“Redditi di consiglieri e assessori,Comune in ritardo con la pubblicazione:diffida di Anac”

“L’Anac ha diffidato il Comune a pubblicare entro 30 giorni alla pubblicazione dei dati reddituali e dei curricula di consiglieri e assessori comunali”. Ad annunciarlo è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che evidenzia come si tratti di obbligo previsto dl decreto legislativo 33 del 2013. A sollecitare l’Autorità nazionale anticorruzione sarebbero stati proprio i consiglieri di FdI, come spiega Paolo Cavallaro, “dopo ripetute ed estenuanti inviti, in aula e per iscritto.La normativa impone tale pubblicazione per affermare il principio di trasparenza-ricorda il legale siracusano-Sulla pagina Amministrazione Trasparente non risultano ancora i dati reddituali né degli assessori di prima nomina, e di tanti di quelli che si sono succeduti in questi anni, né dei consiglieri comunali, eppure è un obbligo di legge trasmetterli al Comune che deve provvedere alla relativa pubblicazione.Mancano persino i curricula degli assessori, adempimento anch’esso collegato al principio di trasparenza. Eppure guardando alla stessa pagina degli altri comuni, anche siciliani, i dati reddituali sono costantemente aggiornati e i curricula ben presenti, come è giusto che sia e conforme alla normativa”.
Dopo la diffida dell’Anac, secondo cui entro 30 giorni il Comune dovrà correre ai ripari, per non incorrere in sanzioni penuniarie, il gruppo di Fratelli d’Italia fa presente un dato che ritiene fondamentale: “Le regole non ammettono eccezioni. Siamo inflessibili- concludono Paolo Cavallaro e Paolo Romano- nel rispettarle e nel pretenderne il rispetto.”




Accuse incrociate, clima rovente in Consiglio comunale a Priolo. “Paese paralizzato”

Clima sempre più teso al Comune di Priolo Gargallo. I consiglieri comunali di opposizione dei gruppi Grande Sicilia, Forza Italia e Siamo Priolo denunciano una situazione politico-amministrativa definita “ormai insostenibile”.
Quanto avvenuto durante l’ultima seduta consiliare, secondo gli esponenti di opposizione, confermerebbe come l’amministrazione sia “priva di maggioranza e di sostegno” ma continuerebbe “con ingiustificata insistenza a paralizzare tutto”. Nel mirino finisce il comportamento di una parte dell’aula che ha poi fatto cadere il numero legale, dopo un’interruzione. Tecniche consiliari, direbbe qualcuno.
All’ordine del giorno vi erano l’aumento della Tari, i servizi pubblici e la programmazione economico-finanziaria.
E dai tre gruppi di opposizione piovono accuse all’indirizzo dei colleghi che sostengono l’amministrazione Gianni. Critiche anche all’indirizzo della presidente del Consiglio comunale perchè – dicono – non sarebbe stata super partes nei comportamenti.
E non è mancato un attacco al sindaco, tornato in aula dopo mesi di assenza per via di alcuni problemi di salute. L’opposizione parla di “presunzione politica e autoreferenzialità” e giudica il suo intervento in palese contraddizione rispetto alle recenti dichiarazioni in cui aveva auspicato un clima di pacificazione in vista delle festività natalizie. “Ha solo causato divisione e malcontento”, commentano i consiglieri Diego Giarratana, Giusy Valenti, Manuela Mannisi, Manuel Pinnisi, Jenny Scuotto, Luca Campione, Patrizia Arangio e Mariangela Musumeci.




Siracusa fuori dal Cda Sac, l’affondo del Pd: “Il sindaco guardi anche alle logiche seguite per Aretusa Acque”

