Melilli. Salta il Consiglio Comunale, solo due presenti. "Ennesima occasione persa"

Salta il Consiglio Comunale di Melilli, inutili le due convocazioni. Nella seconda seduta solo due presenti: Pierfrancesco Scollo e Antonio Annino. E i due sbottano. “Come se mancassero i problemi da affrontare. E’ stata l’ennesima occasione persa per affrontare pubblicamente, oltre gli impegni di routine che dovrebbero interessare l’amministrazione, le vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo i massimi rappresentanti dell’amministrazione di Melilli. E’ il Comune più indagato di tutta la provincia e nessuno proferisce parola, nemmeno da parte di quel Pd che a Siracusa si indigna per molto meno”.




Siracusa. Comune, Foti assessore. Firenze: "Politicamente non condivisibile, ma forse è la svolta"

“Non è il momento più agevole per le problematiche che investono (alcune senza colpa dell’amministrazione comunale) la nostra città e il suo Bilancio, ma proprio adesso è l’occasione propizia per dimostrare capacità e voglia di confronto, invertendo le regole che fino ad oggi hanno retto l’azione amministrativa”. E’ chiaro il concetto che esprime il consigliere comunale Tanino Firenze, che esordisce sostenendo di “intravedere una luce”. E’ così che commenta le vicende politiche degli ultimi giorni e le polemiche interne al Pd, soprattutto alla luce delle dimissioni di Liddo Schiavo e, soprattutto, della nomina, al sup posto, di Alfredo Foti, adesso assessore ai Lavori Pubblici. Di questo aspetto Firenze dice poco. Si limita ad auspicare che “il confronto politico all’interno di un partito che ha avuto, attraverso il successo elettorale di un sindaco nato dalle primarie e delle sue liste, il mandato ad amministrare la nostra città con un grande progetto innovativo, non solo si deve concludere positivamente ma – aggiunge il consigliere comunale- può e deve essere il volano per raggiungere le mete e gli obbiettivi proposti ai cittadini al momento del voto”. Quello che sta accadendo in questi giorni dal punto di vista politico, secondo Firenze potrebbe significare un’inversione di rotta rispetto al passato. A farglielo pensare sono alcune dichiarazioni dell’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani “che afferma di voler cambiare metodo di lavoro nell’affrontare in termini costruttivi e con regole condivise sia il bilancio di previsione, sia il regolamento sulla pubblicità, argomento quest’ultimo discutibile negli ultimi anni, difficile per gli interessi in campo- osserva il consigliere -e che potrebbe portare, con fatti innovativi, maggiore gettito nelle esangue casse comunali. e non solo” Ma anche la scelta di Foti nasconderebbe delle ragioni che lascerebbero spazio a buone speranze. “Sul piano politico-puntualizza Firenze- è stata una trattativa non condivisibile, nei tempi e nei modi, che conferma grandi limiti politici del sindaco, Giancarlo Garozzo”. E’ il piano pratico, però,a entusiasmare il consigliere, che parla di “una scelta di qualità e competenza di un giovane che, se manterrà da amministratore quanto dimostrato in questi ultimi due anni da consigliere comunale,darà una svolta a questa giunta facendole fare un notevole salto qualitativo”




Siracusa. "Inadeguata, si dimetta": mozione di censura verso l'assessore Scorpo

Il 9 luglio il Consiglio Comunale di Siracusa si pronuncerà sulla mozione di censura presentata da Progetto Siracusa vero l’assessore Rosalba Scorpo. Alla responsabile delle politiche sociali i consiglieri Sorbello, Milazzo e Rodante chiedono un passo indietro, le dimissioni. “Riteniamo sua la responsabilità politica della chiusura degli asili nido comunali anticipata a luglio come mai prima era avvenuto. Evidentemente conosce poco la realtà siracusana, essendo di Solarino. E’ inaccettabile”, dice Sorbello. “E’ inadeguata al ruolo nella città capoluogo e quindi farebbe bene a rassegnare le sue dimissioni”. Chiesto anche l’intervento del difensore comunale dei diritti dell’infanzia.




