Siracusa. Coach del Settebello ed assessore designato, Campagna: "possibile conciliare il doppio ruolo"

Ha attirato curiosità l’indicazione di Sandro Campagna tra gli assessori designati da Ezechia Paolo Reale. Coach del Settebello, ex stella dell’Ortigia ed ex supporter esterno di Micari (Pd) alle recenti regionali. “Ho ritenuto di accettare la proposta di Ezechia Paolo Reale perché lo conosco e lo apprezzo e perché ho capito che è giunto il momento per me di cominciare a restituire alla mia città qualcosa del tanto che ho ricevuto”, ha spiegato in una nota. “Metto al servizio di Siracusa la mia esperienza, le mie competenze ed anche i miei contatti e le relazioni nel sistema dello sport nazionale”, aggiunge Campagna nel rispondere a chi si domanda come farebbe a gestire il ruolo da assessore con gli impegni della Nazionale di pallanuoto. “Ho un incarico di responsabilità nel mondo della pallanuoto. Intendo onorarlo. Ma so che è possibile conciliarlo con quello di assessore e che forse il continuo contatto con il livello nazionale sarà un vantaggio per le istanze di Siracusa a tutti i livelli”.
Quanto alla lettura politica, Sandro Campagna si smarca da logiche di appartenza. “La mia non è una discesa in politica: è la scelta di un tecnico dello sport che si mette al servizio della sua città”.




Siracusa. Ballottaggio, squadre di assessori al completo: Sandro Campagna con Reale, Fabio Granata con Italia

In vista del ballottaggio del 24 giugno, ufficializzate le squadre di assessori designati al completo.
Ezechia Paolo Reale ha aggiunto i nomi di Federica Barbagallo (giovane imprenditrice, la terza più votata in Forza Italia), Benedetto Brandino (fratello del compianto Peppe, avvocato) ma soprattutto spicca il nome di Sandro Campagna ovvero il coach del Settebello, la nazionale di pallanuoto. Erano già stati ufficializzati in precedenza i nomi di Loredana Faraci, Gaetano Cutrufo, Gianluca Scrofani ed Enzo Vinciullo.
Francesco Italia ai nomi, già noti, di Nicola Lo Iacono, Pierpaolo Coppa, Giusy Genovesi ed Alessandra Furnari ha aggiunto quelli di Fabio Granata, Fabio Moschella e Giovanni Randazzo. Non sfugge che si tratta di tre candidati sindaco domenica scorsa, due di area di centrosinistra, che rendono così ufficioso una sorta di “apparentamento”.
Ad una prima vista può sorprendere la presenza di Fabio Granata. Il diretto interessato, però, spiega: “si gioca il futuro della città e non possiamo restare alla finestra. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’inserimento nel programma di Italia di parti fondamentali del manifesto per la rigenerazione di Siracusa. Dalla battaglia contro l’inquinamento industriale e per le bonifiche a quella per la rigenerazione urbana, dall’attenzione per Cassibile, Belvedere e per le aree marinare alla rigenerazione del cimitero, dalla creazione del Grande Parco Archeologico di Siracusa ai collegamenti ferroviari e marittimi, dalle politiche sociali a quelle per la scuola, lo sport e l’università, dall’attenzione per la legalità al superamento del degrado della città”. Nessun simbolo di partito, nessun riferimento al centrosinistra è l’altra clausola su cui si fonda l’accordo.




Ex Province, il Consiglio dei Ministri non si oppone: elezioni dirette più vicine: già in autunno?

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge di Stabilità della Regione Siciliana, decidendo di non impugnare i provvedimenti che sono stati votati dall’Assemblea Regionale Siciliana. “E fra le tante norme c’è quella che riguarda la possibilità di tornare a votare tra il 15 ottobre e il 15 dicembre per le ex Province Regionali”, anticipa Enzo Vinciullo.
Già nel 2017 era stata prevista l’elezione diretta del presidente della Provincia, introducendo una norma nuova rispetto al resto d’Italia dove, invece, si è votato con elezione di secondo livello, cioè con il diritto al voto solo dei sindaci e e dei consiglieri comunali.
All’epoca, il Consiglio dei Ministri impugnò la norma e in previsione della decisione della Corte Costituzionale, l’Assemblea Regionale Siciliana ha rinviato le elezioni da giugno ad una data da stabilire fra ottobre e dicembre.
“E’ chiaro che adesso la decisione dei Giudici delle Leggi verrà presa anche alla luce di quello che è il nuovo orientamento del Consiglio dei Ministri”, si dice certo Vinciullo.




