Due deputati regionali eletti nel siracusano sotto inchiesta per cambio di casacca?

Ci sarebbero anche due deputati regionali eletti in provincia di Siracusa tra quelli sui quali sta indagando la magistratura di Palermo. Gli onorevoli siracusani avrebbero – come altri colleghi – cambiato “casacca” a legislatura in corso in cambio di favori personali. Questa l’ipotesi su cui i giudici palermitani stanno cercando di fare luce dopo la segnalazione fatta alla Procura della Repubblica dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio.
A fare scattare dalla sedia l’esponente grillino le parole pronunciate in aula dal deputato siracusano Pippo Sorbello (Udc). “Io sono forse uno dei pochi che non ha avuto niente… Molti di quelli che hanno cambiato casacca in questo parlamento hanno avuto nomine a iosa di parenti, di amici e amici degli amici…”.
E partendo da quelle parole pronunciate lo scorso aprile a Sala d’Ercole si starebbero muovendo i giudici, per capire chi potrebbero essere i presunti “voltagabbana” d’occasione e se si possa prefigurare una qualche ipotesi di reato.
“Speriamo – dice alle agenzie Ciaccio – che ora vengano fuori nomi e cognomi dei beneficiari delle nomine e che Sorbello spieghi se, come potrebbe far intendere, queste siano il prodotto di un accordo che ha portato alcuni parlamentari a cambiare casacca in cambio di un tornaconto personale”.
E torna a proporsi la questione morale per gli onorevoli siciliani, assenti in massa a Sala d’Ercole oggi (solo 9 presenti su 90) nonostante la trattazione di temi importanti per la regione.




Siracusa. Il Comune e l'ufficio stampa da 15 mila euro: "perchè non usare i professionisti in organico?"

Quindicimila euro per l’ufficio stampa del progetto “ReBuilding the Future – Spunti d’arte contemporanea”. Pubblicato sul sito del Comune di Siracusa l’avviso per una trattativa privata per affidare il servizio di comunicazione.
“Ma perchè cercare un esterno quando il Comune dispone già in organico di un attrezzatissimo ufficio stampa, composto da quattro giornalisti e da diversi altri collaboratori, per un costo complessivo di parecchie centinaia di migliaia di euro?”, si domanda il consigliere Salvo Sorbello. L’esponente d’opposizione ha presentato una interrogazione sul punto.
“Vorrei mi si spiegasse perchè il Comune non vuole avvalersi del proprio ufficio stampa, magari distaccando temporaneamente qualche componente, per procedere invece all’affidamento ad esterni di un servizio che potrebbe risultare uno vero e proprio spreco del pubblico denaro”, insiste.
Per Sorbello, peraltro giornalista pubblicista, “le attività richieste sono tutte espletabili dall’ufficio stampa comunale” (rassegna stampa, nell’emettere comunicati alla stampa nazionale e regionale; redigere comunicati per portali specializzati; convocare, organizzazione e gestire n.4 conferenze stampa; fornitura di press-kit per le conferenze stampa).
Altra perplessità sollevata, ricercare un addetto stampa – “che per legge deve essere un giornalista iscritto all’ordine professionale di competenza” – attraverso una gara aperta ad una impresa. “Cosa che per la fattispecie della richiesta e delle mansioni da espletare potrebbe creare problemi con le norme vigenti”, dice ancora Sorbello.




Siracusa. Ufficio stampa a professionisti esterni, Italia: "Lo prevede il progetto finanziato dall'Ue"

“Rebuilding the Future- Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro del territorio” non prevede alcun cofinanziamento. Sarà realizzato interamente con fondi europei”. Così il vice sindaco, Francesco Italia getta acqua sul fuoco dopo le accuse mosse al Comune dal consigliere comunale Salvo Sorbello, convinto che il bando per l’affidamento del servizio di comunicazione a personale esterno all’ente possa rappresentare un inutile spreco per palazzo Vermexio. “Sorbello -prosegue Italia- ci fornisce l’occasione di evidenziare il lavoro svolto dall’assessorato e dalla dirigente del settore, Rosaria Garufi, al fine di realizzare in modo trasparente, efficace e in tempi molto stretti un progetto di ampio respiro culturale”. L’assessore alla Cultura ricorda che “l’amministrazione comunale si è aggiudicata il bando regionale finanziato con fondi europei . All’interno delle spese previste per la realizzazione del progetto non sono identificate somme da destinare a risorse interne all’ente. Ogni intervento finanziario è, quindi-chiarisce ancora Italia- rigidamente destinato a quanto ammesso e previsto sia dal bando che dal progetto finanziato. L’affidamento relativo all’ufficio stampa -conclude il vicesindaco- come tutte le altre attività affidate o da affidare, trovano la propria legittimazione nel bando e nel progetto attraverso procedure ad evidenza pubblica e nel più rigoroso rispetto della normativa europea”.




