Azzerata la giunta comunale di Pachino, Gurrieri: “Mesi intensi, esperienza importante”

La settimana politica si apre con il rimpasto di giunta a Pachino. Più che una messa a punto della squadra di governo cittadino, un vero e proprio azzeramento con gli assessori chiamati a rassegnare le dimissioni per dare vita alla giunta Gambuzza 2. Anche il vicesindaco Giuseppe Gurrieri ha protocollato le dimissioni. “Sono stati mesi straordinari, nel corso dei quali ho imparato molte cose, arricchendomi sul piano personale e professionale”, scrive nella lettera in cui definisce “un’esperienza straordinaria” l’esperienza amministrativa partita lo scorso giugno. “Sono molto soddisfatto ed orgoglioso, consapevole di essermi dedicato con competenza, lealtà ed impegno al Comune, senza risparmio in termini di tempo e di sforzo organizzativo, con l’unico obiettivo che è stato quello di ben amministrare la cosa pubblica, ricevendo la collaborazione di tutti gli uffici che sempre hanno saputo rispondere prontamente alle singole esigenze che si sono presentate”, aggiunge.
Poi i ringraziamenti al partito (Forza Italia), agli elettori ed ai sostenitori tutti e tra questi anche il sindaco Gambuzza che lo ha voluto fortemente al suo fianco. “Sarò sempre disponibile a fornire la mia esperienza anche dall’esterno – conclude Gurrieri – per un dovere di continuità e di presenza nel territorio a favore di Pachino e dei Pachinesi”.




Infermieri di comunità, la Regione si attiva. Gennuso (FI): “Bene lavoro avviato, ma serve di più”

“Prendo atto delle dichiarazioni dell’assessore Faraoni sulla formazione degli infermieri di famiglia e comunità, ma è fondamentale che la Regione investa in questa figura professionale strategica per il benessere delle nostre comunità”. A dirlo è Riccado Gennuso, deputato regionale di Forza Italia, che commenta le parole dell’assessore alla Salute Daniela Faraoni, che ha comunicato l’avvio dei percorsi formativi al Cefoas per gli infermieri di famiglia e comunità.
Gli infermieri di famiglia e di comunità, come sottolineato nelle ore scorse dall’assessore Faraoni, svolgeranno il proprio ruolo nei distretti sanitari (case di comunità, cot, ospedali di comunità e unità di continuità assistenziale) e rappresenteranno una figura professionale centrale nel processo di assistenza a livello territoriale.
“Ricordo che già nel marzo 2023 ho presentato un disegno di legge specifico per istituire formalmente questa figura, regolandone ruoli, competenze e funzioni. – commenta Gennuso – Su questo tema occorre maggiore energia e un atteggiamento più propositivo da parte di tutti.
Per questo auspico che il Governo sostenga in Assemblea Regionale un approccio operativo che porti ad approvare il disegno di legge già presentato, una proposta concreta per dare struttura normativa a un servizio essenziale.
L’infermiere di comunità rappresenta un pilastro importante per una sanità di prossimità efficace, lavorando insieme ai medici di famiglia, ai pediatri e alle altre figure sanitarie territoriali.”




Tornano i cassonetti stradali, Pd e FdI contro Palazzo Vermexio. Cavallaro: “Ci vuole l’esercito”

