Cassibile. Asilo nido, Zito (M5S) : "Inappropriate le valutazioni del Comune"

“Inappropriato il criterio utilizzato dal Comune per la suddivisione dei posti da garantire negli asili nido privati, ai danni del quartiere di Cassibile”. Così il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Stefano Zito interviene sulla polemica scaturita dalla decurtazione del numero decisa dall’amministrazione comunale. “Passare da 42 a 29 posti- sostiene Zito- al contrario di quanto assicurato l’anno scorso durante un consiglio di circoscrizione, appare incomprensibile. Non sfugge, infatti, che a Cassibile vi è un solo plesso. In realtà- prosegue il parlamentare dell’Ars- non risulta chiaro nemmeno il principio di proporzionalità attuato, se è vero che le 9 strutture attualmente adibite ad asilo nido non sono dislocate equamente in ognuno dei 9 quartieri”.Zito si chiede se “dietro questo orientamento non si nasconda qualche errore grossolano nel gioco dei numeri che porterà un disservizio ad un intero quartiere”. Gli attivisti del “M5S” starebbero, intanto, sottoponendo i “vari documenti emessi nelle more delle procedure degli appalti per gli asili nido siracusani ad un serio e scrupoloso esame per verificarne la trasparenza e la liceità”.




Siracusa. Asili nido: Botta e risposta tra Bandiera e Garozzo

“Una scelta assurda, che suscita un forte disappunto e danneggia le famiglie di Cassibile”: Il deputato regionale Edy Bandiera stigmatizza la decisione del Comune di ridurre a 29 (rispetto agli originari 42) “il numero dei bambini che saranno accolti all’interno dell’asilo nido di Cassibile. Un atto di mortificazione- lo definisce il parlamentare dell’Ars- nei confronti dei cassibilesi”. Bandiera ricorda che i residenti di Cassibile “sono soggetti alla stessa tassazione di quanti vivono nel centro del capoluogo ma non beneficiano neppure di servizi essenziali come le strade asfaltate o illuminate, privi di un adeguato sistema di smaltimento delle acque e dei reflui”. Bandiera non reputa plausibili le spiegazioni ottenute in merito. “Se è una questione di rapporto abitanti/bambini- aggiunge il deputato regionale- vuol dire che si è perso il senso della ragione e che tutto viene ridotto ad un freddo e ragionieristico calcolo, sulla pelle di bambini e famiglie”. La scelta compiuta da palazzo Vermexio rappresenta, secondo l’esponente di Forza Italia- un “significativo balzo indietro in termini di vivibilità e qualità della vita dei cittadini di Cassibile. L’amministrazione comunale butta giù la maschera- continua Bandiera- e mostra il proprio cinico volto”. Il parlamentare regionale chiede un passo indietro immediato. In caso contrario preannuncia “iniziative forti ed eclatanti”. Pronta la replica del sindaco, Giancarlo Garozzo.“È evidente a tutti -commenta il primo cittadino- che l’onorevole Bandiera non si reca a Cassibile da tempo. Racconta di una frazione abbandonata, senza servizi e senza strade asfaltate: non mi nascondo i tanti problemi ancora irrisolti, ma è chiaro che il deputato regionale parla di oggi ma con la testa rivolta a quando la sua parte politica governava la città.Gli sarà certamente sfuggito – aggiunge – che l’intera via Nazionale è stata riasfaltata grazie all’impegno di questa Amministrazione così come abbiamo fatto per via Bottaro, anch’essa di recente riqualificata. Se poi parliamo di servizi, dimentica che Cassibile ha una raccolta rifiuti porta a porta che Siracusa ancora non ha e che a breve dovrà ben essere esteso all’intera città”.Entrando nel merito della vicenda asili nido, Garozzo parla di una vicenda nota a tutti.“Cassibile-spiega ancora il sindaco- dispone di un asilo nido privato da 42 posti che, quindi, così come hanno fatto tutti gli altri asili privati della città, può aprire anche domani. Era noto a tutti che i voucher comunali sarebbero arrivati in un secondo momento, e comunque entro il mese di settembre, ma questo non ha impedito alle altre strutture accreditate e che possono usufruire dei voucher di avviare regolarmente l’attività. La disparità, di cui parla l’onorevole Bandiera, è a favore di Cassibile proprio per la consapevolezza della sua specificità. Dal calcolo della ripartizione legato ai residenti (5.500) si evince che a Cassibile dovrebbero essere assegnate non più di 22 unità delle 480 disponibili per tutta Siracusa. Da giorni gira in città il magic number di 29 posti, che anche l’onorevole Bandiera fa suo, solo che non si capisce da dove lo si prenda visto che non è in alcun atto ufficiale del Comune. Questo se si vuole essere giusti e guardare alla città come dimensione d’insieme e non al singolo orticello da coltivare”. Intanto Bandiera ha convocato per martedì mattina alle 10,00 un incontro davanti la sede dell’asilo di Cassibile per tornare sull’argomento, insieme a genitori di alunni e dipendenti.




