Partito Democratico, replica a Carta: “Non chiarisce nel merito ed esula dal confronto”

La replica del Partito Democratico non si fa attendere. Ed è racchiusa in un comunicato stampa firmato dal segretario provinciale Piergiorgio Gerratana. “A seguito di istruttoria, un Ministro della Repubblica dell’attuale maggioranza di Governo, nel rispondere ad una interrogazione del Sen. Nicita su un concorso a Melilli, ha reso noto di aver avviato un’indagine amministrativa interna e di aver deciso, al contempo, di inviare la documentazione alla Procura e alla Corte dei Conti”, ricostruisce. “L’On. Carta, Sindaco di Melilli, non chiarisce né risponde nel merito, nel corso di una confusa intervista su FM Italia sui punti oggetto della risposta ministeriale”, annota Gerratana. “Su quanto affermato poi dall’On. Carta su singole persone, la risposta esula dall’alveo di un corretto confronto politico, investendo le prerogative attivabili per legge a difesa della propria reputazione, in altre sedi”, la chiosa del segretario Gerratana.




Bordone (Grande Sicilia): “Il Pd evita il confronto, nelle sedi competenti dimostreremo tutto”

Al segretario provinciale del Partito Democratico, Piergiorgio Gerratana, risponde il coordinatore cittadino di Grande Sicilia Siracusa, Emiliano Bordone. “Prendiamo atto che il PD preferisce evitare un confronto pubblico, lasciando tutto a un mero dibattito a suon di comunicati. Da coloro che portano avanti la bandiera della democrazia, stona l’evitare il dibattito e sottrarsi al confronto diretto. Da parte nostra, invece, non ci siamo mai tirati indietro: il confronto lo abbiamo sempre cercato e reso possibile”.
“Attendiamo con curiosità eventuali denunce da parte di coloro che ritengono di essere parti lese dalle affermazioni dell’ on. Giuseppe Carta”, aggiunge Bordone. “Nelle sedi competenti depositeremo e dimostreremo, con la documentazione utile a supporto di quanto dichiarato, ogni punto, affinché tutto possa essere chiarito in modo trasparente e definitivo”.
“Confidiamo che questa posizione non voglia essere un modo per rinviare il confronto pubblico o per evitare di affrontare questioni che attengono alla responsabilità politica e amministrativa. Su questi temi riteniamo doveroso un dialogo trasparente nei confronti della cittadinanza. Attenderemo che nelle sedi opportune si possa ristabilire la dignità morale della città che governa da anni il sindaco Carta con rispetto e diligenza”, conclude.




Carta rompe il silenzio: “Sul concorso di Melilli attacchi strumentali dal Pd. Pressioni? Di altri”

Dopo settimane lontano da microfoni e taccuini, Giuseppe Carta ha rotto il silenzio sul concorso per agenti di Polizia Municipale dello scorso anno e bandito dal Comune di Melilli. Appunti, critiche e censure sono state mosse soprattutto dal Pd. Nei giorni scorsi, la risposta del ministro Zangrillo all’interrogazione del senatore Antonio Nicita che lamentava profili di irregolarità.
Carta si presenta con un faldone di documenti. Mostra carte, sciorina dati e circostanze. Un fiume in piena. Ribadisce la regolarità delle procedure seguite, ricordando anche la correzione di un errore della commissione che aveva portato a ripetere alcune prove orali. Richiama poi la decisione del Tar di Catania che ha respinto la richiesta di sospensiva degli esclusi, rinviando ogni valutazione al merito: un passaggio che, sostiene, conferma la solidità dell’azione amministrativa.
Poi piazza un attacco diretto al Partito Democratico, reo – secondo Carta – di concentrare da un anno la propria attività politica esclusivamente sul concorso di Melilli. Carta mostra anche alcuni messaggi in cui esponenti dem avrebbero chiesto favori per candidati a loro vicini, parlando di pressioni che si sarebbero intrecciate con i ricorsi presentati.
Lo scontro ha radici lontane, affonda in quel tempo in cui l’esponente regionale di Grande Sicilia era vicino, vicinissimo al Partito Democratico con cui – rivendica – ha comunque collaborato negli anni, in diversi comuni del siracusano. E rivendica persino il suo sostegno allo stesso Nicita che, però, agirebbe oggi come “braccio politico” di Mario Bonomo, che di Carta fu acerrimo oppositore interno.
Il deputato regionale non ha nascosto la sua delusione per attacchi che giudica “strumentali”. E si dice pronto a dimostrare in ogni sede la correttezza dell’operato del Comune di Melilli e dell’intera procedura concorsuale. Insieme alle accuse mosse a pezzi importanti del Partito Democratico siracusano.