L’esclusione di una rappresentanza siracusana in seno al nuovo Cda della Sac è ancora tema rovente nel territorio. A prendere posizione è il Pd attraverso il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana, che ritiene “forte e pertinente la denuncia del sindaco contro la lottizzazione e la spartizione di poltrone che esclude Siracusa dalla gestione della SAC. “L’esclusione della provincia, nonostante i dati straordinari sul turismo post-Covid che la vedono protagonista-dichiara Gerratana- è un atto di grave miopia politica. Le cifre confermano la sua premessa: Siracusa ha superato i livelli pre-pandemici, guidando la ripresa turistica regionale con oltre 1,8 milioni di presenze (dato 2024). Ignorare tale peso economico in un ente cruciale come l’aeroporto è incoerente con le esigenze del territorio. Tuttavia, il peso morale della sua critica alla politica regionale viene indebolito quando si osserva la gestione delle nomine a livello locale”. Il segretario provinciale del Pd si rivolge al primo cittadino con tono critico. “Se si lamenta di subire il trattamento della lottizzazione- osserva Gerratana- è necessario guardare alle logiche che hanno guidato la formazione del CdA di Aretusa Acque S.p.A., dove la sua amministrazione, in quanto socio di maggioranza per la parte pubblica, sostenuta dai sindaci sponsorizzati dai deputati regionali di centrodestra, ha replicato una identica spartizione di incarichi. In questo contesto, l’unica figura che si è posta come vera alternativa a questa logica di potere è stata l’opposizione: Solo il Partito Democratico (PD), con il suo Sindaco Giuseppe Stefio, si è opposto con fermezza, prendendo una posizione netta contro la lottizzazione politica delle nomine di Aretusa Acque S.p.A. e non perché tagliato fuori dalla lottizzazione stessa, ma per una questione di principio per noi inderogabile: il comitato di sorveglianza deve veramente rappresentare i cittadini ed esercitare un reale controllo pubblico sulla gestione operata dal socio privato su un bene così prezioso e fondamentale come l’acqua e il servizio idrico”. Infine un’ultima considerazione. “Il nostro territorio -conclude il segretario provinciale del Pd- ha bisogno di leadership coerenti che, per criticare efficacemente la politica regionale, dimostrino prima di tutto a livello locale di non aderire a quella stessa “nebulosa politica senza forma” nata in occasione delle elezioni del libero consorzio e concentrata solo sulle lotte di potere e sulle spartizioni”.




I conti del Comune di Siracusa, FI boccia l’ultima manovra: “Crea zone di serie A e di serie B”

I consiglieri comunali di Forza Italia – Cosimo Burti, Damiano De Simone, Luigi Gennuso, Leandro Marino, Toti La Runa e Alessandra Barbone – bocciano l’ultima manovra economico-finanziaria approvata in Consiglio, definendola “carente di visione strategica e caratterizzata da interventi scoordinati e settoriali”.
A destare maggiore preoccupazione è stata l’assenza del sindaco Francesco Italia durante la discussione in aula, segno – secondo i consiglieri – “di un evidente distacco dall’organo democratico della città”. La gestione della manovra, “affidata a una maggioranza logorata”, si sarebbe concentrata su emendamenti pensati per singole strade o aree ben precise, favorendo zone “amiche” a discapito di altre.
“Non possiamo accettare una logica politica che crea cittadini di serie A e serie B, alimentando disuguaglianze. Siracusa non si governa con scelte parziali e autoreferenziali, ma con una visione d’insieme che tenga conto delle reali esigenze di tutta la comunità”.
Il gruppo di Forza Italia ribadisce il proprio ruolo di opposizione responsabile e costruttiva, chiedendo trasparenza, equità e un confronto politico reale che restituisca al Consiglio comunale la sua centralità.




Natale alla Borgata, approvato emendamento di Carbone e Romano

Approvato in Consiglio comunale l’emendamento per sostenere attività natalizie alla Borgata. “Crediamo fortemente che queste manifestazioni rappresentino un’occasione preziosa per richiamare visitatori e turisti promuovendo le eccellenze locali, le tradizioni e l’offerta culturale della città”, commentano i consiglieri di maggioranza Concy Carbone e Gaetano Romano.
Concy Carbone (Ho scelto Siracusa) e Gaetano Romano (Francesco Italia Sindaco) sottolineano come “l’approvazione dell’emendamento che stanzia 10 mila euro per il progetto sul Natale alla Borgata sia arrivato con il supporto della maggioranza che ha sostenuto in maniera compatta l’iniziativa anche attraverso il supporto del consigliere Ivan Scimonelli e del consigliere Ciccio Vaccaro”. Lo stanziamento per le attività nel quartiere della Borgata rientrano in un più ampio intervento previsto all’interno dell’emendamento presentato da Carbone e Romano, sia per sostenere le attività natalizie in città sia per supportare le celebrazioni per la Festa di San Sebastiano.
Il progetto intende riportare centralità in uno dei quartieri storici della città, attraverso iniziative natalizie diffuse, attività creative rivolte ai residenti, allestimenti tematici e momenti di animazione: dalla Casa di Babbo Natale e degli Elfi alla Via dello Schiaccianoci a molte altre iniziative con associazioni e realtà del territorio destinati a bambini ed adulti. A chiudere il programma di iniziative, il pranzo solidale del 6 gennaio. L’obiettivo è quello di stimolare la partecipazione della comunità, rivitalizzare gli spazi urbani, sostenere l’indotto locale e costruire un appuntamento destinato a crescere nel tempo.
“Siamo convinti – hanno aggiunto Concy Carbone e Gaetano Romano – che investire sul Natale significhi contribuire allo sviluppo economico e alla visibilità della nostra comunità, valorizzandone l’identità e proiettandola oltre i confini comunali”.




