Siracusa. Consiglio comunale verso l'elezione del presidente: lunedì la seduta

L’elezione del presidente e del vice presidente del consiglio comunale di Siracusa al centro della seduta consiliare convocata per lunedì mattina, alle 10 nell’aula Vittorini, al quarto piano di palazzo Vermexio. Primo passaggio dovrà, comunque, essere la ricostituzione del consiglio con l’accettazione e il giuramento del nuovo consigliere comunale, Vita Gentila, che prenderà il posto di Giuseppe Ansaldi.




Siracusa. Un presunto allaccio non autorizzato e ripartono le polemiche al Maniace

Nuova contestazione in vista al Maniace: sarebbe stato riscontrato un allaccio idrico non autorizzato con tanto di contestazione da parte della Siam. Per il centrodestra siracusano, fiero oppositore dei meccanismi decisori che hanno portato alla realizzazione di un punto ristoro in piazza d’Armi, sarebbe un’altra prova di quanto da loro sostenuto sin dal primo momento.
E non si placa l’assedio al sindaco, Francesco Italia, che aveva battuto sulle autorizzazioni di Soprintendenza, Commissione Ortigia e Genio Civile. “Ma ciò di cui si discute è proprio la legittimità di questi permessi e la possibilità che potesse essere davvero autorizzata e realizzata lì, su quel sito storicamente sottoposto a numerosi vincoli”, obietta Enzo Vinciullo che insieme a Stefania Prestigiacomo si è a più riprese opposto a quella costruzione.
“Da presidente di Commissione Speciale per Ortigia, il sindaco dovrebbe ricordare di aver autorizzato la realizzazione dell’opera contro tutto e tutti e nonostante il parere contrario del Servizio Centro Storico, cioè dei suoi uffici i quali, opportunamente, avevano rimarcato il fatto che, in casi similari e addirittura meno invasivi, avevano espresso sempre parere negativo”, insiste Vinciullo. “E il sindaco ricorderà che il Permesso di Costruire prevedeva che, per iniziare i lavori, bisognava avere il parere del Genio Civile, ma questo non è avvenuto in quanto i lavori sono iniziati il 17 aprile 2018 e il permesso del Genio Civile è arrivato solo a maggio quindi i lavori sono iniziati senza tale permesso e senza che alcuno intervenisse o dicesse qualcosa.
Altri privati, evidentemente meno fortunati, è stata vietata la realizzazione di chioschi in legno in Ortigia, ma, in questi casi, in quei casi non c’era abbastanza cemento armato da giustificare la concessione del permesso”, ironizza. Poi l’affondo: “ha autorizzato un’opera che è in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti in città, Piano Particolareggiato per Ortigia e Piano Regolatore Generale, senza l’autorizzazione del Demanio Marittimo, stante l’obbligatorietà del parere ai sensi del Codice della Navigazione. Il sindaco faccia mea culpa”.




Rifiuti, l'appello del sindaco. Progetto Siracusa: "Si a confronto"

“Progetto Siracusa” raccoglie l’appello del sindaco, Francesco Italia . Il movimento di opposizione è pronto al confronto sui grandi temi della città. “Per quanto riguarda la qualità dell’aria-spiega una nota della forza politica-  è nota la preoccupazione che in questi anni ha caratterizzato i cittadini siracusani. Continuiamo a chiedere il massimo della trasparenza e della conoscenza possibile su quanto dannosa possa essere l’aria che respiriamo, l’applicazione delle norme relative all’autorizzazione unica ambientale per le piccole e medie imprese del territorio e un confronto con l’azienda sanitaria sulle azioni intraprese a seguito dei dati che provengono dall’Arpa. Le centraline per il rilevamento della qualità dell’aria di competenza provinciale vanno costantemente monitorate e manutenute.  Il ruolo che il Comune può interpretare su questo tema è centrale e deve vedere coinvolta l’intera città”.




Siracusa. Recupero tributi comunali evasi, vertice con Riscossione Sicilia

L’assessore al Bilancio e ai Tributi, Nicola Lo Iacono, accompagnato dai dirigenti comunali Giorgio Giannì ed Enzo Miccoli, ha incontrato stamani il responsabile della direzione provinciale di Riscossione Sicilia.
Si è parlato delle iniziative da intraprendere per intensificare l’azione di recupero dei tributi evasi.
“Se per un verso- ha dichiarato l’assessore Lo Iacono – è già stato avviato un progetto interno di razionalizzazione del processo di accertamento dei tributi, per altro verso si è ritenuto opportuno condividere con Riscossione Sicilia una strategia finalizzata ad intensificare la riscossione dei tributi iscritti a ruolo”.




