Rubati mezzi a Siracusa Risorse. L'Udc: "Il Libero Consorzio aiuti la società, troppa incertezza"

Rubati un camion, un bobcat e altre attrezzature di proprietà di Siracusa Risorse, la società in house della ex Provincia Regionale di Siracusa. Furti che ne hanno ridotto la capacità di intervento nei servizi diserbo e piccola manutenzione, svolti dall’azienda.
“Esprimo la mia personale solidarietà ai lavoratori ed alla società”, dice il commissario dell’Udc provinciale, Gianluca Scrofani. “Sono certo il commissario del Libero Consorzio, Lutri, saprà trovare le soluzioni più idonee per consentire alla società di sostituire i mezzi rubategli”.
Scrofani poi entra nel cuore dei problemi di Siracusa Risorse con il quadro di incertezza seguito alla riforma delle Province Regionali. “Tutti i servizi sono certamente suscettibili di miglioramento, ma tale prospettiva è possibile traguardarla in un ottica di stabilità economica e di certezza del governo del libero Consorzio, che a sua volta garantisca alla società in house stabilità e prospettiva”, dice ancora Scrofani.
“Ad oggi va riconosciuto che Siracusa Risorse è una delle poche partecipate dell’Italia meridionale a non avere avuto mosso dalla Corte dei Conti alcun rilievo”, aggiunge.




Augusta. Fratelli d'Italia-An: "Nessuno scippi il porto della qualifica che gli spetta"

Anche Fratelli d’Italia-An scende in campo in difesa del porto di Augusta per la qualifica di sede dell’autorità portuale della Sicilia Orientale. “Negli ultimi due anni – dichiara Spadaro – abbiamo ingaggiato durissime battaglie per tutelare il territorio dalla scellerata decisione della politica nazionale di far sbarcare centinaia di migliaia di migranti all’interno del porto commerciale. Adesso bisogna fare i conti con le decisioni politiche – continua – che verranno assunte in merito all’applicazione della riforma della portualità voluta da Delrio. Non ci sentiamo rassicurati dalle indicazioni derivanti dalle Commissioni parlamentari competenti, secondo le quali le nuove Autorità di sistema portuale dovrebbero coincidere con i porti individuati core network. Le pressioni politiche esercitate da Catania e Messina hanno portato i tavoli ministeriali a considerare lo strumentale criterio delle città metropolitane. Un ennesimo tentativo di scippo – conclude Spadaro – perpetrato dai renziani”.




Siracusa. L'Onorevole Zappulla boccia l'affondo del sindaco: "sottovaluta la situazione"

La conferenza stampa indetta dal sindaco Garozzo con tutta la giunta viene bocciata dal parlamentare Pd, Pippo Zappulla. “Sono indignato dalla grave sottovalutazione di quanto sta accadendo al Comune di Siracusa. Le ultime dichiarazioni del sindaco Garozzo, tutte tese a sminuire la portata delle indagini e impegnato in un’autodifesa d’ufficio, testimoniano l’incapacità a comprendere la gravità e la profondità dei provvedimenti della Magistratura”, sbotta il deputato da sempre accanto alle posizioni della consigliera Princiotta.
“Filoni di inchiesta che non solo confermano la fondatezza di prese di posizioni e denunzie, ma coinvolgono funzionari, consiglieri e assessori. Sono un garantista e confermo la presunzione di innocenza per tutti, così come ritengo doveroso attendere le conclusioni a cui arriveranno gli inquirenti, ma la politica non può e non deve abdicare al suo ruolo. Non amo l’omologazione qualunquistica al peggio, la politica e i politici non sono tutti ladri e delinquenti, anzi la maggioranza è costituita da persone per bene e serie. Ma la buona politica si afferma assumendosi la responsabilità di scelte e di atti coerenti e pubblici”, continua Zappulla.
Per l’esponente Pd e’ mancato “il coraggio di fare autocritica da parte di Garozzo e di affermare veri segnali di discontinuità. Difendere le cose buone fatte certo, ma senza avere il timore di alzare il livello della trasparenza e della legalità. Si chiama impegno a evitare provvedimenti che si prestano a dubbi e riserve di clientelismo e favoritismi”.
Le responsabilità delle precedenti amministrazioni del centrodestra anche in merito ad alcuni dei filoni di indagini “sono chiare ed inequivocabili”, dice ancora il parlamentare. “Ma questo non assolve da responsabilita’ precise che sono clamorosamente individuabili in questo mandato politico e gestionale”.
Zappulla chiede poi le dimissioni di Pappalardo da capogruppo Pd. “Grida vendetta infatti l’allontamento della consigliera Princiotta dal gruppo consiliare del Pd. Un atto di incredibile arroganza, infondato e illegittimo sul terreno statutario, ma applicato solo in ragione della logica dei numeri. Ad oggi forse unico caso in Italia c’è una consigliera comunale iscritta al Pd, componente del l’assemblea comunale e provinciale, eletta nella direzione provinciale del partito, esclusa con la forza dell’arroganza e della presunzione dal gruppo e dalle riunioni. Un isolamento politico gravissimo per le idee e per la posizione critica tenuta dalla Princiotta”.




