Siracusa. Partecipate, il Comune vuole tagliare. Pronto il piano di riduzione della spesa

Palazzo Vermexio vuole provare a percorrere la strada della spending review. E per contenere la spesa, gli uffici del bilancio hanno riesaminato i conti delle partecipate. Dal Consorzio Universitario passando per gli Ato in liquidazione, idrico e rifiuti, l’assessore Gianluca Scrofani è intenzionato a ridurre sensibilmente la quota di partecipazione alle spese del Comune di Siracusa.
Non un disimpegno ma la volontà di dare nuova “ratio” agli esborsi che non sarebbero più sostenibili alla luce dei tagli necessari per le note ristrettezze. E così è già pronto un piano dettagliato, voce per voce, che l’assessore al Bilancio presenterà nei prossimi giorni in Consiglio Comunale per ottenere il via libera all’azione di risparmio.




Siracusa. "Illegittima l'approvazione del Dup", Vinciullo chiede la nomina di un ispettore

“Il Documento Unico di Programmazione del Comune di Siracusa è stato approvato in aperta violazione del regolamento e per questo motivo chiederò la nomina di un Ispettore regionale che venga a verificare le procedure”. Ad annunciarlo è il deputato regionale del “Ncd”, Vincenzo Vinciullo, critico nei confronti della maggioranza che, in consiglio comunale, ha dato il “via libera” al Dup tra le polemiche e le accuse reciproche con l’opposizione. Vinciullo annuncia anche la richiesta di intervento da parte del prefetto, Armando Gradone e della Procura della Repubblica, “affinché si vigili sui comportamenti, al limite della provocazione, che continuano ad essere messi in atto da parte della presidenza”. Indice puntato, dunque, contro Santino Armaro. Vinciullo difende l’operato dei consiglieri di minoranza. “Quando il regolamento non solo non viene rispettato, ma viene calpestato-sostiene Vinciullo- e bisogna alzare la voce per farsi ascoltare.
Il problema vero è che nessun presidente dovrebbe portare i consiglieri comunali ad alzare la voce. Dovrebbe essere convincente, autorevole e rispettoso, lui per primo, dei regolamenti”.




Siracusa. Il Pd prova a cacciare via Simona Princiotta. Dossier alla commissione di garanzia

La spaccatura era nota a tutti. Ma il documento con cui nove consiglieri del Pd siracusano chiedono l’espulsione di Simona Princiotta dal partito la rende esplicita oltre ogni aspettiva.
Alla commissione di garanzia del partito, i nove (Garozzo, Spuria, Armaro, Pappalardo, Minimo, Castelluccio, D’Amico e Salvo) raccontano gli ultimi due anni e mezzo da consigliere comunale di Simona Princiotta. Elencano interventi in aula, annotano le conferenze stampa spesso polemiche e in contrasto con la giunta Pd ma da cui partono piu’ inchieste su cui lavora la magistratura siracusana. E poi ancora gli articoli di stampa, i post su Facebook e ogni altro materiale utile a provare – secondo i nove – perché la Princiotta devde essere espulsa dal Pd. Si potrebbe parlare di vero e proprio dossieraggio, consono ad un vecchio Pci piuttosto che al moderno Partito Democratico.
Lei, Simona Princiotta, non si scompone. “Mi vogliono fare fuori per una serie di motivi. Mi accusano, ad esempio, di non aver votato il bilancio. Ma dimenticano di dire che non ho neanche partecipato alla riunione prebilancio dove si prendevano certi accordi su cui preferisco tacere. Mia colpa anche non aver votato l’aumento delle tasse locali: ho dichiarato in aula che avrei votato se avessero eliminato spese inutili come le consulenze, cosa che non hanno fatto”.
Ma l’elenco di contestazioni che il gruppo Pd muove al “corpo estraneo” Princiotta è decisamente lungo. Chiedere lumi sulle consulenze gratuite diventate onerose, denunciare zone oscure o aspetti poco chiari di bandi e appalti (e la Procura ha sequestrato documenti e inviato diversi avvisi), sottolineare come poco convenienti le vicinanze troppo strette tra qualche consigliere e associazioni beneficiarie di contributi le “colpe” principali della Princiotta. Tutto nero su bianco in 200 pagine di ricorso. “E questo atto, insieme ad altri vergognosi e meschini, sono la prova che ho colpito un sistema politico-affaristico che va distrutto”, commenta la consigliera sui social network, nuovo campo su cui condurre la sfida. “Da giorni usano il sistema del bastone e della carota, non hanno capito che non mangio carote e non ho paura del bastone”, aggiunge. E per il Pd siracusano la grana, anche a livello di immagine, è servita.




