Siracusa. "Prossima", Valeria Troia lancia la sua candidatura a sindaco: "Bisogna scegliere se assistere, fuggire o partecipare"

“Bisogna soltanto scegliere se assistere, fuggire o partecipare.”  Da questa premessa parte la decisione di Valeria Troia, ex assessore alle Politiche Scolastiche di tentare la corsa verso palazzo Vermexio. La sua candidatura a sindaco del capoluogo è stata, anche nei mesi scorsi, una delle ipotesi emerse rispetto al futuro dell’amministrazione comunale della città. Poi una serie di passaggi, vicissitudini, anche interne al Partito Democratico. Infine le sue dimissioni dalla dirigenza del Pd provinciale e la scelta di correre da sola. Il movimento civico che la sosterrà in questa campagna elettorale si chiama “Prossima”. Questa mattina, nella sede di via Piave 122, la presentazione ufficiale. Hashtag dalla forte connotazione locale #camaffari. Valeria Troia ha parlato ai giornalisti e ai simpatizzanti presenti. “Noi scegliamo di partecipare, di ripartire da noi, di ripartire dalle persone, che non consideriamo numeri, ma valore”. La candidata sindaco riconosce che  “sarà un percorso coraggioso, contro corrente, fuori schema, dipenderà da ciascuno di noi cosa potrà diventare, intanto si parte- Poi aggiunge un altro passaggio-  Questo è il nostro tempo; se sarà anche quello per candidarsi non ci tireremo sicuramente indietro. Quando ci si ritrova a condividere certi valori, certa passione, non si può avere alcuna paura. “Prossima” c’è!“.




Priolo. Amministrative, ufficiale la candidatura a sindaco di Giusy Valenti: "Scuola, sport e decoro"

Inizia a delinearsi il panorama politico a Priolo in vista delle prossime elezioni amministrative. Ufficiale da oggi la candidatura di Giusy Valente, insegnante, voluta da “gruppi organizzati di cittadini e dagli ex consiglieri e consiglieri  comunali in carica, Cavarra Antonino, Catalano Maria, Lombardo Sebastiano, Sullo Americo. Intorno alla figura di Giusy Valenti il gruppo che la sostiene vede il “simbolo dell’impegno coniugato alla passione  politica. Docente e donna impegnata nel sociale con una spiccata passione culturale, impegnata a fianco dei lavoratori nel sindacato e in politica le si riconosce la forza di guardare insieme al futuro e la capacità di rappresentare una svolta verso la meta comune dello sviluppo del territorio attraverso le azioni che verranno poste in essere per la crescita produttiva ed occupazionale del nostro paese”. L’idea parte dalla necessità di “conciliare la conoscenza dei fatti con la procedura per decidere. Il progetto vede “la scuola, lo sport, il decoro della città, le politiche giovanili, sociali e del lavoro quali obiettivi principali per il rilancio di Priolo”.




Siracusa. Dal 3 aprile iniziano i lavori al camposcuola Di Natale, "strutture sportive rimesse a nuovo"

L’annuncio arriva ancora una volta via social. Dalla sua pagina Facebook il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, annuncia la data di avvio dei lavori al camposcuola Di Natale: “Giorno 3 aprile iniziano i lavori di manutenzione straordinaria. La struttura dopo parecchi anni riavrà il certificato di omologazione per disputare gare ufficiali a livello internazionale”. Questo l’incipit di una più ampia riflessione che mira a rispondere ad una domanda collegata all’annuncio, cioè perchè si interviene sugli impianti sportivi e non sulle strade? “La risposta e’ semplice, gli impianti sportivi sono finanziati da Coni, Ministero dello Sport e Credito Sportivo. Abbiamo interloquito in più occasioni con il Ministero e abbiamo partecipato ai bandi e li abbiamo vinti. Non esistono bandi regionali, nazionali ed europei, per le manutenzioni stradali. Quindi sono fondi reperiti con una specifica destinazione. Solo per opportuna conoscenza e per chi ama lo sport, un intervento di queste dimensioni, su tutti gli impianti sportivi della città, di proprietà comunale, non si faceva dai tempi di Concetto Lo Bello”. Ed elenca in un intervento lungo e articolato come non mai prima sulla sua pagina facebook i lavori eseguita al De Simone, quelli al campo di Belvedere e Cassibile, le attenzioni per le strutture di via Lazio e via Pachino. Senza dimenticare la Cittadella dello Sport ed il coinvolgimento dei privati per un impegnativo piano di riammodernamento e funzionalità.