Siracusa. Il consigliere Di Mauro pretende manutenzione per la Giaracà

Il consigliere comunale Alessandro Di Mauro critico con l’amministrazione comunale sui finanziamenti che il Comune avrebbe ottenuto per la ristrutturazione di alcune scuole. Il riferimento è allo stanziamento per la costruzione della palestra del plesso di via Calatabiano e per l’ascensore di via Temistocle.
“Sarà mia premura chiedere all’assessore e a tutta l’amministrazione come sono state redatte le scalette per gli interventi sui nostri istituti scolastici. Il comprensivo Giaracà di via Gela, una delle scuole più popolate della
zona alta di Siracusa, versa da anni in condizioni strutturali disastrose. Serve lì un intervento straordinario”, dice Di Mauro. “Chiederò in Consiglio di conoscere i criteri di priorità per gli interventi su una scuola a discapito di un’altra. E sarà mia premura assicurarmi che vengano fatti i lavori al Giaracà, ormai trascurato da anni”.




Siracusa. Rifiuti: gara ponte, quattro aspiranti gestori. "Modifiche"

Una gara “ponte” e, con tempi più lunghi, la nuova e definitiva gara d’appalto. Così il Comune sta procedendo in tema di gestione di rifiuti dopo la sentenza del Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, che ha annullato la gara che Igm si era aggiudicata. Entro la settimana il dirigente del settore invierà le lettere di invito alle aziende che hanno manifestato interesse alla partecipazione. Si tratta di 4 soggetti (tra cui, probabilmente, delle ati, associazioni temporanee di impresa). Praticamente certo che tra questi figuri, ancora una volta, proprio l’Igm. “La scelta di iniziare questo nuovo percorso con una gara ponte- spiega l’assessore Pier Paolo Coppa- è legata alla convinzione che, vista la sentenza del Cga, non fosse corretto procedere con una proroga. Diversa valutazione sarebbe stata fatta nel caso in cui, magari, fosse stato annullato il capitolato”. Non, dunque, subito gara ordinaria. Questo consente al Comune di procedere con il criterio del ribasso d’asta con gli attuali servizi e le attuali modalità. Un modo per prendere tempo e per modificare il capitolato da utilizzare poi con la nuova gara. Coppa è chiaro quanto ricorda che il “capitolato fu predisposto nel 2014 . Oggi la città ha esigenze in parte mutate, di cui intendiamo tenere conto. Realizzare un nuovo capitolato necessita di tempo. Ecco perchè abbiamo deciso di procedere in questo modo. In questi nove mesi di rodaggio sono emersi i dati positivi e quelli che vanno modificati. Lo faremo”. Non è escluso che tra le novità possa essere inserito un diverso calendario, anche legato alla tipologia di turismo che si è affermata a Siracusa. Un caso fra tutti potrebbe essere quello delle case vacanza, dove gli ospiti rimangono in media 3 o 4 giorni, non potendo, con la raccolta una volta a settimana, effettuare correttamente la differenziata. L’idea al vaglio sarebbe quindi quella di tarare i tempi anche su queste esigenze. In Ortigia, inoltre, dal 2014 ad oggi sarebbe aumentato considerevolmente il numero di attività avviate. Anche questo comporterà l’esigenza di modificare le modalità di conferimento. Nel nuovo capitolato dovranno esserci i cestini per la differenziata in giro per la città e sarà il Comune a stabilire quanti e dove, senza lasciare nulla a discrezione del gestore. Esclusa, invece, a quanto pare, l’eventualità di ricorrere a isole ecologiche, visto che “in realtà si tratta di piccoli centri di stoccaggio, non di aree pulitissime in cui tutto è in ordine, come impropriamente alcuni credono”. Nemmeno l’ipotesi di ricorrere ai cassonetti della differenziata, senza “porta a porta” sembra nelle intenzioni del Comune. L’atteggiamento dei cittadini, è emerso in questi mesi ed è evidente ancora in questi giorni, spesso non è affatto collaborativo. Lasciare tutto al libero arbitrio potrebbe, dunque, essere una mossa sbagliata. Intanto, in città, due quartieri, Akradina e Tiche, restano ancora scoperti dal servizio di raccolta differenziata “porta a porta”. La percentuale, per l’area coperta, si aggirerebbe intorno al 26 per cento.