“Sosta gratuita per due ore per chi va in ospedale”: mozione di Gilistro (M5S) all’Ars

Sosta gratuita, almeno per le prime due ore, per gli utenti di ospedali e case di cura convenzionate che si sottopongono a  visite ed esami  e gratuità totale della sosta per chi assiste congiunti lungodegenti.
Mira ad impegnare il governo in questa direzione una mozione a prima firma del deputato M5S Carlo Gilistro depositata in questi giorni all’Ars.
“È inaccettabile – dice il deputato – che le aree di sosta di tanti parcheggi di ospedali e case di cura convenzionate siano a pagamento. È l’ennesima stortura di una sanità allo sbando sempre più lontana dal paziente che oltre a dovere sopportare il fardello di servizi spesso inefficienti e di liste di attesa interminabili deve anche sottostare ad un’imposizione che definirei immorale, visto che il cittadino si reca in ospedale non certo per divertimento ma per curarsi e dare conforto ed assistenza ai propri cari. I congiunti di malati cronici che vanno ogni giorno in ospedale si trovano a spendere anche cifre consistenti che si vanno ad assommare a tutte quelle che giocoforza sono costretti a pagare tra esami, ticket e farmaci vari”.
Questa dei parcheggi – conclude Gilistro – è una battaglia di civiltà che come Movimento abbiamo già avviato nelle scorse legislature ma il nostro disegno di legge in materia, come tanti di buon senso fermi all’Ars, non trovò mai la via dell’Aula. Speriamo che questa volta le cose vadano in maniera diversa”.

 

 

 

Foto: generata con l’IA




Caro-voli, emendamento Nicita alla Legge di Bilancio: “Misure di contrasto vere”

Misure per il contrasto al caro-voli da e per la Sicilia e per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini delle isole maggiori. Le contiene uno degli emendamenti presentati dal senatore Antonio Nicita del Pd alla Legge di Bilancio in discussione.  Il provvedimento nasce a seguito dell’indagine conoscitiva condotta nel 2025 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha misurato l’impennata dei prezzi medi dei voli negli ultimi 5 anni su Catania e Palermo, nonché l’impatto degli algoritmi di determinazione dei prezzi nelle principali rotte nazionali. L’emendamento Nicita, ove venisse approvato, comporterebbe che, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in accordo con la Regione Siciliana e sentite l’Autorità di regolazione dei trasporti e l’Antitrust, avvii le procedure previste dal Regolamento (CE) n. 1008/2008 per l’imposizione di Oneri di Servizio Pubblico (OSP) sulle rotte: Catania–Roma e Roma–Catania; Catania–Milano e Milano–Catania; Palermo–Roma e Roma–Palermo; Palermo–Milano e Milano–Palermo. Gli Oneri di Servizio Pubblico saranno definiti, come avvenuto per le Isole Baleari nel confronto tra Governo Spagnolo e Commissione europea, nel rispetto dei principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione, e includeranno: frequenze minime durante tutto l’anno; standard di qualità del servizio (puntualità, regolarità, disponibilità dei posti); tariffe calmierate e fasce agevolate per residenti, studenti, lavoratori pendolari, persone con disabilità o esigenze sanitarie; meccanismi di salvaguardia per i periodi di picco della domanda; durata dell’onere e modalità di revisione periodica; eventuali compensazioni nei limiti della normativa europea. Secondo il Regolamento 1008/2008, qualora dopo la pubblicazione degli oneri nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, e notificati alla Commissione europea nessun vettore accetti di operare alle condizioni stabilite, sarà indetta una gara pubblica, nel pieno rispetto dei criteri di trasparenza e concorrenzialità. L’ENAC viene infine individuata come amministrazione aggiudicatrice e soggetto responsabile della vigilanza sull’esecuzione degli OSP, con controlli costanti sulle tariffe effettivamente applicate, sulla qualità del servizio e sul rispetto delle condizioni previste. I dati relativi alle performance e ai prezzi saranno pubblicati con cadenza semestrale. Le compensazioni economiche eventualmente necessarie saranno sostenute nei limiti delle risorse già disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, salvo futuri interventi di bilancio. Restano confermate le misure di continuità territoriale già attive su altre rotte e il ruolo della Regione Siciliana nella definizione dei contenuti degli OSP, in coordinamento con il Ministero e l’ENAC.”Di fronte al persistente caro-voli, oggi documentato nero su bianco dall’Antitrust italiano, l’attivazione delle procedure previste dal Regolamento europeo 1008/2008 non è più eludibile. Imporre Oneri di Servizio Pubblico appare necessario se davvero si vuole provare a contrastare questo fenomeno incredibile e inaccettabile che colpisce pesantemente il diritto alla continuità territoriale e alla mobilità dei siciliani, nonché il costo di trasporto dei turisti” ha dichiarato Nicita.