“Non riescono a gestire l’emergenza igienica e sanitaria, non riescono a gestire le utenze sommerse e allora tornano indietro rimettendo i cassonetti in strada. Il sindaco e l’assessore vogliono ghettizzare il rione Mazzarona, facendo un’azione anacronistica, ammettendo il fallimento sul tema dell’igiene urbana e non dando attenzione al quartiere”. Il gruppo consiliare del Pd di Siracusa parte all’attacco sulla decisione dell’amministrazione comunale – definita temporanea – di sospendere le regole della differenziata in largo Luciano Russo e via Decio Furnò, dove sono tornati in strada cassoni per la raccolta di ogni tipo di rifiuto, senza differenziazione.
“Rimettendo i cassonetti indifferenziati in strada, ci sarà solo più sporcizia e più incuria, con il risultato devastante di rimanere stagnanti sull’aumento della percentuale di differenziata in città, comportando, infine, il drastico passo indietro sulla lotta all’evasione della tari”, spiegano Milazzo, Greco e Zappulla. “Non si amministra così la città e non si costringono i cittadini a tornare indietro di decenni solo perché emerge l’incapacità dell’amministrazione a governare la città”, il loro affondo. “Nessuno sforzo di programmazione, nessuno sforzo di controllo, nessuna volontà educativa. Soprattutto nessuna volontà di cambiare e di progredire. L’amministrazione Italia si dedica ad un ritorno all’indifferenziata nella raccolta dei rifiuti urbani. Anche su questo dimostrano di essere incompetenti e di non avere idee di come si amministra”.
Nessun accenno però alla scarsa partecipazione di molti cittadini di quelle zone al rispetto di regole basilari di convivenza e decoro. Un atteggiamento che finisce per penalizzare soprattutto tutti quei residenti (e contribuenti) per bene che – sempre in quelle aree – fanno correttamente la loro parte.
Anche il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro, è duro sulla decisione di Palazzo Vermexio. “Una resa all’inciviltà, alla delinquenza, agli arroganti, a chi vive nel disprezzo assoluto di ogni regola del vivere civile. Una resa che avrà effetti negativi verso troppi cittadini incivili che, da ogni parte della città, si recheranno presso i cassonetti stradali per gettare qualsiasi cosa, a danno degli obiettivi che l’Amministrazione stessa ha provato a raggiungere con le isole ecologiche e ccr fissi e mobili”, il suo giudizio.
“I cittadini onesti e perbene della Mazzarona pretendono lotta seria e costante alle discariche abusive, all’evasione Tari e alle ingenti morosità dei canoni abitativi. Più volte abbiamo chiesto al Sindaco di chiedere aiuto a tal fine al Prefetto e alle Forze dell’ordine, più volte abbiamo chiesto di portare in consiglio comunale una proposta efficace di contrasto all’ evasione fiscale, anche esternalizzando il servizio in forma mista pubblica/privata, ma abbiamo letto nelle poche parole di risposta approssimazione e sottovalutazione del problema.
Non esiste per la Mazzarona un piano di sviluppo commerciale e culturale, i giovani non dispongono di alcun luogo ricreativo e la biblioteca comunale di via Barresi resta, indomita, come la ginestra di Leopardi, solo faro di speranza di un riscatto culturale, sociale e commerciale mai avviato”, prosegue Cavallaro.
“Ci auguriamo che il ritorno alla raccolta stradale sia soltanto un rimedio provvisorio che, comunque, non condividiamo. Ci auguriamo che si metta in moto un’operazione seria di censimento di tutte le utenze in ogni condominio, tenuto conto che troppi sono gli edifici privi di amministratore e non forniti di carrellati e mastelli, sin dall’ origine o perché barbaramente dati a fuoco. Ci auguriamo che venga finalmente avviata un’imponente attività informativa e persuasiva sulla raccolta differenziata in tutta la città e venga avviata finalmente la raccolta puntuale che premia i cittadini che meglio differenziano. Il Sindaco chieda l’intervento dell’esercito in funzione preventiva e di controllo, apra un percorso di speranza in un cambiamento”.




Incendi e illuminazione, la maggioranza boccia la mozione del Pd: “La sicurezza non è una priorità”