Siracusa. Saltano i nervi nel Pd e Armaro accusa "l'ipocrisia interna del partito"

Più che una normale assemblea provinciale, quella di lunedì per il Pd siracusano si prospetta quasi come una sorta di notte dei lunghi coltelli. Tra la nomina di Foti come assessore, il caso Cafeo ed i distinguo sulla posizione di Gino Foti è un florilegio di dichiarazioni e attacchi. Area Dem e renziani tornano distanti anni luce mentre in provincia (a Pachino) nasce il primo gruppo di Possibile, corrente civatiana.
“C’è una profonda ipocrisia nella discussione interna al partito”, dice il consigliere comunale Santino Armaro.
Che comincia dalle recenti polemiche su Giovanni Cafeo. “In tutte le aree ci sono soggetti che fanno parte di uffici di gabinetto e che esercitano ruoli politici, Pupillo compreso. L’ex capo di gabinetto di Siracusa non è stato certo l’unico. Ognuno guardi al suo interno e la finisca di fare due pesi e due misure. La stessa indignazione che viene manifestata a livello locale solo per colpire l’amministrazione in modo del tutto strumentale, dovrebbe essere espressa anche per quanto accade a livello regionale e nazionale”.
Poi la presenza e l’attivismo di Gino Foti. “Nessuno è in grado di negare l’attivismo politico di Foti e le sue frequenti quanto inopportune intromissioni nella politica del Pd. E’ stato, è e continua ad essere interlocutore di Raiti (riformisti) e Pupillo (area dem), quest’ultimo capo corrente dell’onorevole Amoddio. L’unica figura che ha sempre dimostrato terzietà è stata, dall’inizio, l’attuale segretaria provinciale Carmen Castelluccio”.
Stoccata poi diretta alla parlamentare Sofia Amoddio. “Si ritiene libera da condizionamenti e accordi con chicchessia, si dimostri allora in grado di resettare tutto. Abbia il coraggio di ripartire da proposte innovative dimostrando quella libertà che oggi chiede agli altri”.




Siracusa. Vicenda Open Land , per l'On. Zappulla: "dilettanti rischiano di portare la città al baratro"

Sul caso Open Land e il risarcimento milionario che pende sulle casse di palazzo Vermexio, torna all’attacco il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla. “Una lobby di dilettanti rischia di portare la città allo sbaraglio”, ripete amaro. E lo fa prima di rivelare “incontri consumati tra la maggioranza dei consiglieri comunali del Pd e la mia collega Amoddio. Che strano modo di procedere”, sottolinea ironico.
Una risposta poi a chi lo accusa di sembrare più un consigliere comunale che un deputato nazionale. “Con tutti i limiti e problemi considero ancora il Consiglio Comunale la massima rappresentanza democratica dei cittadini e quindi lo ritengo un complimento. Occuparmi delle questioni cittadini per me è un vanto e non una offesa. A chi soffre di questa mia eccessiva presenza penso proprio di consigliare degli esperti psicologi, professionisti e pure bravi. Una cosa è certa: in questi due anni si guardino attorno con maggiore attenzione e troveranno molto vicino scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano”.
Zappulla
Quanto alla vicenda in se, “mi chiedo – dice ancora il parlamentare Pd – se in questi due anni sono stati esperiti tentativi seri per aprire un ragionamento con la società per evitare epiloghi così drammatici e pesanti per la città e i siracusani. Chi ha rassicurato la città oggi non sente il bisogno di spiegare le ragione di un simile tragico rischio di epilogo? Se il 23 luglio verranno fuori risarcimenti comunque alti e irricevibili per le casse del Comune qualcuno dovrà pagare il conto politico, amministrativo, giuridico di una eventuale disfatta. Non potrà e non dovrà accadere che i maggiori responsabili restino al loro posto”.
A Roma, Zappulla sta lavorando ad una proposta di legge che intervenga sull amateria dei rimborsi aumentando la salvaguardia degli enti locali. Tra i vari punti allo studio anche l’istituzione “di un Fondo Nazionale di Garanzia a rotazione da cui gli enti locali potranno attingere nella misura massima del 50% del debito e l’assunzione automatica di provvedimenti punitivi nei confronti degli avvocati prescelti, dei funzionari e amministratori responsabili per negligenza e o colpa del danno”.
“Ritorno a chiedere al sindaco cosa intende realmente fare? Se il 23 luglio il Cga confermerà il risarcimento nella cifra indicata dal Ctu e comunque in numeri incompatibili con il bilancio comunale, cosa intende fare per impedire il Commissiario ad acta? Se, per esempio, ha già attivato contatti, presentato richieste cautelative per l’utilizzo della Legge 35 che consente la possibilità per casi similari di chiedere prestiti fuori bilancio. Perché di fronte a sviste ed errori non ha ritenuto con carattere di urgenza di avvalersi di altri avvocati? Nulla di personale ma dimenticare di presentare le istanze e le documentazioni entro i termini previsti è di una gravità incredibile”.
Poi una sorta di mano tesa. “Sono e rimango a disposizione per ogni azione utile della città, del Comune, dei siracusani ma a sentenza finale presenterò un esposto alla magistratura perché non siano soli i cittadini a pagare.