Siracusa. Consiglio Comunale nella bufera. Milazzo: "dimettiamoci"; Pappalardo: "no, unità". E la Princiotta…

Parte da Progetto Siracusa la richiesta di dimissioni di massa in Consiglio Comunale. A dare voce alla posizione, provocatoria ma non troppo, è il capogruppo Massimo Milazzo. “Gli eventi di questi giorni, che hanno coinvolto tanti politici, hanno prodotto la delegittimazione del Consiglio e l’unico rimedio è quello di ridare la parola agli elettori”. Insomma, tornare alle urne per rinnovare un consesso “chiacchierato” sin dai tempi di gettonopoli ed oggi nella bufera per via delle indagini della Procura.
“Ho dichiarato di essere pronto a dimettermi”, spiega Massimo Milazzo. Un passo indietro che compirà “se altri 20 tra gli altri consiglieri, ai quali ho rivolto l’invito, mi seguiranno così da provocare lo scioglimento del Consiglio Comunale di Siracusa”. La richiesta rivolta ad altri 20 consiglieri trova fondamento nella norma per cui si può ridare la parola agli elettori solo se decade la metà più uno dei consiglieri comunali. Il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, invoca invece il ritorno all’unità in Consiglio Comunale. E questo mentre Simona Princiotta – la battagliera consigliera da cui hanno preso le mosse alcune delle indagini in corso – anticipa quelli che potrebbero essere nuovi colpi di scena. “Quando si organizzano spettacoli di beneficenza, gli incassi devono essere tutti devoluti. Vero cari colleghi?”, scrive su Facebook quasi a profetizzare ulteriori filoni di polemica.
Intanto, sottotraccia, grandi manovre in corso per l’elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Leone Sullo, finito in una indagine per favoreggiamento.




Siracusa. Fumata nera in consiglio comunale per il regolamento sugli impianti termici