Augusta. "Il porto destinato a morire", Vinciullo dice no al centro per immigrati

“Il centro per immigrati condannerà il porto a morire”. Non ha dubbi il deputato regionale Vincenzo Vinciullo. L’esponente del Nuovo Centrodestra torna, così, su un tema già affrontato in passato, convinto che l’attività portuale possa essere danneggiata dalla struttura destinata all’accoglienza dei migranti in arrivo sulle coste della provincia.
Il parlamentare dell’Ars chiede l’intervento del Comitato Portuale, sollecitandone i componenti a esprimere il proprio dissenso, “individuando al contempo un’area alternativa da usare per scopi umanitari”. Vinciullo ricorda che il porto rimane da mesi è “bloccato” da tre navi sequestrate e che, nonostante le rassicurazioni fornite in merito alla loro rimozione, restano in rada. Ulteriore ostacolo al regolare svolgimento delle attività all’interno del porto commerciale.




Siracusa. Elezioni presidente del Libero Consorzio, il Pd traccia il percorso

“Si” all’attivazione di due strumenti per definire una proposta politica territoriale organica. La direzione provinciale del Pd è tornata a riunirsi ieri, confermando l’intenzione di portare avanti un percorso fatto di momenti di confronto con il territorio sui diversi temi ritenuti prioritari per lo sviluppo della città. Saranno affrontati “temi di rilevanza generale- spiega il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice- a partire dal progetto di insediamento turistico nella zona di Torre Ognina”. Attivati, inoltre, cinque forum provinciali “che avranno l’obiettivo di coinvolgere esperti e portatori di interesse al fine di precisare proposte politiche specifiche in vista della conferenza programmatica del Partito del 2016”.Entrando nel dettaglio si tratta di forum su“Diritti Civili e pari opportunità” (coordinatore Luigi Tabita), su “Cultura e Turismo” (coordinatrice Beatrice Basile), sulle “Politiche della salute” (coordinatore Dario Genovese), su “Attività
produttive e lavoro” (coordinatore Andrea Corso), sui “Beni comuni” (coordinatrice l’assessore Valeria Troia). Necessario,secondo il Pd, “promuovere l’elaborazione di un manifesto politico per il rilancio del governo della provincia, una base per costruire un progetto da condividere con chi intende sfruttare- conclude Lo Giudice- l’occasione dell’elezione del presidente del Libero Consorzio (ex Provincia) per giungere ad un salto di qualità nel governo del territorio”.




Noto. "Un progetto comune per lo sviluppo", tre movimenti uniti in una confederazione

Territorio e Sviluppo, Patto per Noto e Uniti per la Città decidono di lavorare insieme. Preparano un progetto comune e lo fanno attraverso una confederazione politica presentata ufficialmente ieri dai rappresentanti delle tre forze politiche. Per Territorio e Sviluppo c’erano il deputato regionale Pippo Gennuso e l’assessore Enzo Medica; per Patto per Noto Corrado Cultrera e il consigliere Veronica Pennavaria; per Uniti per la Città Graziano Zani e il consigliere Maurizio Sessa. “L’idea non nasce attorno al nome di un candidato- hanno detto gli esponenti della confederazione- ma sui bisogni reali della città. Tra i temi che restano prioritari figura in primo piano la questione sanità. Gennuso ha confermato che continuerà a battersi “perché Noto mantenga il presidio ospedaliero con la più ampia disponibilità di risorse al suo interno”.




