Siracusa. Politica: Fratelli d'Italia apre a Progetto Comune, "verifichiamo convergenze"

Dopo aver riflettuto qualche giorno sull’invito pubblico rivoltogli dal deputato regionale Edy Bandiera e da Evoluzione Civica, Alessandro Spadaro si avvicina a “Progetto Comune”. Il nuovo soggetto politico è nato per volontà del parlamentare regionale di Forza Italia e l’ex Progetto Siracusa Gaetano Penna. Una nuova bandiera per le istanze del centrodestra siracusano.
A cui potrebbe adesso aggiungersi anche Fratelli d’Italia-An. Il responsabile siracusano, Alessandro Spadaro, anticipa che “nei prossimi giorni ci incontreremo per verificare se c’è l’auspicata convergenza programmatica”.
Spadaro si mostra cauto sul tema delle alleanze politiche. “E’ il momento di parlare non di alleanze fini a se stesse ma di programmi condivisi e impegni sottoscritti. Non basta riunirsi sotto una etichetta di centrodestra, bisogna agire differentemente dal passato, senza alleanze preconfezionate”.
Progetto Comune potrebbe presto, quindi, contare anche sul sostegno di Fratelli d’Italia-An. “La coerenza e la linearità di pensiero ci impongono, però, di essere chiari sin dall’inizio. Fratelli d’Italia ritiene che la condivisione su alcuni temi sia essenziale, quali i rapporti con il polo industriale senza sottomissione della politica alle lobbies, salvaguardando la salute dei cittadini e l’ambiente; sviluppo e rilancio del turismo attraverso investimenti su servizi efficienti e moderni; stop ai contributi a pioggia e concentrazione delle risorse per la solidarietà nei confronti dei tanti cittadini Siracusani che vivono momenti di grave indigenza; favorire l’iniziativa imprenditoriale snellendo le procedure autorizzative; creare attraverso lo sport e la musica luoghi di sana aggregazione giovanile”.




Siracusa. Confermato il primo grado, Bandiera torna all'Ars

Confermato il giudizio in primo grado. Il deputato regionale Edy Bandiera può così tornare a sedere all’Ars. La sentenza della corte d’appello di Palermo di ieri, infatti, ha confermato, in toto, nel merito, il giudizio di primo grado che vedeva totalmente accolto il ricorso presentato, nella vicenda della contesa del seggio all’Ars con il deputato Sorbello.
Edy Bandiera, dopo un primo periodo di nuovo insediamento all’Ars era stato estromesso, solo perché la sentenza di primo grado, che gli dava ragione, non era esecutiva, in pendenza d’appello. Con il pronunciamento di ieri si sancisce ulteriormente il diritto di Bandiera a sedere tra i banchi di sala d’Ercole.
“Ringrazio l’ottimo staff legale, che mi ha egregiamente rappresentato, in questa lunga vicenda legale, composto dai valenti professionisti Avvocati Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti, – ha dichiarato Bandiera – che in tutti i pronunciamenti nel merito ha sempre visto il pieno e totale accoglimento delle nostre istanze”.