Siracusa. Lavori socialmente utili per non pagare le tasse, parte l'iter per il baratto amministrativo

Si chiama baratto amministrativo, uno strumento a sostegno delle fasce più deboli introdotto dal decreto Sblocca Italia, varato dal Governo Renzi lo scorso anno. Ai pochi Comuni in cui è diventato realtà sta per accodarsi anche Siracusa. L’annuncio arriva con un tweet dell’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani. “Avviato iter procedurale per baratto amministrativo in favore dei cittadini con fasce di reddito più basse”, scrive il responsabile della Fiscalità Locale. Entro settembre Palazzo Vermexio conta di avere approvato il Regolamento relativo, steso in Commissione Bilancio e validato in Consiglio Comunale.
Il baratto amministrativo, in poche parole, è la possibilità di non pagare le tasse comunali arretrate (Imu e Tari per esempio) dando in cambio il proprio lavoro in maniera socialmente utile. Diserbando un tratto di strada o occupandosi direttamente dell’asfalto stradale ma anche manutenzione del verde pubblico e dei parchi, assistenza alle scolaresche, etc. Decide il Comune quali servizi ritiene necessari per il suo territorio.
I requisiti per ottenere il baratto amministrativo devono essere fissati con una delibera. Possono accedervi i soli residenti, con Isee non superiore alla somma indicata dal Comune e con un debito fiscale nei confronti del Municipio già accertato.




Siracusa. Emergenze e priorità nel capoluogo, parte il confronto interno al Pd

Il servizio di igiene urbana, l’impiego dei fondi provenienti dallo sbigliettamento dei siti archeologici, le emergenze infrastrutturali,a partire dalla vicenda viadotto di Targia. Sono i temi che i vertici provinciali del Pd hanno affrontato ieri con gli assessori del Partito democratico in seno alla giunta comunale. Il segretario, Alessio Lo Giudice, il suo vice, Michelangelo Giansiracusa e il coordinatore dell’esecutivo, Jose Sudano hanno avviato un confronto su quelle che Lo Giudice definisce “alcune tra le questioni più importanti e strategiche per lo sviluppo della città e per la qualità della vita”. Sarà discussa anche all’interno del Pd anche la questione che riguarda il progetto di realizzazione di un resort ad Ognina, per cui è prevista una conferenza dei servizi fissata per il prossimo martedì. “Ci confronteremo, poi- aggiunge il segretario provinciale del partito – sulla proposta di project financing relativo alla Cittadella dello Sport e sulla strategia generale di gestione del patrimonio culturale della città”. Nelle prossime settimane saranno, dunque, convocati gli organismi della forza politica. “Continuiamo – conclude Lo Giudice- il lavoro di ripristino dei canali di comunicazione interni al partito e tra il Pd e il Comune. Un metodo che adotteremo in tutte le realtà amministrative della provincia”.




Siracusa. Revisori dei Conti: "Le dimissioni del presidente non bloccano il collegio"

