Siracusa. I consiglieri D'Amico e Minimo (Pd) difendono il nuovo regolamento di Polizia Urbana

I consiglieri comunale Fortunato Minimo e Sonia D’Amico (Pd) difendono a spada tratta il nuovo regolamento di Polizia Urbana. “Nell’immaginario collettivo il provvedimento è rivolto prevalentemente, se non solamente, ai cosiddetti posteggiatori abusivi. Nulla di più errato: il regolamento era ed è finalizzato a rendere la nostra città più pulita, più disciplinata e meno preda di vandalismi attraverso un deterrente che la renda più vivibile”, la posizione dei due.
Che spiegano perchè l’approvazione sia stata così complicata: “l’ostilità, l’impegno, l’enfasi e l’ostruzionismo messi in campo dall’opposizione, o meglio, da parte di alcune frange dell’opposizione che, in maniera totalmente irresponsabile, hanno sposato la causa della illegalità mettendosi di traverso di fronte ad ogni passaggio che mirava al rispetto della legalità”.
Il regolamento, sottolineano Minimo e D’Amico, non vuole solo colpire i posteggiatori abusivi, “ma vuole essere principalmente un deterrente al cattivo comportamento”.




Siracusa. Vaccinazioni, code interminabili nei locali dell'Asp: "intervenga il Comune, semplificare la vita delle famiglie"

I consiglieri comunali Salvo Sorbello e Cetty Vinci hanno chiesto all’amministrazione comunale di Siracusa di contattare l’Azienda Sanitaria Provinciale. “Da giorni si ripetono gravi inconvenienti all’ambulatorio vaccinazioni. File interminabili di genitori e bambini che aspettano per ore, anche prima dell’alba e talvolta questa attesa si rivelerebbe vana perché l’ufficio chiude senza poter smaltire tutte le richieste”, raccontano i due consiglieri di opposizione.
“Torniamo pure a chiedere che siano le scuole ed i servizi educativi comunali a fornire gli elenchi degli iscritti all’Asp e quest’ultima verifichi che quei bambini siano stati sottoposti alle vaccinazioni, semplificando così la vita delle famiglie”.




Priolo. Il Pd furioso si scaglia contro il sindaco Rizza: "svende i suoi concittadini"

Il Pd di Priolo è furioso per le recenti scelte del sindaco, Antonello Rizza. “Sta svendendo la cittadina”, è la rabbiosa accusa. “Dopo la nomina del solarinese Germano all’assemblea dell’Ias adesso la nomina alla presidenza della Prioloinhouse che va al siracusano Impallomeni, vice presidente del Consiglio comunale di Siracusa. Siamo delusi per l’ennesima nomina da parte del sindaco fatta ad un non priolese”.
Per Alessandro Biamonte quanto accaduto è “uno schiaffo morale a tutti cittadini di Priolo che ancora una volta si vedono spodestati, defraudati e umiliati. Come se – dice l’esponente Pd – non vi fossero persone competenti anche qui”.
Biamonte tira poi in ballo la prossima corsa alle regionali. “Comprendiamo che il sindaco ha ambizione di diventare deputato regionale e quindi è impegnato nel quadro provinciale. Ma riteniamo scorretto e inopportuno fare ricadere nomine così importanti su non priolesi”.




Siracusa. Bilancio consuntivo 2016, lunedì all'esame dell'aula. Scrofani: "fatti sforzi enormi"

