Legge anti-inquinamento, l'affondo di Confindustria sul Simage: "è legge contro l'industria"

Dopo l’approvazione della legge regionale sul contrasto all’inquinamento ambientale in Sicilia, secca la posizione del presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Il Simage è uno strumento superato: non è questo il modo di approcciare il problema, le industrie sono già da anni impegnate per il miglioramento ambientale”, le parole del numero uno degli industriali siracusani. “Restiamo stupiti che si voglia contrastare l’inquinamento aumentando le sanzioni pecuniarie (fino a 300mila euro, ndr) ed utilizzando lo strumento di un privato in modo difforme ed inefficace, perché realizzato per le specificità di Porto Marghera. Ancor più stupiti si resta a leggere alcune dichiarazioni che legano il cancro all’inquinamento industriale, inducendo i cittadini, così, a non premunirsi contro i maggiori responsabili: il fumo, le abitudini alimentari, i fattori genetici, lo stile di vita e disconoscendo che, come evidenziano le fonti scientifiche, l’inquinamento industriale incide solo per il 10% circa. Ci sembra che Forza Italia e 5 Stelle abbiano fatto fronte comune per varare una legge per contrastare le industrie in Sicilia e non l’inquinamento”, l’accusa di Bivona. “Eppure Confindustria sta cercando di far dialogare il mondo dell’Impresa con la Politica, per far capire che le industrie sono da anni impegnate in un progressivo e continuo miglioramento delle proprie performances ambientali, controllate dai tecnici del Ministero dell’Ambiente, Regione ed Arpa. Ma così l’attuale classe dirigente non ci pare in grado di affrontare i temi dello sviluppo della Sicilia con consapevolezza e senso di equilibrio”.
Non la pensa allo stesso modo il deputato regionale Giorgio Pasqua, promotore della legge. “Il sistema Simage è una conquista per i cittadini. La salute di chi vive nelle aree industriali sarà più tutelata, grazie a una rete integrata e rafforzata per il controllo dell’inquinamento ambientale”. Secondo lo spirito della norma varata, il sistema dei controlli sarà potenziato e integrato con tutti i sensori e le centraline per il monitoraggio ambientale nelle grandi aree industriali, come Priolo-Augusta-Melilli, Milazzo, Gela.
“Con il sistema Simage, si potrà stabilire in tempo reale la sostanza inquinante e la sua origine, perché verrà rafforzata e interconnessa la rete di sensori, pubblici e privati, dislocati nel territorio e nei singoli camini industriali. I dati arriveranno alla sala operativa dell’Arpa che potrà agire di conseguenza”, dice ancora Pasqua.




Porto di Augusta, vertice al Ministero: collegarlo alla rete ferroviaria, stop ai treni in città

Di collegamento ferroviario nel porto di Augusta ed in generale di modifiche alla tratta Catania-Siracusa si è discusso questa mattina al Ministero delle Infrastrutture. All’incontro hanno partecipato il viceministro Giancarlo Cancelleri, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s), il sindaco di Augusta Cettina di Pietro, i rappresentanti dell’Autorità Portuale, di Rfi e del Provveditorato opere pubbliche.
Al centro del vertice operativo, i lavori necessari per collegare il porto megarese alla rete ferroviaria. Un asset di servizio necessario per aumentare la competitività dello scalo centrale nel Mediterraneo.
“C’è da recuperare un gap di parecchi anni: nonostante l’esistenza di un progetto, non sono mai stati avviati i necessari lavori. Quella progettazione va adesso rivista e adattata alla sopravvenute esigenze ed anche agli stessi cambiamenti avvenuti nell’area del porto di Augusta”, spiegano al termine Paolo Ficara e Cettina Di Pietro (M5s). “E’ una priorità anche per il Ministero. I tempi devono essere contingentati, per rispettare le scadenze imposte dall’Europa. Per velocizzare le procedure di progettazione, verrà stipulato a breve un apposito protocollo di intesa tra il Ministero delle Infrastrutture, l’Autorità Portuale ed Rfi. Da Roma verrà seguita la procedura con particolare attenzione ed impegno. Settimana prossima, primi sopralluoghi congiunti sul posto. Prova che nessuno vuol perdere tempo”.
C’è inoltre l’opportunità di sfruttare questi lavori per modificare la linea ferroviaria Catania-Siracusa, con una variante di tracciato che libererebbe la città di Augusta dall’attraversamento ferroviario con il passaggio a livello che “taglia” la città. In questo modo si eviterebbe l’ingresso dei treni nel centro urbano, ottenendo anche una riduzione dei tempi di percorrenza sulla tratta Catania-Siracusa, aumentando la competitività del treno per i collegamenti tra le due province.




