Siracusa. Che fine ha fatto il Pd? Paolo Amenta prova a svegliarlo, "fuori il simbolo e un unico candidato"

Il passo indietro di Giancarlo Garozzo potrebbe facilitare la pacificazione all’intero del Partito Democratico di Siracusa. E in fondo, il centrosinistra ci crede ancora alla possibilità di una candidatura unitaria per la carica di primo cittadino del capoluogo. Ad avvicinare le parti ci prova Paolo Amenta, vicepresidente di AnciSicilia ed ex sindaco di Canicattini Bagni.
Il ritiro della candidatura di Garrozzo è “un gesto nobile, di grande responsabilità e maturità politica”, scrive Amenta. Da quel gesto si deve “ricompattare il gruppo dirigente e tutto il partito, ridando fiducia ai militanti e agli elettori. A quest’ultimi, infatti, bisogna dare risposte certe e la speranza di un Pd che non si dissolverà nei suoi mille problemi”, aggiunge senza nascondersi però i problemi. Il Partito Democratico siracusano “sembra più una nave senza nocchiero, in balia delle diverse condizioni del mare, ultimamente quasi sempre in burrasca”.
Basta personalismi è, in sintesi, l’invito di Paolo Amenta. “È evidente che mille rivoli che non confluiscono nello stesso fiume alla fine rischiano di prosciugarlo e decretarne la morte. Questo è accaduto con le candidature a Sindaco a Siracusa, sottovalutando quel ruolo di centralità di tutto il territorio provinciale che il Comune capoluogo ha e deve continuare a svolgere. Si sta riducendo ad una bega di condominio, tutta racchiusa alla città, una questione politica che riveste un interesse molto più ampio, proprio per il ruolo di centralità e di motrice che Siracusa riveste per l’intero territorio”.
Via le beghe che sanno di provincialismo per tornare ad essere un partito provinciale, si potrebbe sintetizzare. “Le elezioni amministrative di giugno possono rappresentare una grande opportunità verso questo percorso, da completare con la fase congressuale per dare al Pd un nuovo gruppo dirigente coeso, plurale, che sappia confrontarsi al suo interno e sappia parlare con il territorio, ma, soprattutto, sappia essere unitario e fare sintesi. Il Pd dia prova di unità, facendosi carico di guidare il centrosinistra alla vittoria con un candidato a sindaco che sia unitario, condiviso e rappresentativo, mettendo in campo una lista con il simbolo del Partito Democratico”.
Chi sia quel candidato è però ancora ben lungi dall’essere compreso. Fabio Moschella non è riuscito a fare ancora “sintesi” e su Francesco Italia “pesa” la continuità con l’inviso (al Pd) Garozzo. In questo quadro, a chi è rivolto allora il messaggio di pace di Amenta?




Siracusa. Verso le Amministrative: Italia alla prova del voto, “sfida entusiasmante”

Una candidatura di servizio, una sfida: così Francesco Italia definisce la seconda fase della sua avventura. Da assessore prima e vicesindaco poi si prepara ora all’esame più duro, quello dell’elettorato. Candidato sindaco, raccoglie l’eredità di Giancarlo Garozzo che si è fatto da parte proprio per lanciare Italia.
“La decisione di grande responsabilità e coraggio con la quale il sindaco ha scelto di  rinunciare alla sua candidatura ha aperto la strada ad un percorso difficile ma estremamente significativo. Gli incontri di questi giorni, l’amore per la mia città, ma, soprattutto, i valori ed i principi in cui non ho mai smesso di credere, mi spingono a continuare a lavorare al fianco dei miei concittadini e a lottare contro chi antepone il vantaggio personale al bene comune”, dice in una nota Francesco Italia.