Siracusa. Attese per domani le squadre di assessori designati dai due sfidanti Reale-Italia: focus su alleanze

I due candidati si preparano alla sfida finale, il ballottaggio. Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia si confrontano – a distanza al momento – sui social network a colpi di video, post e supporter. Ma la “battaglia” vera è quella che si consuma sottotraccia, per definire gli apparentamenti.
I più corteggiati, da entrambi, sono i 5 Stelle che con il loro 16% rappresentano il vero ago della bilancia. Ufficialmente, i portavoce ribadiscono che la linea pentastellata è di libertà di voto. Però è evidente che quel patrimonio di voti e consensi deve essere politicamente “capitalizzato” se non si vuole disperdere la finalmente acquisita presenza a palazzo Vermexio.
C’è poi da capire se tutte le liste che appoggiavano Moschella candidato sindaco saranno compatte nel sostegno ad Italia. E qui gli interrogativi riguardano ciò che rimane del Pd e soprattutto Presenza Cittadina. Insieme rappresentano quasi il 10% ma che tra Foti, Cafeo ed Italia non corra buon sangue non è un mistero. Tant’è che in un comunicato ufficiale proprio Presenza Cittadina si smarca. “Nell’imminenza del ballottaggio non ci si può chiedere di stendere un velo di silenzio sul giudizio che in questi anni abbiamo dato sulla giunta Garozzo di cui Francesco Italia è stato vicesindaco, giudizio condiviso dalla maggioranza del Pd e sancito in numerose prese di posizione ufficiali”. Insomma, il candidato supportato non sarà il vicesindaco di Garozzo. “Si scrive Presenza cittadina ma si legge Gino Foti e questa volta non ho intenzione di soprassedere sulle accuse e le giustificazioni che Foti tenta di trovare per attaccarmi ancora una volte e per giustificare la scelta di votare Reale”, è l’incipit della piccata replica di Giancarlo Garozzo. “Foti, che in più occasioni si è scusato con il suo elettorato per avermi fatto votare, finalmente ha deciso di farsi una propria lista senza nascondersi dietro me o i voti di Giovanni Cafeo. Questa è stata la sua occasione di contare i propri voti e il risultato ce lo hanno detto i siracusani: Presenza Cittadina non è riuscita a eleggere neppure un consigliere comunale. Ancor più del risultato ottenuto dalla lista, mi preme sottolineare che Foti non è stato cercato da nessuno di noi, non vogliamo il suo sostegno in questa competizione, non lo abbiamo voluto al primo turno non lo vogliamo adesso, al ballottaggio. Chi lo ha cercato, ce lo ha detto lo stesso Foti, è stato invece Ezechia Paolo Reale”. Anche Francesco Italia sfiora la vicenda. “Non mi interessano i risentimenti di natura personale, da qualunque parte provengano. Il mio sguardo è alla città, al presente ed al futuro”, dichiara il candidato sindaco.
Intanto Reale deve serrare le fila delle sue liste che già al primo turno hanno dato segni di limitata coesione: gli 8 punti percentuali di differenza tra i voti raccolti dalle 8 liste (45%) e quelli andati al candidato (37%) necessitano analisi interna. La Lega (1%) convergerà naturalmente su Reale. Da capire le scelte di Fabio Granata.
E il primo chiarimento arriverà domani quando scade il termine per presentare le squadre di assessori al completo. Le scelte che verranno operate parleranno chiaro anche di alleanze anche se per gli apaprentamenti c’è tempo fino a domenica.




Siracusa. Finalmente i numeri ufficiali dei candidati sindaco: Reale 20.332 voti, Italia 10.701

Sono finalmente ufficiali i numeri relativi ai candidati sindaco. Validati dalla commissione elettorale centrale, che ha risolto “per deduzione” il rebus della sezione mancante, vedono Ezechia Paolo Reale con 20.332 preferenze. Per Francesco Italia i voti sono 10.701. I due, forti degli apparentamenti dei prossimi giorni, si confronteranno nuovamente il 24 giugno.
Seguono poi Silvia Russoniello (M5S) con 8.871, Fabio Moschella (Siracusa Futura Pd) 7.137, Giovanni Randazzo (Lealtà e Condivisione) 3.659, Fabio Granata (Oltre) 3.137 e Midolo 726.
I voti validi sono stati 54.563. Con questi numeri, l’elezione diretta con il raggiungimento del 40% sarebbe scattata con 21.825 preferenze. Un obiettivo che Reale ha solo “sfiorato”, fermandosi a 1.493 voti dal traguardo.




