Siracusa. Consiglio Comunale, nasce "Opposizione". Cetty Vinci capogruppo

Al consiglio comunale di Siracusa è stato costituito il gruppo consiliare denominato “Opposizione”. Ne fanno parte i consiglieri comunali Massimo Milazzo, Fabio Rodante, Salvo Sorbello, Cetty Vinci. Tutti e quattro eletti nella coalizione di liste civiche di opposizione, appunto.
I quattro, tramite la costituzione di un gruppo unico, vogliono “segnare nettamente il confine tra chi censura senza appello la fallimentare stagione amministrativa di Garozzo e chi invece cerca di destreggiarsi in improbabili equilibrismi politici con un piede qui ed uno lì, senza avere il coraggio di staccare la spina a questa deludente esperienza amministrativa”, spiega Massimo Milazzo.
Capogruppo è Cetty Vinci. “Intendiamo incalzare giunta municipale e maggioranza del consiglio comunale su temi quali: la scelta dell’area del nuovo ospedale; la trattazione del bilancio consuntivo del 2015 e del bilancio preventivo del 2016; l’impiego dei proventi della tassa di soggiorno per la creazione di nuove offerte turistiche e di nuovi posti di lavoro; il piano spiagge; il bisogno sociale”.




Siracusa. Ok al debito fuori bilancio: 101.940 euro per pagare la Martifer Solar

Il Consiglio Comunale di Siracusa ha dato il suo ok al debito fuori bilancio di 101.940 euro a favore della Martifer Solar srl di Milano. La ditta aveva presentato ricorso al Tar avverso l’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione del parcheggio fotovoltaico al Tribunale di Siracusa. I giudici amministrativi hanno convenuto sulla esistenza di un profilo di illegittimità riconoscendo il diritto al risarcimento per la Martifer Solar. Concordata tra le parti la riduzione del 10% (inizialmente la somma era di 111.742 euro) a patto che il Consiglio votasse (come avvenuto ieri) entro il 30 giugno.
L’irregolarità rilevata consiste nel fatto che la ditta aggiudicataria avrebbe presentato un’offerta per la copertura di 336 posti auto a fronte, invece, di almeno 350 richiesti.
Montano le polemiche con un’opinione pubblica compatta nel chiedere che vengano accertate eventuali responsabilità nell’errore segnalato dal Tar. Sarà la Corte dei Conti a stabilirlo. Ma potrebbe pronunciarsi anche la commissione di valutazione interna al Comune di Siracusa.
Tornando al Consiglio Comunale, dopo la trattazione del debito fuori bilancio è venuto a mancare il numero legale per cui è stata rinviata ad altra seduta la discussione relativa alla stipula di una convenzione con il Comune di Priolo Gargallo per la istituzione di una linea bus diretta Siracusa-Priolo (e viceversa) a costo zero per Palazzo Vermexio.




Siracusa. Il funzionario comunale Pirruccio contro la Princiotta: "mai pressioni per lavori"

Chiamato in causa dagli stralci di registrazioni audio letti da Simona Princiotta durante la sua ultima conferenza stampa, il funzionario tecnico del Comune di Siracusa, Salvatore Pirruccio, spiega di avere dato mandato al proprio legale per valutare una querela per diffusione di notizie dal contenuto “palesemente diffamatorio e calunnioso”.
Il funzionario spiega di “non aver mai ricevuto pressioni né dal sindaco Giancarlo Garozzo né da componenti della sua Giunta, in ordine all’affidamento di lavori di manutenzione”.




Siracusa. Consiglio Comunale in caduta libera: solo offese, niente decisioni

C’era una volta il Consiglio Comunale di Siracusa. Del prestigio che una istituzione dovrebbe avere rimangono ormai le briciole al quarto piano di palazzo Vermexio. L’ennesimo atto che segna probabilmente la rottura definitiva tra opinione pubblica e civico consesso è andato in scena nella serata di ieri.
Quando una mozione presentata dalla (invisa) consigliera Simona Princiotta diventa occasione di (nuovo) scontro interpersonale. E volano parole e offese tra i banchi, con altro protagonista il consigliere Firenze.
Dei provvedimenti di cui si doveva discutere, nell’interesse della collettività, come ad esempio i circa 111.000 euro da pagare per l’errore nella gara per la realizzazione del parcheggio fotovoltaico al tribunale di Siracusa, neanche traccia. Perchè finisce (al solito) che viene a mancare il numero legale, poche tracce della maggioranza in aula e tutto rinviato ad oggi. Forse. Dopo 40 giorni senza riunioni.
E la sconfitta della politica siracusana va così in scena. Per la rassegnazione di una opinione pubblica sempre più perplessa e confusa tra sospetti e avvisi di conclusione indagini. E il Consiglio Comunale? Mestamente arrotolato attorno alla sua pochezza istituzional-decisionale.