Scuole, nuovi contributi: Vinciullo, "gli enti locali siracusani non stiano a guardare"

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana l’Avviso Pubblico per la nuova Programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020. Si tratta di contributi per la messa a norma e in sicurezza degli edifici scolastici. Lo comunica Vincenzo Vinciullo.
In passato, gli enti locali siracusani non hanno brillato in progettazione e partecipazione. “Rammento – dice Vinciullo – che la ex Provincia ha perso oltre 4 milioni di finanziamenti per quanto riguarda le scuole di propria pertinenza ubicate nei Comuni di Avola, Rosolini, Siracusa, Augusta e Lentini, mentre stessa sorte hanno fatto alcuni finanziamenti concessi a scuole di primo grado di proprietà, ad esempio, del Comune di Siracusa che ha avuto vergognosamente revocato il finanziamento. L’auspicio, adesso, che si possa, con l’urgenza del caso, procedere ad attivare tutte le strategie e le procedure atte a far sì che anche gli Enti Locali del nostro territorio possano presentare progetti, in modo tale da poter usufruire, cosa che non hanno fatto negli anni passati, dei finanziamenti previsti dalla Legge”.
Le domande, debitamente sottoscritte dal legale rappresentante, dovranno essere inviate a partire dalle ore 9 del 7 maggio 2018 fino alle 14 del 20 giugno 2018.
“È chiaro che, ha concluso Vinciullo, ci troviamo di fronte a una ulteriore possibilità che la Regione offre agli Enti Locali siciliani e sarebbe veramente grave se anche questa volta la maggior parte degli Enti Locali siracusani dovessero perdere questo treno”.




Legge speciale per Ortigia, ok in Finanziaria regionale all'emendamento Pd

Rifinanziata la legge speciale per Ortigia con 1,5 milioni di euro. Approvato l’emendamento Pd alla finanziaria del governo Musumeci. “Come deputati del PD, pur non condividendo l’intero assetto della manovra, nella quale non figura alcuna traccia di pianificazione strategica per il futuro della Sicilia – commenta il deputato Pd, Giovanni Cafeo – abbiamo svolto il ruolo di opposizione costruttiva, facendo approvare emendamenti importanti tra cui quello volto al rifinanziamento della legge speciale per Ortigia pari a 1,5 milioni di euro”.




Siracusa. Adesso è ufficiale: Garozzo rinuncia alla candidatura, c'è Italia. Centrosinistra spaccato

Come anticipato ieri da SiracusaOggi.it, il sindaco uscente Giancarlo Garozzo ritira la sua candidatura. E lancia quella del suo delfino, Francesco Italia, dopo la mancata intesa con Moschella.
“Questi 5 anni da sindaco della mia città sono stati prima di tutto un grandissimo onore per me.
Sono stati però anche anni molto duri, la mia famiglia ha dovuto subire un attentato incendiario con un’auto date alle fiamme; sono stato perseguitato ingiustamente da media nazionali molto discutibili; ho subito indagini penali da pubblici ministeri oggi coinvolti in procedimenti giudiziari e ho scoperto, sempre dai giornali, che un pubblico ministero voleva farmi la festa”, scrive Garozzo nella sua nota con cui rende pubblico il passo indietro.
“Nelle ultime settimane ho dato la mia disponibilità a fare un passo indietro e ritirare la mia candidatura. Ho una bimba di due anni e la voglia di un papà di vederla crescere, seguire i suoi passi nella vita, un impegno inconciliabile con il ruolo di sindaco. Oggi devo pensare alla mia famiglia che ha bisogno di serenità e per tutte queste ragioni la volontà di fare un passo indietro è diventata più concreta con il passare dei giorni”, aggiunge.
“Non mi arrendo, non fa parte del mio Dna.
Nell’ultima settimana ho provato a ricomporre un quadro unitario di liste civiche di centro sinistra per costruire una coalizione ampia e continuare il progetto iniziato 5 anni fa. In quest’ottica ho provato a ricucire rapporti politici interrotti da oltre due anni.
Ho contattato personalmente Fabio Moschella al quale ho esposto la necessità di trovare un’unità su un terzo nome. Fabio aveva mostrato disponibilità a fare un passo indietro se questa scelta fosse servita a riunire il centro sinistra.
La strada avviata sembrava quella giusta ma non so cosa sia successo nelle ultime ore e oggi non posso che registrare l’inutilità del mio tentativo”, ricostruisce Garozzo. Centrosinistra diviso, si va con due candidati. Il nome nuovo, ma non troppo,è quello di Francesco Italia.
“Ritengo che il testimone vada consegnato a chi in questi anni è stato sempre al mio fianco con lealtà e franchezza, a una persona che possa continuare a spendersi con grande generosità per la nostra città come ha fatto in questi cinque anni, senza mai risparmiarsi”, è la benedizione di Garozzo.




