Trasporto pubblico, ancora un rinvio per la relazione illustrativa. Emendamenti in Consiglio

Tornerà a riunirsi stasera il Consiglio comunale, in seconda convocazione dopo che ieri sera è venuto a mancare il numero legale. I consiglieri si ritroveranno alle 17.30 in aula Vittorini per riprendere l’esame della relazione illustrativa sul servizio di trasporto locale, passaggio necessario prima della pubblicazione del bando europeo per l’affidamento dei prossimi 9 anni.
​Qualche perplessità accomuna maggioranza ed opposizione, sull’arrivo in Consiglio di un provvedimento “blindato” e per il quale i tempi di approvazione sono ridotti. Diversi, però, gli emendamenti da discutere, molti presentati dalla minoranza. Sull’esame degli emendamenti, poco prima delle 22, è caduto il numero legale. Cosa che ha reso necessario il ricorso ad una seconda convocazione.
La relazione era stata già oggetto di critiche all’arrivo in Consiglio, la scorsa settimana. Necessario l’intervento del segretario generale per l’ammissione in discussione degli emendamenti, poi la scoperta che in aula erano arrivati documenti “datati” e non nella versione aggiornata.
​Nella seduta di ieri, intanto, approvato l’atto di indirizzo presentato dalla seconda e dalla quarta commissione sulla gestione dei bagni pubblici comunali, da affidare a soggetti esterni dopo la loro ristrutturazione; disco verde anche per la modifica al comma 2 dell’articolo 3 del regolamento sulla Consulta comunale femminile. La proposta, presentata dalla seconda commissione consiliare, avrà l’effetto di ampliare la composizione della Consulta poiché è stato cancellato il limite di 20 iscritti agli enti che intendono farne parte. Era stata, invece, rinviata per approfondimenti la proposta di revisione annuale delle partecipazioni societarie del Comune al 31 dicembre del 2024.
​Oltre a completare la discussione sulla relazione sul trasporto pubblico, stasera il Consiglio comunale dovrà decidere su una proposta di regolamento comunale, presentata dal settore Affari istituzionali, per la concessione di contributi agli appartenenti alle forze dell’ordine vittime di attentati; e su una mozione di Luigi Cavarra a tutela della Carrozza del Senato.




In Commissione Bilancio gli emendamenti Nicita (Pd): “Ponte, restituire fondi Fsc alla Sicilia”

Nella lista dei 70 emendamenti che il Partito Democratico ha “segnalato” alla Commissione Bilancio — ovvero richiesto come prioritari nell’analisi parlamentare — figura un pacchetto di proposte firmate dal senatore siracusano Antonio Nicita, molte delle quali elaborate in coordinamento con il deputato Filippo Scerra (M5S).
Tra quelli più rilevanti c’è la richiesta di definanziare oltre 5 miliardi di fondi FSC attualmente vincolati al progetto del Ponte sullo Stretto. Dopo lo stop della Corte dei Conti, sostengono i proponenti, “non ha alcun senso immobilizzare risorse enormi se l’opera viene rinviata per anni”. Nicita e Scerra hanno chiesto la “restituzione” delle somme per quelle opere già autorizzate e urgenti in Sicilia e Calabria.
Altro emendamento “segnalato” mira a garantire 700 milioni di euro per finanziare la prossima tratta dell’autostrada Siracusa-Gela, infrastruttura considerata strategica per collegamenti, sviluppo economico e sicurezza.
E ancora, pacchetto insularità con un fondo dedicato e sgravi fiscali; un maxiemendamento sul tema degli svantaggi strutturali legati all’insularità (il fondo per la continuità territoriale, il Fondi Insularità, sperimentazione di sconti fiscali per i lavoratori che rientrano in Sicilia, non solo dall’estero, ma anche da altre regioni).
La questione degli “emendamenti segnalati” non ha, per ora, riguardato in Commissione due macro-temi sui quali si aprirà una sessione distinta di confronto con il Governo: le questioni degli enti locali e quelli legati al sisma (qui il Sen. Nicita ha presentato vari emendamenti per rinnovo sismabonus, tema sisma ’90, un tavolo tecnico ricognitivo per il Belice, la proroga dei bonus per il terremoto di Catania del 2018). Nicita inoltre conferma l’impegno per il sostegno il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights.




