Siracusa. Commissioni consiliari, Impallomeni e La Mesa i primi presidenti

Mattinata dedicata all’elezione dei presidenti delle prime Commissioni consiliari. A guidare i lavori della I^ che si occupa di Lavori pubblici, Urbanistica e Patrimonio va Giuseppe Impallomeni di “Cantiere Siracusa”. Vice presidente sarà Andrea Buccheri di “Democratici per Siracusa”.
“Ringrazio i consiglieri per l’ampio consenso ricevuto. Sarò il presidente di tutta la Commissione che da subito dovrà mettersi al lavoro per recuperare il tempo perso. Ci sono tanti argomenti da discutere e poi portare in Consiglio. Penso che si potrebbe cominciare sin da lunedì”. Impallomeni ha ricevuto 7 voti, 3 sono andati a Pantano e 2 gli astenuti.
Presidente della II Commissione, Cultura, Turismo, Spettacolo, Scuola, Politiche giovanili, Servizi sociali e Pari Opportunità è stata eletta Pamela La Mesa, esponente del Pd e componente del gruppo consiliare “Progetto Comune”. Vice presidente sarà Gaetano Favara di “Amo Siracusa”.
Il neo presidente ha già convocato la commissione per trattare di Asili Nido e Refezione scolastica ed ha invitato l’assessore Pietro Coppa.
“Ringrazio i colleghi consiglieri per la fiducia nell’eleggermi presidente di questa commissione, che guarda al mondo del sociale e ai più deboli, attività da me sempre svolta quando guidavo la Circoscrizione Grottasanta”.
Il presidente La Mesa ha ottenuto 6 voti favorevoli, 5 contrari ed una scheda bianca.




Siracusa-Gela, il Governo finanzia completamento: "la Regione faccia il suo"

Firmato al Ministero dello Sviluppo economico l’accordo che destina 15 milioni di euro per le infrastrutture del sudest siciliano. Un platfond a cui si aggiungono 10 milioni di euro della Regione Siciliana.
“L’accordo sottoscritto prevede anche il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela. Un’opera che il territorio aspetta dagli anni Settanta, infrastruttura importante per le province di Ragusa e Siracusa perché consentirebbe di collegare i due capoluoghi di provincia della zona sud orientale dell’Isola, snellendo ed agevolando il traffico complementare alla futura Ragusa-Catania. Per quest’ultima manca però l’erogazione, indispensabile, di fondi da parte del Consorzio autostrade siciliane (Cas) da una parte e dall’altra ci sono da risolvere le vicende giudiziarie che hanno riguardato una delle ditte appaltanti”, spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara e Maria Lorefice.
“Grazie all’accordo sottoscritto, il Governo nazionale si è impegnato a finanziare il terzo lotto mancante (da Scicli a Gela, ndr). È fondamentale a questo punto che la Regione faccia la sua parte mettendo in atto tutte le iniziative possibili affinché riprendano i lavori per il completamento del secondo tronco, da Rosolini a Scicli”.




La polemica: due ore di Consiglio comunale contro Beppe Grillo. E la città?

Quasi due ore di seduta di Consiglio comunale a Siracusa dedicate, ieri sera, alle parole pronunciate da Beppe Grillo a Roma durante la convention del Movimento 5 Stelle. Messa in votazione, per non essendo all’ordine del giorno, una mozione per querelare uno dei fondatori del M5s. Mozione passata con 22 voti favorevoli, 1 astenuto (il presidente Scala) solo che anzichè una querela, il Consiglio comunale ha prodotto un invito al sindaco ad inviare una lettera ufficiale di protesta.
Un risultato “piccolo” e poco utile per la vita cittadina. Meglio sarebbe stato occuparsi, allora, di una iniziativa a sostegno delle famiglie con figli autistici o di sensibilizzazione verso la sindrome di Aspergen. Il rischio di aver dato vita ad una seduta improduttiva, nonostante la trattazione poi di una mozione su lsu, è elevato. A proposito di quella mozione, a proporla è stato Paolo Ezechia Reale e riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di 4 ex Lsu rimasti fuori dai processi di stabilizzazione effettuati in questi anni dal Comune.
Il Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’aula in segno di protesta per la decisione di dedicare la seduta alla censura a Beppe Grillo e non ai problemi cittadini. “In Consiglio comunale si parla tutto, tranne che di Siracusa”, dicono in una rabbiosa nota i consiglieri pentastellati. Prossima seduta rinviata a fine mese, quando si potrà discutere di bilancio e di variazione di bilancio, trasporto pubblico (assente ieri il proponente del punto all’ordine del giorno) e nomina nuovo capo di gabinetto.
Il consigliere Salvo Castagnino, impegnato anche nel sociale, difende l’iniziativa contro le parole di Grillo. “Il Consiglio comunale rappresenta la città e serve un atto formale che sia rappresentativo della città. Una semplice lettera firmata dai capigruppo e dal presidente del Consiglio non sarebbe stata sufficiente”, spiega.
Ma secondo diversi osservatori, l’assise cittadina ieri ha fatto politica e non quella sua attività amministrativa, di controllo e indirizzo, che pure sarebbe sua propria.
Il dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, bolla come “inaccettabile” l’iniziativa del Consiglio comunale di Siracusa che “spende il proprio tempo per occuparsi delle parole di Grillo. La città è totalmente allo sbando, sommersa dai rifiuti, priva di un piano di viabilità, di trasporti, con gli asili nido chiusi, senza prospettive occupazionali e il Consiglio comunale si attarda su vicende nazionali che dovrebbero trovare spazio in luoghi diversi”, argomenta Cavallaro.
“Prima il sindaco va sulla Diciotti, poi manifesta solidarietà al sindaco di Riace, ora il Consiglio comunale si occupa di Grillo: quando si parlerà dei problemi atavici della città?”, la chiosa polemica.