“La sicurezza, per questa maggioranza, non sembra essere una priorità, da nessun punto di vista. Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha visto la bocciatura della mozione che chiedeva misure concrete per affrontare gli incendi e le ricadute sulla qualità dell’aria. Allo stesso tempo, l’Amministrazione Italia ha dimostrato ancora una volta di arrancare persino su un tema essenziale come l’illuminazione pubblica.” È cosi che parla il Partito Democratico di Siracusa, dopo che nella giornata di ieri è stata bocciata la mozione su incendi e qualità dell’aria e sull’illuminazione.
“Era stato richiesto al nuovo assessore di relazionare in aula sullo stato dell’illuminazione, ma – nonostante il sindaco Italia sia al suo terzo mandato da amministratore di questa città – resta evidente la mancanza di tempestività e di senso dell’urgenza. Interi quartieri sono al buio da giugno, altri lo sono sempre stati, e solo ad agosto si è visto un tardivo intervento. La città continua a vivere con una illuminazione pubblica insufficiente, – aggiunge il gruppo consiliare – e l’Amministrazione sceglie di non intervenire strutturalmente lasciando che tutto proceda così”.
“La mozione sul controllo e sulla comunicazione in caso di emergenza, respinta in aula, mirava a introdurre misure di buon senso: impegnare il sindaco del Comune capoluogo a farsi portavoce dell’urgenza di un coordinamento prefettizio permanente con Comuni, ARPA e ASP; incentivare comunicazioni tempestive e precise alla cittadinanza, in particolare alle fasce più fragili; potenziare il monitoraggio della qualità dell’aria, anche con centraline mobili; relazionare periodicamente al Consiglio comunale sugli esiti delle interlocuzioni e sull’attuazione delle azioni previste.
Si trattava di strumenti utili e non rinviabili, in un contesto in cui incendi e altre emergenze ambientali si ripetono con frequenza crescente, con effetti diretti sulla salute pubblica. La vicenda Ecomac, come altre emergenze che hanno interessato il territorio, dimostra quanto sia centrale comprendere cosa si respira e quali siano le conseguenze per la qualità della vita. La bocciatura della mozione, così come l’inerzia sull’illuminazione pubblica, mostrano che la salute, la sicurezza e la tutela dei cittadini non rappresentano una priorità per questa Amministrazione”.




Progetto per impianto TMB a Melilli. Carta: “Polemiche pretestuose, su qualunque terreno idoneo ma lo si faccia”

“A me non interessa quali saranno i terreni che gli uffici competenti individueranno per la possibile realizzazione del TMB ad impatto ambientale zero. A me interessa solo che si faccia nel territorio di Melilli; e sino a quando rappresenterò le Istituzioni mi batterò nelle sedi competenti per questo”. Così il sindaco ibleo e deputato regionale, Giuseppe Carta, dopo la pubblicazione su Il Fatto Quotidiano di un articolo che ricollega ad un cugino dell’esponente politico la proprietà di alcune particelle del terreno proposto per la realizzazione dell’importante opera.
“Trentacinque milioni di investimento pubblico creano economia virtuosa nel periodo della costruzione dell’impianto che poi a regime, in futuro, produrrà benefici e ricadute sociali per l’intera collettività: azzeramento della Tari per i cittadini di Melilli e piantumazione e rimboschimento per ettari ed ettari di aree, oltre che royalties per le casse comunali che saranno impiegate per servizi alla cittadinanza, soprattutto per le categorie più deboli”, spiega Carta.
Quanto alla vicenda finita sulla stampa, “alle speculazioni di basso profilo circa la proprietà dei terreni puntualizzo che al momento non vi è in atto alcuna procedura di esproprio né tanto meno compravendita. Allo stato attuale, a seguito di regolare avviso pubblico, vi è stata solamente una disponibilità di interesse manifestata attraverso canali istituzionali, così come prevede la Legge”.
Per p’assessore allo Sviluppo Economico, Mirko Aloisio, “è singolare che ogni qualvolta Melilli si presenti su vetrine nazionali per la propria capacità di proporre le sue bellezze e per l’attrattività del suo territorio, puntualmente come un orologio svizzero si tenta di appannarne l’immagine, colpendo il suo più autorevole esponente istituzionale”.




Ruspe alla foce del Ciane, Giansiracusa: “Avviate le verifiche, lavoriamo a rilancio riserva”