Lido di Noto, Figura replica a Marziano: “Loro pensavano, noi abbiamo fatto”

Netta replica da parte del sindaco di Noto, Corrado Figura dopo l’intervento dell’ex assessore regionale Bruno Marziano in merito alla ‘paternità’ del finanziamento per i lavori di riqualificazione del litorale del Lido di Noto. Se Marziano ritiene che tutto sia partito dalla giunta regionale retta da Rosario Crocetta nel 2016 e mostra dispiacere per non essere stato citato, il primo cittadino fa il punto ed esclude che esista alcun merito da attribuire dimenticato.
“Oggi i nostri oppositori — gli stessi che hanno amministrato prima di noi portando il Comune di Noto al dissesto — dichiara il primo cittadino- rivendicano un finanziamento da 12 milioni per il ripascimento del litorale: senza aver fatto nulla. Zero progetto, zero opere. Un’ulteriore dimostrazione della loro scarsa conoscenza delle procedure. Intanto è bene ricordare che il finanziamento non è di 12 ma di 15 milioni di euro, e che siamo stati noi a recuperarlo, così come abbiamo recuperato risorse vere: dalle rotatorie all’ingresso della città fino al porto di Calabernardo-prosegue il primo cittadino di Noto- Abbiamo messo in campo competenze reali, rispettato ogni procedura, redatto i progetti esecutivi e aperto i cantieri.C’è un dato che non si può negare: questa amministrazione ha ottenuto 90 milioni di euro di finanziamenti e sta realizzando opere come mai era avvenuto prima. Chi vuole dire di aver “pensato prima di noi” a queste opere lo dica pure. È curioso-osserva il sindaco Figura- che proprio coloro che ci accusano di essere ossessionati dal passato, oggi rivendichino i risultati della nostra amministrazione. Parliamo degli stessi che perdevano finanziamenti importanti accontentandosi di articoli sui giornali. La differenza è chiara-conclude Figura- loro le pensavano; noi otteniamo i finanziamenti, presentiamo i progetti e le realizziamo”.




Deputato supplente, Nicita (Pd): “Il primo fu Pablo Escobar,questo è un patto di potere”

