta anche alle contrade marine. Nel piano degli investimenti è poi prevista la realizzazione di altri due centri comunali di raccolta (uno a Cassibile e uno in città).
L’effetto benefico della differenziata – per tutta una serie di ritardi e per la pioggia di ricorsi e sentenze – stenta a far sentire il suo peso sul portafoglio dei siracusani. Per risparmiare non resta allora che conferire con il sistema della pesatura nei due centri comunali di raccolta. Ma anche qui, l’operazione si è ultimamente complicata per le nuove modalità di gestione dei centri (orari, bilance ridotte, sistema degli ingressi) e per l’assenza del centro comunale di raccolta mobile eppure richiesto a gran voce dai cittadini più virtuosi.
C’è poi l’annoso problema dell’evasione. Al di là di una fascia di necessità, colpisce che a fronte di 27,6 milioni di costo Tari (da coprire interamente con le bollette) vengano incassati in genere tra i 18 ed i 19 milioni di euro, secondo i dati forniti da alcuni consiglieri comunali di opposizione.




Non ci furono brogli a Melilli, il Tar dice no al ricorso di Pippo Sorbello

Non ci furono brogli alle elezioni amministrative di Melilli del 2017. Il Tar di Catania chiude così al ricorso presentato dall’ex sindaco e deputato regionale Pippo Sorbello, dopo che il Cga aveva rimandato gli atti per la parola definitiva ai giudici del tribunale regionale amministrativo.
Quanto alla scheda ballerina nella sezione 10, uno degli oggetti di contestazione nel ricorso di Sorbello, la vicenda era già stata esaminata dalla Procura ed archiviata.
Resta confermata l’elezione a sindaco di Giuseppe Carta che, però, è ai domiciliari dal 13 febbraio scorso in seguito all’operazione Muddica.




Ponte Cassibile, si sblocca lo stallo: nuovo progetto, lavori appaltati entro l’estate

Si torna a parlare del ponte Cassibile e dei lavori necessari per rimetterlo in sicurezza. Entro l’estate saranno aggiudicati e nel giro di 31 settimane Anas completerà l’intervento, atteso da 5 anni. Nel 2014 si era anche parlato della demolizione e ricostruzione del ponte Cassibile, con cantiere già allora avviato da Anas ma poi stoppato dalla Soprintendenza di Siracusa perchè l’opera di epoca fascista rientrava tra quelle tutelate. E’ nata così l’esigenza di ripensare e riprogettare l’intero intervento.
“Il progetto esecutivo è in dirittura di arrivo”, assicura il parlamentare siracusano Paolo Ficara. “Da Anas mi assicurano che sarà pronto entro maggio per poter così andare in gara prima dell’estate ed aggiudicare i lavori”. Sul tema, il parlamentare siracusano aveva interessato anche i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e grazie ad una fitta interlocuzione la vicenda – che sembrava finita nel dimenticatoio – vive oggi le sue fasi finali.
“Per i lavori occorreranno 31 settimane. Si tratta di operazioni delicate che verranno eseguite facendo ricorso alla più moderne tecniche ed a materiali duttili e resistenti al contempo, così da rinforzare e rendere sicuro per molti anni il deteriorato ponte Cassibile”, spiega Paolo Ficara.
Il parlamentare pentastellato sottolinea poi l’importante sforzo di Anas. “L’azienda di Stato non sta lesinando attenzioni e risorse per la Sicilia. L’ultimo anno è stato particolarmente proficuo e le prospettive per i prossimi a venire sono interessanti. Per esempio Anas ha 66 interventi pronti a partire in regione, per un importo complessivo di oltre 434 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti. Inoltre, lo scorso dicembre, sono stati pubblicati bandi per manutenzione e piano bastabuche. Insomma, ancora risorse per la martoriata viabilità regionale”.




Siracusa. Classi di via dei Mergulensi al comprensivo Paolo Orsi: ok del consiglio comunale

beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile ed indisponibile, dei beni sdemanializzati dell’Ente, nonchè dei diritti reali costituiti sugli stessi, proposto dal consigliere Laura Spataro. Il punto è stato rinviato a data da destinarsi per essere meglio perfezionato nel suo iter amministrativo.

