Ex Provincia, fondi per garantire gli stipendi: a Palermo si vota l'emendamento da 23 milioni

Comincia questa mattina all’Ars l’esame dei provvedimenti emendati nottetempo dalla Commissione Bilancio. Occhi puntati, nell’assestamento di bilancio, sul provvedimento per gli stipendi dei dipendenti delle ex Province Regionali. Sono stati stanziati 23 milioni di euro, come da emendamento presentato da Enzo Vinciullo. Andranno ripartiti tra gli enti di area vasta considerando il costo del personale per ciascuna, il monte debiti, il peso dei mutui e del prelievo forzoso dello Stato. A Siracusa, per gli stipendi dei dipendenti, dovrebbero andare alla fine qualcosa come 11 milioni di euro. Che non allontanano lo spettro del dissesto, sempre più vicino.
Previsto lo stanziamento di 500.000 euro per i precari dei Comuni in dissesto, tra cui Augusta e Lentini, e di 1,1 milioni per i Comuni che hanno stabilizzato il personale senza che la Regione mantenesse poi gli impegni, fra cui Francofonte.
“Ancora una volta – ha commentato Vinciullo – la Commissione Bilancio ha dato prova di grande impegno e capacità di comprendere i problemi del territorio, a prescindere da chi continua, non conoscendo fatti e vicende umane, a seminare odio menzogne e discordie”.

foto: Commissione Bilancio




Ex Provincia, emendamento per garantire gli stipendi: Vinciullo, "13 milioni di euro per Siracusa"

Le promesse della giunta regionale per gli stipendi dei lavoratori della ex Provincia Regionale di Siracusa non si sono ancora trasformate in un atto concreto. Del promesso disegno di legge ancora nessuna traccia. Prova a “supplire” allora la Commissione Bilancio dell’Ars. Il presidente, Enzo Vinciullom, ancora una volta da battaglia per difendere gli interessi siracusani. E con un emendamento all’articolo 9 del disegno di legge 1345 – che aumenta le risorse messe a disposizione delle ex Province siciliane – porta a 13 milioni di euro il contributo per Siracusa, destinando i restanti 10 milioni di euro ad Agrigento, Enna, Messina, Ragusa e Trapani (2 milioni ciascuno). La commissione martedì alle 13 inizierà l’analisi e la votazione del testo e degli emendamenti. Dopodichè il provvedimento passerà all’esame dell’Assemblea Regionale.




Siracusa. Gettonopoli, la rivincita – a mezzo nota stampa – del Movimento 5 Stelle

Era stato il Movimento 5 Stelle a sollevare le prime perplessità sui numeri e le modalità “sospette” dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali di Siracusa. Uno scandalo mediatico che divenne poi nazionale grazie a trasmissioni come L’Arena e La Gabbia.
Proprio i pentastellati aretusei tornano a fare sentire la loro voce adesso, dopo La notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.
Ricordano l’imbarazzata difesa tv di alcuni componenti del civico consesso e quelle che definiscono “calunnie” – sempre in diretta tv – verso il deputato regionale Stefano Zito (il processo inizierà a breve, ndr). Ricordano l’ispezione regionale del 2016 conclusa con “il rigetto del ricorso del sindaco e confermando tutti i rilievi mossi ai consiglieri comunali in merito alla Delibera 109. Ulteriormente, ha invitato l’amministrazione ad attivarsi per il recupero delle somme, illegittimamente erogate”. Una raccomandazione, quest’ultima, “a cui non si è ancora provveduto”.
Poi una nuova stoccata diretta ai consiglieri comunali: “aspettiamo le memorie difensive…”.




Siracusa. Regolamento sugli asili nido, si discute sulla durata dell'anno educativo: 11 mesi

Torna in aula oggi alle 18.30 il Consiglio comunale di Siracusa. Seconda convocazione, si riparte dalla votazione di un emendamento all’articolo 4 del nuovo Regolamento sugli Asili nido, quando ieri sera è venuto a mancare il numero legale.
Era in discussione la parte riguardante il calendario delle attività, che fissa in 11 mesi la durata dell’anno educativo. “In uno all’articolazione in 36 ore lavorative settimanali, suddivise in 5 o 6 giorni, con un minimo di 6 ore giornaliere, questa nuova disciplina viene incontro alle esigenze delle famiglie e permette una maggiore flessibilità”, ha detto nel suo intervento il consigliere Simona Princiotta, prima della verifica del numero legale.
In precedenza l’aula aveva approvato i primi tre articoli di un testo che va a sostituire il precedente, in vigore dal 1980, anche se modificato ed integrato due anni fa.
Il Regolamento viene armonizzato con la normativa regionale in materia, che prevede nuovi standard strutturali ed organizzativi ed incide soprattutto in alcuni aspetti gestionali del servizio, resi adesso più snelli e funzionali.
A migliorare il testo del settore Politiche scolastiche ed educative, gli emendamenti approvati dalla II Commissione ed illustrati in aula dal suo presidente, Elio Di Lorenzo, che nel suo intervento ha ricordato “il lavoro svolto in quasi due mesi dai consiglieri che hanno apportato modifiche per ottimizzare il servizio e renderlo quanto più vicino alle esigenze della collettività”.
Il primo emendamento è stato all’articolo 2 con la previsione, tra le “Finalità” del servizio, di “Diffondere la cultura ed i diritti dell’infanzia”. L’altro emendamento migliorativo approvato dall’aula, su proposta dei consiglieri Firenze e Sorbello, è servito a cassare l’articolo 2 nella parte in cui si faceva specifico riferimento al numero di bambini destinato ad ogni asilo, rinviando agli standard regionali.