Siracusa. Reddito di Cittadinanza e progetti di utilità, la replica dell'assessore Furnari

“Chi parla di reddito di cittadinanza dovrebbe sapere che lo stesso non è identificabile solo con i Puc, i cui decreti attuativi sono stati emessi appena un mese fa, e che la sua applicazione nulla ha a che vedere con una misura di sostegno finanziata da un vecchio piano di zona i cui beneficiari attendevano di poter usufruire da tempo”. Così l’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Furnari replica all’invito del M5s di Siracusa che chiede di accelerare per la fase due, ovvero i progetti di pubblica utilità in cui impiegare i percettori del reddito.
“Il Comune di Siracusa, attraverso il settore delle Politiche sociali, per quanto di competenza, è assolutamente in linea con gli adempimenti relativi alla gestione reddito di cittadinanza. Le assistenti sociali stanno correttamente procedendo alla presa in carico di tutti i soggetti percettori e dei loro nuclei familiari; il settore ha predisposto gli accordi territoriali per la formazione delle equipe multidisciplinari; sono state avviate le azioni di educativa domiciliare. Ed ancora: il settore ha partecipato agli incontri organizzati dal Ministero e dalla Regione e sta lavorando sulla progettazione. Non comprendo quindi il tenore delle dichiarazioni avanzate dagli esponenti del M5S. Li invito a trascorrere una giornata presso il nostro assessorato, così potranno rendersi conto di quante e quali sono le misure di finanziamento che gestiamo, tutte a favore delle fasce deboli”.




Noto. Il Comune a lavoro per avviare la fase due del Reddito di Cittadinanza

Il Comune di Noto ha avviato le procedure per i progetti di utilità collettiva previsti dalla fase due del reddito di cittadinanza. Il sindaco Corrado Bonfanti ha incontrato i responsabili di settore per discutere delle prime iniziative. Saranno coinvolti, così come previsto dai Patti per il lavoro e per l’inclusione, i beneficiari del Rdc, i quali saranno impegnati per almeno 8 ore alla settimana in attività ritenute utili alla collettività.
I progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l’impiego oppure ai Servizi sociali del Comune. Inoltre saranno individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
“Una opportunità – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – che non solo ci permette di incrementare le attività a beneficio di tutti ma che consente ai percettori del reddito sociale di restituire alle loro comunità lo sforzo, in termini di solidarietà, che le stesse quotidianamente affrontano”.




Reddito di cittadinanza, pressing del M5s sul Comune: "attuare la fase due"

“Perché ostacolare la fase due del Reddito di Cittadinanza?”. A lanciare la domanda all’indirizzo degli uffici comumali è Moena Scala, ex presidente del Consiglio Comunale. Definisce “ottima iniziativa” quella dell’assegno civico, ora sbloccato. “Finalmente un bando proposto dal Comune concretizza, attraverso strumenti pratici per le fasce più deboli, la possibilità di ridare loro dignità attraverso il lavoro”, il commento. Ma perché allora non mettere in campo anche l’altra utile misura, ovvero il Reddito di cittadinanza e l’impiego dei percettori in lavori di pubblica utilità. “La fase due è appena iniziata. Ieri per esempio, nel comune capofila di Catania, un incontro importante promosso dal M5S ha dettato le linee guida per rendere immediatamente operativi 7800 lavoratori/percettori di reddito di cittadinanza. A Siracusa possiamo e dobbiamo fare la stessa cosa.
Il m5s, io e tutti gli attivisti sul territorio siamo pronti a promuoverne l’applicazione nel rispetto di quei 3.991 individui che chiedono a gran voce dignità”, le parole della Scala.
Anche il MeetUp Siracusa spinge per accelerare la fase due del Reddito di cittadinanza. Il gruppo di lavoro ha preparato i primi schemi operativi. Sono stati redatti durante riunioni settimanali aperte al contributo di tutti, e saranno ora messi a disposizione del Comune di Siracusa. Un contributo fattivo, in ausilio agli uffici comunali, pensato per evitare che si perda ancora tempo, avviando micro-azioni positive per Siracusa, dalla pulizia alla piccola manutenzione di luoghi ed edifici pubblici e scolastici.
I gruppi di lavoro del MeetUp Siracusa avevano già sollecitato il Comune ad iscriversi alla piattaforma Gepi, in modo da avviare l’iter burocratico previsto dal decreto dell’ 8 gennaio 2020. “Il contributo di idee maturate dal confronto settimanale con i cittadini, ha permesso di individuare alcuni progetti perfettamente rientranti negli ambiti di azione elencati nel decreto. Si va da progetti per la gestione di un servizio di doposcuola pubblico alla sorveglianza di parchi, aree verdi e piste ciclabili; dalla sensibilizzazione per la raccolta differenziata (nei quartieri, nelle scuole) alla pulizia di aree non coperte dal verde pubblico; dal supporto ai vigili urbani all’entrata ed uscita dalle scuole all’ampliamento dell’orario delle biblioteche. E poi ancora progetti per supporto domiciliare a disabili e anziani; tinteggiatura dei locali scolastici; campus estivi comunali gratuiti per i bambini; sport inclusivo nelle aree pubbliche”, si legge nella nota diffusa dal MeetUp Siracusa.




