Siracusa. Conto Consuntivo, corsa contro il tempo ma in consiglio comunale manca il numero legale

Slitta a domani mattina l’approvazione del conto consuntivo 2015 del Comune. La seduta di oggi, convocata dal presidente, Santino Armaro, è saltata per mancanza del numero legale. I consiglieri dovranno riunirsi nell’aula Vittorini alle 10. All’appello di questa mattina hanno risposto in 19 sui 40 componenti dell’assise cittadina. Domani ne basteranno 16. Per via dei ritardi accumulati, la Regione ha nominato un commissario “ad acta”, che, nel caso in cui il consiglio comunale non approvasse lo strumento, si sostituirebbe all’assemblea cittadina, che risulterebbe sciolta. Critica l’opposizione. “Siamo già ad agosto inoltrato e la maggioranza non riesce ancora ad approvare il conto consuntivo relativo al 2015. Siamo stati presenti alla seduta odierna – dichiarano i consiglieri  Cetty Vinci e Salvo Sorbello – perché intendiamo evidenziare le tante cose che non vanno nei conti del Comune di Siracusa. Oggi c’era il Sindaco ma, oltre a tanti consiglieri della maggioranza, con era presente neppure l’assessore al bilancio”.




Siracusa. Pd ad alta tensione, Italia a Lo Giudice: "Troppo impegnato a contare tessere di corrente"

Duro l’affondo del vicesindaco e componente della direzione provinciale del Pd Francesco Italia nei confronti del segretario provinciale, Alessio Lo Giudice. Non si smorzano i toni di un dibattito che rende chiaro il fallimento del tentativo di ricucitura degli strappi sempre più profondi all’interno della forza politica. Italia replica alle accuse mosse da Lo Giudice, in primo luogo contro il sindaco, Giancarlo Garozzo e chi lo sostiene, nel partito e nella sua maggioranza a palazzo Vermexio. “Sarebbe troppo facile-premette Italia-  buttarsi nella mischia provando a spararla più grossa, come oggi fa il segretario provinciale del Pd dalle pagine dei quotidiani. Quando Giancarlo Garozzo mi ha chiesto di far parte della direzione provinciale del partito non ho avuto dubbi. Dare il proprio contributo, non solo nell’amministrazione attiva ma anche all’interno di un gruppo politico che individui scenari e soluzioni ai problemi, è un’aspirazione legittima di chiunque desideri concorrere al bene comune. È qualcosa che ho sempre cercato di fare senza mai far parte di un partito-ricorda il vicesindaco- nel mondo del volontariato prima, nelle battaglie condotte per i diritti civili a Milano poi, confrontandomi a viso aperto con persone che rispondevano al nome di Salvini, La Russa, Taormina.Partecipando alla mia prima direzione provinciale del Pd, mi sono rivolto con una battuta ad un amico dicendo: “pensi mi faranno l’esame del sangue?”Oggi, fuori dal l’ironia, mi rendo conto che la mia idea di partito, forse anche quella di Politica (scritto con la “p” maiuscola come piace a me), è molto diversa”. Italia rimprovera a Lo Giudice di “agitare un’ipocrita bandiera di sinistra e lanciare strali agli infedeli. Il segretario dovrebbe piuttosto interrogarsi sul ruolo del partito e su come questo abbia contribuito in questi anni a costruire il “patto con la città” che oggi invoca, con azioni concrete. Non nelle riunioni di amici a discutere di massimi sistemi, ma per le strade della città, a contatto con i cittadini”. Poi Italia prosegue ponendosi una serie di domande. “E’ lecito -dice- chiedersi dov’erano il segretario ed i suoi danti causa quando questa amministrazione sfilava in corteo per il primo gay pride della storia di Siracusa, ripetuto due anni dopo alla presenza della senatrice Cirinnà; dov’erano quando si riaprivano e restituivano alla fruizione spazi culturali chiusi da decenni inaugurando un sistema nuovo ed efficiente di gestione del patrimonio; quando parlavamo di mobilità sostenibile o di educazione alimentare; quando si parlava di Vittorini al monumento ai caduti; quando si realizzava la casa dei cittadini a Mazzarrona; quando ci si batteva per entrare nei tavoli delle AIA per affrontare seriamente il tema della qualità dell’aria; durante i workshop per Rebuilding the Future lungo la pista ciclabile; quando l’anno scorso si è parlato con i maggiori esperti internazionali di beni culturali all’Isisc; durante la settimana dedicata ad Archimede con le scuole; nelle giornate dei bambini al museo, alla Mazzarrona o alla Graziella con la biblioteca comunale; quando abbiamo inaugurato Officina Giovani; lanciando la street art nelle vie cittadine; durante il cinema in piazza Santa Lucia e gli altri eventi gratuiti in città; quando siamo entrati nelle scuole a parlare di violenza di genere, di sicurezza stradale, di legalità e sostenibilità; quando parlavamo di autismo e disabilità; durante le ultime due settimane in cui i maggiori esperti del design e della creatività italiana si riuniscono e tengono lezioni aperte all’antico mercato di Ortigia, tornato a risplendere, non per il pubblico dei soliti noti, ma per centinaia di giovani provenienti da tutta Italia e dalla nostra provincia che hanno invaso la nostra città per ripensarla, collaborare, esprimersi e partecipare”. Domande a cui fornisce la sua risposta, che è anche un’accusa ben chiara. “Eravate in riunione-dice Italia-  seduti in qualche bar cittadino o nella sede del partito a contare tessere della corrente che, purtroppo, lei non ha smesso un solo istante di rappresentare, o a decidere a tavolino i nomi dei futuri candidati alle elezioni”.