Il ministro Toninelli in Sicilia, briefing per la Siracusa-Gela e la Catania-Ragusa

La visita in Sicilia del ministro Danilo Toninelli non ha toccato direttamente Siracusa ma di infrastrutture siracusane si è comunque parlato. In un incontro a porte chiuse con il titolare del Mit, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha puntato attenzioni sulla Siracusa-Gela e la Ragusa-Catania. “Del potenziamento di quest’ultima strada si parla da circa 20 anni”, ricorda il pentastellato. “Manca l’ultimo passaggio al CIPE, convocato per il 4 aprile. Il governo crede nella strategicità dell’opera e vuole portarla a termine, ma con criterio. Le perplessità del Mef e del Mit riguardano la sostenibilità economica del progetto e dello stesso concessionario. Ciò che si vuole evitare sono i precedenti, come quello della Orte-Mestre o quanto accaduto in Sicilia sulla Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento, dove le difficoltà economiche del concessionario o delle ditte appaltatrici hanno lasciato opere incompiute e aziende del territorio sul lastrico a causa dei crediti non pagati. Non si esclude nulla, anche la formula di superamento del sistema concessorio per evitare che errori e disagi debbano sempre ricadere sui cittadini e sullo Stato. Ma la volontà del governo di avviare e portare a termine l’opera non è in discussione”, ribadisce Paolo Ficara.
Intanto Anas ha redatto un piano dei fabbisogni di manutenzione di ponti e viadotti sulla rete per i prossimi cinque anni. “In Sicilia sono 974 gli interventi, per un ammontare complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro. Viene impegnato quasi un terzo delle risorse totali, a testimonianza del grave gap infrastrutturale e manutentivo che si è accumulato negli anni nella nostra regione”. Dal focus con il ministro Toninelli ed Anas è emerso che “in Sicilia sono pronti a partire 66 interventi, per un importo complessivo di oltre 434 milioni di euro”.
Con il responsabile delle Infrastrutture, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha discusso anche di Siracusa-Gela e del Consorzio Autostrade Siciliane. Duro il giudizio del ministro sul Cas. “Migliaia di inadempimenti a dispetto di una convenzione tanto chiara quanto disattesa. Proprio in coincidenza con la venuta in Sicilia del ministro, la Regione ha nominato la nuova governance del Cas. Tra un mese li convocheremo a Roma per valutare se gli impegni assunti vengono mantenuti o meno. Il punto è semplice: o gestiscono correttamente oppure non è pensabile che in Sicilia si possa continuare con una simile formula. E su questo punto Toninelli è stato chiaro e fermo”.
Tra gli indampimenti del Cas, c’è la manutenzione ed il completamento della Siracusa-Gela. “Inutile ricordare che l’autostrada doveva essere completata nel 1973. Attualmente arriva fino a Rosolini e per allungarla di altri 20km, fino a Modica, non sono mancati i problemi. I lavori sono però bloccati da metà 2017 per i problemi economici del colosso delle costruzioni Condotte spa. Proprio in queste settimane si dovrebbe ripartire, dopo la cessione del ramo d’azienda tra Condotte e Cosedil e il pagamento delle ditte subappaltatrici”, dice Ficara. “E’ una arteria fondamentale per lo sviluppo del sud-est siciliano, collega un’area ricca di prodotti agricoli, sede di numerosi siti patrimonio Unesco e mete turistiche sempre più ambite tra le province di Siracusa e Ragusa. Anche questa autostrada, la cui competenza è del Cas, presenta numerose carenze dal punto di vista manutentivo. Il governo lo sa ma è il concessionario regionale che deve intervenire. Se non vi riuscirà nel breve periodo, non credo ci siano ulteriori margini per evitare un intervento da Roma”.




Parchi archeologici, la Regione razionalizza e Siracusa si “prende” la Villa del Tellaro

Novità per il sistema dei parchi archeologici siciliani. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato il decreto di modifica parziale dell’elenco delle aree archeologiche che mirano all’autonomia gestionale e finanziaria. Dopo la tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, Musumeci ha assunto l’interim dei Beni Culturali in attesa di nominare il nuovo assessore. Rumors sempre più insistenti parlando della ex soprintendente di Siracusa, Rosalba Panvini, in pole position.
Intanto, Musumeci ha decreto una razionalizzazione dei parchi dando una sforbiciata alla precedente pianificazione. Accolte così le segnalazioni di quanti sostenevano che alcuni istituendi parchi non presentavano potenzialità attrattive ed economiche tali da mantenersi autonomamente sulle loro gambe. La razionalizzazione, spiegano da Palermo, evita anche di sforare i parametri sulla rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali.
I parchi saranno in tutto tredici, due in provincia di Siracusa: il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e il Parco Archeologico di Leontinoi.