L’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza: “Irresponsabile, bloccano Siracusa”

Alta tensione in Consiglio comunale a Siracusa. La scelta delle opposizioni di abbandonare l’aula al momento della votazione sull’immediata esecutività della Proposta n. 62 ha provocato la dura reazione dei gruppi di maggioranza. Oggi definiscono quel comportamento “incomprensibile e irresponsabile”, in quanto sarebbe mirato solo a rallentare l’utilizzo di fondi regionali e statali già assegnati a Siracusa.
“Non si trattava di un atto finanziario qualunque – spiegano i consiglieri di maggioranza – ma di risorse reali, concrete, già disponibili e indispensabili per servizi essenziali alla comunità”. La delibera, infatti, include una lunga serie di interventi programmati e finanziati, alcuni dei quali particolarmente delicati.
L’aspetto più grave, sottolineano, riguarda lo stanziamento di 325.344,49 euro per il servizio Asacom, il supporto agli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il mancato voto sull’immediata esecutività “significa rinviare un servizio fondamentale per bambini e famiglie che hanno diritto a un sostegno immediato, non a diventare terreno di una battaglia politica. Su un tema così sensibile – insistono dalla maggioranza – ci aspettavamo responsabilità istituzionale, non tatticismi da aula consiliare”.
Accanto al finanziamento per l’assistenza specialistica, la Proposta n. 62 includeva numerosi altri fondi regionali e nazionali già destinati alla città: adeguamento dei trasferimenti regionali per il trasporto pubblico locale; contributo statale per autobus e mobilità sostenibile (PSNMS); rimodulazione dell’intervento urgente su via Sacramento con fondi FSC; contributo regionale per il programma “Le vie del Natale”; risorse PNRR per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura; fondi per il progetto “Dopo di Noi”; contributi alle associazioni di volontariato della Protezione civile; stanziamenti per il diritto allo studio e per i libri di testo.
Senza l’immediata esecutività, tutti questi interventi restano bloccati. E la maggioranza lancia l’allarme. “Ogni ritardo pesa come un macigno sull’operatività dell’ente, soprattutto in vista della chiusura dell’esercizio 2025. Chi ha deciso di uscire dall’aula dovrà assumersi la responsabilità di fronte alla città”. Un clima teso che promette nuove scintille.




Gioventù violenta, l’appello del Pci: “Ragazzi senza riferimenti, servono politiche sociali serie”

Non solo profonda indignazione, dopo il “gravissimo accoltellamento di Milano, dove un giovane studente è stato aggredito da coetanei con una violenza ingiustificabile” ma anche una accorata sollecitazione. Il Pci regionale e locale, rappresentato rispettivamente da Marco Filiti e Marco Gambuzza intervengono su quello che definiscono, “non un episodio isolato ma l’ennesimo segnale dei disagio che attraversa una società disgregata dall’individualismo competitivo del capitalismo, che spezza i legami sociali e lascia i giovani senza riferimenti, alimentando comportamenti distruttivi”. Filiti e Gambuzza ritengono che episodi come quello di Milano siano “il prodotto di un vuoto educativo e comunitario che richiede un impegno pubblico forte. Servono servizi sociali, cultura, spazi di aggregazione, partecipazione democratica e politiche capaci di restituire dignità e prospettive. A questo si devono affiancare controlli seri sul possesso e sulla circolazione di armi “bianche”, con controlli mirati per limitarne l’uso e la diffusione, senza alimentare la retorica securitaria”.Indice puntato contro il Governo, che “in campagna elettorale prometteva sicurezza per tutti e oggi mostra il fallimento di quelle promesse”. Infine una considerazione. “Una società -concludono i due esponentei del Partito Comunista Italiano- è davvero sicura solo quando è giusta, solidale e mette al centro l’essere umano, non il profitto”.