Siracusa. Caro-biglietti aerei, Gennuso in pressing su Musumeci: "convinca i vettori a calmierare i prezzi"

Come ogni estate ritorna la discussione sul caro-biglietti aerei da e per la Sicilia. Purtroppo, come ogni estate, difficilmente assisteremo a risultati concreti. Ci prova comunque il deputato regionale Pippo Gennuso che parte in pressing sul presidente Musumeci. “I biglietti per viaggiare in aereo sono saliti alle stelle e non ci sono agevolazioni per i residenti in Sicilia”, dice il parlamentare autonomista. “Nei mesi di luglio ed agosto si arrivano a pagare anche oltre 400 solo per l’andata da Milano a Catania. Questo è inaccettabile. Queste tariffe da capogiro non favoriscono chi sceglie la nostra Isola per le vacanze, ma cosa ben più grave si tratta di una stangata per le famiglie degli studenti universitari che vivono per motivi di studi a Roma e nel nord Italia. La quota dei biglietti messi in vendita da Alitalia giovani (passeggeri fino a 25 anni di età, ndr) è irrisoria. Non siamo ancora arrivati a metà giugno e di questi biglietti non c’è neppure l’ombra. Musumeci – aggiunge Gennuso – convochi i responsabili dei vettori che utilizzano gli aeroporti della Sicilia per chiedere di calmierare le tariffe, praticando agevolazioni per i residenti in Sicilia e soprattutto di potenziare le tratte, almeno fino a settembre”.




Siracusa. Verso il ballottaggio: Fabio Moschella fa chiarezza ("io centrosinistra") e Cutrufo lancia la volata

Fabio Moschella si è affrettato a chiarire “l’equivoco” involontariamente ingenerato dall’ultimo comunicato diffuso alla stampa. Guardando al ballottaggio lasciava intendere che le porte fossero aperte ad entrambi i contendenti (“ascoltiamo le proposte”) con sorpresa dell’elettorato di centrosinistra che considerava pressochè naturale un apparentamento con Francesco Italia. Onde evitare che una interpretazione potesse diventare pensiero dominante, lo stesso Moschella ha dovuto fare chiarezza: “l’unico campo di azione in cui mi riconosco è il centrosinistra. La mia vita politica e la mia campagna elettorale sono di una limpidezza cristallina. Respingo quindi ogni insinuazione che rispedisco al mittente”.
In attesa di comprendere le mosse dei corteggiatissimi grillini – vero ago della bilancia del ballottaggio – nello schieramento di Reale è l’assessore designato Gaetano Cutrufo a lanciare la volata al candidato sindaco. Dopo aver sottolineato l’ottima prova elettorale del suo movimento – Amo Siracusa – Cutrufo vede in queste giornate “una fase importante della campagna elettorale, che deve concludersi con l’elezione del candidato Ezechia Paolo Reale. Un sindaco che potrà rilanciare Siracusa in una visione complessiva e non limitata a spazi e salotti. Siracusa è una città complessa e solo con un programma vasto e articolato può uscire dal torpore”.




Priolo. Il ritorno di Pippo Gianni, 27 anni dopo è di nuovo sindaco: la cerimonia di insediamento

Ventisette anni dopo, Pippo Gianni si è “ripreso” la sua Priolo. Cerimonia di insediamento in Municipio, fascia tricolore indosso, sguardo che poco ha concesso all’emozione. Il suo è certamente un grande ritorno sulla scena politica, dopo il boccone amaro del dicembre 2014 quando venne estromesso dall’Ars in seguito alle elezioni regionali bis in alcune sezioni di Rosolini e Pachino.
Dopo una parentesi commissariale, Gianni riprende le redini di un Comune che proprio con lui alla guida seppe vivere una stagione di rilancio che i priolesi, evidentemente, non hanno dimenticato. Il suo è stato un successo netto, con gli avversari tenuti a distanza.
Certo, rivederlo sindaco di Priolo 27 anni dopo l’ultima volta fa un certo effetto. Specie in quello che è stato il Comune più grillino d’Italia, recentemente. Al punto che diversi quotidiani nazionali hanno giocato nei loro titoli: dal “ritorno della Prima Repubblica” al voto siciliano “a macchia di Gattopardo”.