La morte di Failla, on. Gennuso: "subito legge regionale per sostenere la famiglia"

“Non vorrei che la morte del tecnico di Carlentini, Salvatore Failla, ucciso in Libia in circostanze ancora da chiarire, passasse sotto silenzio. E non vorrei che uno Stato che si dice civile e democratico dimenticasse i familiari del nostro connazionale, in particolare la vedova e le figlie Erika ed Eva”.
Ad affermarlo a due giorni dal funerale del tecnico della Bonatti, è il deputato all’Ars, on. Giuseppe Gennuso. “Non sono andato ai funerali perché ho rispettato la volontà della famiglia che non voleva politici durante le esequie, né mi sono imbucato così come hanno fatto altri. Ho rispettato il dolore e la rabbia della famiglia Failla, ma oggi lo Stato, il governo nella fattispecie, incapace di liberare due nostri connazionali dai carcerieri libici, ha il dovere morale di assicurare un futuro a questa famiglia di Carlentini colpita da un lutto gravissimo. E quando parlo di Stato, mi riferisco anche alla Regione Siciliana. L’uccisione di Salvatore Failla – prosegue l’on. Gennuso – va come un delitto di mafia e pertanto la moglie e la figlia maggiore deve avere assicurato un lavoro. Vorrei ricordare che il tecnico carlentinese ha perduto la vita, proprio per la mancanza di lavoro nella nostra Isola, quindi costretto ad emigrare in Libia. Mi auguro che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, presente ai funerali di Carlentini ci abbia già pensato. Se non l’avesse fatto – conclude il deputato regionale – mi faccio promotore di una leggina ad hoc per aiutare la famiglia Failla. E credo di non essere da solo per una causa nobile e giusta”.




Siracusa. Approvato il Dup, Princiotta e Sorbello: "Muore la democrazia". Il Pd: "Senso di responsabilità"

“Una maggioranza che conferma di non avere a cuore il futuro di Siracusa”. Così i consiglieri comunali Simona Princiotta e Salvo Sorbello commentano l’esito della seduta di ieri sera dell’assise cittadina, che ha dato il “via libera” alle linee guida del Dup, il documento unico di programmazione del Comune. Il “si” è arrivato dalla maggioranza, “che si è distinta in passato – protestano Princiotta e Sorbello- per avere incredibilmente approvato anche una proposta di delibera che non era all’ordine del giorno, per far prevalere, ancora una volta, la logica dello scontro ad ogni costo”. Non si placano, dunque, le tensioni, alle stelle durante la seduta del consiglio comunale di giovedì, quando sono volate accuse pesanti, con al centro il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, denunciato anche, la mattina successiva, per abuso, mentre il gruppo consiliare del Pd aveva parlato di “intollerabili epiteti ingiuriosi partiti, all’indirizzo di Armaro, dai banchi della minoranza. “La maggioranza- proseguono Princiotta e Sorbello- non bada a far ripartire una città che vive una situazione di pesante crisi, con un’amministrazione incapace di portare a termine le opere già avviate e finanziate”.  I due consiglieri spiegano la scelta assunta ieri sera. “Pur in un contesto ostile-raccontano-  abbiamo cercato, con grande senso di responsabilità, di mettere al centro del confronto temi essenziali: un fisco più equo per le famiglie con figli, il futuro dell’università, degli asili nido, del commercio, l’attività delle circoscrizioni, l’incredibile vicenda della centralina anti-inquinamento non funzionante dopo i tanti proclami sulla tutela della salute dei siracusani. Ed alla fine, davanti all’ennesima, pesante provocazione, abbiamo dovuto, con rammarico, prendere atto che questa maggioranza non ha alcuna capacità di evoluzione: è rimasta – concludono – quella che stava per votare il piano di sviluppo copiato  da quello di Cremona”.
Di tutt’altro avviso i consiglieri del Pd, che parlano di “un alto senso di responsabilità dimostrato, visto che il Dup costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di pianificazione. Il nuovo documento di programmazione di medio periodo, nel quale sono esplicitati gli indirizzi orientativi della gestione dell’Ente per un numero di esercizi pari a quelli coperti dal bilancio pluriennale, sostituisce, di fatto, il Piano generale di sviluppo e la Relazione previsionale e programmatica . In base alla nuova riforma della contabilità prevista dalle legge n.42/2009,-spiega una nota del gruppo consiliare del Partito Democratico- il Dup deve essere approvato dal consiglio comunale entro il 31 luglio dell’anno precedente al periodo di riferimento. Mentre molti enti locali non hanno ancora adempiuto a tale obbligo, il consesso comunale di Siracusa ha approvato a tempo di record il documento in questione, tra l’altro, senza il supporto dell’opposizione, che, sconsideratamente, ha abbandonato l’aula al momento del voto. Mostrando una certa codardia i consiglieri dell’opposizione, pur non votare un provvedimento di siffatta portata, sono andati via alla chetichella. Una atteggiamento condannabile ancora di più se si tiene conto che il gruppo consiliare del Pd e tutta la maggioranza avevano detto “sì” ad alcuni emendamenti proposti dall’opposizione”.