Inizia l'iter del disegno di legge per le ex Province: più fondi per tutte ma è corsa contro il tempo

Nessuna risorsa diretta ma un platfond per le ex Province regionali siciliane che passa da 91 a 109 milioni di euro. E’ questo il contenuto principale dell’atteso Disegno di legge sull’assestamento del Bilancio di previsione. Questa mattina la presentazione agli uffici di segreteria dell’Ars. “Erano state fornite altre assicurazioni ai lavoratori della ex Provincia di Siracusa”, fa notare il presidente della commissione Bilancio, Enzo Vinciullo.
“Tuttavia – prosegue – la complessità del disegno di Legge, che prevede ben 24 articoli, costringeranno la Commissione Bilancio a numerosi giorni di lavoro”. Per tentare di accelerare il più possibile in una corsa contro il tempo per salvare l’ente siracusano, già domani mattina si cercherà di stralciare molte delle modifiche alle tabelle di bilancio, per rendere più snella e veloce l’approvazione del disegno di Legge “che, altrimenti, rischia di rimanere impantanato per settimane sia in Commissione quanto in aula”.




Zona industriale, dopo il sequestro: l'assessore regionale Marziano, "le aziende accettino le prescrizioni"

“La situazione determinatasi con l’intervento della magistratura di Siracusa che ha emesso un preavviso di sequestro degli impianti della Isab Nord e sud e della raffineria esso va affrontato con grande attenzione ed equilibrio”. L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e Formazione, Bruno Marziano, interviene così sul caso di grande attualità nel siracusano.
“La vera sfida della modernità sta infatti nella capacità di fare convivere l’ambiente e la salute delle persone con un moderno apparato industriale nella consapevolezza che la nostra provincia non può rinunciare ad un settore come quello dell’industria chimica e petrolchimica ma che tale attività produttiva ma svolta nel pieno rispetto delle leggi a salvaguardia della sicurezza e della salute delle popolazioni e dei lavoratori”, la premessa quasi conciliante. Poi l’invito alle aziende destinatarie del provvedimento. “Ritengo fondamentale un atteggiamento di disponibilità ad un piano di investimenti finalizzato al rispetto delle prescrizioni della magistratura, previste dalla legge e dalle normative vigenti ancor più se tali prescrizioni facevano già parte dei piani previsti dalle aziende per l’ottenimento della loro autorizzazione integrata ambientale. Ciò comporta una accelerazione nel rilascio da parte delle istituzioni interessate di tutte le autorizzazioni necessarie ad attuare le prescrizioni richieste dall’intervento della magistratura e previste nelle autorizzazioni integrate ambientali”.
Quanto al bilancio tutela della salute e salvaguardia dell’occupazione, “per quanto mi riguarda farò la mia parte all’interno del governo regionale e nel rapporto con quello nazionale per dare risposte alla nostra provincia” è l’impegno dell’assessore.




Siracusa. "Tavolo con il ministro dell'Ambiente", input di Zappulla dopo il sequestro degli impianti Esso e Isab/Lukoil

“Subito l’attivazione di un tavolo nazionale coordinato dal Ministro per l’Ambiente con i rappresentanti delle grandi imprese, i sindacati e le istituzioni locali e regionali”. La richiesta parte dal deputato nazionale di Articolo 1 , Pippo Zappulla, alla luce del sequestro preventivo degli stabilimenti Esso e Isab/Lukoil disposto dalla Procura, il parlamentare esprime il proprio sostegno alla magistratura, ribadendo al contempo che “ognuno debba assumersi la responsabilità di limiti, ritardi, di una cattiva iniziativa politica e istituzionale”. Zappulla prosegue sostenendo che “le indagini aperte sull’inquinamento fanno, peraltro, il paio con i tanti fascicoli sulle pubbliche amministrazioni e sul Comune di Siracusa in particolare e confermano che bisogna avere rispetto per l’autonomia della Procura sempre, senza attaccarla e tentare di delegittimarla quando in discussione ci sono delibere, appalti, gestione di servizi importanti della collettività”. Altrettanto vero, per il deputato nazionale, però, che “una classe dirigente appena avveduta non possa scaricare una materia così importante e delicata solo sulle indagini e i provvedimenti della magistratura. Le grandi committenti della zona industriale interessate devono rispondere nel merito dei provvedimenti e dare conto e ragione ad intere comunità, ed è evidente che dalla zona industriale e dagli stabilimenti vengono fuori non solo i cattivi odori ma anche e soprattutto le sostanze inquinanti e dannose per la salute, mai dimenticarlo prima per i lavoratori impegnati e poi per le comunità della zona. E lo dobbiamo dire tutti all’unisono: Nessuno si sogni di porre sul tavolo del sindacato il ricatto inquinamento-occupazione, così come, altrettanto unitariamente dobbiamo giudicare demagogico e fuorviante alimentare un clima di ostilità preconcetta nei confronti delle attività industriale”. Zappulla sollecita infine una cabina di regia regionale e nazionale “per sbloccare risorse e progetti per la bonifica e il risanamento”.