Siracusa. Appalto pulizie, incontro rinviato la tensione torna alle stelle

Rinviato l’incontro tra sindacati e amministrazione comunale per risolvere la grana appalto pulizie. L’ultima proroga scadrà il 31 agosto ma nei giorni scorsi ci sarebbe stato un tentativo di avvio del nuovo appalto da parte della piemontese Cm Service, con immissione di proprio personale. A denunciare l’episodio sono i sindacati, in particolare Filcams Cgil e Fisascat Cisl. “Hanno trovato però la fiera opposizione delle battagliere lavoratrici siracusane che si sono poste a difesa del loro posto di lavoro, cacciando indietro le truppe piemontesi”, spiega Stefano Gugliotta, segretario Filcams Cigl.
Insieme a Teresa Pintacorona (Fisascat Cisl) è secco nel definire irrispettosa “la scelta unilaterale dell’amministrazione comunale di rinviare la programmata convocazione dei sindacati al 29 agosto, specie alla luce della fissata riunione sull’appalto con una parte dell’opposizione del Consiglio Comunale per lo stesso giorno 27 agosto. Il silenzio assordante dell’amministrazione comunale di Siracusa su questa delicatissima vertenza che interessa la serenità di 37 famiglie non è commentabile”.
Vi sarebbe – secondo i sindacati – una “non velata sudditanza nei confronti della ditta piemontese Cm Service. Rinnoviamo la nostra richiesta di annullare la gara in autotutela. In assenza di notizie certe e rassicuranti, mobiliteremo le lavoratrici ed i lavoratori dell’appalto in una lotta senza quartiere a difesa del loro salario e contro una politica degli appalti del Comune di Siracusa irresponsabile ed antisociale”.




Siracusa. La controffensiva del sindaco Italia: "centrodestra, memoria corta"

“Io non sono un bugiardo e odio i bugiardi. Se dal centrodestra mi spiegano in cosa avrei mentito sul punto ristoro al Maniace, magari evitiamo di alimentare confusione nell’opinione pubblica…”. E’ contenuta in queste parole la replica del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, all’attacco frontale del centrodestra.
Nel mirino è finito l’incontro pubblico all’Urban Center nel corso del quale i progettisti hanno illustrato la realizzazione in corso d’opera. A quell’incontro partecipò anche il primo cittadino. Il punto contestato è quello relativo all’utilizzo di cemento armato.
“In quell’incontro si è parlato del progetto approvato. E l’uso del cemento era previsto”, taglia corto Italia. “L’opera è regolarmente autorizzata e lo si evince dai rilievi di Soprintendenza e Comune. Altro discorso è quello relativo alle difformità contestate che non sono rappresentante dalla presenza del cemento o meno. Erano previsti degli ancoraggi con zavorre di cemento prefabbricate, i cosiddetti plinti, al loro posto è stata realizzata in loco una base di cemento in opera. Ma in ogni caso – puntualizza il sindaco scandendo bene le parole – la difformità non è un problema del Comune ma del privato”.
Quanto alla validità del titolo urbanistico concesso dal Comune, “al momento siamo di fronte ad opinioni e non ad un pronunciamento di enti competenti. Certo sorprende come nel 2012, quando il Comune di Siracusa era a guida centrodestra, la Commissione avesse autorizzato sulla stessa area una palazzina di due piani su oltre 300 metri quadrati e nessuno aveva mosso obiezioni”. L’opera non venne poi realizzata per scelta dell’allora presidente del Consorzio Amp Plemmirio, Nuccio Romano.
Per chiarezza, la Commissione speciale per Ortigia è composta dall’assessore al centro storico, dal dirigente, un funzionario e da 8 altri professionisti espressi dell’ordine degli architetti, degli ingegneri, del genio civile etc.
“Da un punto di vista politico, io sono felice che l’area oggi sia fruibile e fruita da cittadini entusiasti che poco si curano o seguono la polemica”, dice ancora Francesco Italia. “Si dovrebbe piuttosto raccontare anche che dal 2009 al 2015 il Demanio concesse piazza d’Armi senza bando ad evidenza pubblica ad un privato, sempre lo stesso per tutti quegli anni. Vi realizzava solo nei due mesi estivi, quando era profittevole, attività di bar e discoteca o eventi a pagamento. Ancora, nel 2009 e nel 2011 lo stesso privato ha anche ricevuto contributi pubblici comunali”.
A chi lo accusa di difendere interessi di singoli, Francesco Italia risponde secco. “Io ho interesse a tutelare e difendere la verità. In questa come in tutte le altre vicende. Se, come sembra, ci sono state difformità è giusto che i responsabili siano sottoposti a controlli e si assumano la eventuale responsabilità delle conseguenze”.
Il sindaco si mostra sorpreso dal fatto che una parte importante della politica siracusana da due mesi stia catalizzando ogni sforzo sulla vicenda Maniace. “Ci sono questioni più impellenti e il cittadino è spiazzato perchè non interessato al cemento non cemento in piazza d’Armi”. E per essere ancora più chiaro, sferra un colpo non esattamente di fioretto. “Se questa attenzione fosse stata posta negli anni verso tematiche veramente importanti, di fronte alle quali si è scelto invece un religioso silenzio, forse oggi non sarebbe montato nei cittadini un forte senso di sfiducia verso la politica”.
Non cade, invece, nel vuoto la denuncia pubblica di Stefania Prestigiacomo che ha lamentato come sia stato impedito al centrodestra l’uso della salastampa comunale. “Se è davvero accaduto, mi sembra un fatto grave. Non sono io che dispongo della salastampa ma avvio subito un controllo perchè a tutti deve essere garantito il diritto di esprimere la propria opinione, specie a forze politiche rappresentate in Consiglio comunale. Parlare di regime o altro mi pare francamente eccessivo”.