 




Siracusa. Vermexio, "rapporti chiari tra gli alleati": l'input di Pippo Sorbello

“Il rimpasto di giunta chiarisce il rapporto tra gli alleati e avvia una seria prospettiva programmatica.
Abbiamo condiviso con il sindaco Garozzo la traccia politico-amministrativa di rilancio dell’amministrazione e della città”. Così il deputato regionale Pippo Sorbello interviene sul dibattito politico, che si è riacceso, con toni sempre più alti, dopo il mini rimpasto della giunta comunale.
“Tendiamo una mano ai riformisti e ai fotiani-prosegue il parlamentare dell’Ars-  che intendano creare condizioni di dialogo nel bene e nel rispetto della Città, ma soprattutto a coloro che intendano lasciare alle spalle le ostilità interne. Scegliamo di sostenere in modo convinto questa coalizione ed il buon operato di questa amministrazione, sapendo di dover tendere sempre al meglio ed al bene della collettività. Intendiamo infatti rafforzare il nostro impegno affinché si risolvano le questioni annose ed irrisolte del nostro territorio”.




Siracusa. La guerra nel Pd, cinque dell'esecutivo contro Lo Giudice: "Esprime opinioni personali"

Va ancor più complicandosi la già rovente situazione interna al Partito democratico provinciale in un contesto che appare sempre più simile ad un “tutti contro tutti”. Dopo le polemiche a distanza tra il sindaco, Giancarlo Garozzo e il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, il presidente dell’assemblea provinciale, Liddo Schiavo e il coordinatore cittadino, Monterosso, sono  cinque componenti dell’ esecutivo provinciale a dire la loro, chiarendo una posizione ben distante da quella espressa da Lo Giudice, contro cui puntano il dito. Duro il documento diffuso oggi da Sonia D’Amico, Sabina Zuccaro, Alessandra Furnari, Massimo Urciullo e Paola Terranova. “Alla luce delle nuove dichiarazioni del segretario,di due componenti dell’esecutivo e di alcuni segretari di circolo-spiegano- sentiamo il dovere di esternare ciò che da mesi denunciamo all’interno degli organismi deputati. Abbiamo dedicato molte delle nostre energie al tentativo di rendere unito, concreto e forte questo partito, ma l’obiettivo che la nomina del segretario Lo Giudice e del suo esecutivo si prefiggeva, non è stato da tutti noi raggiunto perché,nonostante i nostri sforzi, ci ritroviamo un partito più distante dall’opinione pubblica, diviso e lacerato di prima. In un esecutivo in cui il Segretario assume posizione nette e determinanti senza alcun confronto preliminare con gli altri componenti perché, come ci è stato più volte risposto, “esprime opinioni personali non riferibili a tutta la segreteria”, riteniamo assolutamente legittimo e doveroso che chi è contrario esprima pubblicamente la propria opinione, dissociandosi da posizioni che non condivide. Dopo gli innumerevoli tentativi di ritrovare il dialogo e sanare la frattura, dopo che le nostre richieste di delineare congiuntamente le linee e le azioni da adottare sono rimaste inascoltate, non possiamo che prendere e dare atto del totale fallimento di questa esperienza.
Auspichiamo quindi che tutti abbiano l’onestà intellettuale di ammetterlo, per poter restituire al nostro partito la dignità che merita, fermare la squallida rappresentazione che ne emerge sia sui media che tra la gente,individuare un percorso nuovo che ci consenta di superare con senso di responsabilità le difficoltà di questo momento ed individuare una guida che sia in grado di spendersi per il bene di tutto il partito e della comunità”