Siracusa. Politica e polemiche: avviso per Cafeo e le sue dimissioni diventano un caso politico

Poco dopo la notizia delle sue dimissioni, l’ex capo di gabinetto del Comune di Siracusa è stato raggiunto da un avviso di conclusione indagini. I fatti risalgono al 2011, prima che ricoprisse l’incarico a palazzo Vermexio. Cafeo si dice sereno e pronto a dimostrare la propria estraneità.
Ai sei verrebbe contestata la presentazione di una presunta falsa rendicontazione sulla realizzazione di serate da parte di associazioni culturali beneficiarie del patrocinio oneroso del Comune.
Intanto esplode la bufera all’interno del Pd. Lunedì l’assemblea provinciale del partito si svolgerà in un clima infuocato. Diventano un caso politico le dimissioni di Cafeo. La parlamentare Sofia Amoddio (Pd) parla di un atto “che pone fine all’anomalia insostenibile di un capo di gabinetto della pubblica amministrazione che per due anni ha svolto a tempo pieno attività politica” e attacca la presenza di Gino Foti in politica attiva.
E dall’opposizione i consiglieri comunali Sorbello, Firenze e Princiotta chiedono che si faccia ricorso “a professionalità esistenti all’interno dell’amministrazione comunale”, senza conferimento di incarichi esterni.




Siracusa. Piano generale degli impianti pubblicitari, prime intese per bloccare abusivismo

Prima riunione per il gruppo di lavoro comunale convocato dall’assessore al bilancio e tributi, Gianluca Scrofani. Stabilito che sarà il consiglio comunale a indicare le direttive su cui costruire il piano generale degli impianti pubblicitari.
Individuato come metodo di lavoro quello che prevede la stesura di uno schema di massima da inviare al consiglio comunale per un primo esame da parte delle commissioni e, successivamente, dell’aula. Il Consiglio redigerà quindi le direttive che faranno da base al piano vero e proprio.
“Su un tema così complesso e ricco di implicazioni – afferma l’assessore Scrofani – vogliamo che ci sia il contributo di tutti per mettere ordine in un settore in cui si registrano diversi casi di abusivismo e che finora è stato gestito in modo insoddisfacente, soprattutto alla luce delle novità introdotte nel tempo. Purtroppo il Comune non dispone ancora di un vero e proprio piano; ciò comporta un insieme di criticità che dovranno essere risolte. Si pensi ad esempio alle nuove limitazioni imposte dai vincoli paesaggistici e ambientali, al codice della strada, al piano regolatore generale e quello sul decoro urbano”.
I lavori di stamattina hanno riguardato gli aspetti concernenti la tutela ambientale, l’esame dello stato di fatto e la lettura dei dati fiscali. Il tutto incentrato su precisi punti cardine quali la definizione di regole certe e di un sistema fiscale basato su un adeguato e moderno ventaglio di tipologie che tenga conto del decoro urbano. Previsto intanto il censimento degli impianti esistenti.