Siracusa e Augusta, persi finanziamenti regionali. Il je accuse di Vinciullo

L’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti “ha certificato che i Comuni di Siracusa e di Augusta hanno perso finanziamenti”. Un nuovo atto d’accusa firmato dal deputato regionale Enzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio all’Ars.
Le somme stanziate per Siracusa erano pari a 1.780.000 euro,541 mila euro per Augusta. “Solo Avola è riuscita ad ottenere le somme stanziate dalla Regione a favore dei Comuni che avevano una popolazione superiore a 30 mila abitanti”, aggiunge Vinciullo.
I Comuni siciliani che potevano usufruire delle nuove risorse erano 33. “E per dare attuazione al programma, l’Assessorato delle Infrastrutture li ha più volte sollecitati a produrre i necessari progetti”.
Ma nonostante la fissazione del termine improrogabile del 20 luglio. “i Comuni di Siracusa ed Augusta non hanno inviato i progetti e di conseguenza i finanziamenti sono andati perduti”.
Se – per Vinciullo – “l’attuale amministrazione comunale di Augusta ha responsabilità limitate perché le elezioni si sono svolte recentemente, gravissime invece sono quelle di Siracusa che, ancora una volta, riesce a dimostrare di essere in assoluto fra le peggiori in Sicilia, se non in Italia”. Quindi rincara la dose. “L’amministrazione, anziché spendere i soldi della Regione, preferisce fare mutui e indebitare così tutte le famiglie siracusane. Non sarebbe il caso – conclude Vinciullo – di presentare le vostre dimissioni e di dare ad altri la possibilità di amministrare la città con l’attenzione dovuta?”.




Siracusa. Politica: Fratelli d'Italia apre a Progetto Comune, "verifichiamo convergenze"

Dopo aver riflettuto qualche giorno sull’invito pubblico rivoltogli dal deputato regionale Edy Bandiera e da Evoluzione Civica, Alessandro Spadaro si avvicina a “Progetto Comune”. Il nuovo soggetto politico è nato per volontà del parlamentare regionale di Forza Italia e l’ex Progetto Siracusa Gaetano Penna. Una nuova bandiera per le istanze del centrodestra siracusano.
A cui potrebbe adesso aggiungersi anche Fratelli d’Italia-An. Il responsabile siracusano, Alessandro Spadaro, anticipa che “nei prossimi giorni ci incontreremo per verificare se c’è l’auspicata convergenza programmatica”.
Spadaro si mostra cauto sul tema delle alleanze politiche. “E’ il momento di parlare non di alleanze fini a se stesse ma di programmi condivisi e impegni sottoscritti. Non basta riunirsi sotto una etichetta di centrodestra, bisogna agire differentemente dal passato, senza alleanze preconfezionate”.
Progetto Comune potrebbe presto, quindi, contare anche sul sostegno di Fratelli d’Italia-An. “La coerenza e la linearità di pensiero ci impongono, però, di essere chiari sin dall’inizio. Fratelli d’Italia ritiene che la condivisione su alcuni temi sia essenziale, quali i rapporti con il polo industriale senza sottomissione della politica alle lobbies, salvaguardando la salute dei cittadini e l’ambiente; sviluppo e rilancio del turismo attraverso investimenti su servizi efficienti e moderni; stop ai contributi a pioggia e concentrazione delle risorse per la solidarietà nei confronti dei tanti cittadini Siracusani che vivono momenti di grave indigenza; favorire l’iniziativa imprenditoriale snellendo le procedure autorizzative; creare attraverso lo sport e la musica luoghi di sana aggregazione giovanile”.




Siracusa. Confermato il primo grado, Bandiera torna all'Ars

Confermato il giudizio in primo grado. Il deputato regionale Edy Bandiera può così tornare a sedere all’Ars. La sentenza della corte d’appello di Palermo di ieri, infatti, ha confermato, in toto, nel merito, il giudizio di primo grado che vedeva totalmente accolto il ricorso presentato, nella vicenda della contesa del seggio all’Ars con il deputato Sorbello.
Edy Bandiera, dopo un primo periodo di nuovo insediamento all’Ars era stato estromesso, solo perché la sentenza di primo grado, che gli dava ragione, non era esecutiva, in pendenza d’appello. Con il pronunciamento di ieri si sancisce ulteriormente il diritto di Bandiera a sedere tra i banchi di sala d’Ercole.
“Ringrazio l’ottimo staff legale, che mi ha egregiamente rappresentato, in questa lunga vicenda legale, composto dai valenti professionisti Avvocati Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti, – ha dichiarato Bandiera – che in tutti i pronunciamenti nel merito ha sempre visto il pieno e totale accoglimento delle nostre istanze”.