Variazioni di Bilancio, tensioni in consiglio comunale: l’opposizione abbandona l’aula

“Una maggioranza incapace di mantenere il numero legale, anche con la spella di ex consiglieri di opposizione, e votarsi da sola le variazioni di bilancio”. Il gruppo consiliare del Pd e gli altri gruppi di opposizione hanno abbandonato l’aula, questa mattina, durante la seduta consiliare, rendendo evidente il proprio disappunto.
I consiglieri del Partito Democratico, Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco, prima di abbandonare l’aula, hanno ricordato che “per legge le variazioni di bilancio vanno esitate entro il 30 novembre di ogni anno” e hanno denunciato “a chiare lettere il comportamento dell’amministrazione comunale, che senza riguardo verso le prerogative del consiglio comunale, continua a portare in aula “all’ultimo minuto” temi importanti per sottrarli ad un serio ed approfondito dibattito con le forze politiche, delle quali evidentemente teme il confronto”.Il Pd stigmatizza il comportamento del sindaco, Francesco Italia, “assente come sempre. Un primo cittadino- tuonano i consiglieri del Pd- che con la sua assenza offende l’aula e la città”. Abbandonando l’aula, gli esponenti del Partito Democratico hanno lanciato un messaggio rilanciato, poco dopo, anche attraverso una nota ufficiale, in cui spiegano che “a questo punto, se in perfetta solitudine amministrano, in perfetta solitudine si approvino delle variazioni che non servono alla città. Noi del Pd domani non saremo in aula e non ci presteremo ad una farsa”.




Alla fine, disco verde per la relazione sul tpl a Siracusa. Il servizio costerà quasi 26mln

Ci sono volute tre sedute, ma alla fine il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato ieri sera la relazione illustrativa sul servizio di trasporto locale. Redatta dal settore Mobilità e trasporti, è propedeutica alla pubblicazione del bando europeo per individuare il soggetto a cui affidare la gestione per i prossimi nove anni. Il documento è passato con 14 sì, 5 no e 4 astensioni (18 si e 5 no sono stati i voti per l’immediata esecutività) al termine di un lungo dibattito iniziato la sera prima, quando poi era mancato il aula il numero legale.
Il nuovo servizio di trasporto pubblico locale costerà all’incirca 2,9 milioni di euro l’anno per una totale di poco più di 26 milioni. I chilometri annuali saranno 1 milione 128 mila 337 con un aumento di circa 118 mila rispetto agli attuali. La proposta dell’amministrazione non è immutabile perché, anche a servizio avviato, si potranno apportare modifiche e anche ampliamenti se ci saranno risorse economiche aggiuntive.
Votata la relazione sul Tpl, il consiglio comunale ha votato all’unanimità altri due provvedimenti: una proposta di regolamento comunale, presentata dal settore Affari istituzionali, per la concessione di contributi agli appartenenti alle forze dell’ordine vittime di attentati; una mozione di Luigi Cavarra a tutela della Carrozza del Senato. La previsione è di installare un impianto deumidificante nella teca che la custodisce la vettura, di effettuare un controllo sulle condizioni del bene dopo l’ultimo restauro e la possibilità di utilizzarla in occasione di manifestazioni civiche e culturali.
Approvata all’unanimità anche la proposta a firma del consigliere Damiano De Simone, con il sostegno del gruppo Forza Italia, che impegna l’amministrazione a garantire il trasporto pubblico locale gratuito per anziani e persone con disabilità. “È fondamentale rimuovere le barriere, anche economiche per chi vive già in condizioni di fragilità, favorendo accessibilità e inclusione”. La proposta si inserisce nel percorso già avviato dal Comune per l’adesione alla Carta Europea della Disabilità.