Tornerà a riunirsi questa sera il consiglio comunale, in prosecuzione di seduta di ieri quando, al momento di votare il primo articolo del nuovo “Regolamento degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici” è venuto a mancare il numero legale. Era stato l’assessore all’Ambiente, Pietro Coppa, a spiegarne le linee guida e la valenza: “Un Regolamento – ha detto Coppa – di natura prevalentemente tecnica, che adempie ad una serie di prescrizioni normative, che ha un carattere di omogeneità su tutto il territorio siciliano, che mette in ordine la materia degli accertamenti e delle ispezioni degli impianti termici degli edifici, e che ha già avuto il parere favorevole della commissione Ambiente”. L’obiettivo è quello di costituire un vero e proprio catasto degli impianti termici sull’intero territorio, ottenendo di conseguenza un controllo sulle emissioni di CO2 in atmosfera. “Tutto ciò è perfettamente in linea con l’azione politico-amministrativa condotta dall’amministrazione Garozzo. Sin dal giorno dell’insediamento, infatti, sono state attivate tutte le procedure necessarie al fine di ottenere, attraverso fondi comunitari e statali, una migliore qualità dell’aria, un efficientamento e quindi un maggiore risparmio energetico”.
Nel dibattito che ne è seguito il consigliere Salvo Sorbello ha rimarcato “Il solito problema dell’assenza in aula dei funzionari. Ho da presentare degli emendamenti al testo – ha detto Sorbello – e non ho il supporto tecnico necessario per la materia. Questo a fronte di uno specifico ufficio Energia voluto dal Sindaco”.
Dal consigliere Fortunato Minimo è venuta la richiesta di sapere se dal Regolamento “Deriveranno ulteriori tasse e se gli introiti andranno al Comune”; argomento poi ripreso anche dai consiglieri Stefania Salvo che ha chiesto di conoscere “Quali effetti si produrranno sul bilancio dell’Ente”; e Salvo Sorbello che ha parlato di “Ulteriore balzello per i cittadini”.Il consigliere Gaetano Firenze ha chiesto “Il rinvio della trattazione del punto per permettere la presentazione di eventuali emendamenti”, mentre il merito e la trattazione dell’atto sono stati affrontati dal consigliere Francesco Pappalardo per il quale “Il Regolamento è un atto dovuto, destinato agli operatori del settore che lo aspettano da mesi, redatto nel rispetto della normativa”.Per il consigliere Santino Armaro “Si è in presenza di polemiche insensate, visto che l’ufficio Energia del Comune, con la sua attività progettuale, ha permesso il conseguimento di importanti finanziamenti”.Nella sua replica l’assessore Coppa, nel difendere la correttezza dell’iter procedurale seguito, ha spiegato come la “Giunta determinerà le tariffe a seguito di un atto di indirizzo del Consiglio”.La prima parte della seduta era stata dedicata ai temi legati alle recenti vicende di cronaca. In apertura il consigliere Massimo Milazzo li ha definiti “Problemi etico-politici. C’è una questione morale che supera il merito delle valutazioni sull’operato della Giunta. Gli eventi di questi giorni, che hanno coinvolto tanti politici, hanno prodotto la delegittimazione del Consiglio: l’unico rimedio è quello di ridare la parola agli elettori, per cui io sono pronto a dimettermi se altri 20 consiglieri, ai quali ho rivolto l’invito, mi seguiranno così da provocare lo scioglimento del Consiglio comunale”. Nel dibattito che ne è seguito sono intervenuti i consiglieri Salvatore Castagnino, che ha chiesto “Un’autoconvocazione del Consiglio per eleggere il nuovo presidente del Consiglio come primo atto da fare”; Gaetano Firenze, che ha invitato il Consiglio “A dimostrare di essere gruppo dirigente” e di “Dignità e decoro da dimostrare alla città”, rinviando alla “capigruppo” di venerdì le determinazioni in materia; Simona Princiotta, che si è detta “Sconvolta dal silenzio assordante della politica anche su vicende giudiziarie che riguardano non solo il passato ma anche gli ultimi due anni di Amministrazione”; Cetty Vinci, che ha lamentato “L’assenza del Sindaco in aula per rispondere alle ultime vicende che stanno interessando il Comune”; Francesco Pappalardo, che ha invece auspicato “Un’attività di rilancio politico forte che ci permetta di completare il lavoro avviato in questi anni. E’ più difficile continuare che lasciare, ma proprio adesso dobbiamo mettere in campo tutte le nostre risorse”. Di “Dibattito inutile sulla mozione Castagnino” ha invece parlato Salvo Sorbello: “Per legge l’elezione del presidente deve essere il primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio”. Tesi confermata dal segretario generale Danila Costa che ha chiuso il dibattito sull’argomento.Consiglio in aula alle 18.30.




Siracusa. "Solidarietà a Sullo, dimostrerà la sua innocenza": così Di Lorenzo e Moscuzza

Elio Di Lorenzo e Antonio Moscuzza, consiglieri comunali di Siracusa (Democratici per Renzi), scrivono una nota di solidarietà al dimesso presidente del Consiglio, Antonio Sullo. “Siamo le persone meno indicate ad intervenire sulla questione giudiziaria che ha investito Sullo, per i legami fraterni che intercorrono. Esprimiamo la massima solidarietà nei riguardi del collega, certi che lo stesso riuscirà a dimostrare nelle sedi opportune la propria onorabilità e l’assoluta estraneità all’ipotesi di reato ascrittogli”.
Di Lorenzo e Moscuzza manifestano piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine.