Siracusa. Verso le Amministrative: Garozzo medita sul passo indietro, pronto Italia. Niente accordo con Moschella

Il centrosinistra siracusano si presenterà diviso alle elezioni. A Fabio Moschella, candidato sindaco con Futura ed il supporto esterno del Pd, non è riuscita la manovra di aggancio con Garozzo e Milazzo. Quest’ultimo si è chiamato fuori dalla tenzone, troppo realista e pratico per star dietro ad una campagna elettorale che non ha regalato sin qui spunti significativi. Dal canto suo, il sindaco uscente non ha gradito il fatto che Fabio Moschella abbia pubblicamente definito “negativa” la percezione della sua esperienza amministrativa.
Saranno allora due i candidati espressione del centrosinistra. Ma il concorrente “interno” di Moschella non sarà Giancarlo Garozzo bensì l’attuale vicesindaco Francesco Italia. Per usare una espressione di moda in questi giorni, Garozzo fa un passo indietro e lascia spazio al “delfino” Italia. Una candidatura nel senso della continuità che dovrebbe essere ufficializzata domani, insieme alle tre liste a supporto pronte per la battaglia del 10 giugno.




Siracusa Risorse, emendamento bocciato in Finanziaria Regionale. Amarezza Cafeo

Bocciato dall’Ars il sub-emendamento alal finanziaria per la salvaguardia dei lavoratori di Siracusa Risorse. Si dice amareggiato il deputato regionale, Giovanni Cafeo, che aveva presentato il provvedimento.
“Nonostante le chiacchiere e i propositi da campagna elettorale, evidentemente alla prova dei fatti le sorti di Siracusa Risorse e soprattutto dei lavoratori della società in house non rientrano tra le priorità della maggioranza di Governo – attacca Cafeo – tanto che anche la proposta dell’assessore Grasso che voleva destinare un milione e mezzo all’ente, è stata bloccata dal suo stesso Governo”.
Il presidente Musumeci avrebbe però garantito misure idonea a tutelare, in caso, anche i lavoratori della partecipata siracusana.




Siracusa. L'attualità irrompe in campagna elettorale: la politica sul sequestro della centrale Fusco

Il sequestro della centrale di sollevamento reflui di contrada Fusco irrompe nella campagna elettorale siracusana. Il candidato sindaco Cicco Midolo (Lega) si congratula con gli investigatori ed auspica una approfondita opera di controllo per comprendere cosa è realmente accaduto. “Ma bisogna soprattutto evitare che eventuali sversamenti possano ancora ripetersi, con rischi ambientali per l’intero ecosistema del porto Grande. E su questo la politica deve intervenire, creando le condizioni per potenziale infrastrutturalmente l’impianto, se e dove carente. Noi pronti a recuperare gap trentennale”, anticipa l’esponente leghista.
Anche il candidato sindaco Giovanni Randazzo interviene sul tema. “L’episodio, ove lo sversamento risulti confermato, è di una gravità estrema se si considera altresì che in condizioni ordinarie il refluo depurato tramite il torrente Grimaldi, convogliato nel tratto di costa in prossimità della foce del fiume Anapo, contribuisce a peggiorare la qualità delle acque del porto. Diventa assolutamente improcrastinabile – prosegue il candidato di Lealtà e Condivisione per Siracusa – l’eliminazione dello scarico del refluo depurato nel torrente Grimaldi che durante i trent’anni di esercizio dell’impianto di depurazione ha prodotto il degrado delle acque del porto grande. Ed è questo il primo intervento che la futura amministrazione della città deve compiere con urgenza”.
“Un plauso all’azione della magistratura e alle indagini svolte da Capitaneria di porto e dal Nucleo operativo del corpo Forestale in qualità di polizia giudiziaria e pene severe per chi inquina e ha inquinato”, lo ha detto Fabio Granata, candidato sindaco per #siracusaoltre2018 . “Per il futuro auspichiamo controlli rigidi da parte degli enti preposti e, per quanto riguarda la prossima Amministrazione comunale, al primo punto riguardo al Porto Grande: il suo disinquinamento”.