“Le dimissioni del presidente del collegio dei Revisori dei Conti, Nicola Lo Iacono sono state comunicate nei tempi previsti”. La puntualizzazione arriva dal presidente del consiglio comunale, Leone Sullo che in questo modo replica alle accuse partite da alcuni esponenti della minoranza, da cui è partita anche la richiesta di convocare al più presto la seduta necessaria per eleggere un nuovo presidente. “L’articolo 235 del Testo unico sugli Enti locali- fa presente Sullo- dispone che le dimissioni volontarie debbano essere comunicate con un preavviso di almeno 45 giorni. Alla data odierna, dunque- prosegue il presidente del consiglio comunale- non esplicano ancora nessuna efficacia, essendo state comunicate il 31 agosto”. Parla di dimissioni dovute l’assessore comunale al Bilancio, Gianluca Scrofani, motivate “dall’assoluta inconciliabilità degli adempimenti correlati al suo ruolo di revisore dei conti del Comune con l’attività professionale. La decisione di Nicola Lo Iacono, tuttavia- chiarisce Scrofani- non blocca l’attività del collegio perché il preavviso diventa efficace allo scadere dei 45 giorni”, nel corso dei quali l’organismo di controllo di palazzo Vermexio resterà nel pieno delle sue funzioni. “Ciò non toglie- assicura l’assessore- che avvieremo subito l’iter per la sostituzione diLo Iacono, pubblicando l’avviso di selezione pubblica per acquisire la disponibilità di altri professionisti a ricoprire il ruolo”.




Siracusa. Comune, si dimette il presidente dei Revisori dei Conti? L'opposizione insorge

Si sarebbe dimesso il presidente del collegio dei Revisori dei Conti del Comune, Nicola Lo Iacono.Un’indiscrezione che è motivo di polemiche a palazzo Vermexio. Il consigliere comunale Salvo Sorbello chiede conferma e spiegazioni all’amministrazione comunale, lamentando la mancanza di una tempestiva informazione al consiglio comunale. “Comportamento adottato anche in passato, del resto-lamenta l’esponente di minoranza- in occasione delle nomine di commissari regionali”. Sorbello chiede la convocazione immediata di una seduta del consiglio comunale per eleggere un nuovo presidente dei Revisori dei Conti, “visto che- osserva Sorbello- che devono essere ancora discussi e approvati il Bilancio consuntivo 2014 e quello preventivo 2015”. Simona Princiotta non ha dubbi sulle motivazioni che avrebbero spinto Lo Iacono a rinunciare alla presidente dell’organismo di controllo del Comune. “E’ una scelta- commenta- certamente legata alla piena incompatibilità con altri incarichi, dato già sollevato al momento dell’insediamento”. Dimissioni apprezzate dalla consigliera comunale, ma “tardive, in quanto presentate il giorno successivo a quello del rilascio del parere favorevole al consuntivo 2014”.




Siracusa. Tasi, nella notte arriva il si: l'aliquota aumenta dal 2,3 al 2,7 per mille, +18%

Ore piccole per i consiglieri comunali di Siracusa. La nuova seduta dedicata al tema della Tasi e all’aumento dell’aliquota è cominciata alle 18.30 e solo poco prima dell’1.30 di questa mattina si è arrivati alla votazione, al termine di interventi, discussioni e polemiche. L’aliquota passa dal 2,3 al 2,7 per mille. Introdotto il pagamento della Tasi al 3 per mille per i fabbricati utilizzati in via esclusiva per l’esercizio di arti, imprese, commercio e professioni.
Impossibile evitare l’aumento, ha spiegato di fatto il ragioniere generale di Palazzo Vermexio, Giannì. Il Comune non può rinunciare ad un solo euro se vuole avere i conti in regola.
E’ arrivato allora il si all’aumento dell’aliquota. Oltre venti i consiglieri presenti, nonostante l’ora tarda. Il provvedimento, come era prevedibile, passa con i voti della maggioranza. L’aumento è più contenuto rispetto a quanto annunciato in precedenza. Se il documento elaborato dalla giunta comunale parlava di un aumento medio del 25%, l’aula ha invece deciso di procedere ritoccando l’aliquota verso l’alto di circa 18 punti percentuali.
Ieri mattina, l’assessore alla fiscalità locale, Gianluca Scrofani, aveva lasciato trapelare la sensazione che si stesse andando verso un aumento “contenuto”.
L’opposizione parla di “stangata per le famiglie siracusane”, per bocca del consigliere Salvo Sorbello. Che chiede di portare all’esame dell’aula, entro la scadenza del 30 settembre, il regolamento Tasi. In modo da approvare le agevolazioni per le persone fragili (disabili, famiglie numerose e a basso reddito).