 




Siracusa. Consuntivo 2015, Progetto Siracusa: "Consiglio comunale a rischio scioglimento? Bene, chiuda l'esperienza Garozzo"

Corsa contro il tempo per l’approvazione del conto consuntivo 2015. Il consiglio comunale rischia lo scioglimento. Il commissario regionale Angelo Sajeva ha concesso all’assise trenta giorni di tempo per varare lo strumento. In caso contrario, come previsto, si sostituirebbe al consiglio comunale che sarebbe automaticamente sciolto. Non ci si arriverà, ma la coordinatrice di Progetto Siracusa, Carmen Perricone auspica, al contrario, che accada. “Ci sembra un’ottima occasione -dice l’esponente del movimento che fa capo a Ezechia Paolo Reale- per staccare definitivamente la spina a questa sventurata amministrazione: i consiglieri abbiano uno scatto d’orgoglio e, come ha già dichiarato il nostro rappresentante Salvo Sorbello, dimostrino di voler chiudere la sciagurata esperienza Garozzo: non votino il consuntivo e sostengano la mozione di sfiducia per mandare a casa il sindaco.Due gesti concreti-prosegue- che farebbero chiudere subito una pagine triste e dannosa e che varrebbero più di mille proclami”.

 




Siracusa. Pesca,appello di Bandiera ai deputati: "No all'accordo Italia-Grecia, danno per la nostra marineria"

Il ventilato accordo bipartisan tra Italia e Grecia, che vorrebbe riconsiderare la delimitazione delle acque territoriali tra i due Paesi, con la nascita di una zona economica esclusiva per la Grecia, in un importante tratto di mare Jonio, penalizzerebbe enormemente gli operatori italiani, che come sottolineato dall’Alleanza nazionale delle cooperative del settore della pesca, hanno notevoli interessi a gettare le reti nelle zone ioniche ad est, in direzione Grecia. Un interesse che riguarda soprattutto i pescatori siciliani, siracusani, ragusani, catanesi e trapanesi in primis, che in gran numero dirigono il timone verso oriente”, così  Edy Bandiera, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Siracusa.
“Faccio appello ai parlamentari nazionali e agli eurodeputati dell’isola, affinché vigilino e si attivino, per fermare un accordo che andrebbe ad esclusivo nocumento dei nostri pescatori – prosegue Bandiera –. E’ necessario ribadire in modo deciso la contrarietà della nostra terra ad ogni possibile intesa di delimitazione. I pescatori italiani osservano da sempre il diritto internazionale, il diritto europeo, non serve pertanto alcuna ulteriore intesa sulle acque territoriali, serve, invece tenere alta la guardia a tutela di un settore strategico, al quale da sempre riconosco un ruolo di primissimo piano, insieme all’agricoltura e all’agroalimentare, oggi avvalorato dall’enorme sviluppo mondiale dell’economia legata al ‘food’, per promuovere una crescita economica, sostenibile e in armonia con l’ambiente, della nostra isola, dalla quale possono derivare sana economia, sviluppo e occupazione”.