Siracusa. Cafeo si dimette da capo di gabinetto del sindaco: "Ecco perchè"

Le sue dimissioni non sono state ancora protocollate, ma le preannuncia attraverso una nota diffusa nel pomeriggio. Giovanni Cafeo lascia palazzo Vermexio e l’incarico di capo di gabinetto del sindaco, Giancarlo Garozzo. “Chiudo un’esperienza impegnativa e complessa-premette l’esponente del Pd-  ma ricca di soddisfazioni perché mi ha consentito di occuparmi direttamente della mia città, dei problemi e delle sfide con i quali i siracusani si devono confrontare, e di farlo accanto al sindaco Giancarlo Garozzo che sta svolgendo il suo compito con grande serietà e impegno in un momento complesso, certamente il più difficile della storia recente del Comune”. Cafeo lascia dopo due anni e lo fa per ragioni politiche, legate anche alla “bufera” che si è abbattuta sul Pd provinciale dopo la nomina di Alfredo Foti ad assessore ai Lavori Pubblici al posto di Liddo Schiavo, dimissionario. “In politica -commenta Cafeo- è importante comprendere in quale veste si riesce a dare meglio il proprio contributo all’interesse generale. Conciliare l’incarico di capo di gabinetto con quello di componente dell’esecutivo regionale del Pd si è rilevato più complesso del previsto”. Un atto di discontinuità, lo definisce l’ormai ex capo di gabinetto di Garozzo. “Chi, ancora in queste ore, pone problemi di posti in maniera strumentale per bloccare il percorso che con fatica stiamo portando avanti nel Pd-prosegue-  è servito. Tutti erano a conoscenza che ci sarebbe stato un avvicendamento tra Liddo Schiavo e Alfredo Foti, per cui non capisco la sorpresa di tanti importanti iscritti e parlamentari. Un avvicendamento, per altro, avvenuto all’interno di una sola componente e che non sposta equilibri”.Cafeo ricorda, inoltre che “scegliendo  Foti (a meno che qualcuno non abbia qualche allergia al cognome) abbiamo scelto il candidato democratico più votato nel 2008 e nel 2013, e un amministratore che può occuparsi con competenza delle rubriche che gli sono state assegnate avendo presieduto per due anni la commissione consiliare Lavori pubblici e Urbanistica. Non comprendo davvero con quali organi statutari, in questa fase così fluida della vita del Pd, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto e potuto confrontarsi, così come non mi risulta-conclude l’esponente del Pd- che ci siano state consultazione in altri comuni guidati dal centrosinistra quando si è proceduto a cambi di assessori”.