Anche azionisti e risparmiatori siracusani al tavolo ministeriale sul caso Bapr

Si è insediato al Ministero dell’Economia e Finanze il tavolo tecnico di confronto con le rappresentanze degli azionisti e dei risparmiatori di Banca Agricola Popolare di Ragusa. Molti di loro sono siracusani ed hanno così potuto avanzare le loro istanze al Ministero al fine di individuare le tutele più appropriate.
Soddisfatti i parlamentari siciliani del MoVimento 5 Stelle Marialucia Lorefice, Paolo Ficara, Eugenio Saitta, Filippo Scerra, Maria Marzana, Giuseppe Pisani, Stanislao Di Piazza, Stefania Campo e Ignazio Corrao che da mesi hanno avviato un’interlocuzione con il Governo per rassicurare gli azionisti e far sentire loro lo Stato più vicino.
“Al tavolo odierno seguiranno ulteriori incontri del sottosegretario Villarosa con la Banca d’Italia e con i vertici di Bapr – spiegano i parlamentari – si arriverà quindi ad un tavolo conclusivo presso il MEF tra azionisti e vertici di BAPR il prossimo 10 aprile. Apprezziamo l’impegno del governo nel valutare tutte le possibili soluzioni, sia istituzionali che normative, per offrire le giuste garanzie ai risparmiatori”, concludono.

foto: un precedente tavolo di confronto sul caso Bapr




Ospedali Noto-Avola, consiglio comunale con i deputati: rispunta l’ipotesi ricorso

Seduta partecipata, ieri sera, quella del consiglio comunale aperto dedicato alla rifunzionalizzazione della rete ospedaliera, in particolare per l’ospedale unico Avola-Noto, che nonostante l’impostazione formale decisa ormai diversi anni fa, significa gli ospedali “Di Maria”, da una parte  e “Trigona”, dall’altra, che ciascuna delle due comunità vorrebbero “completi”. Con il decreto dell’assessorato regionale alla Salute, retto da Ruggero Razza, a Noto dovrebbero restare soltanto Lungodegenza e Geratria. Gli acuti, destinati all’ospedale di Avola. Passaggi intorno ai quali, in questi mesi, si sono sviluppate aspre polemiche, che hanno visto contro anche i due sindaci, Corrado Bonfanti (Noto) e Luca Cannata (Avola). Anche ieri sera i due primi cittadini non se le sono mandate a dire, accusandosi tra le righe ma non troppo, reciprocamente, di disonestà intellettuale. Alla seduta di ieri erano stati invitati tutti i deputati regionali. Presenti, tuttavia, soltanto i 5 Stelle, Stefano Zito e Giorgio Pasqua. Rossana Cannata, di Forza Italia, invece, ha inviato una lettera, con cui ha garantito il proprio impegno e la propria attenzione alla vicenda. Eppure, al di là del dibattito,a tratti ricco di polemiche, non sembra che si sia individuato un percorso comune. E’ riemersa, tuttavia, l’ipotesi di un ricorso. Il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu, ha fatto presente come l’azienda sanitaria sia tenuta ad applicare quanto disposto con decreto dalla Regione. Ha, però, garantito che l’ospedale non sarà “toccato” fino a quando la rifunzionalizzazione non sarà davvero completata, con Lungodegenza e Geriatria attive. Resi noti, infine, i risultati di uno studio condotto dalla commissione speciale costituita da tre consiglieri comunali, secondo cui , nel calcolo dei posti letto, verrebbero a mancarne alcuni, che dovrebbero essere pertanto collocati a Noto.




Siracusa e il turismo: luci ed ombre in Consiglio comunale, ma il “boom” è possibile