Siracusa. Guantoni in Consiglio Comunale: scintille tra i banchi. "Denuncia per abuso al presidente Armaro"

Nervi tesi in Consiglio Comunale. La terza seduta dedicata all’analisi del Documento Unico di Programmazione si chiude con il terzo nulla di fatto e accuse che rimbalzano tra maggioranza e opposizione. Dal gruppo Pd secca condanna “della grave condotta dell’opposizione che ha lanciato ingiuriosi epiteti al presidente del Consiglio comunale, Santino Armaro”. Gli otto consiglieri del partito democratico hanno abbandonato l’aula. “Si è consumato un grave atto nei confronti del numero uno del Consiglio comunale che, durante la lettura e la messa ai voti degli emendamenti al Dup, è stato aggredito verbalmente e minacciato”, ripete il capogruppo Francesco Pappalardo. I consiglieri del Pd e l’intera maggioranza hanno abbandonato in segno di protesta l’aula.
Respinge ogni accusa la minoranza con Salvo Sorbello (Progetto Siracusa). “Nessuna gazzarra. Credo che ci sia molto nervosismo nelle fila della maggioranza. E lo stesso presidente non mi sembra esente. Abbiamo chiesto chiarimenti e la possibilità di fare domande su un provvedimento importante per la città e da cui dipende la stessa approvazione del bilancio. Il confronto è bandito dal Consiglio, purtroppo. La scelta di passare subito alla votazione degli emendamenti è parsa una forzatura”.
L’assise si conferma, purtroppo, ancora lontana dal sentire della città. “In effetti se questa è la politica, a me passa la voglia”, ammette placida Stefania Salvo (Pd). Che su un punto concorda con l’opposizione: “serve la diretta tv, così i cittadini possono seguire tutto quello che succede e capire meglio la cosa pubblica”. Le telecamere, insomma, per mettere in riga i consiglieri.
Intanto, la vicenda di ieri sera ha uno strascico fuori dall’aula con Salvo Castagnino che svela come sia stata chiamata la Digos per verbalizzare l’accaduto. Questa mattina è stata presentata una denuncia per abuso a carico di Armaro.
Intanto il consiglio comunale tornerà a riunirsi questa sera alle 18.
 




Pachino. Runza e Guarino (FI) donano un anno di gettoni di presenza per solidarietà

Hanno devoluto un intero anno di gettoni di presenza in Consiglio Comunale a favore del pescatore che ha perso la propria imbarcazione nell’inabissamento avvenuto nella notte del 27 febbraio 2016. Autori del gesto i consiglieri di Forza Italia al Comune di Pachino, Alessandro Runza e Massimo Guarino.
“Orgoglioso per la sensibilità mostrata da questi due giovani politici – afferma Edy Bandiera, commissario di Forza Italia in provincia di Siracusa – Runza e Guarino oggi diventano emblema della nostra attenzione nei confronti di chi, tra mille difficoltà, continua ad avere voglia di lavorare e produrre e verso le categiorie produttive che ci legano alla nostra storia e alla tradizione”.
Donare i gettoni di presenza di tutte le sedute consiliari presenziate nell’anno 2014 a favore della vittima del maltempo, “oltre a rappresentare un gesto di solidarietà e di altruismo, è un aiuto concreto ad una persona trovatasi improvvisamente in difficoltà. Un’iniziativa che auspichiamo possa essere emulata”.