Siracusa. Foti assessore e si riapre lo scontro tra Renziani e Dem

La nomina di Alfredo Foti come nuovo assessori ai Lavori Pubblici riapre lo scontro tra Dem e renziani siracusani. Il sindaco Garozzo – esponente di primo piano della corrente che fa capo al premier – parla di “avvicendamento in giunta concordato con il partito” ma Enzo Pupillo, dirigente regionale di area Dem, mostra tutta la sua sorpresa.
“Non so con quale parte del Partito Democratico di Siracusa abbia concordato questa mossa. Con assoluta certezza posso affermare non con noi”, esordisce prima di definire “inopportuna” la nomina che sarebbe avvenuta “all’insaputa del gruppo dirigente del partito, mentre è in corso una discussione, serrata e costruttiva, sui nuovi assetti unitari del Partito Democratico della provincia di Siracusa”.
Un inciampo che, quindi, potrebbe mettere a rischio la buona riuscita del lungo processo di pacificazione avviato tra mille difficoltà nelle scorse settimane. “Non vorrei che il sindaco ritenesse che del partito devono potersi occupare tutti mentre dell’Amministrazione Comunale se ne deve occupare solo lui. Se così è, non possiamo amaramente che prendere atto che il percorso collettivo che avevamo immaginato per il PD della provincia di Siracusa è a singhiozzo e vi sono zone, come le scelte che riguardano l’Amministrazione Comunale, a sovranità esclusiva di una parte”.
Pupillo torna a spingere per l’unità “ma non possiamo non sottolineare che si costruisce con il rispetto reciproco”.
Critico anche il deputato regionale Bruno Marziano. Duro il suo commento dopo la nomina di Foti ad assessore ai Lavori Pubblici. “L’amministrazione comunale- tuona Marziano- si caratterizza sempre di più come “cosa loro”, perché negli organismi di partito non c’è alcuna traccia di questi fantomatici accordi che dovevano portare alla brutale e perentoria esclusione di Liddo Schiavo. Poiché tutte queste decisioni non vengono assolutamente prese dopo un confronto con gli organismi di partito è chiaro che sempre di più l’amministrazione si configura come una giunta tipica delle liste civiche, in cui tutto ruota attorno alla figura del sindaco e dei consiglieri comunali senza alcun confronto con i partiti”.Marziano sollecita nuovi assetti all’interno del partito provinciale, “perché si abbia una forza politica in grado di valutare in modo sereno e asettico gli atti amministrativi e le scelte programmatiche del Comune”.




Noto. Il M5S si ritrova due meetup attivi, interviene il senatore Giarrusso

Due meetup, organizzazioni simili alle liste civiche riconosciute dal Movimento Cinque Stelle, entrambi attivi e che hanno avuto anche qualche scambio di vedute sul web. Il primo meetup dal nome “Movimento 5 Stelle Noto” è stato fondato il 24 maggio 2012 e conta 97 iscritti. Gli organizzatori sono Michele Castobello, Corrado Tiberio, Massimiliano Lumera, Salvo Gionfriddo e Umberto Gentiluomo. Il secondo meetup dal nome “Noto economia ambiente cultura trasporto e turismo” è stato fondato il 27 agosto 2014 conta 26 iscritti e gli organizzatori sono Angelo Pane e Angelo Zarbo. I due appartenenti ai meetup hanno avuto anche qualche scambio di vedute sul web, in pieno stile pentastellato, su argomenti importanti come ad esempio l’ospedale “Trigona” di Noto.
Ad accorgersi della compresenza delle due organizzazioni anche il candidato alle ultime elezioni regionali e attivista del M5S Roberto Anzalone che ha chiaramente indicato che il primo meetup è quello ufficiale: “Le persone oneste – ha detto Anzalone – non si aprono un meetup quando esiste già il movimento 5 stelle sul territorio, diffidate da chi lo fa e chiedetevi: come mai se già c’è?”.
Sulla vicenda netina è intervenuto anche il senatore del Movimento Cinque Stelle, Mario Michele Giarrusso che ha condiviso quanto affermato da Anzalone e ha chiarito che il secondo meetup non fa parte del movimento fondato da Grillo e Casaleggio. “Agli amici del Movimento di Noto – dice Giarrusso – fate attenzione. Si ribadisce che queste persone (quelle del meetup “Noto economia ambiente cultura trasporto e turismo”, n.d.r.) non fanno parte del movimento 5 stelle ed agiscono a titolo del tutto personale. Non fatevi trarre in inganno”.
Nel frattempo il meetup “contestato” ha organizzato una riunione per il prossimo 20 luglio, all’ordine del giorno le candidature al consiglio comunale di Noto in vista delle elezioni amministrative del 2016.
Corrado Parisi