Siracusa. Demolizione Villa Abela, furia Granata: "troppe contraddizioni"

La notizia dell’avvio dei lavori di demolizione di villa Abela ha sorpreso, e non poco, l’assessore comunale alla cultura, Fabio Granata. “Sono profondamente indignato per la demolizione del villino Abela e per la ferita vergognosa inferta a un luogo dell’anima, parte integrante di un paesaggio unico al mondo, citato dai classici e dagli storici e che proprio in questi giorni abbiamo celebrato con la presenza di migliaia di cittadini”.
Per Granata quella di oggi “è una bruttissima pagina e una offesa grave al tessuto paesaggistico, archeologico e architettonico di Siracusa”.
Poi l’assessore parte all’attacco e denuncia un “clima di omertà generale in cui tale vicenda si è consumata”. Indice puntato anche contro “il silenzio assordante di tanti intellettuali che ci hanno tediato per una intera estate con il bar di Piazza delle Armi e i suoi 38 cm di difformità e che non hanno profferito parola sulla vicenda e sul suo triste esito”.
Granata ne ha anche per la soprintendenza, senza citarla direttamente. “Denuncio pubblicamente l’atteggiamento ondivago e contraddittorio degli Enti preposti alla tutela del patrimonio che hanno solo saputo tutelare le responsabilità pregresse e interne ai loro uffici”. Motivo per cui, Fabio Granata chiederà da oggi “gli approfondimenti doverosi e dovuti in ogni sede”.




Danni del maltempo: visita di Musumeci, verso richiesta stato emergenza

Il governatore regionale Nello Musumeci domani (martedì) visiterà alcuni centri del siracusano e del ragusano maggiormente colpiti dal forte maltempo dei giorni scorsi. Allagamenti, smottamenti, frane hanno causato danni notevoli alle coltivazioni ed alla rete viaria. A nord Lentini e Carlentini, poi la zona montana con Ferla, Cassaro, Buccheri, Buscemi e Sortino: sono questi i Comuni dove sono stati registrati danni consistenti.
La Regione è pronta a stanziare 6 milioni di euro per le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Un milione di euro per la rimozione delle macerie e il ripristino della viabilità stradale. Fondi attinti direttamente al bilancio della Regione. I restanti 5 milioni arriveranno dal Fondo di sviluppo e coesione e verranno destinati alla manutenzione straordinaria di infrastrutture distrutte o danneggiate.
Pronta, intanto, la declaratoria dello stato di calamità sul versante agricolo. Il governo regionale si è mosso per tempo, con l’assessore all’Agricoltura, e dopo una prima conta dei danni è pronto a chiedere a Roma il via libera per misure straordinarie a sostegno dello strategico comparto agricolo. Entro mercoledì la delibera di giunta con la richiesta dello stato di emergenza da trasmettere al governo centrale.




Siracusa. Contributi ai Comuni Valle degli Iblei: c'è il decreto

“Via libera” ai contributi destinati dalla Regione all’Unione dei Comuni Valle degli Iblei. Il decreto assessoriale è stato emesso e destina ai comuni 136 mila e 800 euro circa. Soddisfatto l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, “al termine di una battaglia durata parecchi mesi e adesso giunta a conclusione. L’emendamento da me proposto- conclude- era stato inserito nella Finanziaria”.




Nubifragio, stato di calamità: la Regione avvia il procedimento

Per una prima stima dei danni causati dal nubifragio, l’assessorato regionale all’Agricoltura ha disposto l’invio di ispettori. Come spiega l’assessore Edy Bandiera, dovranno predisporre “tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite”. Primo monitoraggio e prime stime dei danni. “Siamo a stretto contatto con i Capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole. Continuiamo a vigilare affinchè si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione coinvolta – prosegue Bandiera – Ho già dato mandato agli Uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità”.