Un “Piano di destinazione turistica” da redigere attraverso un gruppo di lavoro permanente e che permetta di ragionare di turismo oltre alla tradizionale offerta basata sulla semplice capacità attrattiva del territorio. E’ questa la proposta che il Consiglio comunale di Siracusa ha presentato stamattina attraverso un atto di indirizzo, depositato al termine dell’adunanza aperta convocata dalla presidente Moena Scala proprio sul tema del turismo.
Il documento, rivolto all’amministrazione e che sarà discusso nelle prossime settimane, è stato illustrato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Chiara Ficara ed è stato sottoscritto da tutti i consiglieri presenti. L’atto è stato corredato da slide esplicative.
In un quadro fatto di luci, rappresentate dalla crescita tendenziale di tutti i parametri, e di ombre, che consistono nella qualità dei servizi offerti e delle infrastrutture, la soluzione indicata è di innovare il prodotto turistico e di istituire una forte collaborazione tra pubblico e privato. Il gruppo di lavoro permanente, attraverso tavoli tematici, avrà il compito di lavorare sull’offerta valorizzando le cosiddette “materie prime” e coinvolgendo le competenze del settore e gli stakeholder.
I lavori sono stati introdotti da Michele Buonomo, primo firmatario della richiesta di seduta aperta. Le prospettive turistiche della città, ha detto, sono in crescita e ciò rende utile un confronto tra operatori e amministrazione comunale per fare il quadro dell’offerta alberghiera ed extra-alberghiera. La città ha grandi potenzialità ma bisogna curarla: questo è compito degli amministratori e degli operatori del settore, ha aggiunto il consigliere, che ha concluso parlando di destagionalizzazione possibile sfruttando le potenzialità offerte dal turismo religioso, da quello convegnistico e da quello sportivo.
Giuseppe Impallomeni ha dato merito agli operatori per quanto fatto per il rilancio del turismo a fronte del poco realizzato dalle amministrazioni che si sono susseguite. Poi ha criticato la decisione di convocare una seduta aperta di consiglio comunale senza farla precedere da un confronto nella sedi opportune, a partire della competente commissione consiliare.
Bene, secondo Michele Mangiafico, il confronto in consiglio comunale, per le informazioni e il patrimonio di conoscenze degli operatori e che mettono gli amministratori nelle condizioni di potere decidere. Anche in chiave di destagionalizzazione, Mangiafico ha evidenziato le potenzialità del turismo religioso soprattutto quello legato alla lacrimazione delle Madonna, che rappresenta il più importante miracolo mariano della storia.
I dati sono interessanti, in prospettiva: turismo in crescita fino al 2014 ed aumento costante dell’occupazione alberghiera. Ma attraverso le analisi proposte durante la seduta aperta di Consiglio da diversi esponenti della vita cittadina, chiare sono apparse lacune base in termini di servizi, accoglienza, immagine e programmazione imputabili a più categorie che pure potrebbero essere protagoniste del boom turistico.
Per l’amministrazione, l’assessore Fabio Granata ha respinto un approccio solo pessimistico ricordando qual’era la situazione di partenza in termini di promozione delle città e di valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico e storico. “Pur compiendo degli errori, sono stati compiuti molti passi in avanti”, ha detto ricordando l’iscrizione della città all’Unesco. “L’amministrazione – ha aggiunto – presto disporrà delle informazioni necessarie per combattere l’illegalità e, dunque, recuperare la tassa di soggiorno che oggi non entra nelle casse comunali”.
La conclusioni sono state affidate al vice sindaco, Giovanni Randazzo, per il quale Siracusa “sta vivendo un momento di crescita in chiave turistica e per questo occorre fare le mosse giuste mantenendo l’identità. Bisogna puntare sulla destagionalizzazione ma evitare che l’offerta sia riferita solo al centro storico. Importante per il successo saranno la capacità dell’amministrazione a confrontarsi con il territorio e il ruolo dell’università che deve guardare ai Paesi, come quelli africani, che hanno la necessità di formare la classe dirigente”.




Siracusa. Nessuno tocchi la biglietteria del Parco Archeologico: “resti a Casina Cuti”

La biglietteria del parco archeologico della Neapolis resta a Casina Cuti, Gli assessori Fabio Granata e Fabio Moschella lo hanno chiarito spiegando che “l’attuale collocazione della biglietteria non può essere messa in discussione poiché frutto di un patto tra i titolari delle attività, il Comune e la Regione. All’epoca dello spostamento degli esercizi commerciali fu infatti posta come condizione la presenza della biglietteria a Casina Cuti, in modo da agevolare il transito dei visitatori del Parco archeologico anche all’interno dell’area commerciale creata all’esterno della vasta area della Neapolis”.
Per Granata e Moschella, pensare di spostare la biglietteria “costituirebbe non solo un venir meno di un patto sottoscritto ma un sostanziale isolamento dell’area commerciale delle rivendite dei souvenirs. Apriremo un immediato confronto con i responsabili del Parco per evitare decisioni penalizzanti per i nostri operatori”.