Cosa succede all’interno della riserva Ciane-Saline? Giuseppe Stefio ha sollevato il caso, denunciando presunte attività di escavazione e movimentazione sabbiosa alle foci dei fiumi Ciane e Anapo. “Abbiamo immediatamente avviato le verifiche interne, chiedendo agli uffici competenti di relazionare in modo dettagliato, anche attraverso sopralluoghi e documentazione fotografica”, spiega oggi Michelangelo Giansiracusa, presidente del Libero Consorzio. “Si tratta di un’area di grande pregio ambientale, che richiede la massima attenzione. Vogliamo avere un quadro chiaro e completo per capire se siano state rilasciate autorizzazioni o se invece si tratti di attività abusive, e in quel caso assumere, insieme alle autorità competenti, tutte le determinazioni necessarie a tutela della Riserva. L’istruttoria è stata avviata con carattere d’urgenza e attendiamo entro pochi giorni la relazione tecnica, che sarà la base per i successivi provvedimenti”.
Dopo un commissariamento durato 13 anni, difficile per la macchina amministrativa riprendere subito il controllo di tutte le operazioni. Dalla ricognizione avviata, attese comunque le prime risposte su quanto starebbe accadendo alla foce.
La volontà per il futuro prossimo è di mettere la riserva al centro di azioni di rilancio. I progetti in campo prevedono la realizzazione, già finanziata, di una rete di telerilevamento e monitoraggio degli incendi e il potenziamento degli impianti di comunicazione nella RNO “Fiume Ciane e Saline di Siracusa” (€ 718.400,00); il Libero Consorzio partecipa anche all’Avviso PR FESR 2021/2027 – Azione 2.7.2 con un progetto da 5.510.080 per il monitoraggio, la conservazione e la valorizzazione delle comunità floro-faunistiche acquatiche e ripariali della Riserva, in attesa di esito istruttorio; e poi ci sono lavori di riqualificazione con la progettazione di un percorso ciclopedonale di collegamento con la città, Ortigia e la fonte Ciane, finanziati per 200.000 euro dalla regione con emendamento del deputato regionale Carlo Gilistro.
“Saranno interventi che ci permetteranno di stabilire linee guida più chiare e strumenti più efficaci di gestione, sempre in raccordo con gli altri enti competenti”, commenta Giansiracusa. Quanto al coinvolgimento delle associazioni ambientaliste, il presidente del Libero Consorzio anticipa la volontà di promuovere un incontro. “Crediamo che la partecipazione sia un valore e che il contributo delle associazioni possa rafforzare l’azione dell’Ente. Oggi l’urgenza è avviare il risanamento dell’Ente e ricostruire la sua capacità amministrativa. Con l’autunno daremo avvio al Tavolo per il Futuro, un percorso strutturato di partecipazione nel quale le questioni ambientali e di sostenibilità troveranno pieno riconoscimento, insieme al confronto con associazioni e portatori di interesse”.

foto di Marcello Bianca




Il ministro Urso sulle spiagge siracusane, incontro informale con il deputato Cannata

“Garantire sviluppo,occupazione e nuovi investimenti”. Sono gli obiettivi indicati dal deputato nazionale Luca Cannata di Fratelli d’Italia,che ne avrebbe parlato con il ministro Adolfo Urso, in questi giorni nel Siracusano. Incontro informale in spiaggia per il parlamentare ed il ministro delle Imprese e del Made in Italy, che hanno confermato la “sintonia e la collaborazione instaurata negli ultimi anni per il rilancio e la tutela della zona industriale di Siracusa, un comparto strategico per l’economia siciliana e nazionale. Con il Ministro Urso – ha dichiarato Cannata – stiamo lavorando costantemente per garantire sviluppo, occupazione e nuovi investimenti. È un impegno che parte dalle fabbriche e dagli stabilimenti, ma che si riflette anche sulla qualità della vita, sull’attrattività turistica e sulla valorizzazione del nostro territorio. Oggi ci siamo incontrati in un contesto diverso, ma con lo stesso obiettivo: lavorare insieme per il futuro della nostra provincia”. Il momento è stato anche occasione per salutare cittadini e turisti.




Nomine in enti e istituzioni, stamane la discussione: convocato il consiglio del Libero Consorzio

Convocato per questa mattina dal presidente Michelangelo Giansiracusa, nella Sala degli Stemmi di via Roma, con appello alle 19:00, il consiglio del Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia Regionale.
All’ordine del giorno, oltre alle comunicazioni del presidente figurano l’approvazione del regolamento per il funzionamento del consiglio del Libero Consorzio,la discussione sulle nomine, designazioni e revoche dei rappresentanti del Libero Consorzio in enti, aziende e istituzioni ed una specifica mozione, su questo argomento, a firma dei consiglieri Cosimo Burti, Gaetano Gennuso, Giuseppe Lupo e Rosario Cavallo




Regione. Legge di Stabilità 2025, Auteri (DC): “Manovra che risponde alle esigenze dei cittadini”