Siracusa. La Lega punta all'Asp: "nuovo direttore generale sia siracusano"

Il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa deve essere un siracusano. E che magari già conosca la situazione della sanità nella provincia aretusea. A chiederlo è la Lega, con il coordinatore provinciale Leandro Impelluso che pare tracciare un preciso identikit per il manager che Palermo dovrà nominare presumibilmente a fine ottobre. Dalla Lega, implicitamente, arriva quindi quello che potrebbe essere letto come endorsement all’attuale facente funzioni, Anselmo Madeddu.




Siracusa. Bando periferie, nuovo accordo: ci sono i soldi, si riqualifica: Le reazioni

Salvi i fondi per le periferie. Anche i progetti siracusani per la ricucitura urbana ritornano tra quelli ammessi a finanziamento grazie all’accordo raggiunto dal governo con Anci e Upi. Dopo le polemiche seguite al Milleproroghe, è il momento della pace. “Ha vinto il buonsenso. Avanti con il progetto di ricucitura della città”, esulta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
L’intesa raggiunta in sede di conferenza unificata sul bando periferime mette in sicurezza il miliardo e 600 milioni destinati ai Comuni per i progetti di riqualificazione delle periferie. “Il futuro delle nostre città- aggiunge il sindaco- passa anche dall’inclusione di quelle periferie che una concezione urbanistica sbagliata ha relegato a quartieri dormitorio. Noi siamo pronti a continuare il lavoro già avviato”. Riferimento alla riqualificazione di viale Tisia, il porto Marmoreo, la ex cintura ferroviaria, via Piave, piazza Euripide, via Agatocle e Mazzarona.
“Avevo spiegato anche in Consiglio comunale a Siracusa che stavamo lavorando per salvare i fondi per lo sviluppo delle periferie. E l’intesa raggiunta conferma che tutte le critiche sono state solo strumentali”. Così il portavoce nazionale del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara. Anche a Siracusa, quindi, nessuno stop alla progettazione ed ai lavori. “Dopo il Milleproroghe, esponenti politici di tutti i partiti avevano creato confusione ad arte cercando di recuperare consensi”, spiega Ficara. “Peccato lo abbiano fatto con tanta superficialità, senza approfondire leggi e sentenze della corte costituzionale, dimenticandosi che della coerenza facciamo bandiera e che sin dal primo momento avevamo detto che non avremmo privato gli enti locali delle risorse necessarie a promuovere sviluppo. Questo accordo è la prova provata che questo governo alle parole fa seguire i fatti”.
L’accordo prevede la conferma dei fondi, ovvero 1,6 milioni di euro, distribuiti nei prossimi anni, insieme ai rimborsi di tutte le spese sostenute intervenendo già nella Legge di Bilancio 2019.
“Il governo ha ceduto e restituito il maltolto. Purtroppo però le somme sono state spalmate in 2 anni. Grazie alla reazione delle opposizioni e dell’Anci è stato sottoscritto un accordo che impegna il governo a restituire le somme per il piano periferie. Ora attendiamo la norma in Parlamento”, il commento della deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo.




"Annullare le elezioni amministrative": la richiesta di Reale il 13 dicembre al Tar

Il 13 dicembre il Tar di Catania discuterà anche il ricorso sulla richiesta di annullamento delle elezioni amministrative 2018 presentato dal portavoce di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale. In quella stessa data i giudici amministrativi valuteranno anche altri ricorsi presentati da esponenti del centrosinistra cittadino che chiedono l’assegnazione del premio di maggioranza al sindaco Francesco Italia.
Reale, invece, in più di ottanta pagine, chiede di annullare l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale a causa “delle incredibili irregolarità nei verbali delle operazioni elettorali, relative al primo turno, addirittura in 74 sezioni, sulle 123 totali”.
Il risultato elettorale del primo turno non sarebbe quindi “espressione dell’effettiva volontà degli elettori, a causa di eccessive omissioni ed errori che comportano l’assoluta incertezza sulla regolarità delle operazioni elettorali”.
Nel ricorso, estremamente dettagliato, vengono evidenziate in svariate sezioni circostanze che farebbero pensare, se verificate, “a possibili casi di voti fantasma o addirittura inventati, senza escludere addirittura diversi episodi di schede ballerine, di schede cioè introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale”.
Ezechia Paolo Reale spiega il suo ricorso. “Ho chiesto il ripristino della democrazia che passa dalla regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio. Troppe le sezioni nelle quali esistono anomalie, compresi voti mancanti rispetto al numero di elettori e voti in numero maggiore di quello degli elettori stessi. Il risultato elettorale così come proclamato non rispecchia l’effettiva espressione del voto dei cittadini di Siracusa. La mia non intende essere una battaglia personale – conclude Reale – ma non posso non sentire il dovere civile di ridare alla mia città quella verità che era dentro le urne e che le è stata sottratta da negligenza e poca competenza di molti di coloro che erano stati chiamati a custodire e verificare la volontà democratica”.