Siracusa protagonista con Vinciullo: "Stop alle aggressioni verbali in Consiglio Comunale"

“Basta violenze verbali nel Consiglio Comunale di Siracusa”. La posizione, netta, è assunta dai consiglieri di opposizione Castagnino e Alota, con la condivisione del deputato regionale Enzo Vinciullo. “Ieri sera si è consumata l’ennesima aggressione verbale ad un consigliere comunale da parte della Presidenza”, raccontano i tre che si dicono solidali con la collega Simona Princiotta. “Non vengano soffocate le legittime aspirazioni dei consiglieri comunali.




Siracusa. Nervi tesi in aula Vittorini dopo le indagini, le accuse e gli ultimi due episodi

Cosa agita il Consiglio comunale di Siracusa? Al di là delle indagini e delle accuse – tutte da confermare – su presunte compravendite di voti, sono due gli episodi recenti che fanno emergere la tensione dell’aula Vittorini.
Il primo: la mozione di sfiducia, a firma di Simona Princiotta, contro il presidente Santino Armaro. La mozione sarà discussa nelle prossime settimane. La consigliera aveva chiesto l’immediata discussione con astensione di Armaro dalla presidenza, “perché avrebbe potuto influire sullo svolgimento dei lavori”. Nella mozione, si fa riferimento a una denuncia presentata il 14 aprile scorso dalla consigliera Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori di due commissione, distruzione che sarebbe stata concordata con il presidente Armaro e con l’ufficio di presidenza. Princiotta ha detto che la circostanza è stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare. Dopo la replica alla consigliera (“non le consentirò di trasformare quest’aula in un tribunale”) il presidente Armaro ha tenuto una breve riunione con i capigruppo e al rientro ha invitato il segretario generale, Danila Costa, a leggere la norma dello Statuto sull’argomento. La mozione di sfiducia al presidente sarà discussa non prima di 10 giorni e non oltre 20.
Il secondo episodio: l’intervento di Gaetano Firenze che ha avuto un violento battibecco, ancora, con Priciotta. In particolare, il consigliere ha fatto riferimento alla dichiarazione resa dalla collega nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso secondo la quale Gepa non avrebbe corrisposto somme al Comune per la gestione dei parcheggi negli anni scorsi. Per Firenze, non si può accettare che “in quest’aula si muovano accuse verso altri” perché accusare senza fare nomi è un “metodo mafioso”.




Siracusa. Lo Giudice richiama il "suo" Pd: "abbassare i toni e rispetto per i magistrati"

Il primo luglio il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, sarà a Siracusa per partecipare alla direzione provinciale del partito. Azzeramento di giunta o meno, da quella data il Partito Democratico siracusano vuole dare un segnale politico chiaro con “un netto cambio di passo e di direzione”. Parole del segretario provinciale, Alessio Lo Giudice.
“Prendo atto di come stia maturando, sebbene non da parte di tutti, la consapevolezza della rilevanza della fase che stiamo affrontando. Mi auguro che questo possa condurre tutti, da una parte, a dare il dovuto peso alla crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche cittadine. Dall’altra, a capire, come ho più volte affermato, che a tale fatto politico si può reagire efficacemente aprendo un confronto non solo all’interno del partito ma anche con le forze civiche e politiche del centrosinistra e con la città intera, senza che questo comporti atteggiamenti punitivi nei confronti di qualcuno o qualcosa”.
Lo Giudice invita poi a mettere da parte le accuse personali ed abbassare i toni. E vale come risposta indiretta alle parole del vicesegretario, Giansiracusa, che di fatto “sfiduciava” Lo Giudice. “Sarebbe opportuno – dice il segretario del Pd – che tutti coloro che ricoprono un ruolo politico si astenessero da qualsiasi forma di interferenza o invasione di campo. Mi riferisco agli opposti estremismi di chi pensa di strumentalizzare politicamente l’azione dell’autorità giudiziaria e di chi al contrario vorrebbe minimizzarne i riflessi politici alludendo a presunte anomalie nell’attività della magistratura. Entrambi gli atteggiamenti sono distanti e incompatibili con i principi, le regole e la cultura del Partito Democratico”.




Siracusa. Il gruppo Pd si stringe attorno a Castelluccio: "persona da elevato profilo morale"

Il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, si dice “sbigottito” dalla notizia dell’avviso di conclusione indagini recapitato a Carmen Castelluccio, nell’ambito dell’inchiesta Zuimana. “Conosco l’elevato profilo morale, lo spessore politico, oltre all’elevato senso delle istituzioni di Carmen Castelluccio, con cui, tra l’altro, durante le precedenti amministrative, ho condiviso la campagna elettorale. Un giudizio, tra l’altro, che non è soltanto mio ma di tutto il gruppo, di cui mi faccio interprete. Pur non essendo mio compito entrare nel merito della vicenda riportata dalla stampa, voglio, soltanto, auspicare che l’azione della magistratura, in cui ripongo la mia fiducia, restituisca presto la verità dei fatti”.