Siracusa. Le lacune della sanità In provincia, vertice a Palermo

Le carenze della sanità pubblica della provincia al centro di un incontro che si è svolto questa mattina nella sede dell’assessorato regionale della Salute. A prendervi parte, i deputati regionali siracusani e, in rappresentanza dell’Asp, il direttore generale, Salvatore Brugaletta. Durante la riunione è stato posto in rilievo l’aspetto legato agli 11 milioni di euro riconosciuti quale nuovo tetto di spesa consentito. “Atteggiamento positivo da parte del nuovo assessore- commenta il deputato regionale Vincenzo Vinciullo-
Alla provincia di Siracusa spettavano, infatti, 192 milioni di euro per il personale. Ne abbiamo avuto, fino al mese scorso, 169 cioè sono stati sottratti 23 milioni di euro, che per 5 anni fanno la bellezza di 104 milioni di euro.Una cifra spropositata che è stata destinata ingiustamente alle altre aziende sanitarie provinciali siciliane. Ciò ha comportato una situazione gravissima di dipendenza psicologica e sanitaria dalle altre province, con una disponibilità di posti letto nel pubblico di 1,5 ogni 1000 abitanti, quando ci sono realtà vicine alla nostra che raggiungono perfino il 4 per mille, cioè 4 posti letto ogni 1000 abitanti.Non meno drammatica è la situazione per quanto riguarda le case di cura, che solo apparentemente hanno un indice di 1 posto ogni 1000 abitanti, ma che si riduce a 0.40, cioè a meno della metà, per un budget assolutamente inadeguato ai posti letto assegnati. Unico dato positivo, secondo il parlamentare regionale, sarebbe “il nuovo spirito che emerge”. Opinione condivisa anche dalla deputata regionale Marika Cirone Di Marco, secondo cui “la vicenda della sanità siracusana con la riformulazione di servizi e dotazione organica è ad un punto di snodo. La responsabilità delle scelte che gravano sulla classe dirigente sanitaria, sindacale, politica, istituzionale è massima-conclude la deputata regionale- se si vogliono colmare gravi carenze e correggere diffuse criticità, nel rispetto delle linee programmatiche regionali”. Il deputato regionale Bruno Marziano parla di “un’inversione di tendenza per la sanità siracusana”. Secondo l’esponente delPd “l’avvio di un progressivo riequilibrio tra risorse e dotazione organica con le altre province, quattro nuovi reparti, la conferma della copertura finanziaria per l’ospedale di Siracusa e la salvaguardia dell’ospedale di Noto” rappresentano motivo di soddisfazione, come sostengono anche i colleghi di Sala d’Ercole  Enzo Vinciullo e Stefano Zito , le sigle sindacali Cgil e Fiadel, in rappresentanza di tutte le altre e i direttori generale e sanitario, Brugaletta e Madeddu. Entrando ulteriormente nei dettagli, “si è convenuto – hanno sottolineato Marziano e Cirone Di Marco – di non avviare alcun processo di rifunzionalizzazione dell’ospedale di Noto, che oggi sarebbe penalizzante, fino a quando non saranno determinate le condizioni per l’attuazione di quanto previsto dalla rete ospedaliera siciliana. Inoltre, è stata data conferma che le vicende della clinica “Villa Rizzo” non determineranno una perdita di posti letto e di budget per la sanità privata nella provincia di Siracusa: è stata scongiurata qualunque possibilità di perdita di posti letto e dotazione organica”. Confermata la copertura finanziaria per il nuovo ospedale del capoluogo.




Due deputati regionali eletti nel siracusano sotto inchiesta per cambio di casacca?

Ci sarebbero anche due deputati regionali eletti in provincia di Siracusa tra quelli sui quali sta indagando la magistratura di Palermo. Gli onorevoli siracusani avrebbero – come altri colleghi – cambiato “casacca” a legislatura in corso in cambio di favori personali. Questa l’ipotesi su cui i giudici palermitani stanno cercando di fare luce dopo la segnalazione fatta alla Procura della Repubblica dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio.
A fare scattare dalla sedia l’esponente grillino le parole pronunciate in aula dal deputato siracusano Pippo Sorbello (Udc). “Io sono forse uno dei pochi che non ha avuto niente… Molti di quelli che hanno cambiato casacca in questo parlamento hanno avuto nomine a iosa di parenti, di amici e amici degli amici…”.
E partendo da quelle parole pronunciate lo scorso aprile a Sala d’Ercole si starebbero muovendo i giudici, per capire chi potrebbero essere i presunti “voltagabbana” d’occasione e se si possa prefigurare una qualche ipotesi di reato.
“Speriamo – dice alle agenzie Ciaccio – che ora vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari delle nomine e che Sorbello spieghi se, come potrebbe far intendere, queste siano il prodotto di un accordo che ha portato alcuni parlamentari a cambiare casacca in cambio di un tornaconto personale”.
E torna a proporsi la questione morale per gli onorevoli siciliani, assenti in massa a Sala d’Ercole oggi (solo 9 presenti su 90) nonostante la trattazione di temi importanti per la regione.




Siracusa. Il Comune e l'ufficio stampa da 15 mila euro: "perchè non usare i professionisti in organico?"