Lunedì prossimo il Consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi sul conto consuntivo 2016. E’ uno dei punti agli ordini del giorno insieme al regolamento di Polizia municipale, le correzioni richieste dalla Corte dei conti, l’affidamento alla Agenzia delle entrate del servizio di riscossione e gli equilibri di bilancio.
“Il conto consuntivo 2016 – spiega l’assessore al ramo, Gianluca Scrofani – sarà quello della svolta attesa da tanto tempo. Non mi nascondo le difficoltà ancora presenti ma mi riferisco alla, finalmente, raggiunta chiarezza e trasparenza nei conti. Senza questo sforzo non saremmo riusciti a mettere in carreggiata il Comune e non avremmo oggi le condizioni per assicurare in futuro servizi sempre più efficienti”.
Scrofani ci tiene a puntualizzare che è stata superata “quella fase storica che metteva a rischio la normale gestione amministrativa, segnata dai pareri contrari sia del collegio dei revisori che della Corte dei conti. Siamo usciti dagli anni in cui si concatenavano gli effetti negativi di gestioni poco prudenti e il costante rinvio delle questioni nodali, ma per farlo è servita prontezza amministrativa e politica. Abbiamo dovuto adeguarci ai nuovi adempimenti normativi, con l’introduzione ad esempio del nuovo sistema di contabilità, ai tagli verticali dei trasferimenti nazionali e regionali che nel triennio passato hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 40 milioni di euro”.
Rivendica, quindi, i meriti dell’attuale squadra di governo cittadino replicando indirettamente alle tante critiche degli ultimi mesi. “Questa Amministrazione ha lavorato fino ad ora con enormi limiti di spesa. Ma abbiamo la soddisfazione di presentare un consuntivo 2016 che gode del riconoscimento di merito degli organi di controllo, i quali hanno preso atto del consolidamento dei conti in termini di risultato di amministrazione ed in termini di accantonamenti prudenziali, stabilizzati negli importi concordati e tenendo presenti anche i rilievi della Corte dei conti”.
Nel dettaglio, è stato consolidato il disavanzo di amministrazione da revisione straordinaria “nella misura di circa 700.000 euro annui, che rappresenta una cifra non rilevante rispetto al nostro bilancio”, puntualizza l’assessore. “Una revisione che ha portato a una gestione contabile più rappresentativa delle reali condizioni economiche e finanziarie del Comune. Nel corso di questi anni si è operato il consolidamento del rischio di inesigibilità dei crediti, che condiziona la contabilità di tanti enti. Per il comune di Siracusa ha raggiunto i 70 milioni rappresentando, però, un elemento virtuoso che mette a riparo i conti dell’ente dal rischio di avere spese non correlate ad effettive entrate. Ciò non toglie, però, che va proseguito lo sforzo per ridurre la massa di evasione tributaria attraverso una politica che non può essere solo di repressione ma deve tenere conto delle difficoltà attraversate dalle famiglie”.
Altro elemento numerico segnalato, le somme per il rischio contenziosi e passività potenziali. “Per il triennio 2017/19 ammontano a 10 milioni di euro ma con due note positive: disponiamo di accantonamenti per 4,5 milioni immediatamente utilizzabili; abbiamo fatto fronte a 12 milioni di debiti fuori bilancio, quasi tutti delle precedenti amministrazioni, senza intaccare in maniera sostanziale la qualità dei servizi”, le parole di Gianluca Scrofani.
Che non nasconde la preoccupazione sui 10 milioni di disavanzo di tesoreria calcolato alla fine del 2016, “ma gli sforzi per la razionalizzazione della spesa sono stati seri e costanti. Il risparmio complessivo realizzato lo scorso anno ammonta a oltre un milione, che si aggiunge agli accantonamenti e ai tagli degli ultimi anni, mai così significativi. È il frutto di diverse manovre correttive messe in atto per riequilibrare la pesante situazione di cassa con disposizioni specifiche”.




Abusivismo edilizio, Gennuso: "non si possono abbattere 200.000 case. Tutelare sacrifici dei cittadini"

Nei giorni in cui torna attuale il problema dell’abusivismo edilizio in Italia ed in particolare nel Mezzogiorno, interviene sul tema il deputato regionale Pippo Gennuso. “Non si possono abbattere indiscriminatamente 200 mila case in Sicilia, l’abusivismo non può diventare uno slogan della finta antimafia”.
Gennuso analizza con attenzione il problema. “Bisogna aspettare la prossima legislatura all’Ars per regolamentare questo fenomeno con una legge che possa in qualche modo salvaguardare il cittadino, così come l’impatto ambientale. Ci sono leggi che non si possono toccare come la distanza dal mare, ma è anche vero che in provincia di Siracusa, e mi riferisco a Pachino, molte persone per avere un tetto sopra la loro testa hanno deciso di acquistare dei terreni nelle zone di mare per viverci sia in estate che in inverno. Ci sono esempi inconfutabili in contrada Granelli ed alla Ciappa. Lo stesso discorso vale anche per chi ha deciso di fissare la propria residenza nella zona di San Lorenzo, in territorio di Noto. Ci sono tantissime famiglie che non avevano i soldi per potere edificare nei centri urbani delle città”.
Pippo Gennuso ritiene inoltre minimo il rischio legato alla stabilità degli edifici abusivi. “Chi si è costruito una casa per viverci non credo che l’abbia edificata con la possibilità che possa crollare, ma con tutti quei requisiti che garantiscono sicurezza. Non stiamo parlando di case costruite 80 anni fa ma do abitazioni sorte nell’ultimo ventennio. Ci sono anche i cosiddetti abusivi per necessità, colpa di una burocrazia che continua a fare il bello e cattivo tempo e per nulla collaborativa con i cittadini che chiedono aiuto. Tropo facile oggi per il ministro delle Infrastrutture Delrio, che è dello stesso partito che ha governato in questi cinque anni la Sicilia, sostenere che tutto ciò che è abusivo deve essere abbattuto. Probabilmente lui che vive nell’opulenta Emilia Romagna non conosce i sacrifici che una famiglia del Sud ha fatto per avere una casa. Dove ci sono le condizioni per sanare un’edificio, va fatto”, conclude Gennuso. “Le demolizioni non possono essere un cavallo di battaglia per quei radical chic che dicono di essere impegnati in politica”.