Avola, firmata la convenzione con il Banco delle Opere di Carità

Tra il Comune di Avola e il Banco delle Opere di Carità è stata firmata la convenzione per la distribuzione di generi alimentari a favore delle famiglie più indigenti del territorio. L’accordo consente di strutturare in modo stabile la collaborazione con una delle principali realtà italiane impegnate nel contrasto alla povertà alimentare, rafforzando gli interventi già in atto a supporto dei nuclei più fragili. “La solidarietà non è solo un valore astratto, ma un impegno quotidiano che si traduce in azioni concrete – dichiara il sindaco Rossana Cannata – . ”
La firma con il Banco delle Opere di Carità si inserisce in un più ampio percorso di politiche sociali e iniziative solidali promosse dall’Amministrazione comunale tra quali “Ri–Natale ad Avola”. Il progetto, realizzato insieme a Dusty che unisce solidarietà e sostenibilità, invita i cittadini a donare libri e decorazioni natalizie in buono stato nei punti di raccolta destinati quali la Biblioteca comunale e il Centro Comunale di Raccolta. Tale donazioni saranno poi riutilizzate nelle bancarelle solidali allestite durante le festività. Il ricavato sarà offerto a chi ne ha più bisogno, trasformando oggetti dimenticati in nuove opportunità per le famiglie in difficoltà.
“Affiancati da associazioni, scuole, parrocchie e realtà del terzo settore, continuiamo a realizzare iniziative e a fare rete in vista delle festività natalizie – prosegue il sindaco – perché solo facendo squadra possiamo rispondere in modo efficace ai bisogni concreti promuovendo una cultura della cura reciproca. Avola vuole essere un esempio di città inclusiva, capace di trasformare la solidarietà in sviluppo sociale”.




Mozione di sfiducia a Schifani: “Non può più scappare dall’aula”

Illustrata questa mattina dalle forze di opposizione all’Ars la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione, Renato Schifani. Alla conferenza stampa sono intervenuti Antonio De Luca (capogruppo Movimento 5 Stelle) Michele Catanzaro (capogruppo Partito Democratico) e Ismaele La Vardera (Controcorrente).
“Questa non è solo mozione di sfiducia delle opposizioni a Schifani-spiega De Luca- questa è la mozione di sfiducia di tutti i siciliani onesti che sono stanchi di vedere la Sicilia governata in maniera opaca o addirittura contro legge; è la mozione di sfiducia di chi non può più vedere i propri figli andare via dalla Sicilia in cerca di lavoro, di chi è stanco di andare lontano da casa per curarsi, di chi non tollera vedere utilizzate le risorse pubbliche per interessi privati o dei partiti; è la mozione di sfiducia per mandare a casa Schifani e garantire un futuro migliore alla Sicilia. In un documento di poche pagine-conclude- abbiamo sintetizzato le inefficienze e gli scivoloni più eclatanti del governo, se avessimo dovuto metterli tutti avremmo dovuto preparare un testo di 100 pagine”. “Oggi le opposizioni -aggiunge Catanzaro- unite fanno un altro importante passo in avanti, con la mozione di sfiducia vogliamo dire basta ad un governo che fa parlare di sé solo per indagini giudiziarie e fallimenti politici. Sappiamo che è una strada in salita perché i numeri non sono dalla nostra parte, ma il presidente Schifani adesso non potrà più fuggire e dovrà finalmente presentarsi in aula per assumersi le sue responsabilità. Il percorso delle opposizioni va avanti nel segno dell’unità, per la prima volta abbiamo anche presentato un pacchetto di emendamenti comuni alla finanziaria”.
“I siciliani -dichiara La Vardera – capiranno chi sta dalla loro parte e chi invece va contro di loro, e lo capiranno leggendo le firme sulla mozione che deve essere discussa prima della finanziaria. Schifani sarà costretto adesso a venire in aula, e la smetta di prenderci in giro regalandoci il ‘codice parlamentare’ e dicendo implicitamente di imparare le regole. Noi risponderemo portandogli la Costituzione. Facciamo un appello -conclude- ai deputati della maggioranza, che abbiano il coraggio di firmare la mozione e scrivere la storia, staccando la spina a un governo pieno di indagati e rinviati a giudizio”.