Siracusa. In Consiglio comunale la sfiducia ad Armaro, sulla Tasi rinvio a venerdì

Aggiornata a domani, in seconda convocazione, la sessione di Consiglio comunale aperta stamattina. Il rinvio è stato causato dalla mancanza del numero legale mentre era ai voti uno dei due emendamenti al secondo punto all’ordine del giorno, quello relativo alle aliquote Tasi, presentati da Cetty Vinci.
La seduta è stata però caratterizzata da una serie di interventi preliminari. Il primo a prendere la parola è stato Salvo Sorbello che ha chiesto al presidente, Santino Armaro, chiarimenti su una sua dichiarazione, non smentita, resa alla stampa secondo la quale la Regione avrebbe “bacchettato” i consiglieri comunali per le convocazioni delle commissioni. Sorbello ha detto di non avere notizia di questa iniziativa e di non avere ricevuto nessuna censura personale e, quindi, di non comprendere il senso della dichiarazione. Armaro ha spiegato che quanto riportato dall’autore dell’articolo non corrisponde alla sue parole.
Poi ha preso la parola Simona Princiotta per annunciare che ieri è stata presentata una mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale con la quale sei consiglieri (Princiotta, Di Lorenzo, Impallomeni, Boscarino, Rabbito e Bonafede) accusano Armaro di non tenere un comportamento super partes e di violare il regolamento. La consigliera ha contestato anche la mancata convocazione di sedute dedicate al question time e ha inoltre criticato l’odierno ordine dei lavori per i troppi argomenti previsti (24 in tutto) alcuni dei quali, ha affermato, sono talmente importati da meritare un’intera seduta.
Il presidente Armaro ha replicato ricordando che il regolamento non prevede convocazioni dedicate esclusivamente al question time. Sorge, dunque, la necessità organizzare le adunanze per dare la possibilità di affrontare le interrogazioni in modo esaustivo ma sul punto la Capigruppo non ha ancora trovato una sintesi. Quanto all’ordine dei lavori, dopo avere ricordato che molti argomenti erano già stati portati in aula senza però che fossero trattati per mancanza del numero legale, Armaro ha detto di essersi limitato ad applicare il regolamento e di avere inserito tutte le mozioni in sospeso per non creare disparità.
Ancora sull’ordine dei lavori, Sorbello ha ribadito l’importanza delle sedute dedicate alle interrogazioni e Vinci ha stigmatizzato l’inserimento al 19esimo posto di un “punto importante come quello dedicato alla tassa di soggiorno”. Secondo Vinci, c’è la necessità di rivedere i regolamenti sui tributi locali poiché non sarebbero più adeguati.
Castagnino ed Enrico Lo Curzio hanno contestato il costume dei nuovi assessori di non presentarsi all’Aula. In particolare Castagnino ha criticato Giuseppe Raimondo, assente ad entrambe le sedute convocate dopo il suo insediamento, e poi ha condannato la prassi secondo la quale si fanno presenziare alle adunanze i dirigenti di settore che, essendo tecnici, non possono rispondere a tutte le obiezioni sollevate da un organo politico.
Chiusa la fase degli interventi preliminari e approvati i verbali delle sedute precedenti, ha preso la parola l’assessore al Bilancio, Salvatore Piccione, per illustrare la proposta sulle aliquote Tasi per l’anno in corso (atto propedeutico alla stesura del previsionale), che rimangono immutate dal 2015, così come accade per le detrazioni. La Tasi resta abolita per l’abitazione principale e rimane applicata agli immobili classificati come case di lusso, fabbricati rurali e strumentali.
Sulla proposta dell’Amministrazione, Vinci ha presentato due emendamenti per dimezzare l’aliquota sulla seconda tipologia di costruzioni: da 1 a 0,50 per mille sui fabbricati rurali, da 3 a 1,5 per mille su quelli strumentali. La votazione sulle modifiche sono avvenute dopo una pausa decisa dal presidente Armaro per consentire la presenza in aula del ragioniere generale, Giorgio Giannì, richiesta da Castagnino e Gaetano Firenze così da motivare il parere contabile.
Parere che è stato negativo per evitare, ha detto Giannì, che saltino gli equilibri di bilancio sanciti nel pluriennale, ma che è stato criticato dai banchi dell’opposizione. Sorbello, Vinci e Tony Bonafede hanno sostenuto la necessità di ridurre la pressione fiscale e si sono detti certi del fatto che il taglio alle aliquote porterebbe a un incremento delle entrate tributarie perché ridurrebbe di molto la fascia dell’evasione.
Sul vincolo del bilancio pluriennale, ha poi spiegato il vice segretario generale rispondendo a Castagnino, si può legittimamente intervenire ma la modifica deve essere debitamente motivata.
Il presidente Armaro ha, quindi, aperto la votazione sugli emendamenti. L’aula ha bocciato quello sui fabbricati rurali (10 no, 5 astensioni e 6 sì) mentre su quello relativo ai capannoni è venuto a mancare il numero legale.