“La Legge di Stabilità 2025 approvata la scorsa settimana all’Assemblea Regionale Siciliana è una manovra che risponde in maniera concreta alle esigenze dei cittadini, con interventi mirati in settori strategici come sanità, scuola, inclusione sociale, infrastrutture e sicurezza”. Lo dichiara il deputato regionale della Democrazia Cristiana, Carlo Auteri, commentando i contenuti della manovra finanziaria. Tra le misure più rilevanti: 25 milioni per inclusione e scuola, destinati a progetti per la disabilità e alla manutenzione degli edifici scolastici; Oltre 40 milioni per abbattere le liste d’attesa e potenziare i servizi sanitari; 4 milioni per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale; 55 milioni per la manutenzione e messa in sicurezza delle strade provinciali; 45 milioni ai Comuni per la gestione dei rifiuti; 8,3 milioni per l’acquisto di scuolabus, a beneficio della mobilità studentesca; 15 milioni per sistemi di videosorveglianza urbana; 13,7 milioni alla Protezione Civile per la gestione delle emergenze e delle calamità naturali. “È una manovra che unisce visione e pragmatismo – prosegue Auteri – perché interviene su fronti concreti: dal sostegno alle famiglie e alle persone con disabilità, alla riduzione dei tempi di attesa nella sanità, dalla sicurezza stradale e urbana alla tutela ambientale.
Il mio impegno continuerà a essere quello di portare in Aula le istanze del territorio e di lavorare affinché ogni provvedimento approvato si traduca in risultati tangibili per la comunità siciliana.
Andiamo avanti con la consapevolezza di avere un Governo regionale dalla parte dei cittadini”.




Gettoni di presenza, il Comune chiede indietro ai consiglieri il 10%: somme erogate in più dal 2023

Dovranno restituire oltre 72 mila euro in totale gli ex consiglieri ed i consiglieri comunali attuali che, dal 2023 a gennaio 2025 hanno percepito il gettone di presenza senza la decurtazione del 10 per cento disposta da una legge del 2005. Somme che quindi  Palazzo Vermexio intende recuperare, alla luce di quanto deliberato dalla Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, sollecitata in tal senso dalla sezione regionale di controllo del Lazio. La vicenda è quella degli adeguamenti decisi a luglio del 2023 e che riguardavno in realtà l’indennità dei sindaci. A Siracusa, una delibera della giunta comunale adeguò l’indennità del primo cittadino, parametrandola al 68% del trattamento economico complessivo del Presidente della Regione Siciliana per l’anno 2023 e al 100% per l’anno 2024.

In questo contesto maturò un altro passaggio, che si basava sulla legge regionale 13 del 2022, che dava facoltà agli Enti Locali della Regione Siciliana di rideterminare, con oneri a loro carico, le indennità di funzione spettanti agli amministratori e che all’articolo 38 parlava della possibilità di adeguare gli importi dei gettoni di presenza dei consiglieri nel rispetto degli equilibri pluriennali di bilancio. Il consiglio comunale, a novembre del 2023 decise che il gettone di presenza dei consiglieri doveva essere adeguato, “nel rispetto del tetto massimo del 25% dell’indennità del sindaco. Il tetto massimo mensile previsto nella deliberazione in questione è di 2.760 euro, visto che i sindaci dei capoluoghi di provincia perpecipiscono 11.040 euro lordi mensili. In questo contesto si inserisce, tuttavia, la delibera della Corte dei Conti Sezione delle Autonomie, che stabilisce che la riduzione del 10 per cento ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali deve essere applicata, resta in vigore perché la legge di bilancio 2022 ha modificato solo le indennità di funzione e non la disciplina dei gettoni. Questo vuol dire che da novembre 2023 al 31 gennaio 2025 le indennità di presenza dei consiglieri comunali sono state applicate con il 10 per cento di somme erogate indebitamente per la partecipazione a sedute consiliari e di commissione. Occorre restituire gli importi. Note sono state inviate agli ex consiglieri e a quelli attualmente in carica ai fini della restituzione. Per chi svolge attualmente la funzione di consigliere, si potrebbe provvedere tramite compensazione sulle indennità future. Per gli altri, il Comune parla di “un congruo termine entro cui provvedere” alla restituzione.