Siracusa. Altri cinque avvisi, inchiesta Zuimama: c'è anche la consigliera comunale Castelluccio

Altri cinque “avvisi” recapitati dalla Procura di Siracusa colpiscono palazzo Vermexio. Alla conclusione delle indagini preliminari scatta l’accusa di turbativa della procedura amministrativa al fine di determinare l’assegnazione del servizio di campus estivo all’associazione Zuimama, nonché di erogare in favore della stessa un finanziamento pubblico.
Il reato viene contestato in particolare, “per avere predeterminato – scrive la Procura – il contenuto della determina comunale con la quale veniva affidata alla Zuimama la gestione del campus estivo in mancanza di qualunque avviso pubblico e senza alcuna valutazione del progetto”. Agli indagati viene inoltre contestata la tentata truffa in concorso.
I nomi dei cinque: la consigliera comunale del Pd, Carmen Castelluccio (ex segretario provinciale del partito, ndr), il marito e impiegato comunale Giuseppe Pennisi (ritenuto dalla Procura il vero gestore della Zuimana) e poi Rosaria Garufi, dirigente del Comune di Siracusa, Caterina Galasso, funzionaria comunale e Cristina Aripoli, presidente dell’Associazione Zuimama.
A Pennisi venne sequestrato un computer con un archivio contenente “numerosissima documentazione facente capo alla Zuimama tra cui il decreto di sequestro della Procura di Siracusa relativo alla documentazione del campus estivo notificato qualche giorno prima sia al Comune di Siracusa sia al presidente dell’associazione Zuimama, nonchè la querela presentata dalla Aripoli contro la consigliera comunale Simona Princiotta”, annotano gli investigatori.
Galasso e Aripoli hanno inoltre ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con l’ulteriore accusa di avere anche calunniato in vario modo sia l’assessore comunale Valeria Troia sia la consigliera comunale Simona Princiotta, dalla cui denuncia è scaturita l’indagine.
Nel contesto delle attività istruttorie, è risultata l’estraneità dell’assessore Valeria Troia per la quale è stata avanzata richiesta di archiviazione.




Siracusa. Indagini e avvisi: nel Pd volano gli stracci. "Lo Giudice non è garante di tutti"

Le indagini giudiziarie e gli avvisi che si sono abbattuti sul Comune di Siracusa hanno dato la stura ad una nuova guerra all’interno del Pd locale. Il partito di governo cittadino si spacca e si prepara ad una nuova lacerante stagione. Non sono piaciuti alla corrente renziani gli inviti all’azzeramento della giunta arrivati dal segretario provinciale del Pd, Lo Giudice, dall’assessore regionale Bruno Marziano e dal deputato Pippo Zappulla. “Sembrano rispondere più ad un’esigenza di delegittimazione di una parte nei confronti di un’altra che ad una reale volontà di leale confronto”, dice diretto il vice segretario, Michelangelo Giansiracusa.
“L’attenzione dell’opinione pubblica e la naturale preoccupazione che ne discende di fronte alle recenti vicende giudiziarie sono del tutto evidenti ma il ruolo di guida e di responsabilità di un partito dovrebbe spingere non ad alimentare populismi giustizialisti, attraverso processi sommari o confondendo responsabilità individuali e responsabilità politiche, bensì a chiarire e a distinguere vicende e ruoli”, il ragionamento di Giansiracusa.
“In analoghe situazioni in cui iniziative giudiziarie hanno coinvolto amministratori locali e dirigenti del partito democratico, il segretario Lo Giudice non ha chiesto l’azzeramento di cui oggi si fa promotore ed è, quindi, inevitabile pensare che, nel caso in oggetto, sia animato da motivazioni che stridono col ruolo di terzietà e garanzia per il quale è stato nominato”, il sospetto neanche troppo velato.
“Sembra paradossale, inoltre, che il segretario rivendichi l’azzeramento di una giunta per la quale, fino a una settimana prima, l’area dei cosiddetti riformisti da lui rappresentata reclamava un posto di assessore”, aggiunge a mò di “carico” il vicesegretario.
“Nella misura in cui i comportamenti contestati a singoli esponenti Pd venissero accertati dalla magistratura, il sindaco Garozzo e la sua giunta sarebbero da considerare soggetti fortemente lesi e non, certamente, corresponsabili. Fino ad allora, augurandomi che la magistratura possa continuare a svolgere un lavoro serio ed efficace di contrasto ad ogni forma di illegalità in ogni settore della pubblica amministrazione, continuerò, come ho fatto, ad esprimere la mia personale solidarietà umana e politica ai compagni coinvolti perché possano dimostrare la propria innocenza ed estraneità ai fatti contestati”.