Siracusa. Alloggi popolari, 500.000 euro di fondi ex Gescal liberati dalla Regione. "Poco, ne servono 1,5 milioni"

La Giunta di Governo Regionale ha proceduto a suddividere fra le 9 province siciliane i 19 milioni di euro provenienti dai fondi ex Gescal. Si tratta di somme destinate ad interventi su alloggi di edilizia popolare, gestiti dall’Iacp.
“Alla provincia di Siracusa sono stati assegnati 496 mila euro, somma che sicuramente non dispiace, perché consente di venire incontro alle legittime attese degli occupanti di abitazioni gestite dall’Istituto Autonomo Case Popolari, ma sono sicuramente insufficienti sia rispetto alla popolazione residente in provincia di Siracusa quanto al numero di abitazioni gestite dall’Istituto”, commenta il deputato regionale Enzo Vinciullo.
“Ho depositato un’interrogazione parlamentare con la quale chiedo di revocare immediatamente la deliberazione con la quale vengono suddivise le risorse fra la 9 province siciliane e di procedere, invece, con una nuova suddivisione, questa volta oggettiva e non pre-elettorale, considerando che su 19 milioni di euro alla provincia di Siracusa devono essere assegnati circa 2 milioni di euro e quindi mancano all’appello ancora 1,5 milioni”.




Siracusa. Sportello Unico dell'Edilizia, la semplificazione non parte: ritardi e problemi

“L’amministrazione Comunale rischia di complicare e allungare l’iter di tutte le pratiche di edilizie per non aver ancora attivato lo sportello unico, il cosiddetto Sue”. Il consigliere comunale Alessandro Acquaviva lamenta il ritardo nella semplificazione del procedimento autorizzativo.
“L’assessore all’informatizzazione, Roberta Boscarino aveva annunciato, in una recente conferenza stampa, l’avvio imminente di tale servizio telematico senza indicare, però, una data certa. Peccato che il decreto legge stabilisce la data del 30 giugno 2017 quale termine ultimo per i Comuni per adeguarsi alla nuova normativa. Ovviamente, le conseguenze di questo ritardo si ripercuotono sugli utenti e sulle imprese del settore”, sottolinea Acquaviva. “Infatti, il Genio Civile, e gli altri enti coinvolti nei vari procedimenti istruttori e autorizzativi, stanno iniziando a restituire le pratiche ai committenti e ai loro delegati poiché, dal mese di luglio 2017, la presentazione di istanze al di fuori del Sue non produrrebbe alcun effetto. Pertanto ho presentato un’interrogazione all’assessore Boscarino per conoscere i motivi che hanno impedito l’attivazione del servizio entro i termini di legge e quali adempimenti intende adottare per ridurre al minimo il disagio per i cittadini e i liberi professionisti del settore”.




Siracusa. Daspo e parcheggiatori abusivi, Piccione replica e punge: "adesso il Consiglio sia responsabile"