Priolo. L'ex sindaco Antonello Rizza deve tornare ai domiciliari, la decisione della Cassazione

L’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, deve tornare ai domiciliari. Lo ha disposto la Corte di Cassazione. Rizza era stato arrestato il 14 ottobre nell’ambito dell’operazione Res Pubblica con le accuse di truffa e turbativa d’asta, poco prima delle elezioni regionali. Da lì le dimissioni da primo cittadino e la revoca della misura cautelare, sostituita con il divieto di dimora a Priolo. Ma alla revoca dei domiciliari si era opposta la Procura di Siracusa, la cui tesi era stata accolta dal Riesame di Catania. Contro quella decisione, il ricorso dei difensori dell’ex sindaco in Cassazione. La querelle non è ancora chiusa, perchè i legali di Rizza annunciano di voler appellarsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.




Amministrative 2018: Valeria Troia scende in campo con il movimento "Prossima" e l'hashtag "#camaffari?"

Si chiama “Prossima” ed è il movimento civico coordinato dall’ex assessore Valeria Troia. Al momento la diretta interessata si tiene fuori dalla corsa all’autocandidatura a sindaco della città. Ma sul suo nome si registrano, però, più convergenze. Diverse nell’ambito del centrosinistra. Ma nei giorni scorsi la stessa Valeria Troia si è smarcata, ricordando come lei non sia più un’iscritta Pd.
Domenica 18 marzo, alle 10.30, nella sede di via Piave 122 su il sipario su “Prossima” che si è regalato una partenza social acchiappa-curiosi con una campagna segnata dall’hashtag “camaffari?”.
“Prossima”, come nell’idea dei fondatori, guarda alla città delle persone. Una città vicina, dove la prossimità è condivisione di problemi ma, soprattutto, di idee e soluzioni.
“Bisogna ritornare per le strade nel quotidiano ed essere strumento per la gente e per il territorio”, spiega la stessa coordinatrice. “Tocca anche ai noi cittadini impegnarci perché la città sia autenticamente una comunità che cresce insieme, si confronta e si alimenta del coraggio di ognuno”.




L'inchiesta sui lavori per la Siracusa-Gela, l'ex governatore Crocetta: "No a speculazioni su mio ex consulente"

L’ex governatore siciliano, Rosario Crocetta, ha commentato alle agenzie l’inchiesta della Procura di Messina che ha portato anche all’arresto dell’ex capo della sua segreteria tecnica nell’indagine su presunte mazzette nei lavori per la Siracusa-Gela. “Nessuno speculi sull’indagine che riguarda il mio ex consulente Stefano Polizzotto. Ha smesso di fare il mio consulente alla fine del 2013, per differenze di vedute su diverse questioni. Tale evidenza è perfettamente dimostrabile persino dalle scelte politiche che l’avvocato ha fatto di recente, aderendo a Forza Italia, a sostegno della candidatura del presidente Musumeci”, le parole di Crocetta.
“In merito poi ad Antonino Gazzarra – aggiunge – era presidente del Cas nominato dal precedente governo e nel corso della mia amministrazione, componente del Cda, espressione dei soci di minoranza dell’ente”.




Siracusa-Gela, ora a rischio il completamento fino a Modica: "Non sia una eterna incompiuta"