Rosolini. Il deputato regionale Gennuso da il "benvenuto" al nuovo sindaco: "voto inquinato"

E’ rimasto nel più assoluto silenzio per tutta la campagna elettorale in provincia di Siracusa ed in particolare modo nella città in cui vive, Rosolini. Ma nel giorno della proclamazione di Pippo Incatasciato sindaco, il deputato regionale Pippo Gennuso muove qualche critica alla presunta maggioranza. Lo fa attraverso il suo profilo facebook.
“Ho più di una sensazione che questa nuova amministrazione comunale di Rosolini si muova con la regia di un puparo che dietro le quinte, così come ha fatto in campagna elettorale, muoverà i fili dei burattini. Tra l’altro credo che il voto dei rosolinesi non ha avuto profumo di libertà tanto decantato da certa sinistra giustizialista, che guarda caso oggi si trova in compagnia di personaggi assai discutibili. Sono certo che su questa storia dei voti ci siano in corso indagini perché il rispetto della legalità deve essere a 360 gradi. Per quanto attiene alla mia attività parlamentare, sarò attento e vigile agli atti che verranno prodotti dall’amministrazione e soprattutto passerò sotto la lente d’ingrandimento gli incarichi legali che verranno affidati dal sindaco Incatasciato e quali saranno i criteri stabiliti per il conferimento”, scrive Gennuso. “Rosolini – aggiunge – si trova in una situazione finanziaria difficile e sovraesposta dai debiti, per responsabilità delle amministrazioni di sinistra. Eppure oggi a governare Rosolini, dietro il palcoscenico, ci sono gli stessi artefici del disastro economico della città”.




Siracusa. Verbali con dati mancanti e i risultati delle elezioni restano appesi: interviene la Commissione

Solo domattina il dato relativo ai candidati sindaco di Siracusa diventerà ufficiale. Bisognerà, invece, attendere qualche giorno in più per i dati ufficiali e completi relativi alle liste ed alle preferenze per il Consiglio comunale. Passa tutto alla commissione elettorale centrale, a lavoro al quarto piano di Siracusa con il presidente del Tribunale di Siracusa, Maiorana.
Alcuni dei presidenti delle 123 sezioni non si sono rivelati esattamente pratici di meccanismi e procedure. E nonostante uno spoglio “monstre” (in alcuni casi 28 ore al seggio), ci sono verbali che contengono indicazioni parziali. Mancano dati, insomma. Ricorderete come alla costituzione dei seggi, 31 presidenti di sezione hanno rinunciato richiedendo sostituzioni dell’ultimo minuto. Esiste un albo dei presidenti, gestito dalla Corte d’Appello di Catania.
Cosa succederà adesso? Si dovranno riaprire le buste e recuperare le schede di spoglio – compilate nei seggi durante le infinite operazioni – lì contenute. Operazione che solo la commissione elettorale può mettere in atto. Quanto era in potere dell’ufficio elettorale, è stato correttamente fatto.
Recuperati i dati mancanti, si avrà certezza del risultato. Se certo è il ballottaggio per la scelta del sindaco, tra liste e preferenze, “balla” l’elezione di qualche candidato appeso ai numeri delle otto sezioni mancanti.
I dati mancanti riguardano una sezione per la scelta del sindaco, 5 per l’indicazione dei voti di lista e 9 per le preferenze dei candidati al consiglio comunale.
Ciascuna sezione, durante lo scrutinio, compila due verbali: uno destinato all’Ufficio elettorale centrale e uno all’Ufficio elettorale comunale cui spetta il compito di rendere pubblico l’esito del voto. Ma quelli giunti in via San Metodio dai seggi in questione, proprio perché incompleti o errati, hanno impedito di concludere l’inserimento dei dati relativi a tutte le 123 sezioni.
Il lavoro dell’Ufficio elettorale centrale, cui spetta il compito di proclamare gli eletti, sarà allora di controllare i verbali in loro possesso e, in caso di incertezza, verificare l’esito del voto andando a leggere le tabelle di scrutinio inserite nei plichi portati a palazzo Vermexio.
L’Ufficio elettorale centrale non può riconteggiare le schede, facoltà questa concessa solo ai giudici amministrativi.