Siracusa. La bufera nel Pd, Garozzo:"La segreteria Lo Giudice è un fallimento, pensino a questo"

Le accuse di Lo Giudice, Monterosso e Schiavo rispedite al mittente, con toni altrettanto duri. Il sindaco, Giancarlo Garozzo replica, parlando fuori dai denti, alla nota con cui il segretario provinciale, il coordinatore cittadino e il presidente dell’assemblea provinciale del Pd rendono nota l’intenzione di prendere le distanze dall’amministrazione comunale. “Come ho dichiarato il giorno del mio insediamento-premette Garozzo-  prima viene la città e poi tutto il resto. È soprattutto in nome di questo impegno che, ancora una volta, non mi sono lasciato imbrigliare.
E’ bene che si sappia che ho incontrato per tre volte il partito e per tre volte mi sono state presentate versioni e assetti diversi. Il tavolo di confronto è saltato non per Giancarlo Garozzo ma perché Lo Giudice e Monterosso, in barba a qualunque reale interesse per il funzionamento dell’amministrazione, pretendevano la sostituzione di assessori che si sono dimostrati con i fatti capaci e competenti. Il loro atteggiamento è il segno tangibile del disinteresse assoluto che hanno per la città”. Garozzo accusa il gruppo dirigente del partito in provincia di muoversi secondo “biechi meccanismi novecenteschi, portati avanti da chi, prima di permettersi di parlare di giunte di alto profilo, dovrebbe capire chi è e cosa rappresenta”. Il primo cittadino non si limita a lasciare intendere. Specifica, al contrario, il senso della sua dichiarazione. “Lo Giudice, Monterosso e Schiavo sanno infatti perfettamente che la loro nomina è frutto di un accordo unitario, fatto a tavolino, non di congressi o elezioni. È di tutta evidenza, quindi, che questo accordo oggi non esiste più e che i “tre moschettieri” rappresentano solo una parte del Pd: i Riformisti e il gruppo Foti. Null’altro”.
Il sindaco precisa di conoscere bene quali siano le sue responsabilità . “Da 3 anni a questa parte-ricorda il primo cittadino-  i vertici del PD, cambiati più volte per le vicissitudini interne al partito, non sono mai stati accanto all’amministrazione nata da una vittoria – voglio ricordarlo nel caso in cui l’avessero dimenticato – che ha riportato il Centrosinistra a governare questa città dopo 15 anni.Ultimamente avevamo avviato un percorso cittadino ma è stato un cammino azzoppato subito da una parte del Pd che non ha quasi mai partecipato agli incontri programmati”. Parole “infuocate” , in particolare, nei confronti di Lo Giudice, che alla guida della segreteria provinciale “ha dimostrato di essere incapace di mantenere gli impegni e tenere a bada gli estremismi, che ha invece avallato, portando il Pd a toccare il punto piu’ basso in termini di consenso, immagine e rapporto con i cittadini”. Garozzo parla di “fallimento dell’esperienza targata Lo Giudice, testimoniato dal risultato ottenuto dal partito alle ultime amministrative nei quattro comuni della provincia nei quali si è votato per la scelta del sindaco”. Infine una sollecitazione: “Pensino a questi aspetti-conclude Garozzo.  invece di avere come obiettivo principale la distruzione sistematica di quanto fa questa amministrazione”.




Siracusa. Iacp verso l'accorpamento con Ragusa, Sorbello(Udc): "Percorso positivo"

Cura “dimagrante” per le Iacp siciliane. In Ars si va verso l’accorpamento degli enti, in modo da aumentare il valore del patrimonio immobiliare e ridurre le passività. “E’ una soluzione di buon senso”, spiega il deputato regionale Pippo Sorbello (Udc). “Nel disegno dell’Ars, Siracusa non rischia di ritrovarsi relegata in una situazione di secondo piano. Valuto come positivo l’accorpamento con Ragusa. Da un punto di vista territoriale e di parametri di edilizia popolare sono diversi i punti in comune delle due realtà, con due Iacp dalle limitate passività”, spiega Sorbello che sta seguendo l’iter degli accorpamenti in Commissione.
“Come anche per le Camere di Commercio, evitiamo così il rischio che Catania possa giocare un ruolo egemone. All’interno della nuova Iacp che accorpa Siracusa e Ragusa, la provincia aretusea avrà due rappresentanti, garantendosi così un non indifferente peso specifico nelle scelte che influenzeranno le nuove politiche di edilizia popolare a guida Iacp”, la rassicurazione di Pippo Sorbello.