Augusta, il ritorno di Massimo Carrubba: "sistema ancora vivo, ho il dovere di fermarlo"

Gli occhi della politica locale sono puntati su Floridia ed Augusta. Il 24 maggio si vota nelle due cittadine e gli elettori sono chiamati a rinnovare le loro amministrazioni. Florida arriva da un commissariamento dopo le dimissioni da sindaco di Gianni Limoli. Ad Augusta, invece, i cinquestelle cercano la riconferma dopo la messe di voti del 2015. Ma da allora ad oggi, nella seconda città della provincia, sono cambiate tante cose.
Oggi avanza il fronte sovranista con Lega e Fratelli d’Italia. E poi c’è da considerare anche il ritorno alla vita pubblica di Massimo Carrubba. Da sindaco di Augusta subì l’onta dello scioglimento del suo comune per mafia, con accuse personali pesanti: concorso esterno e voto di scambio con l’aggravante mafiosa. Ne nacque il processo Mafia e Politica che dopo 8 lunghissimi anni si è concluso con l’assoluzione piena, e nel merito, dell’allora prima cittadino. “Il fatto non sussiste”, una riabilitazione totale dopo mesi e mesi difficili durante i quali Massimo Carrubba venne anche coinvolto nel processo Oikoten su cui poi, però, si sono accese anche le luci di altre Procure sino allo scoppio dello scandalo del Sistema Siracusa. “Sono stato vittima di quel sistema che ad Augusta era radicato e forte. L’ho messo alla porta e ne ho pagato le conseguenze in prima persona”, disse poco tempo fa Carrubba. Ed oggi, con le elezioni amministrative dietro l’angolo ad Augusta, avverte: “quel sistema è vivo e vegeto. Si sta riassettando con personaggi che si muovono in maniera spregiudicata per mettere le mani sulla città”, l’accusa di Massimo Carrubba. “Ho il dovere morale di impegnarmi per evitare che questo accada. Mi sento in dovere di schierarmi pubblicamente contro quel sistema ed a difesa della città”. Lo dice con il suo tono sempre pacato, ma la forza del messaggio la sia avverte subito.
Insomma, Massimo Carrubba potrebbe essere uno dei nomi forti per la candidatura a sindaco, area centrosinistra. “Non corriamo. Sarò in campo ma il ruolo è ancora da definire. Sto lavorando per coagulare forze di centrosinistra e civismo. Ci sto mettendo passione, insieme a tante persone di buona volontà. Indipendentemente dal candidato, tre punti ci uniscono: contrastare l’avanzata di Lega e Fratelli d’Italia; mandare a casa incompetenza e inconcludenza; e poi c’è il dovere etico e morale di tenere fuori dalla porta quel sistema”, elenca Carrubba.
“Io non ho voglia di rivalsa personale, mi ritengo appagato dalla sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Mi spiace semmai che alcuni abbiano cinicamente lucrato su quella vicenda. Hanno detto di tutto e di più e ancora oggi l’amministrazione dice castronerie sui conti del Comune. Eppure basterebbe leggere i documenti. Il mio operato da sindaco è stato passato al setaccio e non hanno trovato un atto critico. E’ vero, il buco di bilancio c’era ma era gestibile. Non 102 milioni come dicono il sindaco e l’assessore al bilancio. E’ una balla colossale. La dichiarazione di dissesto, invece, è stato un atto politico di cui si è assunta la responsabilità il sindaco Di Pietro”. La campagna elettorale ad Augusta è ufficialmente aperta.




Teatro greco e spettacoli classici: Musumeci convoca Inda e Parco Archeologico

Come anticipato nei giorni scorsi, in assenza di accordo tra Parco Archeologico ed Inda sulla convenzione per l’utilizzo del teatro greco di Siracusa, scende in campo in prima persona il presidente della Regione, Nello Musumesi. “Basta litigi. Ho deciso di avocare a me la vicenda. Speravo che in sede locale si riuscisse a trovare una soluzione, con il buon senso di tutti. E invece ho colto solo perdita di tempo e volgari speculazioni da parte di qualche politico depresso, alla vana ricerca di visibilità”, scrive sulla sia pagina Facebook il governatore. “La prossima settimana incontrerò in presidenza i vertici dei due enti e concluderemo solo dopo aver trovato la soluzione. Il dramma antico è patrimonio universale che va tutelato e rilanciato”.
La querelle è sorta dopo la proposta di nuova convenzione di gestione del teatro greco predisposta dalla direzione del Parco Archeologico. Il netto aumento del canone (da 50 a 150mila) e l’adeguamemto delle royalties da sbigliettamento hanno causato la reazione della Fondazione Inda. A nulla sono valse auduzioni in V Commissione Ars e mediazioni locali. Le posizioni restano ancora distanti.