Riserva Ciane-Saline, Giansiracusa contro Carta: “No ad ultimatum, a dicembre tavolo tecnico”

Sembra scricchiolare quella intesa politica che aveva visto avvicinarsi Giuseppe Carta e Michelangelo Giansiracusa. I vittoriosi alleati del progetto che ha portato il sindaco di Ferla a guidare il Libero Consorzio, sono ora i protagonisti di un botta e risposta sulla gestione della riserva Ciane-Saline. Ieri una sorta di ultimatum da parte dell’esponente di Grande Sicilia e sindaco di Melilli. A cui, oggi, replica Giansiracusa. “Respingiamo con fermezza la messa in mora all’ente annunciata nella nota stampa dell’on. Carta e, dall’altro, l’accusa di silenzio istituzionale. Dal giorno dell’insediamento, infatti, abbiamo operato con continuità per riportare la riserva al centro della programmazione dell’Ente, in un più ampio percorso di normalizzazione amministrativa e gestionale. È stata avviata una nuova progettazione, mentre quella già esistente è stata ripresa e portata avanti con responsabilità”, le parole del presidente del Libero Consorzio. Ed elenca gli interventi avviati o in avanzamento:
riqualificazione della riserva e percorso ciclo-pedonale finanziati 200.000 euro con un emendamento regionale proposto da Carlo Gilistro (M5S), con progetto esecutivo approvato e trasmesso all’Assessorato; rete di telerilevamento e monitoraggio incendi per € 718.400, con convenzione approvata e prime indagini Arpa già eseguite; partecipazione all’Avviso PR FESR 2021/2027 – Azione 2.7.2, con un progetto da 5,5 milioni dedicato al recupero naturalistico e alla valorizzazione delle comunità floro-faunistiche, che ha superato l’esame documentale ed è in attesa di punteggio; intervento come partner associato nel progetto INTERREG Italia–Malta “WETWISE”, per il restauro e la resilienza degli ecosistemi umidi; progetto PAC–POC da 458.000 euro, per il monitoraggio del rischio idrogeologico dei fiumi Ciane, Anapo e Mammaiabica.
“Le criticità segnalate dal Comitato per i Parchi – aggiunge Giansiracusa – sono state prese in considerazione con la dovuta attenzione: la Presidenza si è tempestivamente attivata, avviando approfondimenti interni e chiedendo agli uffici verifiche puntuali. Riconosciamo il ruolo che il Comitato ha avuto nel sollevare questioni delicate in questi anni, ma riteniamo che ci sia bisogno della collaborazione di tutti per individuare le priorità e soluzioni.
Per gli aspetti che dovessero configurare profili di illegittimità, nutriamo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti, cui compete ogni accertamento. Il nostro obiettivo è chiaro e condiviso: tutelare e valorizzare un patrimonio ambientale di valore europeo, superando anni di difficoltà. Lo faremo con trasparenza, determinazione e con la convinzione che i risultati si raggiungano attraverso il lavoro condiviso, non attraverso ultimatum o scorciatoie narrative”.
Una risposta a tratti piccata, quella di Giansiracusa, che esprime comunque apprezzamento “per l’attenzione che l’On. Giuseppe Carta, nella sua qualità di Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars continua a dedicare alla tutela della riserva, anche alla luce dell’audizione tenutasi venti giorni fa presso l’Assemblea Regionale Siciliana. Ribadiamo la piena volontà della Presidenza del Libero Consorzio di convocare a breve il Tavolo Tecnico Permanente, nella data presumibile del 1 dicembre, coinvolgendo tutti gli enti istituzionali e i portatori di interesse che, a diverso titolo, concorrono alla gestione, vigilanza e valorizzazione dell’area”.




Siracusa Risorse, Auteri: “Poca trasparenza, Giansiracusa intervenga subito”