Siracusa. Antonio Sullo ha deciso: si è dimesso da presidente del Consiglio Comunale

Si è dimesso questa mattina da presidente del consiglio comunale Leone Sullo. La lettera, pronta da ieri, è stata protocollata oggi e consegnata nelle mani del sindaco, Giancarlo Garozzo e del segretario generale, Danila Costa, a cui è indirizzata. Una scelta sofferta ma – racconta chi lo ha seguito da vicino – assunta con responsabilità e per permettergli di difendersi senza condizionamenti dalle accuse, non solo politiche, che gli sono piovute addosso nelle ultime ore. E senza trascinare l’istituzione in ulteriori polemiche.
A complicare ulteriormente la sua posizione sarebbe stato anche lo stralcio di intercettazione ambientale reso pubblico dalla consigliera Simona Princiotta nel corso della conferenza stampa di ieri. Due pagine su trenta circa di sbobbinamento, forse le più “significative” per il momento attuale, estrapolate da una più ampia discussione.
Amareggiato e sorpreso, così raccontano Sullo in queste ultime ore. Ma il presidente del Consiglio Comunale dimissionario non vorrebbe solo alzare bandiera bianca. E’ pronto alla battaglia, anche giudiziaria, per non passare come vittima sacrificale sull’altare di vicende che paiono aver ben altro respiro.
Certo, le dimissioni di Sullo da sole non riportano la calma nella politica siracusana agitata da indagini, ombre e sospetti. Sull0 mantiene la carica di consigliere comunale nel gruppo “Democratici per Renzi”. Questo il testo della sua lettera:
“Il sottoscritto Sullo Leone, in merito agli articoli di stampa pubblicati in questi giorni, reclamo la mia innocenza e la totale estraneità ai fatti contestatimi. Difenderò nelle opportune sedi la mia onorabilità, manifestando piena fiducia nell’operato della Magistratura e delle forze dell’ordine che, ne sono certo, faranno piena luce sulla vicenda. Allo scopo di difendermi con maggiore serenità dalle contestazioni mossemi e, soprattutto, per il profondo rispetto che nutro per le Istituzioni, per la carica che ricopro e per l’intero Consiglio Comunale, rassegno le mie dimissioni dalla carica di presidente del Consigli Comunale di Siracusa”. Sullo ha voluto ringraziare i consiglieri comunali per il lavoro svolto insieme e i capigruppo che “in questi anni di presidenza mi hanno sempre confortato e aiutato nella gestione dell’assise e nella scelta degli ordini del giorno. Ringrazio il sindaco, la giunta, il segretario generale, , i dirigenti e gli uffici per la fattiva collaborazione nell’affrontare giornalmente i problemi della città e dei siracusani e le questioni di ordine amministrativo. Infine, ringrazio l’Ufficio di presidenza che sin dal giorno del mio insediamento ha dimostrato professionalità e serietà nel lavoro, anche nei momenti più difficili.Adesso il mio impegno-conclude il dimissionario presidente del consiglio comunale-  continua dai banchi del consiglio comunale, forte dell’esperienza e delle conoscenze accumulate in questi due anni”.
 
 




Siracusa. La politica nella tempesta, l'Udc: "Segnale di allarme, pagina triste per la città"

Anche l’Udc siracusano prende le distanze dagli ultimi avvenimenti che stanno gettando ombre pesanti su parte della politica. Il commissario provinciale, Gianluca Scrofani, parla di “un segnale di allarme verso cui non possiamo certamente rimanere inermi nè silenti. Una pagina triste per la città e per la politica che a mio avviso deve  reagire con determinazione assumendo posizioni chiare”.
La sferzata del giovane assessore della giunta Garozzo, alla guida dello scudocrociato siracusano, è diretta ad una politica “miope, autoassolvente e autoreferenziale attraverso compensazioni occupazionali o affaristiche”. Poi una difesa dell’attuale azione amministrativa cittadina, che è stata capace – per Scrofani – di trascurare “gli equilibrismi interni ai partiti che hanno sempre prodotto uno stallo politico e amministrativo. Questa classe dirigente paga certamente lo scotto di errori amministrativi che provengono da lontano e paga  la lentezza di una contraddizione burocratica che frena spesso l’azione  politica.L’azione amministrativa è stata ispirata alla discontinuità, alla trasparenza degli atti ed alla tutela territoriale ed ambientale”.
Il commissario provinciale dell’Udc invita poi ad abbassare i toni. “La città ha certamente bisogno di un radicale impegno che veda non contrapposizioni gridate e abbaglianti ma uomini operosi al servizio e a tutela del bene pubblico nel pieno rispetto del dibattito democratico e dell’osservanza delle leggi”. Nessun commento sulla necessità di dimissioni o altri provvedimenti verso i vari indagati, dibattito che inizia a prendere piede nel calderone politico. Solo un generico attestato di stima verso la magistratura “che farà presto luce sulle questioni che hanno coinvolto alcuni consiglieri comunali”.