“L’introduzione del deputato supplente all’Ars non è una semplice modifica al meccanismo istituzionale, non un mero tecnicismo. E’ un patto di potere, per risolvere un problema politico della maggioranza che governa la Sicilia”.
Durissimo l’intervento del senatore del Pd Antonio Nicita.
“Il primo deputato supplente di cui ho sentito parlare-ha ricordato- per la prima volta è stato Pablo Escobar” , riferendosi al noto signore della droga colombiano e ricordando quando il criminale di Medellin riuscì a entrare ‘in supplenza’ nel parlamento colombiano. L’ha detto durante la discussione al Senato per il ddl costituzionale sull’incompatibilità tra la carica di assessore e di deputato della Regione siciliana.
“Si tratta di un provvedimento – ha proseguito il parlamentare dem – che si vuole far passare come una semplice modifica del meccanismo istituzionale, un mero tecnicismo. In realtà, si tratta di un patto di potere, una modifica non ragionata degli assetti che regolano i lavori dell’ARS, per risolvere un problema politico della maggioranza che governa la Sicilia, ma che ne crea uno ben più grande ai cittadini siciliani. Tanto è vero che si abolisce il referendum e si boccia un emendamento che ne rinvia l’adozione alla prossima legislatura”.
“Come può definirsi libero nell’espletare il suo mandato un deputato supplente, se la sua permanenza all’Assemblea dipende dalla sopravvivenza del governo regionale? Possiede le caratteristiche politiche e istituzionali per poter svolgere il suo ruolo? Tutto questo per salvare una maggioranza che sta naufragando per la crisi politica e anche economica in cui versa la Sicilia, guidata da un presidente, Renato Schifani, lui sì già a tutti gli effetti un supplente”, conclude Nicita.




Verde pubblico, polemiche su costi ed extracosti. “Amministrazione difende l’indifendibile”

Le parole dell’assessore Luciano Aloschi non chiudono la polemica su costi ed extra costi del servizio del verde pubblico a Siracusa. L’ex assessore Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, torna alla carica. “Come si fa a definire 63.000 euro fuori capitolato ‘un’integrazione di risorse finalizzata a garantire interventi imprevedibili’ e soprattutto come si fa a parlare di ‘tempestività e sicurezza, di decoro urbano, di gestione responsabile del patrimonio verde’ di fronte ad un problema come il punteruolo rosso letteralmente documentato passo passo, negli ultimi 9 mesi? Se errare è umano, vantare di aver approvato oggi un emendamento al bilancio comunale da 63.000 euro di fondi extracapitolato per ‘far fronte all’esigenza di maggiori potature emersa negli ultimi mesi e alla gestione delle criticità fitosanitarie che hanno interessato in modo straordinario le palme con interventi aggiuntivi e non programmabili nel quadro ordinario del servizio’ lascia molte perplessità”, dice citando diversi passaggi delle dichiarazioni di Aloschi.
Gradenigo denuncia allora l’inerzia mostrata dall’amministrazione sul verde pubblico che ha portato alla perdita di un patrimonio economico e ambientale inestimabile. Secondo Gradenigo infatti, i fondi per abbattere le decine di palme morte potevano essere utilizzati per acquistarne e piantarne di nuove piuttosto che smaltire in discarica quelli che hanno impiegato 30 anni per crescere e 3 mesi per morire. Quanto al costo complessivo del servizio, Gradenigo torna ad indicare il peccato originale nell’aver accettato “un’offerta con un ribasso prossimo al 44% (oggetto tra l’altro di ricorso al Tar da parte della seconda classificata), non un evento casuale ma una precisa scelta degli uffici, ancorchè stando ai fatti, ponderata male”.
Anche Salvo La Delfa, coportavoce provinciale di Europa Verde Siracusa – Alleanza Verdi e Sinistra, ribatte sulla questione sollevando nello specifico il problema di via Columba. “Nella seduta consiliare durante la quale è stato approvato l’emendamento di stanziamento dei 63 mila euro – dichiara – l’assessore al verde pubblico faceva esplicitamente riferimento alla impellente necessità di potatura delle palme di via Columba che riversano in una situazione così critica da rappresentare un potenziale pericolo per probabili cedimenti o rotture dei rami. Da un controllo che ho effettuato in prima persona sulle programmazioni settimanali di manutenzione, ho riscontrato che via Columba è stato oggetto di interventi di potatura per almeno cinque tornate di lavorazioni da marzo a settembre 2025. In merito a questo chiedo all’amministrazione comunale perché nonostante questi interventi, le palme sono ancora in condizioni davvero critiche”.