“La revoca immediata della nomina dell’amministratore unico di Siracusa Risorse Sebastiano Bellomo”. La chiede al presidente del Libero Consorzio Comunale, Michelangelo Giansiracusa il deputato regionale Carlo Auteri della nuova DC. Una richiesta motivata con la necessità di “tutela della società e della credibilità dell’ente socio unico. Per questo-aggiunge-chiamo alla responsabilità tutti i consiglieri provinciali”. La posizione assunta da Auteri è la conseguenza della lettura del verbale “del collegio sindacale del 3 novembre, in cui si parla di un quadro gestionale preoccupante: il Collegio lamenta la mancata collaborazione dell’amministratore rispetto alle richieste formali avanzate in più occasioni, in particolare la mancata consegna dell’elenco dei beni mobili della società, dei relativi costi di gestione e dello stato di efficienza- fa notare il parlamentare dell’Ars- Nonostante le reiterate sollecitazioni e i verbali del luglio e del settembre scorsi, le risposte sono rimaste parziali e insufficienti, di fatto ostacolando l’attività di vigilanza prevista dalla legge. Un atteggiamento simile — prosegue Auteri — mina i principi di trasparenza, correttezza e collaborazione che devono esistere tra l’organo di amministrazione e quello di controllo, e può configurare violazioni degli obblighi statutari e normativi richiamati dallo stesso Collegio. È dunque doveroso intervenire per ristabilire piena legalità e funzionalità nella gestione della società”. Auteri fa anche un riferimento diretto a Michelangelo Giansiracusa, descritto come “persona perbene, dotata di equilibrio e senso delle istituzioni” ma che “è evidente che stia subendo gli effetti di una nomina che non ha condiviso e che oggi espone il Libero Consorzio a una situazione di imbarazzo e rischio gestionale. Per questo lo invito ad adottare un atto di chiarezza-conclude Auteri- disponendo l’immediata revoca dell’incarico e avviando una nuova fase di rilancio di Siracusa Risorse, fondata su trasparenza, legalità e competenza”.




Siracusa Risorse, il Libero Consorzio: “Sulla gestione, aperta istruttoria”

Il deputato regionale non ha risparmiato critiche sul tema della viabilità e della gestione di Siracusa Risorse da parte del Libero Consorzio di Siracusa. E le sue parole hanno chiamato la risposta del presidente Michelangelo Giansiracusa. “Per quel che riguarda il tratto Punta Cugni della SS 114, desidero rassicurare l’onorevole Auteri sul fatto che la Presidenza del Libero Consorzio, sin dal giorno del mio insediamento, ha seguito con la massima attenzione la risoluzione della criticità che interessa questa fondamentale arteria, chiusa dal 2021. Desidero ringraziare Sua Eccellenza il Prefetto Chiara Armenia per l’importante accelerazione impressa al percorso, grazie al tavolo prefettizio convocato nei giorni scorsi, alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti dei Comuni di Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa, oltre che della Protezione Civile e della Polizia Stradale.
In quella sede si è condivisa una linea operativa chiara: l’adozione di un atto straordinario e urgente per avviare le indagini preliminari, necessarie alla successiva redazione del progetto esecutivo. Nei prossimi giorni saranno più chiare le tempistiche per giungere alla definitiva risoluzione del problema”, scrive Giansiracusa.
Per quanto riguarda, invece, la gestione di Siracusa Risorse “preciso che già da alcune settimane ho disposto l’avvio di un’istruttoria, al fine di verificare la fondatezza delle ricostruzioni riportate dal Collegio Sindacale”, spiega il presidente della ex Provincia Regionale. “Come sempre, agiremo nel rigoroso rispetto delle norme, del Testo Unico degli Enti Locali e dei nostri statuti e regolamenti interni. L’obiettivo rimane quello di normalizzare un ente commissariato per 13 anni, che presenta un quadro complesso e un numero significativo di criticità sedimentate nel tempo. È un percorso che richiede tempo, collaborazione istituzionale e coesione territoriale, ma che stiamo affrontando con serietà e trasparenza”.




“Il nuovo presidente della Regione? Lo scelga l’IA”: la provocazione del Codacons

“Affidare all’intelligenza artificiale la selezione del prossimo presidente della Regione”. Il Codacons lancia una proposta-provocazione, con l’obiettivo di scuotere la politica rispetto ad alcune tematiche che l’associazione a tutela dei consumatori reputa basilari, a partire dalle “logiche che spesso prevalgono nelle scelte politiche”.
“Da anni – afferma Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons – la Sicilia assiste a dinamiche di potere ripetitive, trattative interne ai partiti, accordi costruiti lontano dal territorio e poco trasparenti per l’opinione pubblica. Se davvero vogliamo rompere questo schema, occorre introdurre strumenti capaci di valutare competenze, risultati amministrativi, affidabilità e impegni mantenuti, senza condizionamenti e senza pressioni. Un algoritmo potrebbe offrire un metodo neutrale e meritocratico, basato sui fatti e non sulle appartenenze”.
“L’intelligenza artificiale – prosegue il giurista – sarebbe in grado di analizzare dati oggettivi e individuare chi ha la reale capacità di governare la Regione, superando le scelte determinate da equilibri interni o da accordi che nulla hanno a che vedere con l’interesse dei siciliani. Non è fantasia: è un modo per dire che il sistema va completamente ripensato, perché i cittadini meritano trasparenza, competenza e visione”. – conclude Tanasi.