Siracusa. Pressing politico, pezzi di Pd e Progetto Siracusa chiedono le dimissioni di Sullo

Pressing politico-mediatico su Leone Sullo, presidente del Consiglio Comunale di Siracusa. La notizia del suo coinvolgimento in una indagine per favoreggiamento, spinge Turi Raiti (Pd) e Ezechia Paolo Reale (Progetto Siracusa) a chiederne apertamente le dimissioni.
“Credo che bisogna avviare da subito una discussione all’interno dei gruppi consiliari ed in modo particolare dei gruppi di maggioranza e primo fra essi di quello del Partito Democratico per indicare ed eleggere un nuovo presidente di garanzia”, dice senza mezzi termini Raiti che si rivolge al segretario provinciale del partito, Alessio Lo Giudice, a cui chiede “di avviare tutti i percorsi necessari, in raccordo con il sindaco ed il capogruppo del Pd, affinché, in tempi rapidi, venga eletto un nuovo presidente del Consiglio Comunale di Siracusa che sia in grado di salvaguardare le istituzioni con efficienza e trasparenza”, fermo restando – spiega Raiti – che Sullo potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestatigli nelle sedi opportune.
Anche Progetto Siracusa chiede la testa di Sullo, con Ezechia Paolo Reale garbato ma deciso. “E’ suo obbligo morale, per amore della città, lasciare subito il Consiglio Comunale”, scrive in una lunga nota nella quale sottolinea il degrado morale in cui paiono essere precipitate le istituzioni siracusane. “I singoli episodi e le singole responsabilità saranno accertate dall’Autorità Giudiziaria ma dell’immagine deformata e deformante, che fa vergognare di essere cittadini di Siracusa, qualcuno deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità”, insiste Reale. Che poi attacca il segretario del Pd, che “non ha trovato altra linea di difesa del suo partito se non quella che le indagini in corso riguarderebbero guasti sorti durante le precedenti amministrazioni e creati da persone elette nel centro destra. Evidentemente crede che i siracusani abbiano memoria cortissima o scarsa intelligenza. Farebbe bene a contare quanti tra gli attuali consiglieri comunali, oggi fedelissimi del sSindaco Pd ed eletti nelle liste che lo hanno supportato, hanno ricoperto in precedenza incarichi con il centrodestra. Sarebbe sorpreso lui, non noi. Tutti sanno che i consiglieri a vario titolo coinvolti nelle vicende giudiziarie fanno oggi parte della maggioranza che sostiene il sindaco e che tre di essi lo hanno appoggiato, con i loro partiti di centrodestra, sin dal ballottaggio”.




Siracusa. Le indagini che scuotono Palazzo Vermexio: Zappulla e Princiotta pronti a nuove rivelazioni

Nuovi dettagli sulle indagini che si sono abbatute sull’affidamento di alcuni servizi comunali verrano svelati a breve. All’attacco tornano Simona Princiotta, la consigliera comunale che per prima aveva denunciato irregolarità, e il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, che tra mille attacchi ha difeso le mosse della consigliera.
I due hanno convocato la stampa per domattina. E questa volta non sarà la solita conferenza per lanciare sospetti e segnalare pecche amministrative. I due sarebbero in possesso di documenti e materiale probatorio tale da far tremare il quarto piano di palazzo Vermexio, dove usualmente si riunisce il Consiglio Comunale. Vicende ulteriori e parallele a quelle oggi di dominio pubblico, pare.
Intanto sorprende l’assordante silenzio dei consiglieri comunali che non hanno speso neanche una parola di commento sugli ultimi fatti, nonostante siano solitamente prodighi di comunicati stampa anche sui sensi vietati. Nè solidarietà, nè condanna, nè richiesta di chiarimenti o altro.
Eppure Guardia di Finanza e magistratura hanno avviato controlli e indagi su temi e servizi di primo piano, transitati in Consiglio Comunale. Un dirigente e tre consiglieri hanno subito perquisizioni e atti consequenziali. E altre ombre pare stiano addensandosi sul presidente del Consiglio Comunale, che proprio Princiotta e Zappulla chiameranno in causa direttamente, aprendo un nuovo filone di inquietanti sospetti.