Siracusa. Aumento Tasi, Sullo: "Scelta dolorosa ma necessaria"

“In politica ci sono momenti in cui bisogna assumersi la responsabilità di scelte dolorose per perseguire l’interesse generale”. E’ così che il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo spiega il voto del consiglio comunale, che la scorsa notte ha approvato l’aumento dell’aliquota Tasi, portandola dal 2,3 al 2,7 per mille anziché al 3 per mille come inizialmente previsto. “Una decisione che può non piacere- prosegue Sullo- Accanto a questa va però evidenziata la riduzione dell’Imu sui fabbricati commerciali e gli studi professionali, che dà un po’ di ossigeno all’economia”. L’aumento della Tasi rappresenta, secondo il presidente del consiglio comunale, “quasi un atto dovuto, visti i tagli subiti da Stato e Regione. Il gettito di questo tributo- argomenta Sullo- andrà a coprire la spesa per una serie di servizi, principalmente rivolti alle fasce deboli, che altrimenti sarebbero stati tagliati”. A queste considerazioni il presidente dell’assise cittadina fa seguire, tuttavia, una sollecitazione, indirizzata all’amministrazione comunale e alla maggioranza, da cui si aspetta, che siano consequenziali, con il passaggio in aula del Bilancio di previsione e l’auspicio di un dibattito sereno, così da rispettare la scadenza del 30 settembre”.




Siracusa. Aumento Tasi, ecco tutte le reazioni politiche

Aumento Tasi, tante le reazioni del mondo politico siracusano. Sull’argomento interviene il vicepresidente di Forza Italia Sicilia, Edy Bandiera, che afferma: “E’ con moderata soddisfazione che prendo atto del fatto che il proposto aumento della Tasi di circa il 23%, attraverso il passaggio in Consiglio Comunale, è sceso al 18%. Questo dato, che in parte, testimonia la bontà della nostra iniziativa politica, volta alla tutela dei siracusani, mette tuttavia in evidenza i grossi limiti di capacità amministrativa di Garozzo e soci”.
E non usano troppi giri di parole, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo e i consiglieri comunali Castagnino, Alota e Vinci definendo quella attuale “un’amministrazione comunale in assoluto stato confusionale che ha pensato bene di prosciugare le tasche già vuote dei siracusani! Ieri sera, infatti, l’amministrazione comunale e la sua maggioranza, oltre ad aumentare la tassa sui servizi, anche se gli stessi non esistono, per quei cittadini già vessati dal regolamento tributario, ha deciso di introdurre un nuovo soggetto passivo ovvero l’esercente di arti, impresa, commercio o professione”.
Aggiunge il vicepresidente del consiglio comunale, Giuseppe Impallomeni: “Dopo una lunga maratona, il consiglio comunale ha approvato le tariffe Imu e Tari. La bocciatura di alcuni emendamenti, però, mi ha lasciato l’amaro in bocca. Auspico che il consiglio comunale si riunisca entro il 30 settembre, data ultima per modificare il regolamento, per apportare i necessari cambiamenti a sostegno delle fasce più deboli e per le opportune ed indispensabili detrazioni sulla Tasi”.
Esprime invece soddisfazione la maggioranza al consiglio comunicale che precisa. “Abbassata l’Imu sulle attività produttive e attività professionali, che passa dal 9 al 7,6 per mille, e ridotta la Tasi dal 3 per mille allo 2,7 per mille. Si è riusciti a salvaguardare – aggiungono – servizi essenziali come asili nido, trasporto scolastico, mense scolastiche, buoni libro, verde pubblico e i livelli occupazionali delle società esternalizzate. Da adesso si lavorerà in un’ottica di ottimizzazione della spesa al fine di apportare ulteriori riduzioni per l’anno prossimo”.
E Francesco Papppalardo, capogruppo del Pd invita alla riflessione, chiedendo: “Per recuperare fondi dovevamo fare tagli ad esempio al trasporto scolastico, ai buoni libro o alle manutenzioni dei bus, solo per citarne tre?”. Chiara la sua risposta: “Avremmo fatto macelleria sociale. E allora una ridistribuzione della tassazione più omogenea ci è parsa l’azione più responsabile sul piano politico salvando servizi essenziali per la gente e mantenendoci con questo aumento nella media nazionale”.