Siracusa. Le lacune della sanità In provincia, vertice a Palermo

Le carenze della sanità pubblica della provincia al centro di un incontro che si è svolto questa mattina nella sede dell’assessorato regionale della Salute. A prendervi parte, i deputati regionali siracusani e, in rappresentanza dell’Asp, il direttore generale, Salvatore Brugaletta. Durante la riunione è stato posto in rilievo l’aspetto legato agli 11 milioni di euro riconosciuti quale nuovo tetto di spesa consentito. “Atteggiamento positivo da parte del nuovo assessore- commenta il deputato regionale Vincenzo Vinciullo-
Alla provincia di Siracusa spettavano, infatti, 192 milioni di euro per il personale. Ne abbiamo avuto, fino al mese scorso, 169 cioè sono stati sottratti 23 milioni di euro, che per 5 anni fanno la bellezza di 104 milioni di euro.Una cifra spropositata che è stata destinata ingiustamente alle altre aziende sanitarie provinciali siciliane. Ciò ha comportato una situazione gravissima di dipendenza psicologica e sanitaria dalle altre province, con una disponibilità di posti letto nel pubblico di 1,5 ogni 1000 abitanti, quando ci sono realtà vicine alla nostra che raggiungono perfino il 4 per mille, cioè 4 posti letto ogni 1000 abitanti.Non meno drammatica è la situazione per quanto riguarda le case di cura, che solo apparentemente hanno un indice di 1 posto ogni 1000 abitanti, ma che si riduce a 0.40, cioè a meno della metà, per un budget assolutamente inadeguato ai posti letto assegnati. Unico dato positivo, secondo il parlamentare regionale, sarebbe “il nuovo spirito che emerge”. Opinione condivisa anche dalla deputata regionale Marika Cirone Di Marco, secondo cui “la vicenda della sanità siracusana con la riformulazione di servizi e dotazione organica è ad un punto di snodo. La responsabilità delle scelte che gravano sulla classe dirigente sanitaria, sindacale, politica, istituzionale è massima-conclude la deputata regionale- se si vogliono colmare gravi carenze e correggere diffuse criticità, nel rispetto delle linee programmatiche regionali”. Il deputato regionale Bruno Marziano parla di “un’inversione di tendenza per la sanità siracusana”. Secondo l’esponente delPd “l’avvio di un progressivo riequilibrio tra risorse e dotazione organica con le altre province, quattro nuovi reparti, la conferma della copertura finanziaria per l’ospedale di Siracusa e la salvaguardia dell’ospedale di Noto” rappresentano motivo di soddisfazione, come sostengono anche i colleghi di Sala d’Ercole  Enzo Vinciullo e Stefano Zito , le sigle sindacali Cgil e Fiadel, in rappresentanza di tutte le altre e i direttori generale e sanitario, Brugaletta e Madeddu. Entrando ulteriormente nei dettagli, “si è convenuto – hanno sottolineato Marziano e Cirone Di Marco – di non avviare alcun processo di rifunzionalizzazione dell’ospedale di Noto, che oggi sarebbe penalizzante, fino a quando non saranno determinate le condizioni per l’attuazione di quanto previsto dalla rete ospedaliera siciliana. Inoltre, è stata data conferma che le vicende della clinica “Villa Rizzo” non determineranno una perdita di posti letto e di budget per la sanità privata nella provincia di Siracusa: è stata scongiurata qualunque possibilità di perdita di posti letto e dotazione organica”. Confermata la copertura finanziaria per il nuovo ospedale del capoluogo.




Due deputati regionali eletti nel siracusano sotto inchiesta per cambio di casacca?

Ci sarebbero anche due deputati regionali eletti in provincia di Siracusa tra quelli sui quali sta indagando la magistratura di Palermo. Gli onorevoli siracusani avrebbero – come altri colleghi – cambiato “casacca” a legislatura in corso in cambio di favori personali. Questa l’ipotesi su cui i giudici palermitani stanno cercando di fare luce dopo la segnalazione fatta alla Procura della Repubblica dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio.
A fare scattare dalla sedia l’esponente grillino le parole pronunciate in aula dal deputato siracusano Pippo Sorbello (Udc). “Io sono forse uno dei pochi che non ha avuto niente… Molti di quelli che hanno cambiato casacca in questo parlamento hanno avuto nomine a iosa di parenti, di amici e amici degli amici…”.
E partendo da quelle parole pronunciate lo scorso aprile a Sala d’Ercole si starebbero muovendo i giudici, per capire chi potrebbero essere i presunti “voltagabbana” d’occasione e se si possa prefigurare una qualche ipotesi di reato.
“Speriamo – dice alle agenzie Ciaccio – che ora vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari delle nomine e che Sorbello spieghi se, come potrebbe far intendere, queste siano il prodotto di un accordo che ha portato alcuni parlamentari a cambiare casacca in cambio di un tornaconto personale”.
E torna a proporsi la questione morale per gli onorevoli siciliani, assenti in massa a Sala d’Ercole oggi (solo 9 presenti su 90) nonostante la trattazione di temi importanti per la regione.