Siracusa. Ars, incardinato il disegno di legge che stanzia 9 milioni per i dipendenti delle ex Province

Incardinato il disegno di legge che, tra gli altri interventi, stanzia nove milioni di euro da destinare al personale delle ex Province. A darne notizia è il deputato regionale Vincenzo Vinciullo che martedì sera, in aula, aveva avanzato proprio questa richiesta. Il disegno di legge stanzia anche 3, 7 milioni di euro per gli agricoltori e 2, 4 milioni di euro per le scuole paritarie.




Siracusa. Giunta, mini rimpasto e deleghe rimodulate: fuori Gasbarro e Scorpo, entrano Miceli e Sallicano

Fuori dalla giunta Garozzo anche Teresa Gasbarro e Rosalba Scorpo,  dimissionarie come Alfredo Foti. Da questa mattina, rimpiazzano le due dimissionaria Grazia Miceli e Giovanni Sallicano. Hanno giurato a palazzo Vermexio e contemporaneamente si sono presentati ufficialmente alla città. Un percorso legato al delicato momento politico per l’amministrazione comunale, con la pesante “guerra” interna al Pd, il partito di maggioranza, di cui il primo cittadino è espressione. A prescindere da veleni, polemiche e sollecitazioni, Garozzo conferma, con i fatti, l’intenzione di non procedere nella direzione dell’azzeramento. E’, invece, un nuovo mini rimpasto a potergli garantire, in base alle sue valutazione, la governabilità della città. Grazia Miceli è una commercialista.  Giovanni Sallicano, un noto avvocato.  Resta ancora vuota la rubrica dei Lavori Pubblici. Dopo le dimissioni di Alfredo Foti, il sindaco ha deciso di reggere la rubrica “ad interim”. Garozzo ritiene che “a tre anni è normale avviare verifiche e qualche modifica in giunta. Con Sallicano, l’amministrazione comunale punta sulla rubrica della Legalità. Lo supporterà Ettore Leotta come supporto esterno, noto magistrato ed ex assessore regionale . Miceli si è mesa a disposizione di un importante progetto politico”. Restano a Garozzo Lavori Pubblici, Urbanistica, Sviluppo Economico, Risorsa Mare, Sviluppo Europa, Pianificazione territoriale. Abela reggerà anche il Verde Pubblico. Coppa non avrà più la Legalità e lo Sport. Italia avrà, invece, anche le Politiche Sportive. Miceli si occuperà di Protezione civile, Contenzioso e Personale, Decentramento, Servizi demografici e Pari Opportunità. Sallicano reggerà le Politiche Sociali e Abitative, oltre alla rubrica della Legalità e Trasparenza . Valeria Troia aggiungerà alle sue rubriche Volontariato e Periferie. A Scrofani resterà il Bilancio, con Tributi, Attività Produttive, Agricoltura e Pesca, Aziende partecipate. Il sindaco ha voluto ringraziare gli assessori dimissionari, ricordando alcuni tra i principali interventi portati a termine. Per Foti, Garozzo ha ricordato la bretella di Targia, la banchina della Marin e i lavori di riqualificazione del Molo Sant’Antonio, il piano spiagge,i lavori della scuola di via Calatabiano. Nel caso di Rosalba Scorpo: “la consegna di 10 alloggi popolai, l’avvio di progetti finanziati con la legge 328 per i minori disabili e di assistenza domiciliari e, tra le altre iniziative, l'”assegno civico”. Gasbarro, infine, lega il suo nome al Doggy Park, ai mercati rionali  e al progetto  “una scelta in comune” con la quale si può esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti nel momento in cui si chiede il rilascio o il rinnovo della carta d’identità.