Siracusa. Ex Provincia, dipendenti in assemblea e Vinciullo: "non accontentatevi di promesse"

Mentre i dipendenti della ex Provincia Regionale sono riuniti in assemblea con i sindacati, tardano ad arrivare le attese buone notizie da Palermo. A dispetto dell’incontro della scorsa settimana e l’annuncio di un disegno di legge con ulteriori 18 milioni di euro per le ex Province Regionali in pre-dissesto, nessuna certezza pare emergere sul salvataggio di Siracusa.
“Il disegno di legge sulle ex Province non è ancora stato depositato in Commissione Bilancio e in Assemblea”, dice secco il presidente della commissione, il siracusano Enzo Vinciullo.
“Non appena il provvedimento legislativo arriverà in Commissione, sarà da me posto all’ordine del giorno e riceverà una corsia preferenziale, così come ho fatto fino adesso”, assicura Vinciullo che ha già convocato per dopodomani i lavori di commissione.
Ma intanto i dipendenti siracusani reclamano il pagamento di cinque mensilità di stipendio e dopo le agitazioni della passata settimana sembrano pronti a tornare sul piede di guerra.
Sono attualmente disponibili i poco meno di 3 milioni di euro stanziati con un precedente provvedimento. “Vengano usati per il pagamento di due mensilità, ma lo si faccia subito”, sollecita Vinciullo. Altri 3 milioni di euro sono stati stanziati ma non sono ancora disponibili, in attesa dei mandati.
Domani, intanto, la Regione distribuirà altri 25 milioni di euro, come era stato già previsto ben prima delle proteste siracusane. “Ai dipendenti della ex Provincia dico di stare in allerta, perchè al momento non c’è nulla di quanto viene sbandierato da altri. Non si accontentino di promesse”, il monito del presidente della commissione Bilancio.




Zappulla e i veleni a Siracusa: "il Governo invita ad attendere la conclusione delle indagini in corso a Messina"

Il sottosegretario alla Giustizia, Migliore, ha risposto alla interpellanza del parlamentare di Articolo Uno-Mdp, Pippo Zappulla, sul “caso Siracusa” condito da accuse e veleni rimbalzati nei mesi scorsi tra i palazzi di città e il coinvolgimento, indiretto, della Procura.
“La risposta del Governo è stata palesemente imbarazzata, generica e in alcuni passaggi anche confusa”, è il commento di Zappulla. Che valuta comunque importante “l’attenzione e la serietà” con cui si sta valutando il contenuto delle denunce presentate dalla consigliera comunale Simona Princiotta. “Vengono ritenute degne di essere  approfondite e il Governo infatti comunica che sono in corso diverse verifiche, in particolare della Procura Generale presso la Corte di Cassazione”, illustra il parlamentare.
Il sottosegretario Migliore esclude, nella sua risposta, condizionamenti dell’operato della Procura a causa della forte contrapposizione tra esponenti politici, economici e del Foro. Il Governo, di fatto, richiama il giudizio già espresso dal Procuratore Generale.
Quanto alle ispezioni, “il Ministero da notizia che l’Ispettorato Generale sta svolgendo verifiche, riservandosi valutazioni conclusive dopo avere acquisito più dettagliate informazioni dalla Procura della Repubblica di Messina, titolare di procedimento coperto ancora da segreto investigativo”.
Poi la stoccata di Zappulla. “Considero però quantomeno singolare che il procuratore della Repubblica di Siracusa rischi un provvedimento disciplinare per ragioni allo stato ancora misteriose, talmente misteriose da alimentare il sospetto che allo stesso si voglia far pagare il prezzo dei tanti fascicoli di indagini aperte nei confronti della Pubblica amministrazione e del Comune di Siracusa”.




Siracusa. Alloggi popolari, il consigliere Tota invita a studiare "politiche di riqualificazione"

Il consigliere comunale Dario Tota sollecita maggiore attenzione per le aree di edilizia popolare. “Sono abbandonate al degrado, in assenza di politiche di riqualificazione”, spiega. Pertanto chiede all’amministrazione di avviare un programma di risanamento. L’esponente di Orizzonte Siracusa ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione illustrando come “il cattivo stato di sicurezza e decoro dei quartieri popolari” non aiuta nell’attrarre “attività artigianali e commerciali” ed a migliorare le condizioni di vita di chi vi abita.
Per questo Tota è tornato a chiedere interventi urgenti ed una più attenta programmazione capace di puntare all’inclusione sociale.