Siracusa. L'assessore Buccheri nel Pd, i Verdi rivendicano un assessore in giunta

E’ durata pochi mesi l’esperienza dei Verdi nella giunta comunale retta dal sindaco, Francesco Italia. Dopo l’adesione dell’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri al Partito Democratico, i Verdi rivendicano adesso un loro esponente in giunta. Lo chiarisce in maniera inequivocabile una nota di Salvo La Delfa. “E’ evidente che Andrea Buccheri non rappresenta più il movimento ambientalista- dichiarano Salvo La Delfa, Alberto Scamacca e Salvo Costantino- Era stato scelto e indicato dai responsabili dei Verdi quale assessore di riferimento e a nome del gruppo aveva operato fino al suo passaggio, avvenuto di recente, al Pd”. Nella nota, anche un passaggio di ringraziamento per il lavoro svolto insieme, ma è subito dopo che i Verdi evidenziano la “questione dell’assenza di un loro rappresentante nell’esecutivo di Siracusa”. Nei prossimi giorni, in programma un incontro con il sindaco per parlare di prospettive, anche in vista del previsto rimaneggiamento della giunta. I Verdi chiederanno di tenere in considerazione “la notevole adesione di simpatizzanti registrata in questa fase di tesseramento al movimento ambientalista”. Il Partito Democratico ha rinforzato le proprie fila nelle ultime settimane. Buccheri, eletto consigliere comunale con Democratici per Siracusa, lista a supporto del sindaco Italia alle ultime amministrative, era poi confluito nei Verdi , vicino a Raffaele Gentile. La nuova scelta politica sarebbe proprio legata al gruppo che fa riferimento all’ex sottosegretario.




L'assessore alla Salute: "rubare su invalidità è sconfortante"

“Rubare sulla invalidità è un crimine contro chi soffre e sottrae le risorse che lo Stato e la Regione destinano a persone con disabilità. I fatti oggetto dell’indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, confermano un quadro desolante e poco importa che essi siano riferiti a un periodo risalente ad alcuni anni oppure che nelle scorse settimane, dopo tanto tempo, la direzione generale dell’Asp abbia opportunamente provveduto ad avviare le procedure per il rinnovo delle commissioni di invalidità”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commentando l’inchiesta ‘Povero Ippocrate’ condotta dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa.
“Ho già dato mandato al direttore dell’Asp di Siracusa – prosegue Razza – di avviare subito i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge nei confronti dei dipendenti dell’Azienda coinvolti nell’inchiesta. Il rispetto delle garanzie individuali è un principio di civiltà giuridica, ma esistono responsabilità che possono essere autonomamente accertate rispetto alle quali non si deve esitare”.




Ex Province, incontro romano al Mef positivo anche per Siracusa

Conclusa la due giorni di incontri al Ministero dell’Economia dedicata alla risoluzone della crisi delle ex Province siciliane. Il sottosegretario Alessio Villarosa (M5s) ha convocato i commissari straordinari e i responsabili finanziari degli enti siciliani per illustrare loro i provvedimenti del governo e i prossimi passi da compiere. Anche il commissario Percolla ha partecipato per Siracusa.
Gli stessi rappresentati delle ex Province hanno mostrato apprezzamento e fiducia per le nuove misure.
Il sottosegretario Villarosa, affiancato dai parlamentari Paolo Ficara e Adriano Varrica, si è soffermato sugli effetti prodotti dal rinnovato accordo Stato-Regione del dicembre 2018 e sulla decisa e benefica ricaduta del taglio al prelievo forzoso, attraverso un intervento perequativo dello Stato attuato grazie all’ultima legge di bilancio.
Adesso anche la Regione dovrà fare la sua parte, assicurando la sostenibilità economica delle ex Province che possono finalmente ritrovare la capacità di offrire servizi ed interventi nei territori.
“Abbiamo tracciato la strada per poter condurre le ex Province fuori dalla crisi. Abbiamo creato una occasione utile per snocciolare finalmente tutte le varie problematiche che affliggono da tempo questi enti intermedi e capire come poter continuare a lavorare spalla a spalla per rilanciare gli interventi nei territori su temi come viabilità interna e manutenzione degli edifici pubblici.”