Siracusa. Maniace ed autorizzazioni, Castagnino: "il sindaco riferisca in aula"

I consiglieri comunali Salvo Castagnino, Mauro Basile e Fabio Alota hanno presentato questa mattina un atto di interpellanza diretto al sindaco, Francesco Italia. Dopo l’accesso agli atti del fascicolo relativo al rilascio del parere e delle autorizzazioni per i lavori nell’area del Maniace (piazza d’Armi), i tre chiedono al primo cittadino di illustrare in aula “tutti i punti e tutti i passaggi che l’amministrazione ha esaurito al fine di chiudere lo stesso fascicolo e se gli stessi sono conformi alla normativa e rispettosi del bando”.
In particolare, Castagnino si sofferma sulla variante al progetto, chiedendo se “sia rispettosa del bando di assegnazione dell’area”.




Siracusa. Piazza d'Armi, Russoniello (M5S): "verifiche sui passaggi comunali"

Sale la temperatura in Consiglio comunale sulla vicenda della riqualificazione di piazza d’Armi. Se chiara sin dal principio è la posizione del centrodestra a guida Forza Italia, a rompere il silenzio è adesso il Movimento 5 Stelle. C’è stato errore o leggerezza da parte degli uffici comunali che hanno seguito, per le loro competenze, i vari passaggi che hanno poi condotto alla nota polemica? A domandarselo tra le righe, chiedendo ovviamente una risposta, è la pentastellata Silvia Russoniello. “Su piazza d’Armi mi aspetto una attenta analisi da parte degli uffici comunali competenti. Gli ultimi risvolti lasciano un senso di amarezza per l’assenza di controlli che pare prendere corpo alla lettura delle note degli ispettori regionali e della Soprintendenza”, il passaggio chiaro.
Non un giudizio estetico o una valutazione negativa in genere (“bene gli investimenti privati sotto guida pubblica e la riqualificazione degli spazi), ma – sottolinea Russoniello – “bisogna essere rigorosi nel verificare sempre il rispetto delle norme. Come lo si pretende dal commerciante che, per avviare una sua piccola attività, spesso viene rimbalzato di ufficio in ufficio anche per un cavillo, così bisogna essere rigorosi anche e soprattutto di fronte a grandi investimenti”. E questo, dice ancora Silvia Russoniello – per evitare la sensazione che “esistano figli e figliastri. Come Movimento 5 Stelle rifuggiamo l’idea che, per fare una qualunque qualcosa a Siracusa, serva per forza un ‘amico’ in Comune. Essere semplicemente onesti e rispettosi delle norme dovrebbe essere più che sufficiente”.