Non si fanno attendere le reazioni della politica alla notizia degli arresti eccellenti per i lavori di tre lotti dell’autostrada che non c’è, la Siracusa-Gela. Primi ad affrontare la vicenda, i parlamentari del gruppo M5S all’Ars. “Siamo dalla parte della legalità e vogliamo che l’indagine della magistratura faccia il suo corso, ma chiediamo alla politica un’assunzione di responsabilità: il tratto autostradale che da Rosolini conduce Modica non può e non deve restare l’ennesima eterna incompiuta”, si legge nella loro nota.
Nei giorni scorsi, la deputata regionale del M5S Stefania Campo aveva presentato una mozione proprio sullo stop ai cantieri nel tratto Rosolini-Modica, mentre da mesi circa 400 operai delle 24 aziende dell’indotto sono senza stipendio. “Siamo a fianco dei lavoratori e chiediamo al governo regionale di intervenire in commissione all’Ars – dice la deputata – per riferire su come intende muoversi su questo fronte. Bloccare i lavori del tratto autostradale Rosolini-Modica, un paio di anni fa sarebbe stato inaccettabile, oggi un vero e proprio disastro. Siamo dalla parte della legalità e vogliamo che l’indagine faccia il suo corso, questo però non deve fermare la realizzazione di quest’opera”.
“La gente del Sud ha votato il M5S – conclude Campo – perché i siciliani sono stanchi di eterne incompiute, strade dissestate, assenza di collegamenti e di un sistema di corruttele che è una zavorra per lo sviluppo di questa terra, mentre da decenni cricche, caste e mala politica hanno fatto affari con i soldi e sulla pelle dei siciliani”.
Sulla vicenda interviene anche il deputato regionale Pippo Gennuso. “Occorre un sistema per arginare il fenomeno della corruzione negli appalti delle opere pubbliche in Sicilia, altrimenti le stesse rischiano di diventare cattedrali nel deserto”. Per il parlamentare isolano “adesso il rischio è che il tratto Rosolini–Modica si fermi definitivamente. Già la situazione era difficile per il blocco dei cantieri dovuti al mancato pagamento dei fornitori, con questa vicenda giudiziaria la situazione rischia di complicarsi ancora di più. Potrebbe essere uno stop definitivo all’autostrada e questo non deve avvenire. Mi auguro che il presidente della Regione, Nello Musumeci, adotti i dovuti provvedimenti e studi insieme all’assessorato ai Lavori pubblici ed alle infrastrutture, provvedimenti idonei per fare uscire la Sicilia da questo tunnel che appare senza via d’uscita. Si tratta di vicende che danneggiano non soltanto il territorio, ma anche l’economia dell’Isola”.




Siracusa. Anche la Regione prende atto del fallimento della ex Provincia: "default difficile da evitare"

Il dissesto è dietro l’angolo per la ex Provincia Regionale. A rigor di logica non poteva esserci finale più scontato in una crisi paurosa, con un monte debiti lievitante da far tremare le ginocchia anche agli ispettori regionali che hanno passato al setaccio i conti dell’ente siracusano. Secondo indiscrezioni, il debito supererebbe i 220 milioni. Cifra che lascia intendere come sia operazione poco felice accusare solo il prelievo forzoso dello Stato che, da quattro anni appena, “costa” 18 milioni di euro circa all’anno.
La ex Provincia è stata tenuta in vita tra un’elezione e l’altra con continue iniezioni di liquidità regionale, nella speranza di un miracolo che non c’è stato. E allora arriva la sentenza, quasi definitiva. “Non so se riusciamo a salvare la ex Provincia Regionale di Siracusa dal dissesto” sono state le parole pronunciate dall’assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso.
Questa mattina ha incontrato a Palermo una delegazione della Cgil, alla presenza degli rsu interni. Il sindacato chiederà un incontro al presidente della Regione ed all’assessore al Bilancio. Ma sulla impossibilità di nuovi milioni di euro a pioggia spediti da Palermo nel buco nero siracusano nessuno è disposto a scommettere. Chi prenderà il coraggio a due mani decretando quella che è già una situazione di fatto: il fallimento della ex Provincia Regionale.




Siracusa. Il Consiglio comunale non si riunisce più: "inspiegabile atteggiamento del presidente"

Da oltre un mese, nessuna riunione di Consiglio comunale a Siracusa. Un lungo periodo sabbatico che non pare portare verso nulla. E dire che argomenti da trattare non mancherebbero, dalla situazione delle scuole al bilancio di previsione, alla Tari.
I consiglieri comunali Salvo Castagnino e Salvo Sorbello alzano la voce e attaccano il presidente dell’assise, Santino Armaro. “Riteniamo inspiegabile il suo atteggiamento. Non rispetta neppure quanto concordato nella conferenza dei capigruppo, che aveva fissato una seduta per il 20 febbraio scorso. Che non è stata però convocata”. Anche il vicepresidente dell’assise, Giuseppe Impallomeni, si mostra perplesso circa la gestione dei lavori d’aula nell’ultimo periodo. “Non si ha più alcun confronto nella sede istituzionale con l’amministrazione che governa il Vermexio. Sfugge anche alle nostre interrogazioni e nell’ultima conferenza dei capigruppo lo stesso presidente ha incredibilmente abbandonato la riunione, da lui stesso convocata ed alla quale partecipava anche il segretario generale, senza che fosse stata stabilita alcuna programmazione”.
Chiesto l’intervento del segretario generale del Comune. “Qualora dovesse perdurare questo incredibile immobilismo, attueremo altre forme di protesta”. Castagnino, Sorbello e Vinci sono pronti ad occupare l’aula consiliare.