Quindicimila euro per l’ufficio stampa del progetto “ReBuilding the Future – Spunti d’arte contemporanea”. Pubblicato sul sito del Comune di Siracusa l’avviso per una trattativa privata per affidare il servizio di comunicazione.
“Ma perchè cercare un esterno quando il Comune dispone già in organico di un attrezzatissimo ufficio stampa, composto da quattro giornalisti e da diversi altri collaboratori, per un costo complessivo di parecchie centinaia di migliaia di euro?”, si domanda il consigliere Salvo Sorbello. L’esponente d’opposizione ha presentato una interrogazione sul punto.
“Vorrei mi si spiegasse perchè il Comune non vuole avvalersi del proprio ufficio stampa, magari distaccando temporaneamente qualche componente, per procedere invece all’affidamento ad esterni di un servizio che potrebbe risultare uno vero e proprio spreco del pubblico denaro”, insiste.
Per Sorbello, peraltro giornalista pubblicista, “le attività richieste sono tutte espletabili dall’ufficio stampa comunale” (rassegna stampa, nell’emettere comunicati alla stampa nazionale e regionale; redigere comunicati per portali specializzati; convocare, organizzazione e gestire n.4 conferenze stampa; fornitura di press-kit per le conferenze stampa).
Altra perplessità sollevata, ricercare un addetto stampa – “che per legge deve essere un giornalista iscritto all’ordine professionale di competenza” – attraverso una gara aperta ad una impresa. “Cosa che per la fattispecie della richiesta e delle mansioni da espletare potrebbe creare problemi con le norme vigenti”, dice ancora Sorbello.




Siracusa. Ufficio stampa a professionisti esterni, Italia: "Lo prevede il progetto finanziato dall'Ue"

“Rebuilding the Future- Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro del territorio” non prevede alcun cofinanziamento. Sarà realizzato interamente con fondi europei”. Così il vice sindaco, Francesco Italia getta acqua sul fuoco dopo le accuse mosse al Comune dal consigliere comunale Salvo Sorbello, convinto che il bando per l’affidamento del servizio di comunicazione a personale esterno all’ente possa rappresentare un inutile spreco per palazzo Vermexio. “Sorbello -prosegue Italia- ci fornisce l’occasione di evidenziare il lavoro svolto dall’assessorato e dalla dirigente del settore, Rosaria Garufi, al fine di realizzare in modo trasparente, efficace e in tempi molto stretti un progetto di ampio respiro culturale”. L’assessore alla Cultura ricorda che “l’amministrazione comunale si è aggiudicata il bando regionale finanziato con fondi europei . All’interno delle spese previste per la realizzazione del progetto non sono identificate somme da destinare a risorse interne all’ente. Ogni intervento finanziario è, quindi-chiarisce ancora Italia- rigidamente destinato a quanto ammesso e previsto sia dal bando che dal progetto finanziato. L’affidamento relativo all’ufficio stampa -conclude il vicesindaco- come tutte le altre attività affidate o da affidare, trovano la propria legittimazione nel bando e nel progetto attraverso procedure ad evidenza pubblica e nel più rigoroso rispetto della normativa europea”.




Siracusa. Lavori socialmente utili per non pagare le tasse, parte l'iter per il baratto amministrativo

Si chiama baratto amministrativo, uno strumento a sostegno delle fasce più deboli introdotto dal decreto Sblocca Italia, varato dal Governo Renzi lo scorso anno. Ai pochi Comuni in cui è diventato realtà sta per accodarsi anche Siracusa. L’annuncio arriva con un tweet dell’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani. “Avviato iter procedurale per baratto amministrativo in favore dei cittadini con fasce di reddito più basse”, scrive il responsabile della Fiscalità Locale. Entro settembre Palazzo Vermexio conta di avere approvato il Regolamento relativo, steso in Commissione Bilancio e validato in Consiglio Comunale.
Il baratto amministrativo, in poche parole, è la possibilità di non pagare le tasse comunali arretrate (Imu e Tari per esempio) dando in cambio il proprio lavoro in maniera socialmente utile. Diserbando un tratto di strada o occupandosi direttamente dell’asfalto stradale ma anche manutenzione del verde pubblico e dei parchi, assistenza alle scolaresche, etc. Decide il Comune quali servizi ritiene necessari per il suo territorio.
I requisiti per ottenere il baratto amministrativo devono essere fissati con una delibera. Possono accedervi i soli residenti, con Isee non superiore alla somma indicata dal Comune e con un debito fiscale nei confronti del Municipio già accertato.