Non si attenua lo scontro politico sui parcheggiatori abusivi e i ritardi del Consiglio comunale nell’approvazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana. Quest’ultimo, una volta approvato, permetterebbe l’applicazione del Daspo Urbano che pare essere l’unica misura per allontanare definitivamente gli abusivi.
Posizione contestata dal consigliere di opposizione Salvo Castagnino che non le ha mandate a dire all’assessore Salvo Piccione, reo di aver tirato le orecchie al Consiglio. Alle parole di Castagnino replica proprio l’esponente della giunta comunale. “Non ha argomenti concreti e seri per giustificare la propria assenza in Consiglio Comunale durante le ultime due sedute, in occasione delle quali era stato posto all’ordine del giorno il nuovo regolamento di polizia urbana contenente le zone in cui, secondo quanto previsto dal recente decreto Minniti, sarà possibile applicare l’allontanamento coattivo nei confronti dei parcheggiatori abusivi. Come al solito, quando non ha argomenti giuridici concreti, Castagnino si limita a mere e vaghe congetture, senza indicare mai, nel concreto, la sua ricetta. In questo caso sostiene che esisterebbero già norme che consentirebbero il contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, ma non indica quali sarebbero tali norme”, scrive in una nota Piccione.
Sulle assenze di Castagnino, però, va detto che potrebbero anche trattarsi di “tecniche” consiliari per mettere la maggioranza in difficoltà, essendo quel consigliere esponente di opposizione. Più difficili da comprendere, invece, le assenze sui banchi della maggioranza che dovrebbe avere l’interesse di accelerare sui provvedimenti indicati anche dalla stessa giunta come urgenti. Ed è il caso del regolamento di Polizia Urbana, caldeggiato responsabilmente con forza da Piccione che nei giorni scorsi non aveva comunque nascosto il suo disappunto in generale per il ritardo del Consiglio tutto.
“Da parte mia è fin troppo facile osservare che quello dei parcheggiatori abusivi è un fenomeno diffuso in tantissime città italiane ed in nessuna di esse, senza Daspo urbano, è possibile perseguirli; non si spiegherebbe, altrimenti, perché nessuna Forza dell’Ordine fino ad oggi è riuscita ad intervenire concretamente in tal senso. Magari ce lo spiegherà il consigliere Castagnino in occasione del prossimo Consiglio Comunale, sempre che non resti assente ancora una volta”, aggiunge Piccione prima di invitare i consiglieri tutti a maggiore responsabilità nell’approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana.




Siracusa. Polemica politica sui parcheggiatori abusivi, Castagnino: "caro Piccione, prenda atto di non avere maggioranza"

Dopo la tirata d’orecchio al Consiglio comunale da parte dell’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione, replica dall’opposizione il consigliere Salvo Castagnino. Motivo del contendere, la lotta ai parcheggiatori abusivi. Secondo l’assessore, i ritardi dell’assise nell’approvare il regolamento di Polizia Urbana hanno “spuntato” le armi a disposizione della Municipale. Non è d’accordo Castagnino. “L’assessore Piccione ha già i mezzi per evitare di scrivere pantomime, il nuovo regolamento non aggiunge alcuno strumento per far rispettare la legge. Strigli la sua maggioranza che non porta avanti le sue proposte. Il premio di maggioranza infatti conferisce a chi amministra la possibilità di svolgere i lavori anche in totale assenza dell’opposizione, ma così non è, infatti i consiglieri di maggioranza non si comportano da tali. Forse è indice che ormai non esistono più i numeri per governare”.
Non solo lotta agli abusivi. Salvo Castagnino si chiede anche che fine abbia fatto “il potenziamento del servizio di trasporto pubblico in Ortigia a compensazione della Ztl? Che fine ha fatto la corsia preferenziale su via Malta?”. Domande già presentate all’amministrazione attraverso interrogazioni “per le quali attendo ancora risposta”.




Siracusa. L'opposizione rumoreggia, "enorme ritardo per il conto consuntivo 2016"

Ancora in pressing sull’amministrazione i consiglieri di opposizione Salvo Sorbello, Cetty Vinci e Franco Zappalà. Questa volta chiedono chiarimenti “sull’enorme ritardo con cui, per l’ennesima volta, si procede all’esame del conto consuntivo del Comune per l’anno passato”.
Ricordano i tre che lo scorso 7 agosto l’assessore regionale delle Autonomie locali ha nominato Carlo Turriciano commissario ad acta presso il Comune di Siracusa, “proprio per le inadempienze dovute alla mancata approvazione del rendiconto di gestione del Comune per l’anno 2016”.
Il termine fissato è scaduto “ben quattro mesi fa e non si comprendono i motivi di un ritardo su dati che riguardano l’anno conclusosi”, aggiungono Sorbello, Vinci e Zappalà che lamentano anche come al commissario spetteranno, “a carico dei cittadini siracusani”, l’indennità di carica e di responsabilità e il rimborso delle spese sostenute.