Siracusa. Verso le Amministrative: tutti gli ultimi movimenti di partiti e coalizioni

In fermento il centrosinistra siracusano. Il tentativo aggregante tentato da Fabio Moschella, che ha cercato di agganciare Garozzo e Milazzo, non sembra destinato ad avere felice esito. Sul tavolo c’è però una controproposta con il nome di un candidato sindaco terzo che potrebbe mettere d’accordo le tre anime (Moschella-Garozzo-Milazzo) disposte quindi al passo indietro. E’ il nome di Francesco Italia, attuale vicesindaco ed assessore. Ma anche in questo caso l’intesa non è totale. Si decide, in un senso o in un altro, nelle prossime 48 ore.
Chi ha le idee chiare è invece Ciccio Midolo. Che, come ha sempre affermato dall’inizio della campagna elettorale, è e resta candidato sindaco per la Lega. La conferma della decisione del partito di Salvini di scendere in campo con un proprio candidato giunge al termine di un proficuo vertice tra il neo commissario delle Lega in Sicilia, il senatore Stefano Candiani, il responsabile provinciale Leandro Impelluso e il candidato sindaco Ciccio Midolo.
“Ci dispiace che solo a Siracusa non si sia riusciti a compattare tutto il centrodestra – ha dichiarato Leandro Impelluso – ma la responsabilità non è da addebitare alla Lega, dal momento che da oltre un anno si è tentato di preparare le primarie attraverso le quali poter scegliere il candidato voluto veramente dal popolo, ma invano”.
Quanto agli altri candidati, Ezechia Paolo Reale incassa anche il sostegno della lista Italiani in Movimento di Peppe Giganti.
Fabio Granata sabato 28 aprile alle 11 incontrerà i cittadini in largo XXV luglio. Per quel che riguarda Giovanni Randazzo, la lista a supporto “Lealtà e Condivisione X Siracusa” ha aperto la raccolta delle firme necessarie per la presentazione: ne servono 700. “Tutto sta procedendo secondo le tempistiche che avevamo stabilito – dice proprio Randazzo – finalmente possiamo andare avanti. Vogliamo vivere in una città plurale, armonica, capace di restituire dignità e vivibilità a tutto il tessuto urbano e di sviluppare le potenzialità di tutte le zone di Siracusa, ricucendo tra loro i quartieri e individuandone attitudini e vocazioni”.




Siracusa. Verso le Amministrative: Moschella a caccia di alleati, messaggi per Milazzo e Garozzo

Le strategie politiche siracusane corrono anche su Facebook. O quanto meno è questo lo strumento scelto dal candidato sindaco Fabio Moschella per “cucire” alleanze. L’esponente di Futura chiama a raccolta Massimo Milazzo – che nelle ore scorse ha rinunciato a correre per la sindacatura – ed il primo cittadino uscente, Giancarlo Garozzo. Chiara la volontà di costruire un grande polo di centrosinistra, capace di andare oltre il Pd. Per questo, Milazzo e Garozzo sarebbero preziosi alleati nel sostenete la candidatura Moschella, che tesse la sua tela.
Il primo, in effetti, ha annunciato il suo passo indietro. Garozzo, però, rimane attualmente in corsa per il secondo mandato e sostenere il suo ex assessore Moschella significherebbe rinunciare a Palazzo Vermexio. Da vedere, allora, le reazioni.
Intanto, partono i messaggi. A Massimo Milazzo il primo, per riconoscergli di essere “una delle migliori risorse di questa nostra città”. E il passo indietro annunciato contro gli accordi che guardano alle poltrone ma non agli interessi della collettività “è una prova ulteriore di pulizia morale e politica ma anche di comprensibile delusione personale”, scrive ancora Moschella. Poi l’invito, “torna a dare il tuo, indispensabile, contributo alla nostra Siracusa”. Chiaro il senso.
Ma Fabio Moschella guarda anche a Garozzo. “Il tuo lavoro deve andare avanti e non essere disperso. Non si può, tuttavia, non prendere atto lucidamente che nell’opinione pubblica è prevalso un sentimento negativo su questa esperienza amministrativa. Ma è anche il generale clima politico del paese che alimenta umori distruttivi. La nostra gente ci chiede solo questo: non dividetevi. Oggi è il 25 aprile. Non è una giornata qualunque. Sono certo che saprai valutare e spero condividere questa mia riflessione”, scrive su facebook Fabio Moschella. Che adesso attende le risposte dei suoi due potenziali alleati.