Siracusa. Emergenze e priorità nel capoluogo, parte il confronto interno al Pd

Il servizio di igiene urbana, l’impiego dei fondi provenienti dallo sbigliettamento dei siti archeologici, le emergenze infrastrutturali,a partire dalla vicenda viadotto di Targia. Sono i temi che i vertici provinciali del Pd hanno affrontato ieri con gli assessori del Partito democratico in seno alla giunta comunale. Il segretario, Alessio Lo Giudice, il suo vice, Michelangelo Giansiracusa e il coordinatore dell’esecutivo, Jose Sudano hanno avviato un confronto su quelle che Lo Giudice definisce “alcune tra le questioni più importanti e strategiche per lo sviluppo della città e per la qualità della vita”. Sarà discussa anche all’interno del Pd anche la questione che riguarda il progetto di realizzazione di un resort ad Ognina, per cui è prevista una conferenza dei servizi fissata per il prossimo martedì. “Ci confronteremo, poi- aggiunge il segretario provinciale del partito – sulla proposta di project financing relativo alla Cittadella dello Sport e sulla strategia generale di gestione del patrimonio culturale della città”. Nelle prossime settimane saranno, dunque, convocati gli organismi della forza politica. “Continuiamo – conclude Lo Giudice- il lavoro di ripristino dei canali di comunicazione interni al partito e tra il Pd e il Comune. Un metodo che adotteremo in tutte le realtà amministrative della provincia”.




Siracusa. Revisori dei Conti: "Le dimissioni del presidente non bloccano il collegio"

“Le dimissioni del presidente del collegio dei Revisori dei Conti, Nicola Lo Iacono sono state comunicate nei tempi previsti”. La puntualizzazione arriva dal presidente del consiglio comunale, Leone Sullo che in questo modo replica alle accuse partite da alcuni esponenti della minoranza, da cui è partita anche la richiesta di convocare al più presto la seduta necessaria per eleggere un nuovo presidente. “L’articolo 235 del Testo unico sugli Enti locali- fa presente Sullo- dispone che le dimissioni volontarie debbano essere comunicate con un preavviso di almeno 45 giorni. Alla data odierna, dunque- prosegue il presidente del consiglio comunale- non esplicano ancora nessuna efficacia, essendo state comunicate il 31 agosto”. Parla di dimissioni dovute l’assessore comunale al Bilancio, Gianluca Scrofani, motivate “dall’assoluta inconciliabilità degli adempimenti correlati al suo ruolo di revisore dei conti del Comune con l’attività professionale. La decisione di Nicola Lo Iacono, tuttavia- chiarisce Scrofani- non blocca l’attività del collegio perché il preavviso diventa efficace allo scadere dei 45 giorni”, nel corso dei quali l’organismo di controllo di palazzo Vermexio resterà nel pieno delle sue funzioni. “Ciò non toglie- assicura l’assessore- che avvieremo subito l’iter per la sostituzione diLo Iacono, pubblicando l’avviso di selezione pubblica per acquisire la disponibilità di altri professionisti a ricoprire il ruolo”.




Siracusa. Comune, si dimette il presidente dei Revisori dei Conti? L'opposizione insorge

Si sarebbe dimesso il presidente del collegio dei Revisori dei Conti del Comune, Nicola Lo Iacono.Un’indiscrezione che è motivo di polemiche a palazzo Vermexio. Il consigliere comunale Salvo Sorbello chiede conferma e spiegazioni all’amministrazione comunale, lamentando la mancanza di una tempestiva informazione al consiglio comunale. “Comportamento adottato anche in passato, del resto-lamenta l’esponente di minoranza- in occasione delle nomine di commissari regionali”. Sorbello chiede la convocazione immediata di una seduta del consiglio comunale per eleggere un nuovo presidente dei Revisori dei Conti, “visto che- osserva Sorbello- che devono essere ancora discussi e approvati il Bilancio consuntivo 2014 e quello preventivo 2015”. Simona Princiotta non ha dubbi sulle motivazioni che avrebbero spinto Lo Iacono a rinunciare alla presidente dell’organismo di controllo del Comune. “E’ una scelta- commenta- certamente legata alla piena incompatibilità con altri incarichi, dato già sollevato al momento dell’insediamento”. Dimissioni apprezzate dalla consigliera comunale, ma “tardive, in quanto presentate il giorno successivo a quello del rilascio del parere favorevole al consuntivo 2014”.