Libero Consorzio, scricchiolii in maggioranza? Il presidente: “Con Carta e Auteri c’è collaborazione”

Quando Michelangelo Giansiracusa venne eletto presidente del Libero Consorzio di Siracusa, tra i primi a congratularsi figurarono Carlo Auteri e Giuseppe Carta. I due deputati regionali, della Dc il primo di Grande Sicilia il secondo, sono importanti pilastri nel progetto di “Comuni al Centro”, ovvero quella lista trasversale che aveva portato il sindaco di Ferla alla vittoria elettorale. Ecco allora perchè ha destato sorpresa che, nelle ultime ore, siano stati proprio Auteri e Carta i più attivi nel criticare il Libero Consorzio.
“Non ritengo di aver ricevuto un attacco politico, semmai una sollecitazione da parte di alcuni autorevoli esponenti di questo territorio”, taglia corto Giansiracusa. Stoppa così sul nascere le voci di possibili scricchiolii nella sua maggioranza.
“I rapporti con Carta ed Auteri sono incentrati sulla massima collaborazione istituzionale e questo lo vorrei sottolineare. Ho una maggiore vicinanza con l’onorevole Carta, per via di un rapporto politico avviato già da tempo. Una condivisione politica che è diventata anche amicizia. Qualcosa di simile, anche se lo conosco da meno tempo, vale per Auteri. Gli scricchiolii sono frutto di letture esterne che ritengo superficiali. C’è pluralità di posizioni all’interno della coalizione e questo è sinonimo di pluralismo”. Davvero non è preoccupato per la improvvisa tensione degli alleati? “Ma non sta succedendo nulla. Una dinamica di relazioni istituzionali, politiche, di sensibilità, di caratteri. Ci sta tutta”, replica Michelangelo Giansiracusa.
Come leggere allora queste sollecitazioni? “L’onorevole Auteri e l’onorevole Carta hanno rappresentato, con i loro comunicati, delle vicende importanti. Ma sono storie che hanno delle radici molto antiche. La SS 114 nel tratto Punta Cugno è chiusa dal 2021. Ci sono sicuramente dei ritardi complessivi da parte della burocrazia e che stiamo cercando di risolvere. Che Auteri o Carta facciano pressing, è legittimo. Però diciamo anche una cosa chiara: se questa strada, che è stata chiusa per quattro anni, da qui a sei-otto mesi riusciamo a riaprirla, sarà un risultato del sistema istituzionale tutto”.
Sul tappeto anche la gestione di Siracusa Risorse. “Auteri ha chiesto la testa dell’amministratore. Rispetto a delle osservazioni, a delle censure che il collegio sindacale ha rappresentato, abbiamo già avviato un’istruttoria per comprendere se questi assunti abbiano un fondamento. Non dimentichiamo mai che, nonostante il governo del Libero Consorzio sia un governo monocratico, ci sono comunque delle regole che vanno rispettate. Ad esempio, anche per la revoca ci sono degli atti di indirizzo che devono essere votati del Consiglio”, dice.
Quanto alla gestione della riserva Ciane-Saline, fortemente criticata dall’onorevole Giuseppe Carta, si tratta di una delle vicende più spinose per il Libero Consorzio. “Io però aut-aut non ne accetto. Non mi piace culturalmente l’atteggiamento di chi in questa città, e mi riferisco al Comitato Parchi, si sente depositario di una verità. A me questa cosa mi smonta, è un approccio che non mi piace. Un depositario della verità e gli altri tutti responsabili. Non funziona così”, si sfoga Michelangelo Giansiracusa. “Sono presidente da sei mesi. La vicenda Ciane e Saline è stata subito al centro della mia azione, perchè la riserva è un bene straordinario che va tutelato, va difeso, va rigenerato”.
Ma se c’è una cosa che il presidente del Libero Consorzio non vuol accettare è “la messa in mora e l’accusa di silenzio istituzionale. Non lo accetto, perché non c’è stato silenzio istituzionale. E poi, aggiungo, siccome ho grande rispetto e ci sono delle indagini in corso, se sono state denunciate delle illegittimità o addirittura dei comportamenti che possono essere perseguibili, non sono certo io a doverne dare comunicazione e men che meno il responsabile”.
Il primo dicembre, intanto, confermato il tavolo tecnico sulla riserva. Convocazione probabilmente nel pomeriggio, aperta di certo a tutti i portatori di interesse.