Siracusa. Mazzarrona-Ortigia, un bus dedicato il sabato sera: la richiesta del consiglio di circoscrizione

Un bus navetta “dedicato”, almeno il sabato sera. Lo ha chiesto il consiglio di circoscrizione Grottasanta votando a maggioranza la proposta diretta all’amministrazione comunale. Il bus dovrebbe collegare Mazzarrona e Ortigia agevolando così i tanti giovani del quartiere a raggiungere il centro storico, quanto meno in occasione del sabato. Durante il veloce dibattito il consigliere Di Caro ha motivato il suo voto favorevole richiamando anche la sicurezza dei ragazzi che – purtroppo – alle volte eccedono con l’alcol mettendo alla guida di moto e auto in stato di ebbrezza. Il consigliere Rustico ha spiegato invece come, in assenza di mezzi pubblici, chi può è costretto a pagare un taxi per raggiungere il centro storico.




Siracusa. Verso Sinistra Italia costituisce la direzione provinciale, sabato l'assemblea

Si struttura, nel territorio, l’associazione politica “Siracusa verso la Sinistra Italiana”. Dopo una serie di incontri propedeutici, sabato pomeriggio il movimento politico si doterà di una direzione provinciale e del relativo coordinamento. L’incontro comincerà alle 16 e si svolgerà nel salone della parrocchia di Bosco Minniti, in via Alessandro Specchi. L’assemblea plenaria degli aderenti all’associazione si occuperà della valutazione e dei percorsi da intraprendere a livello locale dopo l’assise di Roma, della costituzione del coordinamento, con le relative proposte. Focus sul tema legato al referendum sulla riforma della Costituzione e sul referendum riguardante le trivellazioni in mare. Sarà anche l’occasione per affrontare le tematiche da affrontare nell’immediato nei comuni della provincia.




Siracusa. Sanzioni pesanti per gli immobili da demolire per violazione edilizia

Approvato a maggioranza in Consiglio Comunale il regolamento sulle misure pecuniarie per gli immobili colpiti da ordinanza di demolizione per violazione edilizia. Lo strumento, ha spiegato nella relazione il dirigente del settore Pianificazione ed edilizia privata, Emanuele Fortunato, è stato redatto in esecuzione della legge 164 del 2014 (la cosiddetta Sblocca Italia), che obbliga i Comuni a imporre le sanzioni. Le multe vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 20 mila euro e vanno comminate in maniera retroattiva con la data in pubblicazione della legge. Fermo restando l’importo minimo, se la violazione ha comportato un aumento della superficie dell’immobile, l’ammontare si determina moltiplicando la misura eccedente per 600 euro; se è stata superata la cubatura, i metri cubi in eccesso si moltiplicano per 200 euro. Se l’aumento è stato tanto della superficie quanto della cubatura, la sanzione è pari al maggior importo dei due valori. Infine, se l’edificio è stato realizzato in aree a rischio idrogeologico, la sanzione è sempre di 20 mila euro.
Le somme incassate devono obbligatoriamente andare a costituire un fondo da destinare esclusivamente alla demolizione degli immobili abusivi e al ripristino dei luoghi.
Il regolamento è passato senza emendamenti. La discussione in aula si è concentrata su una questione procedurale perché il provvedimento è giunto privo del parere della commissione Urbanistica, circostanza criticata da Sorbello, Castagnino e Simona Princiotta.
Il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, ha spiegato che comunque la proposta era trattabile perché il parere non è obbligatorio. Francesco Pappalardo, componente della commissione Urbanistica, ha spiegato che l’esame dell’atto era stato avviato ma non concluso in tempo utile perché i lavori sono stati assorbiti dalle linee guida al piano regolatore generale, discusse ieri in Consiglio.