Riqualificazione del Lido di Noto, Marziano: “La finanziò la giunta Crocetta, il sindaco racconta a metà”

Da una parte c’è la manifestazione della “più grande soddisfazione per il finanziamento e l’avvio dei lavori di riqualificazione del litorale del Lido di Noto”; dall’altra l’amarezza per una ‘dimenticanza’ da parte del sindaco, Corrado Figura, che non avrebbe ricordato che il cospicuo finanziamento arriva da lontano, “inserito nel 2016, per 12 milioni di euro, dalla giunta Crocetta”, di cui era componente anche l’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano,”nell’ambito del cosiddetto patto Renzi-Crocetta”. E’ proprio Marziano a tornare oggi sul tema e a ricostruire la vicenda, non nascondendo la delusione per non essere stato citato, “anche senza enfasi, solo per amore della verità e della cronaca”. Marziano pone quindi l’accento su quello che fu “l’impegno del Pd di NOto, dell’amministrazione Bonfanti e del vicesindaco Corrado Frasca, in questa vicenda che segna una tappa importante nella tutela del nostro territorio.
E allora, mi sembra opportuno riepilogare brevemente le varie tappe di una vera e propria battaglia politica che comincia per iniziativa dei giovani del partito democratico di Noto nel giugno del 2013-spiega l’ex assessore regionale- quando viene promosso un convegno dal titolo “Lido di Noto, ripascimento della spiaggia a basso impatto ambientale” che si tenne sotto l’egida dell’assemblea regionale siciliana e al quale, oltre me, parteciparono tecnici dell’Università di Messina che misero gratuitamente a disposizione il loro lavoro e la loro esperienza in materia”.
“L’amministrazione Bonfanti-continua- si dichiarò subito disponibile a portare avanti l’iniziativa. Il progetto di massima fu fornito gratuitamente dall’associazione Assomineraria per decisione del suo presidente il dottor Pietro Cavanna sollecitato personalmente da me e dopo una serie di atti promossi e portati avanti dall’amministrazione Bonfanti con il vicesindaco Corrado Frasca,tra cui la “determina a contrarre” per utilizzare i 500 Mila euro per la progettazione esecutiva, si arrivò nel 2016 al finanziamento di 12 milioni di euro che fu inserito dalla giunta regionale Crocetta, di cui facevo parte,nel cosiddetto patto Renzi-Crocetta”. Fin qui il racconto dell’antefatto. L’ex presidente della Provincia torna, quindi, a questi giorni. “Si arriva finalmente all’appalto delle opere dopo ben nove anni dal primo finanziamento di 12 milioni di euro, oggi lievitato a 15 milioni- evidenzia- Con questa iniziativa e questo finanziamento si tutela e salvaguarda uno dei beni più importanti del territorio di Noto e cioè la sua costa e il suo Lido e lo si fa con un progetto a basso impatto ambientale che sarà sicuramente progetto pilota per altri interventi della stessa natura e il resto della Sicilia”.Marziano torna, dunque, ad esprimere soddisfazione per questo risultato, notando al contempo che “si sta realizzando a ben nove anni dal primo finanziamento. Bisognerà vigilare adesso- conclude- perché i lavori vengano realizzati secondo le ipotesi progettuali e vengano realizzati nei tempi previsti”.




Maria Latino nella segreteria provincia di Grande Sicilia

Maria Latino è stata nominata componente della segreteria provinciale di Grande Sicilia. Avrà il compito di coordinare il direttivo del movimento e sarà la responsabile della comunicazione e delle attività di segreteria. Si occuperà quindi della gestione della comunicazione interna ed esterna al partito e del raccordo tra i responsabili dei dipartimenti e la struttura provinciale.
Assessore comunale a Noto con deleghe alla Polizia Municipale, Viabilità, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali; la nomina di Maria Latino punta a rafforzare l’organizzazione provinciale del movimento.
“Ringrazio l’On. Giuseppe Carta, il direttivo provinciale e il gruppo cittadino con il quale vige assolta unità d’intenti, per la fiducia accordatami”, le parole di Maria Latino. “La mia adesione a Grande Sicilia nasce da un percorso di confronto e condivisione di idee e valori. Entrare in questa realtà rappresenta per me un onore oltre che una motivazione ulteriore nel mio impegno politico”.
Proprio Carta accoglie con favore la nomina di Maria Latino: “Grande Sicilia consolida ulteriormente la propria organizzazione territoriale e il coordinamento delle attività a livello provinciale”.