Catania-Ragusa: “Ritardi preoccupanti nel lotto 3″, Scerra (M5S) chiede verifiche al Mit”

Verifiche per accertare “le cause dei ritardi nei lavori di completamento della Catania-Ragusa”.
Le chiede il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, che annuncia la presentazione di un’interrogazione al Ministero delle Infrasttutture sull’argomento.
“Il vero impulso infrastrutturale per la Sicilia -fa notare il deputato- passa da opere attese da decenni, come la Catania–Ragusa. E’ un’opera essenziale per poter disporre di collegamenti comodi e sicuri, capaci di spingere lo sviluppo economico di territori finalmente interconnessi in maniera diretta ma alle prese con preoccupanti ritardi”. Scerra chiede, non solo di accertare le cause dei ritardi, ma anche di avviare un monitoraggio dell’andamento dei lavori, “in modo da assicurare il rispetto dei tempi previsti e consegnare finalmente ai cittadini un’infrastruttura moderna, sicura ed essenziale per il territorio”.
L’appalto per la realizzazione della nuova arteria era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo 2022 dal Gruppo FS Italiane e suddiviso in quattro lotti esecutivi. L’aggiudicazione risale al 2023 e la consegna dei lotti 1 e 3 era inizialmente prevista per il 2026, considerando anche eventuali rallentamenti dovuti alle condizioni meteorologiche. “Tuttavia – sottolinea Scerra – il lotto 3, che interessa i territori di Licodia Eubea, Vizzini e Francofonte, risulta in significativo ritardo rispetto agli altri tratti, secondo quanto riportato dal sito Anas. Un rallentamento che sta generando forte preoccupazione tra i cittadini e tra gli amministratori locali, che contano su quest’opera per migliorare i collegamenti e favorire nuovi investimenti”.
Una criticità evidenziata anche dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che hanno sollecitato formali chiarimenti all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Parliamo di un’infrastruttura dal valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro e finanziata attraverso fondi regionali POC 2014-2020, risorse statali Anas e Fondo Sviluppo e Coesione. Un’opera che non riguarda soltanto la Sicilia, ma l’intero Paese, perché contribuisce a ridurre i divari territoriali e ad aumentare la competitività del sistema Italia”, ricorda Filippo Scerra.




Ultimatum sulla riserva Ciane-Saline, Carta: “Gestione flop, subito tavolo permanente”

Se non è un ultimatum, poco ci manca. Il deputato regionale Giuseppe Carta (Grande Sicilia), presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, ha invitato il Libero Consorzio di Siracusa a dare vita un tavolo tecnico permanente “per affrontare il disastro gestionale della Riserva Naturale Orientata Ciane e Saline di Siracusa”.
L’invito, formale e deciso, arriva a seguito dell’audizione dello scorso 29 ottobre quando era stata già lamentata l’inerzia dell’Ente Gestore. “Non possiamo più permettere che un patrimonio ambientale di valore europeo venga lasciato in balia di abusi, dragaggi illeciti e silenzi istituzionali”, ha dichiarato Carta.
Nel documento inviato al Presidente del Libero Consorzio, Carta richiama gli impegni assunti in sede parlamentare e chiede che il Tavolo sia operativo, trasparente e composto da rappresentanti dell’Assessorato Territorio e Ambiente, del Comune di Siracusa, delle associazioni ambientaliste e dello stesso Consorzio. Ma il passaggio più netto è l’esplicito riconoscimento del ruolo del Comitato per i Parchi e dell’avvocato Corrado Giuliano, definiti “sentinelle vigili e instancabili” che hanno sollevato con rigore e documentazione una crisi ambientale che le istituzioni non possono più ignorare.
E se il silenzio dovesse continuare, il rischio è che la vicenda approdi nelle aule giudiziarie, come già preannunciato dal Comitato. “La tutela ambientale non è un’opzione. È un dovere. E chi non agisce, ne risponderà”, ha concluso Carta.